L’innovativo tessuto tecnico per l’architettura i-Mesh realizzato in Italia è tra i protagonisti di Expo 2020 Dubai. Il tessuto innovativo e green è stato infatti utilizzato per coprire la promenade: 2,7 chilometri di coperture retrattili per 52.500 mq. in grado di resistere senza problemi alle condizioni climatiche locali Sviluppato dall’azienda marchigiana i-Mesh, l’omonimo tessuto è stato scelto, dallo studio tedesco Werner Sobek, per la copertura della promenade di Expo 2020 Dubai grazie alle caratteristiche di innovazione e sostenibilità, che hanno permesso di tradurre in realtà il progetto dello studio tedesco di ricreare il carattere di una pergola retrattile di grande formato. Realizzato a partire dal settore aerospaziale e nautico, i-Mesh è un tessuto per l’architettura, innovativo e sostenibile che si sta dimostrando molto adatto a resistere alle condizioni climatiche della zona, è rimasto infatti intatto dopo una tempesta di sabbia, sopportando anche forti venti. Nel dettaglio sono state installate 2,7 chilometri di coperture retrattili per 52.500 mq del tessuto tessile e green, che coprono le passerelle di collegamento delle varie aree di Expo Dubai, garantendo protezione dal caldo eccessivo, senza limitare l’illuminazione naturale. Il materiale sviluppato, spiega Alberto Fiorenzi, fondatore di i-Mesh, si sposa benissimo con il tema di Expo Dubai, in corso fino al prossimo 31 marzo “Connecting Minds, Creating the Future”, perché il “nuovo materiale per l’architettura è estremamente performante, pensato nell’ottica della circolarità e della massima personalizzazione”. Una volta terminata la manifestazione infatti parte del tessuto verrà utilizzato come esposizione permanente e parte sarà riutilizzato in ottica di economia circolare. La copertura traslucida e leggera i-Mesh tra i molti vantaggi di giorno protegge dal caldo e di notte diventa uno schermo di proiezione. Il tessuto è definito dai motivi caratteristici di una moderna «Mashrabiya», lo schermo traforato tradizionalmente utilizzato nell’architettura dei Paesi arabi. Per l’importante installazione non sono state utilizzate travi di sostegno trasversali, il che significa un risparmio di 30 chilometri di alluminio estruso e di 31 tonnellate di CO2. i-Mesh, tessuto sostenibile e innovativo L’innovativa soluzione brevettata è formata da due elementi: sei tipi di fibre (di cui quattro minerali) e un polimero termoplastico che mantiene le proprie proprietà nel processo industriale e che dunque può essere separato dalle fibre in caso di riciclo. Il tessuto, particolarmente leggero e resistente e adatto sia per interni che per esterni, viene prodotto in pannelli su misura – a seconda delle esigenze progettuali – che possono essere facilmente smontati e riutilizzati. “i-Mesh, commenta Alberto Fiorenzi, è il materiale per la città del futuro, quando il riscaldamento globale renderà sempre più necessario proteggersi dall’aumento delle temperature. Rappresenta infatti un modo di fare architettura innovativo e sostenibile grazie alla possibilità di proporre nuove soluzioni economiche, ecologiche e personalizzabili”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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