Dopo il picco di crescita dell’anno passato (+3,7%) quest’anno l’associazione dei centri di ricerca Euroconstruct prevede che si chiuderà il ciclo di forte crescita del settore delle costruzioni che è durato sei anni. L’aumento stimato infatti per il 2007 è del 2,4% mentre nel 2008 esso rallenterà ulteriormente attestandosi, nella proiezione attuale, all’1,8%. Esaminando singolarmente i 19 Paesi oggetto dell’indagine, nel 2007 solo sei (Polonia, Svezia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Norvegia e Paesi Bassi), contro gli 11 dell’anno prima, supereranno la soglia di crescita del 5% e tra questi solo la Polonia (che propone il maggior mercato dell’Est) supererà il tetto del 10% e si porrà come prima della classe (+10,6% nel 2007 e +11,4% nel 2008). Osservando i dati per area geografica si nota il persistente slancio dei quattro maggiori Paesi dell’Est (Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca e Ungheria) che tuttavia continua a incidere relativamente poco sul mercato europeo nel suo insieme dato che l’attività che si svolge cumulativamente in questi Paesi rappresenta solamente il 4% del totale stimato da Euroconstruct. Al contrario l’andamento inferiore alla media di importanti Paesi dell’Europa occidentale come Francia e Italia (che rispettivamente quest’anno crescono del solo 1% e 0,1%) pesa in modo maggiore tenuto conto che insieme rappresentano il 28% dell’attività continentale. Quanto alla Germania, che rimane il Paese leader (ma ormai insidiato da vicinissimo dalla Spagna) la stima aggiornata smentisce i dati delle previsioni del 2006 che la davano in crescita dello 0,9% per il 2007: i dati più recenti, infatti, segnano un +2,6% quest’anno e un +2,7 per il 2008. Continua anche la crescita del mercato spagnolo, giunto a un’incollatura dalla Germania con un giro d’affari superiore a 208 miliardi, la tendenza però è al rallentamento: passando da un +4,5% nel 2007 a un solo +1,9% l’anno dopo (anche perchè si esauriranno gli effetti del “surriscaldamento” della congiuntura dovuto alla “bolla” immobiliare). Ancora nell’Europa occidentale c’è da registrare l’incremento del 1,9% della Gran Bretagna che accelera rispetto al 2006 (+1,5%) e, secondo le previsioni, continuerà la tendenza anche nel 2008 quando registrerà un aumento del 2,4%. Quanto alla ripartizione settoriale del mercato europeo, secondo Euroconstruct il rallentamento atteso per il 2008 è dovuto in particolar modo all’arresto drastico del settore del residenziale (che da solo rappresenta il 49% dell’intera “torta”, tra costruzione di nuovi edifici e rinnovo di vecchi): dopo una crescita record del 12% negli ultimi quattro anni si registra per il 2007 un incremento del solo 0,8% mentre addirittura il 2008 sarà segnato da un meno 0,8 per cento. Se nel 2006 proprio l’edilizia residenziale e in particolare la costruzione di nuovi edifici aveva fatto da traino all’exploit dell’intera attività di costruzioni, quest’anno rappresenta invece il settore in minor crescita, confermando le previsioni che già erano state fatte nel 2006 in conseguenza, anche, dell’aumento del costo del denaro. Per quel che riguarda il settore dell’edilizia a uso non residenziale, invece (che incide per il 31% dell’attività di costruzione), ci sarà un incremento di più del 3% all’anno soprattutto grazie alla grande attività registrata in Paesi come la Polonia, l’Ungheria, l’Irlanda, l’Olanda, la Germania e la Scandinavia. La crescita di questo settore, inoltre, si concentra soprattutto nell’attività di costruzione di nuovi edifici (+4,3%) piuttosto che in quella di rinnovo (+1,7%). A controbilanciare il ruolo che il settore residenziale avrà nel rallentamento dei prossimi anni, le opere del Genio civile vengono date, dopo tre anni di crescita a rilento, in ripresa: l’attività nei 19 Paesi dovrebbe crescere del 4% nel 2007 e del 3,3% nel 2008. Interessante soprattutto rilevare il dato che riguarda i quattro citati Paesi dell’Est trainati da una Polonia che registrerà un record, +19,4% nel 2007 e 20,3% l’anno dopo. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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