Resilience Lab Grid è il progetto vincitore del concorso “I nuovi spazi dell’energia” di Enel. Una rigenerazione pensata per creare spazi dedicati alla sostenibilità e stimolare lo sviluppo socio-economico ed eco-sostenibile. Un progetto dinamico, leggero, perfettamente inserito nel contesto lagunare, basato su edifici smart e bioclimatici a cura di Tommaso Tautonico Indice degli argomenti: Rigenerazione urbana in ottica sostenibile Un luogo di condivisione integrato con il territorio lagunare Edifici smart e bioclimatici per dare nuova vita alla centrale Enel Andrea Palladio di Fusina. Con questa mission, il progetto Resilience Lab Grid dello studio di architettura Frigerio Design Group ha vinto il concorso “I nuovi spazi dell’energia” con cui Enel intende riconvertire tutti gli impianti a carbone italiani in strutture ecosostenibili entro il 2025. “Questo concorso rappresenta un esempio concreto della nostra visione del futuro dell’energia, che va progettato e realizzato in maniera aperta e condivisa”, spiega Carlo Tamburi, Direttore Enel Italia. Rigenerazione urbana in ottica sostenibile Il progetto di riqualificazione della centrale a carbone è stato selezionato sulla base di una serie di criteri: sostenibilità ambientale e sociale, elementi di innovazione tecnologica, design e impatto visivo. Resilience Lab Grid trasforma la centrale di Fusina in un esempio positivo di rigenerazione e tutela dell’ecosistema, in controtendenza con l’immaginario collettivo. “I nuovi spazi dell’energia sono pensati per rigenerare l’ambiente, valorizzare l’identità e l’immagine dell’azienda, ma al tempo stesso per generare un maggior senso di appartenenza della comunità” dichiara l’architetto Enrico Frigerio. “Coniugare natura e persone, industria e ambiente, innovazione e tecnologia, espressione di una nuova cultura imprenditoriale. Condividere valori per generare valore!”. Il progetto si concentra su due ambiti di interesse: realizzare nuovi edifici con aree fruibili anche da un pubblico esterno per lo sviluppo socio-culturale del territorio; intervenire su spazi preesistenti per incrementare il valore estetico e riqualificare la zona industriale. Il progetto prevede la realizzazione di edifici smart e bioclimatici, che massimizzano gli aspetti energetici passivi, e riducono al minimo gli apporti energetici attivi, ricorrendo all’utilizzo dell’energia rinnovabile. Si tratta di edifici nZEB (nearly Zero Energy Building), pensati per ridurre la propria impronta ecologica. Un luogo di condivisione integrato con il territorio lagunare Il progetto di Frigerio Design Group si ispira al “frattale”, elemento geometrico naturale, ed è basato su un sistema modulare che si ripete in scale diverse, in cui i nuovi edifici hanno dimensioni differenti a seconda delle funzioni, ma accumunati dalle stesse caratteristiche. Il progetto crea un luogo di condivisione, accessibile a tutti, in cui vengono promosse attività volte alla sostenibilità, per stimolare lo sviluppo ecosostenibile e socio-culturale del luogo. Al contempo, l’architettura si integra con il territorio: il complesso appare dinamico e leggero, in grado di relazionarsi con il paesaggio lagunare circostante. Ulteriore elemento di congiunzione con il contesto è la vegetazione, inserita all’interno del progetto come raccordo tra industria e l’ambiente naturale. La vegetazione è funzionale anche per mitigare l’effetto isola di calore, ridurre il rumore e ottimizzare il microclima locale. Fulcro del complesso sarà l’Enel Pavilion, il centro di accoglienza, informazione e promozione dei valori aziendali: sostenibilità ambientale, economia circolare e innovazione. img by www.frigeriodesign.it Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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