AI e ambiente costruito: l’intelligenza artificiale può aiutarci a decarbonizzare il settore edile? 26/06/2024
Il degrado del calcestruzzo e dei ferri di armatura di strutture e infrastrutture è un problema sempre più presente nel panorama delle costruzioni. Per intervenire in modo efficace occorre conoscere le corrette tecniche di ripristino e i materiali da impiegare. I prodotti Mapei per un’edilizia di qualità Indice degli argomenti: Preparazione del supporto Le malte corticali Le malte strutturali I prodotti Mapei per il ripristino di calcestruzzo e ferri di armatura Il tema del degrado delle strutture in cemento armato e in calcestruzzo è un tema di grande attualità: il degrado di ponti, viadotti, pilastri, balconi, grondaie assume caratteristiche sempre più preoccupanti. Se poi consideriamo che la fetta più rilevante del patrimonio residenziale esistente è stata realizzata nel Dopoguerra in concomitanza con l’affermarsi della tecnica del cemento armato, possiamo immaginare come la tematica del degrado e del suo ripristino rappresenti, da diversi punti di vista, un problema rilevante per la produzione edilizia del nostro Paese. Un problema con il quale aziende e imprese del settore si trovano sempre più spesso a fare i conti, vista la necessità di ripristinare la funzionalità di calcestruzzi ammalorati e di ferri di armatura sottoposti a processi di ossidazione e quindi di corrosione. Per queste operazioni occorre impiegare prodotti di qualità e scegliere il ciclo di ripristino più adatto. In questa scelta è bene considerare alcune variabili, che prima dell’avvio dei lavori in cantiere devono essere valutate. Il primo aspetto riguarda il tempo a disposizione per realizzare l’opera, il secondo il contesto ambientale in cui si opera, il terzo le modalità di effettuazione dei lavori. Valutazioni indispensabili per realizzare un lavoro a regola d’arte e privo di conseguenze indesiderate. Per l’ampiezza del tema, in questo articolo ci si limiterà a descrivere in sintesi i cicli di ripristino del calcestruzzo e dei ferri di armatura, a partire dalle tipologie di malte che possono essere impiegate secondo i casi. Preparazione del supporto Prima di procedere alla descrizione dei cicli di intervento è bene ricordare alcune attività che devono essere svolte prima di procedere con la stesura della malta, che per evitare soprese indesiderate occorre rispettare alla lettera. Prima di intervenire con l’uso di una malta adeguata occorre procedere a una completa rimozione meccanica del calcestruzzo esistente. Se la superficie su cui si interviene è di piccole dimensioni, sono sufficienti mazzetta e scalpello; per superfici di grandi dimensioni invece occorre utilizzare il martello pneumatico oppure l’idroscarificatrice. Successivamente occorre procedere a un’accurata pulizia dei ferri d’armatura, con asportazione della ruggine dei ferri con sistemi meccanici. Alle volte, per tale operazione, si utilizzano prodotti chimici: una scelta da sconsigliare in quanto si ipotizza che l’uso di tali prodotti possa rendere meno efficace l’azione delle malte verranno impiegate. Le malte corticali Per quanto riguarda le malte corticali, l’impiego è consigliato in presenza di ammaloramenti di dimensioni contenute; in questo caso la scelta dei prodotti Mapei è ampia. Tutte quante però sono accumunate dal fatto che si tratta di malte fibrorinforzate, a ritiro controllato e, nella maggioranza dei casi, sono tissotropiche a scivolamento verticale, per cui possono essere applicate a plafone o in verticale senza che vi siano colature di materiale. Per il trattamento del ferro, Mapei ha in catalogo Mapefer: una malta cementizia bicomponente per la protezione dei ferri di armatura, che ne inibisce la corrosione. È una malta liquida che va applicata con un pennello sul ferro pulito. Una volta asciugata è possibile posare la malta per il ripristino. Una delle più impiegate è Planitop Rasa & Ripara: è una malta cementizia tissotropica di classe R2 (disponibile anche nella versione R4), fibrorinforzata, a presa rapida e a ritiro compensato, che indurisce in 4-5 ore. Planitop Rasa & Ripara è certificato secondo le norme EN 1504-2 (protezione del calcestruzzo) e EN 1504-3 (ripristino del calcestruzzo); è a bassissima emissione di sostanza organiche volatili (Voc), Emicode EC1plus. Ha una lavorabilità di circa 15 minuti e, in caso di necessità di cantiere, il prodotto può essere addittivato con Mapetard ES, che consente di prolungare la lavorabilità e il tempo di presa di ulteriori 15-20 minuti. Planitop Rasa & Ripara si applica con spessore spessore massimo per mano di 35 millimetri. Come dice il nome, svolge una doppia funzione: ripristino e rasatura del calcestruzzo. La rasatura è indicata in presenza di ripristini di dimensioni limitate. La pratica di cantiere consiglia che il fondo su cui si applica la malta sia resistente (privo cioè di parti deboli) e scabro, con un’irregolarità superficiale di almeno 5 millimetri. Dopo aver inumidito la superficie, occorre procedere con la stesura della malta, avendo un’accortezza: non procedere alla stesa completa della malta, ma procedere, soprattutto se si interviene a plafone e in verticale, con una prima stesura di pochi millimetri avendo cura di fare pressione con la cazzuola sullo strato appena steso. Questo per evitare il formarsi di lame d’aria, sempre possibili agendo con un’unica mano. In alternativa al Planitop Rasa & Ripara è possibile utilizzare il Mapegrout T40. Con questo prodotto non è possibile procedere contemporaneamente alla rasatura: infatti occorre utilizzare un prodotto specifico. Nel caso si renda necessario realizzare una rasatura al di sopra del ripristino realizzato con Mapegrout (normalmente in previsione dell’applicazione di una pittura), in molti casi la rasatura stessa dovrà essere armata con una sottile rete in fibra di vetro. Entrambe le malte risultano poco assorbenti, sono resistenti alle infiltrazioni di acqua e degli agenti atmosferici. La scelta tra Planitop Rasa & Ripara e Mapegrout dipende dalle caratteristiche del cantiere oltre che dalle abitudini e dalle preferenze dell’impresa. Le malte strutturali Questa famiglia di prodotti è indicata per il ripristino di tutti quegli elementi in calcestruzzo armato che necessitano di recuperare parte della loro capacità strutturale. Si tratta di malte a elevata resistenza meccanica, classificate R4 dalla normativa di settore. In questa famiglia abbiamo Mapegrout Colabile o Mapegrout Tissotropico, ad esempio. Entrambe le malte sono fibrorinforzate e a ritiro compensato e si caratterizzano per un’elevata resistenza alla compressione (700 kg/cmq). Tra le malte strutturali troviamo anche Planitop Rasa & Ripara R4, una malta cementizia tissotropica strutturale, fibrorinforzata, a presa rapida e a ritiro compensato (anche per questa malta valgono le stesse caratteristiche normative, tecniche e di utilizzo specificate per la malta superficiale corticale Planitop Rasa & Ripara). I prodotti Mapei per il ripristino di calcestruzzo e ferri di armatura Mapefer È una malta cementizia monocomponente anticorrosiva per la protezione dei ferri d’armatura. La dimensione massima dell’aggregato è di 0,5 millimetri. La durata dell’impasto è di circa un’ora (a +20°C). Lo spessore minimo di applicazione è di circa 2 millimetri. Il tempo di attesa tra due mani successive è di circa 2 ore; il tempo di attesa prima di applicare la malta è di 6-24 ore. L’applicazione avviene a pennello in due mani. Il consumo è di 120 grammi/metro per un tondino da 8 millimetri (2 millimetri di prodotto applicato). La confezione si compone di un kit di 2 kg (sacchetto di 1,5 kg per il composto A e 0,5 kg per il composto B). Planitop Rasa & Ripara È una malta cementizia tissotropica di classe R2, fibrorinforzata, a presa rapida e a ritiro compensato da applicare in uno spessore compreso tra 3 e 40 millimetri, in una sola mano. La dimensione massima dell’aggregato è di 0,4 millimetri. Il rapporto dell’impasto è di 100 parti di Planitop Rasa & Ripara con 17-19 parti di acqua. La durata dell’impasto è di circa 15 minuti a una temperatura compresa tra +10°C e +25°C. La durata dell’impasto può essere prolungata di 15-20 minuti con l’aggiunta dell’additivo ritardante Mapetard ES. Lo spessore minimo di applicazione è di 3 millimetri; lo spessore minimo di applicazione è di 4 centimetri per strato. L’applicazione avviene a spatola o con la cazzuola. Il consumo è di circa 15 kg/mq per centimetro si spessore. La confezione è in sacchi in polietilene sottovuoto da 25 kg; scatole da 20 kg (quattro sacchetti da 5 kg). Mapegrout Tissotropico È una malta a ritiro compensato fibrorinforzata. La dimensione massima dell’aggregato è di 2,5 millimetri. Il rapporto dell’impasto è di 100 parti di Mapegrout Tissotroipico con 15,5-16,5 parti di acqua. La durata dell’impasto è di circa un’ora (a +20°C). Lo spessore minimo di applicazione è di 1 centimetro; lo spessore massimo di applicazione è di 5 centimetri per strato. L’applicazione avviene con la cazzuola o con la macchina intonacatrice. Il consumo è pari a 19 kg/mq per centimetro di spessore. La confezione è in sacchi di polietilene sottovuoto da 25 kg. Mapegrout Colabile È una malta a ritiro compensato fibrorinforzata colabile. La dimensione massima dell’aggregato è di 2,5 millimetri. Il rapporto dell’impasto è di 100 parti di Mapegrout Colabile con 13-14 parti di acqua e 0,25% di Mapecure SRA. La durata dell’impasto è di circa un’ora (a +20°C). Lo spessore minimo di applicazione è di 1 centimetro; lo spessore massimo è di 5 centimetri per strato. L’applicazione avviene per colatura con cassero. Il consumo è di circa 21 kg/mq per centimetro di spessore. Le confezioni è in sacchi di polietilene sottovuoto da 25 kg. Planitop Rasa & Ripara R4 È una malta cementizia tissotropica strutturale di classe R4, fibrorinforzata, a presa rapida e a ritiro compensato da applicare in uno spessore compreso tra 3 e 40 mm, in una sola mano. La dimensione massima dell’aggregato è di 0,4 millimetri. Il rapporto dell’impasto è di 100 parti di Planitop Rasa & Ripara R4 con 16,5-17,5 parti di acqua. La durata dell’impasto è di circa 15 minuti a una temperatura compresa tra +10°C e +25°C. La durata dell’impasto può essere prolungata di 15-20 minuti con l’aggiunta dell’additivo ritardante Mapetard ES. Lo spessore minimo di applicazione è di 3 millimetri; lo spessore massimo è di 4 centimetri per strato. L’applicazione avviene con la spatola o la cazzuola. Il consumo è di circa 17 kg/mq per centimetro di spessore. La confezione è in sacchi di polietilene sottovuoto da 25 kg. Altri articoli tecnici realizzati in collaborazione con Mapei Ceramica e grande formato. Quale adesivo? Balconi e terrazzi, ecco come impermeabilizzare Fughe e giunti a regola d’arte Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento