Anaepa, con piano casa 100 mila posti di lavoro

Le stime sono di Anaepa Confartigianato, l’associazione dei costruttori della Confederazione, e sono state rese note nel corso del Congresso di Ecb, la confederazione europea dei costruttori.
Secondo il rapporto nel secondo semestre 2008 le piccole imprese hanno registrato un calo della domanda pari al 2,9%, una diminuzione degli addetti pari all’1,6% e una contrazione del fatturato pari al 3% su base annua. Negative le previsioni anche per il primo semestre 2009 con attese di diminuzione dell’1,8% della domanda e del 2,1% del fatturato.
Inoltre, nel primo trimestre 2009, l’indice della produzione nel settore costruzioni scende del 12,3% rispetto al primo trimestre 2008.
Il ”piano casa’ annunciato dal governo, pero’, secondo l’Anaepa, puo’ contribuire a far nascere 97.965 posti di lavoro, aumentando del 5,3% l’occupazione e del 4,8% il fatturato del settore costruzioni.
Confartigianato basa la sua stima su 9,1 milioni di edifici potenzialmente interessati e 300 mila interventi di ampliamento, per un maggiore fatturato complessivo del settore costruzioni di 10.804 milioni.
Impulso al settore edile viene anche dagli incentivi alle ristrutturazioni. In Italia tra il 1998 e il primo bimestre 2009 si registrano 3,6 milioni di richieste di agevolazione per le ristrutturazioni in edilizia. Il Rapporto di Anaepa Confartigianato mette in evidenza che tra il 2000 e il 2008 il settore delle costruzioni ha trainato la crescita dell’occupazione, con un incremento di 406.000 posti di lavoro, pari al +25,7% rispetto alla crescita dell’8,4% degli occupati negli altri settori.

A marzo 2009 le imprese dell’edilizia sono 695.132 di cui 450.585 sono artigiane. Di conseguenza l’incidenza dell’artigianato nel comparto dell’edilizia e’ pari al 64,8%: due imprese su tre sono artigiane.

Per il 2008, il comparto delle costruzioni prevedeva l’assunzione di 79.410 persone. Ma il 32,6% dei potenziali dipendenti risulta di difficile reperimento. Proprio la difficolta’ di reperimento di personale in edilizia e’ all’origine della forte presenza di lavoratori stranieri: oltre 300 mila persone pari al 15% degli stranieri occupati in Italia.

L’Anaepa, attraverso il presidente Arnaldo Redaelli, sottolinea la necessita’ di porre dei criteri per l’accesso alla professione.
”Per essere impreditori nel settore edile – spiega – dovrebbero esserci dei criteri, come aver lavorato almeno per due anni in una azienda e avere una certa preparazione sui temi della sicurezza e della gestione dell’azienda”.

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