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La Hida Takayama University è stata progettata per rivitalizzare la zona rurale di Hida City, in Giappone. Un elemento architettonico importante, sovrastato da un gigantesco tetto ondulato e accessibile, con finitura bianca, integrato con il paesaggio montuoso circostante. a cura di Pieralberto Greco Indice degli argomenti: Il tetto ondulato e calpestabile dell’università Luogo di apprendimento e di comunità L’università privata Hida Takayama (il suo nome non è ancora definitivo) verrà inaugurata nell’aprile del 2024 con uno scopo ben preciso: rivitalizzare il sito rurale in cui sorgerà, colpito da un brusco calo della popolazione. Per questo lo studio di architettura giapponese Sou Fujimoto Architects sta lavorando per donare a Hida City una sede universitaria di richiamo internazionale. Un luogo dove gli studenti possono apprendere, interagire e rimanere connessi con il mondo. “Quando mi hanno spiegato la visione che c’è dietro la Hida Takayama University, mi ha colpito il fatto che dovesse essere radicata nell’area rurale di Hida e allo stesso tempo connessa al mondo” dichiara Sou Fujimoto. “Quando ho visitato la città, la sua posizione geografica, circondata da bellissime montagne, mi ha fatto capire che quello poteva essere un luogo perfetto per l’apprendimento. Allo stesso tempo, avevo la sensazione che ci fosse qualcosa dall’altra parte della montagna e che l’università sarebbe stata collegata al mondo” conclude. Il tetto ondulato e calpestabile dell’università Il progetto di Sou Fujimoto dell’Università di Hida Takayama comprende due edifici separati da un cortile: la struttura più grande delle due sarà sormontata dal gigantesco tetto ondulato e accessibile, descritto dagli architetti come “una collina aperta”. Oltre il pendio, proprio come in una grande collina, si estende la bellissima catena montuosa di Hida. Gli studenti e i visitatori potranno camminare sulla collina per rilassarsi, ammirare il paesaggio e trascorrere del tempo libero. Il maestoso tetto ondulato presenterà una finitura bianca strutturata e sarà sorretto da pilastri di legno visibili all’interno dell’edificio e separati da ampie vetrate. Gli architetti hanno ideato il campus come un elemento integrato con il paesaggio montuoso circostante, seguendo il concetto di essere “aperto all’oltre”. Per questo, all’interno gli spazi sono molto ampi. Una delle caratteristiche di questo campus è che tutti i corridoi funzionano come spazi aperti, gli studenti possono discutere e prendere ispirazione ovunque si trovano. Le aule, i laboratori e gli uffici sono collegati in modo organico e dinamico, così da dare l’opportunità agli studenti di spostarsi facilmente per qualunque attività, facilitando lo scambio di informazioni e la socialità. Il cortile che separa i due edifici sarà completamente alberato così da includere la natura all’interno del progetto. “Vorrei creare un campus in cui studenti, docenti e persone del posto possano interagire liberamente e connettersi con il mondo al di là” continua Fujimoto. Un luogo di apprendimento e di comunità “Quale dovrebbe essere il ruolo dell’università?” si chiede Fujimoto. “Può essere un luogo connesso con le persone della comunità?”. La risposta a questa domanda è nella geometria dell’intero progetto: la forma ondulata del tetto universitario è un’apertura verso tutto ciò che la circonda. La speranza degli architetti è che la sua forma, intima, avvolgente e completamente calpestabile, possa diventare un normale percorso a piedi dello scenario quotidiano. “Voglio che sia un posto molto speciale” dichiara Fujimoto. “Per coloro che studiano qui, penso sia interessante che abbiano un rapporto con la gente del posto. Allo stesso tempo vorrei che per gli abitanti del posto questa università diventi un luogo stimolante e divertente” conclude. Img by Hida Takayama Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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