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Si è concluso l’intervento di riqualificazione de La Forgiatura, nuovo centro polifunzionale destinato ad accogliere le realtà più creative dell’industria dei servizi e della comunicazione, oltre a marchi globali della moda, del design e del mondo consumer. L’intervento, che si colloca nella zona nord ovest di Milano, è stato promosso da Pietro Guidobono Cavalchini e Stefano Sirolli attraverso la loro società RealStep Property Management, che ha affidato all’architetto Giuseppe Tortato dello studio Milano Layout la progettazione del nuovo complesso immobiliare. L’operazione si colloca in continuità con le precedenti riqualificazioni industriali promosse dai soci di RealStep nella zona sud/ovest della città, in particolare nell’area Tortona fino all’ex Richard Ginori. I soci di RealStep puntano ora sul quadrante nord/ovest di Milano, ritenuto uno dei territori urbani che, già nel breve periodo, sarà oggetto di una profonda trasformazione, essendo posizionato sulla direttrice del polo fieristico di Rho, dell’area industriale di Pero e dell’aeroporto di Malpensa, e che già beneficia di ottimi collegamenti alla rete di trasporto urbano. La Forgiatura, che ha rappresentato per decenni l’eccellenza del settore metallurgico Italiano e internazionale, racchiude il fascino dell’architettura industriale storica valorizzata con le idee più innovative del design contemporaneo rendendo i diversi spazi altamente flessibili e facilmente adattabili alle esigenze dell’utente finale, garantendo allo stesso tempo un’elevata qualità di vita grazie a numerose aree verdi, a colline piantumate e ad un impianto geotermico carbon free, unico a Milano. L’intervento, per un investimento complessivo pari a circa 50 milioni di euro tra acquisto dell’area e lavori, è stato realizzato dall’impresa di costruzioni GDM SPA, che si è aggiudicata la gara di appalto nel luglio del 2009. I lavori sono stati ultimati ad aprile di quest’anno. Alla presentazione, oltre all’Assessore all’Urbanistica e all’Edilizia Privata del Comune di Milano, Ada Lucia De Cesaris, sono intervenuti Pietro Guidobono Cavalchini e Stefano Sirolli, soci fondatori di RealStep Property Management, e l’Arch. Giuseppe Tortato. L’Assessore De Cesaris ha dichiarato che “Questo intervento è un esempio virtuoso di riqualificazione di un’ex area industriale che conferma la propria destinazione produttiva adeguandola a esperienze e attività innovative, come il design, le nuove tecnologie e la comunicazione. Il contesto urbanistico viene valorizzato grazie a un progetto rispettoso dell’ambiente e della salute delle persone, compatibile con le reali esigenze della città e del mercato del lavoro”. La rigenerazione dell’area industriale, per complessivi 25.000 mq di superficie, ha consentito di riqualificare circa 15 mila mq di edifici preesistenti (Meccanica, Tempra, Forgia, Tecnica, Palazzina Uffici, Edificio Ingresso) a cui si sono aggiunti altri 10 mila mq di nuova edificazione (l’edificio Raimondi), per un totale di 7 edifici a vocazione direzionale e showroom. Si tratta di un vero e proprio sistema di immobili dalla diversa vocazione d’uso, in classe B energetica, tutti serviti da un impianto di climatizzazione condominiale gestito dal sistema Building Management System che consente di ottimizzare richieste diverse nello stesso momento. Il progetto di valorizzazione dell’area comprende anche 8 mila mq di spazi verdi e percorsi comuni e 2 parcheggi interrati con oltre 250 posti auto, una vera e propria oasi urbana intervallata da colline artificiali alte da 1 a 8 metri che conferiscono un particolare movimento alla superficie e, allo stesso tempo, permettono di sfruttare i metri quadrati sottostanti. “Dopo il successo di Tortona, ci siamo appassionati a questa nuova sfida. Per noi, nulla è più stimolante che far tornare alla vita aree che fino a ieri erano dismesse, per farle diventare parte del cuore produttivo della città”, ha sottolineato Stefano Sirolli, socio fondatore di RealStep Property Management. “L’intervento de La Forgiatura è stato completamente prefinanziato e ciò ci ha permesso di avviare la commercializzazione a lavori conclusi, consentendoci di identificare il miglior mix di utenti. Confidiamo peraltro che anche per chi sta acquistando spazi in questo nuovo complesso ci siano i margini in futuro per beneficiare di importanti rivalutazioni, ciò ha sempre contraddistinto le nostre operazioni”. ”Abbiamo ricevuto dalle mani degli attori dell’industria del passato un testimone di cui sentiamo forte la responsabilità. Un testimone che adesso intendiamo passare ai protagonisti dei nuovi settori produttivi che rappresentano l’eccellenza italiana, anche con marchi globali” ha aggiunto Pietro Guidobono Cavalchini, socio fondatore di RealStep Property Management. “La Forgiatura si distingue per la qualità ambientale garantita da ampi volumi, luce zenitale, impianti flessibili di nuova generazione a zero emissioni e l’80% di risparmio energetico grazie all’utilizzo dell’acqua di falda e all’utilizzo di materiali ad alte prestazioni anche acustiche, con un significativo risparmio per chi vivrà questi spazi”. “Per questo progetto – ha concluso l’Arch. Giuseppe Tortato dello studio Milano Layout – che si propone come modello di rigenerazione urbana non violenta con una forte integrazione tra elementi architettonici e paesaggistici, abbiamo adottato una concezione inusuale degli elementi naturali, quali la terra e la luce, utilizzandoli quasi fossero ‘materiale da costruzione’, come i mattoni o l’acciaio delle strutture. L’approccio progettuale è stato sviluppato secondo criteri di sostenibilità ambientale, con un articolato percorso di analisi e pianificazione attento alle prestazioni energetiche, termiche, illuminotecniche ed acustiche, mirato al raggiungimento di alti livelli di comfort ambientale ed all’abbattimento dei consumi legati alla climatizzazione ed all’illuminazione artificiale. Alla fine del cantiere, la soddisfazione professionale ed umana più grande è stato l’apprezzamento comunicatoci da chi abita o già lavora in questa zona di Milano”. La Forgiatura è stata realizzata seguendo la filosofia del pieno recupero delle strutture d’epoca, lasciate a vista, una vera e propria rigenerazione del sito nel segno della continuità tra il passato, il presente e il futuro: l’industria che si trasforma da ‘pesante’ a laboratorio di idee, e segue le esigenze e i bisogni che cambiano così come cambia il modo di rapportarsi con la città, ma restano vive le sue radici e l’identità dei luoghi. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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