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L’industria capace di segnare tassi di crescita significativi e di creare nuove opportunità di benessere è destinata a essere prerogativa solo dei mercati emergenti? Il nostro Paese è in grado di riposizionarsi sulla strada di una crescita vera, con l’economia reale al centro di un modello di sviluppo sostenibile? Per decenni nella nostra cultura la “fabbrica” è stata motivo d’orgoglio e l’industria italiana si è fatta conoscere e apprezzare nel mondo per qualità e capacità innovativa, creando ricchezza e posti di lavoro. Poi l’Occidente ha ceduto al fascino della deindustrializzazione, e del creare “soldi dai soldi”. A lungo, gli effetti sociali legati a questa trasformazione e alla globalizzazione sono stati considerati un marginale “prezzo da pagare” rispetto ai benefici della transizione verso una società “immateriale”, con il superamento del concetto di lavoro, inteso nella sua concretezza di “agire per trasformare”, come necessario motore della crescita. Anche il rapporto con le nuove economie emergenti è stato inizialmente presentato come “sviluppo” verso un modello in cui il lavoro industriale scomparso sarebbe stato sostituito da posti di lavoro ad alto valore aggiunto nel settore dei servizi. Ma l’emergere di realtà come i BRICS – Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica – ha profondamente cambiato questo scenario. E mentre i paesi occidentali perdono terreno e sembrano incapaci di uscire dalla crisi, chi negli ultimi decenni ha investito nelle proprie fabbriche e ha saputo attirare investimenti industriali dai mercati più maturi, oggi sembra in grado di garantirsi un nuovo scenario di sviluppo. È partendo da questo quadro di riferimento che l’annuale convegno della Fondazione Italcementi Cav. Lav. Carlo Pesenti si propone di discutere sul fare impresa per creare valore, lavoro e cultura, dove qualità e innovazione sappiano riaffermare la competitività del Paese, in un mondo di nuovo orientato verso la normalità dell’economia reale. Programma ore 9.30 Registrazione ore 10.00 Apertura GIOVANNI GIAVAZZI, Presidente Fondazione Italcementi Cav. Lav. Carlo Pesenti ore 10.15 Contributi RAGHURAM G. RAJAN, Professore alla Booth School of Business della University of Chicago, Consigliere economico del Primo Ministro Indiano. FRANCESCO BESCHI, Vescovo di Bergamo ore 10.45 Tavola Rotonda GIORGIO BARBA NAVARETTI, Ordinario di Economia e Direttore della Graduate School di Scienze sociali, economiche e politiche dell’Università degli Studi di Milano SUSANNA CAMUSSO, Segretaria Confederale CGIL CARLO DELL’ARINGA, Docente Università Cattolica di Milano, Direttore del CRELI, Centro di Ricerche Economiche sui problemi del Lavoro e dell’Industria OSCAR FARINETTI, Imprenditore e Fondatore di Eataly EMMA MARCEGAGLIA, Presidente Confindustria EDOARDO NESI, Autore di “Storia della mia gente”, Vincitore Premio Strega 2011 GIANNI RIOTTA, Editorialista e Scrittore, Coordinatore della tavola rotonda ore 12.30 Monologo GIACOMO PORETTI, Attore ore 12.45 Saluto di chiusura GIAMPIERO PESENTI, Presidente Italcementi, Vice Presidente Fondazione Italcementi Cav. Lav. Carlo Pesenti Bergamo, 21 gennaio 2012 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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