Pietra Blu del Belgio: caratteristiche e impieghi

Ottime prestazioni ne permettono l’impiego in ogni condizione climatica e tipologia d’interni, grazie anche alla facile lavorabilità manuale e a macchina. In Belgio la Pietra Blu è molto diffusa, considerata quasi una “pietra nazionale”. Ne troviamo frequenti applicazioni soprattutto nei piccoli edifici e negli interni, sempre impiegata con la sobrietà tipica dell’architettura di questo Paese.Pietra Blu del Belgio

Indice:

I giacimenti si trovano esclusivamente nel sottosuolo belga, nella regione di Soignes, da cui si estendono fino alla Manica. Gli strati inferiori contengono notevoli quantità di materiale e si prevede una disponibilità abbondante ancora per molti decenni. Unica per composizione e caratteristiche, la Pietra Blu non è da confondere con altre pietre di origine asiatica.

Le cave più importanti sono nella provincia vallone di Hainaut e il maggiore produttore è la compagnia Carrières du Hainout, attiva dal 1888. Oggi la compagnia impiega quasi 500 addetti e produce un fatturato di 50 milioni di euro. Il sito estrattivo principale si estende per una superficie di 200 ettari ed è la più grande cava di pietre ornamentali in Europa.

Pietra Blu del Belgio: struttura e composizione

La “Pietra Blu” appartiene ai lapidei calcarei ed è un materiale di origine sedimentaria. Il caratteristico pattern superficiale deriva dall’aggregazione di fossili (articoli di Crinoidi), agglomerati in una massa di calcite microcristallina circa 345 milioni di anni fa. Appena tagliata, la presenza di fossili produce un effetto scintillante alla luce. Coralli e conchiglie spiccano chiari sullo sfondo che varia dal grigio al nero. Le sfumature dal grigio-blu al blu-nero sono dovute proprio alla materia organica presente tra i cristalli di calcite.

La Pietra Blu è nota anche come “Petit granit” per la similitudine di impiego e per i requisiti tecnici simili al granito fine. Malgrado la denominazione, non si tratta però di un granito, da cui si differenzia per origine geologica e per la patina che si crea con l’esposizione agli agenti esterni. La patina del tempo è una caratteristica intrinseca che valorizza questo materiale.

Caratteristiche e lavorazioni della Pietra Blu

Il nome evocativo potrebbe trarre in inganno. La Pietra blu del Belgio è un materiale di colore grigio, disponibile in una grande varietà di tonalità che dipendono soprattutto dal tipo di lavorazione superficiale. Il nome, in effetti, richiama la sfumatura blu che solo alcune finiture mettono in evidenza.Pietra Blu allo stato grezzoLa Pietra Blu del Belgio viene commercializzata in una sola scelta con caratteristiche pressoché costanti. Le numerose denominazioni che troviamo nei cataloghi dei produttori si riferiscono alle finiture ed ai colori che si ottengono successivamente con le lavorazioni. La grande disponibilità consente di destinare all’uso ornamentale solo una percentuale di pietra, ovvero il materiale estratto più in profondità, che la maggiore pressione durante il processo sedimentario ha reso compatto.

In ogni caso, è consigliabile realizzare i lavori con lastre provenienti dal medesimo blocco per evitare variazioni di tono, normali tra un punto e l’altro della cava; comunque, le variazioni di colore non influenzano le prestazioni del materiale, che ha ottenuto la certificazione di qualità secondo importanti standard (ISO 9002, U.B.A.t.c. Technical Approval). Una delle migliori caratteristiche della Pietra Blu è la possibilità di applicare numerose lavorazioni su un vasto range di formati, dimensioni e spessori. Accanto all’impiego di macchinari avanzati, alcune fasi della lavorazione vengono ancora eseguite a mano da esperti artigiani.

La levigatura è una delle lavorazioni che maggiormente esalta il colore. Con essa si ottengono due tinte, chiara e scura, entrambe dalla superficie liscia e uniforme, quasi satinata. E’ consigliata nelle zone di passaggio per la patina che assume nel tempo. La lucidatura accentua e scurisce molto il colore; il fondo nero mette in risalto i fossili sotto forma di puntini bianchi.

La finitura fiammata è ottenuta passando la superficie con un getto ad altissima temperatura che la rende leggermente ruvida e di colore omogeneo. Anche la bocciardatura, fine o grossa, uniforma il colore sui toni del grigio, composto dalla fitta trama di punti bianchi in rilievo su un fondo più scuro.
Vi sono poi un gran numero di lavorazioni meccaniche che prevedono l’incisione della superficie con rigature di vario tipo e misura, segni irregolari più o meno profondi. Queste sono indicate per la posa all’esterno. La Pietra Blu viene commercializzata, oltre che in lastre, in un’ampia serie di prodotti finiti per innumerevoli applicazioni (blocchetti a spacco per pavimentazioni, soglie, davanzali, mattoni, ecc.).

Applicazioni e manutenzione

La sedimentazione esemplare ha prodotto un materiale dalla struttura compatta e omogenea, al livello di molti graniti, resistente al gelo in quanto non soggetta ad infiltrazioni. Per questo motivo la Pietra Blu viene impiegata per la pavimentazione e l’arredo dei centri urbani, dove è resistente allo stress ambientale, all’inquinamento ed è impenetrabile dai graffiti. Inoltre, è indicata per i rivestimenti di facciata e per i dettagli architettonici in genere, come i basamenti o il profilo delle finestre. In prossimità e sul bordo delle piscine, si realizzano superfici eleganti e al tempo stesso antiscivolo.

Negli interni la Pietra Blu è ideale per i pavimenti, scale e rivestimenti di ogni tipo. La scarsa porosità rende il materiale adatto in particolare ai piani cucina, perché non assorbe ed è di facile pulizia, con una semplice spugna.
In bagno le finiture leggermente ruvide sono indicate per le zone in cui si richiedono superfici antiscivolo. La Pietra Blu è naturalmente impermeabile e spesso viene impiegata per lavabi, piatti doccia e vasche scavati direttamente nei blocchi.
Sebbene non sia un materiale refrattario in senso stretto, la Pietra Blu può essere impiegata nei camini, vicino al calore, purché non a diretto contatto con la fiamma.

Secondo alcuni produttori, la Pietra Blu del Belgio non richiede i classici trattamenti antimacchia che vengono ormai applicati alla maggioranza dei materiali lapidei.
Infatti, molti prodotti in commercio, soprattutto quelli ad acqua, non sono in grado di penetrarne i pori e rischiano di essere inefficaci. Se, tuttavia, si desidera un trattamento protettivo è consigliabile verificare con il fornitore la compatibilità del prodotto. I pavimenti dopo la posa richiedono un tempo di 3-6 mesi per l’asciugatura durante il quale si puliscono con lo straccio bagnato. Una volta scomparse le tracce di umidità, la pulizia ordinaria si esegue con prodotti neutri in piccole quantità e diluiti con acqua per non formare un film poco gradevole. Sono da evitare prodotti acidi troppo aggressivi.

Casa VDD a Dendermonde di Vincent van Duysen

La residenza VDD di Vincent Van Duysen è un progetto che presenta una gamma completa di possibili applicazioni della Pietra Blu, e soprattutto ne mette in luce il carattere ruvido e al tempo stesso raffinato. La pietra è stata qui abbinata a pochissimi materiali e usata sia all’esterno che all’interno: per le pavimentazioni, per la cucina e per tutti i rivestimenti del bagno, uniformati nell’elegante monocromia del grigio.residenza VDD di Vincent Van DuysenIl progetto conferma i principi di riduzione formale e semplicità tipici dell’architetto belga, che pongono in grande evidenza le qualità tattili e cromatiche dei materiali. Ad essi è dovuta la sensazione di fisicità dello spazio. E’ interessante notare come un progetto tanto rigoroso, possa in definitiva generare ambienti molto stimolanti sotto il profilo sensoriale, grazie anche alle ampie finestre che permettono alla luce abbondante di penetrare gli spazi e accarezzare la superficie dolcemente scabra della Pietra Blu fiammata. Questa abitazione, come altri lavori di Van Duysen, è rappresentativa delle potenzialità espressive della pietra naturale, inserita in un’architettura dal linguaggio aggiornato.

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