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Indice degli argomenti Toggle Quando è necessaria la sottomurazioneTecniche e materiali utilizzatiNormativa e autorizzazioniCosti e fattori che li influenzanoFAQ SottomurazioneCos’è la sottomurazione e a cosa serve?Quando è necessario eseguire la sottomurazione?Quali tecniche si utilizzano per la sottomurazione?Quali permessi sono necessari per effettuare una sottomurazione?Quanto costa? La sottomurazione è una tecnica fondamentale nell’ambito dell’ingegneria civile e dell’edilizia, utilizzata per rinforzare o sostituire le fondazioni esistenti di un edificio. Spesso indispensabile negli interventi di ristrutturazione o recupero di immobili storici, la sottomurazione consente di consolidare strutture esistenti senza demolirle, migliorandone la stabilità e la sicurezza. In questo articolo esploreremo cos’è la sottomurazione, quando è necessaria, le principali tecniche e materiali impiegati, le normative di riferimento e i costi da considerare. Quando è necessaria la sottomurazione La necessità di una sottomurazione può derivare da diversi fattori. In primo luogo, si rende indispensabile quando si verificano cedimenti strutturali: la comparsa di crepe nei muri portanti, pavimentazioni dislivellate o porte e finestre che non si chiudono più correttamente sono segnali che le fondazioni potrebbero non essere più stabili. In questi casi, la sottomurazione consente di ristabilire l’equilibrio dell’intera struttura. Un secondo caso ricorrente è quello degli interventi di ristrutturazione significativa. Quando si aggiungono piani a un edificio o si trasformano radicalmente le sue destinazioni d’uso, le fondazioni originarie potrebbero non essere progettate per sostenere i nuovi carichi. In tal caso, la sottomurazione permette di adattare le vecchie fondazioni alle nuove esigenze statiche. Anche in occasione di scavi o ampliamenti, come la realizzazione di un piano interrato o l’abbassamento del piano di calpestio, è spesso necessario intervenire sotto le fondazioni esistenti per consentire lo scavo in sicurezza e garantire la stabilità della costruzione. Infine, la sottomurazione è particolarmente utile nel recupero di edifici storici. Molte costruzioni datate poggiano su fondazioni poco profonde, spesso realizzate su terreni non sufficientemente compattati. In questi casi, l’intervento permette di consolidare la base dell’edificio senza alterarne l’aspetto architettonico, mantenendone il valore storico e culturale. Tecniche e materiali utilizzati Le tecniche di sottomurazione sono diverse e vengono selezionate in base al tipo di edificio, alle condizioni del terreno e alla natura del cedimento. Una delle tecniche più tradizionali è la sottomurazione a gradoni, che consiste nell’intervenire su brevi tratti di fondazione alternati, scavando e colando nuovo calcestruzzo armato in ciascun tratto, uno alla volta. Questo metodo garantisce la continuità strutturale e la sicurezza dell’edificio durante l’intervento, sebbene richieda tempi piuttosto lunghi. Un’alternativa più moderna e rapida è rappresentata dalla sottomurazione con micropali. Si tratta di piccoli pali in acciaio o cemento armato che vengono infissi nel terreno fino a raggiungere strati più resistenti. I micropali trasferiscono i carichi strutturali in profondità e vengono spesso integrati con iniezioni cementizie. Questa tecnica è adatta anche in spazi ristretti, come i centri storici o le aree urbane densamente costruite. Il sistema di consolidamento del nodo terreno-fondazione di Systab consiste nell’iniezione di resine poliuretaniche espandenti applicate al di sotto delle fondazioni. Un altro metodo, meno invasivo ma limitato a piccoli interventi, è l’iniezione di resine espandenti. Questa tecnica consiste nell’iniettare nel terreno, al di sotto della fondazione, speciali resine che, espandendosi, consolidano il terreno e talvolta permettono anche un lieve sollevamento dell’edificio. Si tratta di una soluzione indicata per interventi localizzati e poco profondi, non adatta però in caso di gravi cedimenti strutturali. Infine, quando si vuole creare un piano interrato sotto un edificio esistente, si applicano tecniche combinate di scavo, getto e armatura in calcestruzzo, rafforzando le fondazioni man mano che si procede verso il basso. È una procedura complessa che richiede un’attenta pianificazione e l’uso di tecnologie avanzate. I materiali impiegati per questi interventi includono principalmente il calcestruzzo armato per le nuove fondazioni, i micropali in acciaio o cemento per il trasferimento dei carichi in profondità, le resine espandenti per il consolidamento del terreno e le malte cementizie per il riempimento di cavità o l’integrazione delle fondazioni esistenti. Normativa e autorizzazioni In Italia, la sottomurazione rientra tra gli interventi strutturali soggetti a normativa specifica. Il riferimento principale è rappresentato dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018), che stabiliscono i criteri di sicurezza strutturale, inclusi quelli geotecnici e sismici. A esse si affianca il Decreto Ministeriale del 17 gennaio 2018, che disciplina le verifiche sui materiali, le modalità progettuali e gli obblighi del direttore dei lavori. Ogni intervento di sottomurazione deve essere accompagnato da un progetto redatto da un tecnico abilitato, come un ingegnere strutturista o un architetto, e deve essere presentato presso l’ufficio tecnico comunale per ottenere il permesso a costruire o una SCIA strutturale, a seconda della tipologia dell’intervento. Nei centri storici o in edifici soggetti a vincoli paesaggistici, è inoltre necessario ottenere l’autorizzazione dalla Soprintendenza. Un passaggio obbligatorio è la relazione geotecnica, che valuta la natura del terreno e la sua capacità portante, elemento cruciale per scegliere la tecnica di sottomurazione più adatta e garantire l’efficacia dell’intervento. Costi e fattori che li influenzano I costi della sottomurazione variano in funzione della tecnica scelta, dell’ampiezza dell’intervento e delle condizioni operative. In media, il prezzo si aggira tra i 250 e i 600 euro al metro lineare per gli interventi tradizionali, come la sottomurazione a gradoni. Tuttavia, l’impiego di micropali o di tecnologie avanzate può far salire la cifra fino a 1.000 euro al metro. Altri fattori che incidono sul costo complessivo includono la difficoltà di accesso al cantiere, soprattutto nei centri storici, la necessità di operare in spazi ristretti o con macchinari speciali, l’urgenza dell’intervento, e la presenza di vincoli architettonici o ambientali. È importante considerare anche i costi legati alla progettazione, alle autorizzazioni e ai controlli tecnici, che possono incidere in misura significativa sul budget finale. FAQ Sottomurazione Cos’è la sottomurazione e a cosa serve? La sottomurazione è una tecnica di consolidamento strutturale che consiste nel rinforzare o sostituire le fondazioni esistenti di un edificio. Serve a migliorare la capacità portante della struttura, prevenire o correggere cedimenti e permettere modifiche architettoniche importanti, come l’aggiunta di piani o la realizzazione di interrati. Quando è necessario eseguire la sottomurazione? La sottomurazione è necessaria in presenza di crepe nei muri, cedimenti del terreno, ristrutturazioni importanti che aumentano i carichi strutturali, scavi adiacenti o sotto l’edificio e nel recupero di edifici storici con fondazioni deboli. Quali tecniche si utilizzano per la sottomurazione? Tra le tecniche più comuni ci sono la sottomurazione a gradoni con calcestruzzo armato, l’uso di micropali in acciaio o cemento armato, l’iniezione di resine espandenti per consolidare il terreno e soluzioni combinate in caso di ampliamenti in profondità. Quali permessi sono necessari per effettuare una sottomurazione? È obbligatorio presentare un progetto redatto da un tecnico abilitato e ottenere le autorizzazioni comunali, come il permesso a costruire o la SCIA. Se l’edificio è soggetto a vincoli, è necessaria anche l’approvazione della Soprintendenza. Va inoltre allegata una relazione geotecnica. Quanto costa? Il costo può variare da 250 a oltre 1.000 euro al metro lineare, a seconda della tecnica impiegata e della complessità dell’intervento. A incidere sul prezzo sono anche l’accessibilità del cantiere, le condizioni del terreno e gli oneri legati a progettazione e autorizzazioni. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento