Il PNRR e il comparto delle costruzioni

A cura di:

Ance stima in oltre 107 miliardi l’entità dei fondi contenuti nel Piano nazionale ripresa e resilienza messi a disposizione per il comparto edile. Una cifra enorme – che comprende il fondo complementare e i fondi esistenti – che va spesa bene e in fretta. A metà agosto arrivata la prima tranche di quasi 25 miliardi per finanziare i primi 106 progetti

Il PNRR e il comparto delle costruzioni

Indice degli argomenti:

Lo scorso 13 agosto l’Unione europea ha trasferito all’Italia fondi per 24,9 miliardi di euro per sostenere i primi 106 progetti previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. La priorità è stata data a scuole, asili nido, ospedali e ferrovie.

Ma quante sono esattamente le risorse messe a disposizione dal Pnrr per il settore delle costruzioni?

Ance qualche tempo fa ha provato a stimare le quantità destinate al comparto sulla base del piano trasmesso dal governo Draghi alla Commissione e al parlamento europeo alla fine dello scorso aprile.

Secondo l’associazione nazionale dei costruttori edili, al settore delle costruzioni arriveranno, nel complesso, comprendendo nel conteggio i fondi del Pnrr 44 milioni e 825mila euro, quelli del fondo complementare (18 milioni e 710mila) e i fondi esistenti (44 milioni e 200mila), 107 miliardi e 775 milioni di euro, il 48,5% dei 222 miliardi e 100 milioni complessivi.

Ma andiamo con ordine.

Le risorse e le riforme del Pnrr

Come noto, il Piano si inserisce all’interno del programma Next Generation Eu, il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica.

Le risorse e le riforme del Pnrr

Il Piano nazionale prevede investimenti pari a 191,5 miliardi di euro, finanziati attraverso il Dispositivo per la ripresa e la resilienza, lo strumento chiave del Ngeu. Ulteriori 30,6 miliardi sono parte di un Fondo complementare, finanziato attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio approvato nel consiglio dei ministri del 15 aprile. Il totale degli investimenti previsti è pertanto di 222,1 miliardi di euro.

Il Piano include inoltre un corposo pacchetto di riforme, che toccano, tra gli altri, gli ambiti della pubblica amministrazione, della giustizia, della semplificazione normativa e della concorrenza.

Si tratta di un intervento epocale, che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana, e accompagnare il Paese su un percorso di transizione ecologica e ambientale.

Le sei missioni del Piano

La prima missione, Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura, stanzia complessivamente 49,1 miliardi (di cui 40,7 miliardi dal Dispositivo per la ripresa e la resilienza e 8,5 miliardi dal Fondo complementare).

La seconda missione, Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica, stanzia complessivamente 68,6 miliardi (di cui 59,4 miliardi dal Dispositivo per la ripresa e la resilienza e 9,1 miliardi dal Fondo complementare).

La terza missione, Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile, stanzia complessivamente 31,4 miliardi (di cui 25,4 miliardi dal Dispositivo e 6,06 miliardi dal Fondo complementare).

La quarta missione, Istruzione e Ricerca, stanzia complessivamente 31,9 miliardi di euro (di cui 30,9 miliardi dal Dispositivo e 1 miliardo dal Fondo complementare).

La quinta missione, Inclusione e Coesione, stanzia complessivamente 22,5 miliardi (di cui 19,8 miliardi dal Dispositivo e 2,7 miliardi dal Fondo complementare).

Infine, la sesta missione, Salute, stanzia complessivamente 18,5 miliardi (di cui 15,6 miliardi dal Dispositivo e 2,9 miliardi dal Fondo complementare).

La stima di Ance per le costruzioni

Tenuto conto dei fondi complessivi messi a disposizione (Pnrr, fondo complementare e fondi in essere), i 107 miliardi e rotti, suddivisi per ciascuna delle sei missioni, hanno questa dotazione finanziaria.

PNRR: La stima di Ance per le costruzioni

Per la missione 1 (Digitalizzazione) saranno disponibili 5 miliardi e 600milioni; per la 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica) 41 miliardi e 855milioni; per la 3 Infrastrutture per la mobilità sostenibile) 28 miliardi e 230milioni; per la 4 (Istruzione) 11 miliardi e 860milioni; per la 5 (Inclusione e coesione) 12 miliardi e 710milioni; per la 6 (Salute) 7 miliardi e 500milioni.

I fondi per la rivoluzione verde

Concentrando l’attenzione su questa missione, ritenuta centrale sia nel Ngeu che nel Pnrr, si nota come il Piano nazionale ripresa e resilienza (l’analisi è limitata al Piano in quanto tale; nda) compia uno sforzo finanziario in particolare su tre fronti: Ecobonus e Sismabonus con 3 miliardi e 530milioni; Sviluppo del trasporto pubblico di massa (metropolitane, tram, filovie, funivie) con 2 miliardi e 160milioni; Infrastrutture di rete e smart grids con 1 miliardo e 805 milioni.

Le risorse per la scuola

Per la scuola italiana, il Pnrr destina, a un settore centrale nelle politiche formative delle giovani generazioni, 5 miliardi e 860 milioni. A questa cifra si devono sommare le risorse cosiddette in essere, che ammontano a 6 miliardi.

PNRR: le risorse per la scuola

Per la prima infanzia (asili nido e scuole materne), il Piano nazionale prevede 3 miliardi (cui si somma il miliardo e 600 milioni dei fondi esistenti); 300 milioni per il potenziamento delle strutture sportive scolastiche; 960 milioni per realizzare alloggi per studenti; 1 miliardo e 100 milioni per la scuola 4.0 (più il miliardo dei fondi in essere); 500 milioni per la messa in sicurezza (ben 3miliardi e 400 milioni sono i fondi in essere).

I fondi per la sanità

Uno dei temi centrali del Pnrr riguarda i servizi per la nuova sanità e la salute dei cittadini, che potranno contare, nel complesso (fondi Pnrr, complementare e in essere) su 7 miliardi e 500milioni di euro, così suddivisi: 2 miliardi per realizzare le case di comunità; 1 miliardo per lo sviluppo delle cure intermedie e 640 milioni per realizzare ospedali sicuri e sostenibili (a questa cifra si aggiungono 1 miliardo di euro di fondi esistenti e 1 miliardo e 450 milioni di fondi complementari). Per l’ammodernamento tecnologico e digitale ospedaliero è previsto un impegno di 1 miliardo e 450 milioni finanziato con fondi esistenti.

Scarica le Misure del PNRR di interesse del settore delle costruzioni (fonte, Ance, aprile 2021; valori in milioni di euro)

Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici

Commenta questo approfondimento