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Amianto sul tetto: come ottenere lo sconto dell’80% sulle spese per lo smaltimento

Che si tratti di tetto, garage, depositi e box, l’amianto è ancora presente in molte abitazioni provocando seri danni alla salute. Si tratta nello specifico degli immobili antecedenti al 1992, data in cui è entrato in vigore il divieto di usare questo materiale nell’edilizia. Per bonificare però ci sono molti bonus in vigore.

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Amianto sul tetto: come ottenere lo sconto dell'80% sulle spese per lo smaltimento

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Fortunatamente lo Stato ha confermato negli anni una serie di agevolazioni, bonus e detrazioni per chi toglie e smaltisce l’amianto presente nella propria abitazione. Ad oggi, ad esempio, i cittadini possono accedere al bonus fotovoltaico statale o altri incentivi promossi dalle singole regioni che consentono di scaricare fino all’80% della spesa.

Ciò vale sia per le abitazioni private, come le ville e le villette a schiera, sia per i condomini.

Un doppio vantaggio in quanto è assicurato un notevole risparmio economico per modernizzare l’edificio e tutelare la salute di chi vi abita e dell’ambiente. Ecco una panoramica delle agevolazioni in vigore per smaltire e convertire l’eternit e la procedura per avere gli sconti.

Come ottenere lo sconto dell’80% sulle spese di smaltimento dell’amianto sul tetto

Il modo più semplice per eliminare per sempre l’amianto sul tetto e provvedere al suo smaltimento senza spendere una fortuna è  accedendo al bonus fotovoltaico.  Questo bonus, infatti, consente di recuperare il’80% della spesa sotto forma di credito d’imposta.

Fotovoltaico al posto dell'amianto, le agevolazioni

L’Agenzia delle Entrate ha confermato la sua validità fino al 2024, precisamente si può chiedere per:

  • lavori realizzati dal 7 novembre del 2021 fino al 31 dicembre del 2024;
  • lavori iniziati dopo il 1° febbraio 2020, e ancora in corso, a patto che il contribuente abbia sostenuto la spesa dal 7 novembre 2021.

Grazie a questa maxi agevolazione, si può rimuovere l’amianto presente su tetti, depositi e garage installando pannelli fotovoltaici su una o più abitazioni, posizionando gli stessi sul tetto o sulle pertinenze dell’edificio (ad esempio il box auto).

Attenzione ad un requisito tassativamente previsto dall’Agenzia delle Entrate: i pannelli installati al posto dell’eternit devono essere effettivamente collegati alle utenze domestiche, pena la perdita del credito di imposta.

Va da sé che l’intervento in questione, per la sua complessità, richiede necessariamente la competenza di imprese specializzate che provvedono a rimuovere l’eternit presente, smaltirlo nel modo corretto previsto dalla legge e installare i pannelli fotovoltaici.

Smaltire l’amianto con Ecobonus e Superbonus

I bonus edilizi previsti dal decreto Rilancio del 2020 consentono, a certe condizioni che vedremo, di bonificare l’amianto a prezzi esigui o addirittura a costo zero. Lo consentirebbe sia l’ecobonus che il superbonus, agevolazioni fiscali destinate alla riqualificazione energetica degli immobili.

Nè l’una nè l’altra agevolazione consente di recuperare la spesa per la bonifica dell’eternit in sé, al contrario è richiesto il compimento di una serie di lavori e interventi che migliorano l’efficienza energetica, promuovono le energie rinnovabili, adeguano sismicamente l’edificio.

Le spese di rimozione, trasporto e smaltimento dell’amianto, come per tutti gli altri interventi eseguiti devono essere documentate secondo i criteri stabiliti dal dl Rilancio (anche su materiali e prodotti utilizzati) e si potranno “recuperare” in dichiarazione dei redditi (nel Modello 730) in 10 anni e in 10 rate di uguale importo.

Il tetto massimo ammesso dalla legge per detrarre la spesa è pari a 60.000 euro, cifra da moltiplicare per ciascuna unità immobiliare se gli interventi riguardano un condominio.

Bonifica amianto usufruendo del superbonus

Ricapitolando sia in caso di ecobonus che superbonus, la rimozione dell’eternit è agevolata soltanto se inserita in un complesso di interventi che apportano un salto energetico di almeno due classi.

Altre agevolazioni

Il bonus per installare l’impianto fotovoltaico sul tetto, l’ecobonus e il superbonus non sono gli unici modi per liberarsi una volta per tutte dell’eternit senza spendere un patrimonio.

Chi vuole procedere allo smaltimento ha diritto alle detrazioni previste dall’articolo 16-bis, comma 1, lettera l. del TUIR:

“Detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici”

Tali detrazioni spettano a prescindere dalla realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria sia per la rimozione dell’eternit sia per il trasporto del materiale e il suo smaltimento nei centri di raccolta ad hoc.

Oltre alla normativa nazionale, vi sono poi le leggi e le iniziative regionali che spesso invertivano con diverse agevolazioni lo smaltimento e la bonifica dell’eternit diffuso nelle abitazioni private. Per fare ciò bisogna monitorare con costanza i portali ufficiali delle amministrazioni locali e verificare di avere i requisiti per partecipare ai bandi.

A titolo di esempio il comune di Rimini copre fino al 50% della spesa sostenuta per rimuovere, trasportare e bonificare l’amianto ed è soltanto uno dei moltissimi comuni che agevolano iniziative di questo tipo, su edifici pubblici e privati.

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