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A cura di: Adele di Carlo Indice degli argomenti Toggle Bonus 50% casa già ristrutturata: a chi spettaCome calcolare la detrazioneTempistiche da rispettareBonus mobiliFAQ: Bonus 50% su casa già ristrutturataCome si calcola la detrazione del 50% per l’acquisto di immobili ristrutturati?Come funziona il 50% sulle ristrutturazioni 2025?Cosa bisogna fare per avere la detrazione fiscale del 50% senza CILA?In che percentuale è detraibile l’acquisto di un immobile ristrutturato? Il bonus 50% sulle ristrutturazioni è valido anche per chi acquista un immobile proveniente da un fabbricato oggetto di ristrutturazioni. La detrazione, infatti, come specificato in diverse occasioni dall’Agenzia delle Entrate, non è limitata a chi esegue gli interventi, ma può riguardare immobili già ristrutturati da un’impresa o cooperativa edilizia. Ci sono, tuttavia, alcuni requisiti da soddisfare (temporali, soggettivi e documentali). Bonus 50% casa già ristrutturata: a chi spetta Secondo la normativa vigente, il bonus 50% si può ottenere sugli immobili già ristrutturati a patto che l’intervento abbia interessato l’intero fabbricato. Al contrario, non spetta alcuna detrazione, nemmeno in misura ridotta, se l’intervento di ristrutturazione riguarda soltanto l’appartamento acquistato. Altro requisito da rispettare è che tali interventi devono riguardare immobili a uso abitativo e devono essere stati eseguiti da una impresa di costruzione o da una cooperativa edilizia, non da soggetti privati. Passando ai requisiti temporali, la compravendita dell’immobile deve avvenire entro 6 mesi dalla fine dei lavori di ristrutturazione. Per ultimo, il requisito ”soggettivo”; si ha diritto al bonus 50% soltanto se l’impresa che vende le unità immobiliari è la stessa che ha realizzato materialmente la ristrutturazione. Come calcolare la detrazione Il bonus 50% sulla casa già ristrutturata è parzialmente diverso rispetto alla detrazione ordinaria per chi esegue interventi su una casa di cui è già proprietario o locatario. In questo caso la detrazione del 50% si applica su un valore forfettario del 25% del prezzo di acquisto dell’immobile. Per sinterizzare, ecco le differenze principali: nella ristrutturazione diretta l’agevolazione viene calcolata sulle spese sostenute, fino al tetto massimo di 96.000 euro nel caso di acquisto da impresa, la base imponibile è un quarto del prezzo di vendita Tempistiche da rispettare La maxi detrazione è valida soltanto se l’acquisto dell’immobile ristrutturato avviene entro 6 mesi dalla fine dei lavori. Se l’acquirente ha versato degli acconti, potrà detrarre o nel periodo d’imposta in cui sono stati pagati oppure in quello in cui viene stipulato l’atto definitivo. In qualsiasi caso, la legge richiede che l’atto preliminare venga registrato all’Agenzia delle Entrate. Per quanto riguarda i metodi di pagamento, valgono le regole ordinarie. Questi devono avvenire con bonifico bancario o postale, causale del versamento con riferimento all’art. 16-bis del TUIR, codice fiscale del beneficiario della detrazione, partita IVA o codice fiscale dell’impresa destinataria del pagamento. Inoltre, affinché la detrazione sia valida, il richiedente deve essere in possesso dell’atto di compravendita o del preliminare registrato, da cui risulti la data di acquisto. Bonus mobili Chi acquista un immobile ristrutturato matura il diritto al bonus mobili ed elettrodomestici, valido fino al 31 dicembre 2025. In questo caso la detrazione è pari al 50% su un tetto massimo di 5.000 euro, fruibile, quindi, nella misura massima di 2.500 euro da ripartire in 10 anni. Per poterne usufruire è necessario soddisfare alcuni requisiti: mobili ed elettrodomestici devono essere destinati all’immobile oggetto di intervento l’acquisto deve avvenire dopo l’inizio dei lavori di ristrutturazione per quanto riguarda gli elettrodomestici, questi devono rispettare le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate riguardo alla classe energetica FAQ: Bonus 50% su casa già ristrutturata Come si calcola la detrazione del 50% per l’acquisto di immobili ristrutturati? La detrazione fiscale per l’acquisto di immobili ristrutturati si calcola applicando una percentuale forfettaria del 25% al prezzo di acquisto dell’immobile; da questo importo va poi calcolato il 50%. In poche parole, si può detrarre il 50% del 25% del costo dell’immobile, fino al massimale di 96.000 euro. Facciamo un esempio pratico: su una casa già ristrutturata acquista al prezzo di 300.000 euro, la detrazione va calcolata su una quota pari al 25% del prezzo di vendita, ovvero 75.000 euro. Su questo importo si applica il 50%, per un totale di 37.500 euro. Tale somma va suddivisa in 10 rate annuali di pari importo, da riportare nella Dichiarazione dei redditi per 10 anni. Come funziona il 50% sulle ristrutturazioni 2025? Il bonus ristrutturazioni consiste nella detrazione del 50% per interventi di recupero edilizio, con alcune differenze tra prima e seconda casa. Per la prima casa è stata confermata la detrazione del 50% per tutto il 2025, da calcolare sul tetto di spesa di 96.000 euro. Per le seconde case, invece, il tetto di spesa è rimasto invariato ma la detrazione è stata ridotta al 36%. Cosa bisogna fare per avere la detrazione fiscale del 50% senza CILA? L’Agenzia delle Entrate, in casi limitati, ammette la detrazione al 50% anche per interventi senza CILA, ovvero le manutenzioni di tipo ordinario e non straordinaria. C’è una condizione da rispettare: sono detraibili soltanto gli interventi senza CILA realizzati sulle parti comuni di edifici residenziali. In che percentuale è detraibile l’acquisto di un immobile ristrutturato? L’acquisto di un immobile ristrutturato dà diritto alla detrazione del 50% sulla spesa sostenuta, ma solo su una quota forfettaria del 25% del prezzo di vendita o del valore di assegnazione. In altri termini, l’agevolazione non si calcola sull’intera spesa di ristrutturazione sostenuta dall’impresa, bensì su una percentuale del valore dell’immobile. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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