Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
A cura di: Pierpaolo Molinengo Indice degli argomenti Toggle Immobili, quando vengono considerati strumentaliImmobili ad uso promiscuo I lavoratori autonomi dotati di partita Iva, che esercitano una qualsiasi attività professionale, possono beneficiare di una serie di deduzioni fiscali che sono strettamente legate al sostenimento dei costi relativi agli immobili dove svolgono la propria attività. L’articolo 43 del DPR n. 917/86 considera come beni strumentali gli immobili di proprietà del professionista, che lo stesso utilizza per lo svolgimento della propria attività. Il fatto che un determinato immobile venga considerato come strumentale viene desunto dall’esercizio dell’attività, indipendentemente dal fatto che l’acquisto sia stato effettuato da una persona fisica o da un contribuente che stia esercitando un’arte o una professione. Seguendo lo stesso ragionamento, quando un immobile viene utilizzato come abitazione e come studio professionale, non può essere considerato strumentale: il suo uso è promiscuo. Una distinzione che comporta delle differenze molto importanti nella possibilità di dedurre i costi che sono stati sostenuti per l’immobile stesso. Immobili, quando vengono considerati strumentali A disciplinare la deduzione dei costi degli immobili dei professionisti è l’articolo 54, comma 3 del TUIR. Come anticipato in precedenza, viene effettuata la seguente suddivisione: immobili strumentali. Vengono utilizzati per l’esercizio esclusivo della professione, indipendentemente dalla loro categoria catastale; immobile ad uso promiscuo. È l’immobile nel quale il professionista vive e dove esercita anche la sua attività professionale. Volendo sintetizzare al massimo è possibile affermare che vengono considerati strumentali quegli immobili nei quali il professionista esercita unicamente la propria arte o professione. La strumentalità viene determinata non tanto dalla natura, ma dalla destinazione. Uno dei casi tipici in questo senso è lo studio professionale – come ad esempio lo studio medico, quello dentistico o l’ufficio del commercialista o dell’architetto . L’immobile viene identificato come strumentale per il semplice che fatto che viene utilizzato come tale, a prescindere dalla categoria a cui lo stesso immobile risulta essere censito al catasto. Questo significa, in altre parole, che nel momento in cui un professionista dovesse decidere di adibire un determinato immobile ad uso abitativo ad uso esclusivo dello studio professionale, il fabbricato diventa strumentale per destinazione. Con tutte le conseguenze ai fini fiscali. Immobili strumentali È bene sottolineare che gli immobili strumentali di un professionista concorrono alla determinazione del reddito da lavoro autonomo. Perché questo avvenga, comunque vada, è necessario che l’immobile acquistato venga iscritto nel registro dei beni ammortizzabili. In questo caso risultano essere deducibili i costi relative alle spese di natura non incrementativa, che sono relative agli interventi di manutenzione diretta. E che hanno lo scopo di continuare a mantenere in efficienza l’immobile stesso. Devono servire a salvaguardarne la capacità e la produttività originaria e di riparare eventuali guasti. Possono essere portate in detrazione, in estrema sintesi, le spese di verniciatura, riparazione e sostituzione delle parti deteriorate. Anche le spese di gestione e quelle condominiali risultano essere completamente e interamente deducibili. Le quota di ammortamento degli immobili strumentali, invece, sono condizionate dalla data di acquisto o di costruzione dell’edificio. Il legislatore le ha suddivise come segue: dal 1° gennaio 2010 ad oggi: l’ammortamento dell’immobile risulta essere indeducibile; dal 1° gennaio 2007 al 31 dicembre 2009: la quota di ammortamento è deducibile entro il limite massimo del 3% annuo; dal 15 giugno 1990 al 31 dicembre 2006: indeducibile dal 1° gennaio 1986 al 14 giugno 1990: deducibilità fino al 1° gennaio 1985: indeducibilità delle quote di ammortamento maturate fino al 01/01/1985. Dal 1° gennaio 2007 le spese di ammodernamento, ristrutturazione ordinaria e straordinaria sono deducibili secondo il seguente schema; per cassa nel limite massimo del 5% per tutti i beni materiali ammortizzabili che risultano essere stati acquistati nel corso del periodo d’imposta; nel caso di incapienza, quanto previsto al precedente punto risulta essere deducibile nell’arco dei cinque anni successivi a quello in cui si è verificato il costo. Immobili ad uso promiscuo Il discorso cambia, ovviamente, per gli immobili destinati ad uso promiscuo (ossia quelli utilizzati per la professione e le esigenze personali del contribuente). In questo caso le spese risultano essere deducibili al 50% del loro ammontare. Tra i costi detraibili ricordiamo: rendita catastale, canone di locazione o leasing; spese per i servizi relativi all’immobile, come ad esempio le spese condominiali; le spese di manutenzione, ristrutturazione e ammodernamento. Il contribuente ha la possibilità di ottenere questa deduzione solo e soltanto se all’interno dello stesso Comune non dispone di un altro immobile che viene adibito esclusivamente all’esercizio della professione. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
03/12/2025 Spese condominiali, ai morosi si può sospendere l’acqua. Anche se il contatore è in casa A cura di: Pierpaolo Molinengo Ai soggetti che non pagano le spese condominiali da più di sei mesi si può sospendere ...
24/11/2025 In quali casi la prima casa è confiscabile. I chiarimenti della Cassazione A cura di: Pierpaolo Molinengo Al contrario di quanto si possa immaginare anche la prima casa è confiscabile in caso di ...
18/11/2025 Parcheggio nel cortile condominiale, diritti e doveri dei singoli proprietari A cura di: Pierpaolo Molinengo Si può fare un parcheggio nel cortile condominiale purché sia garantita la sua funzione di permettere ...
17/11/2025 Nuove UNI EN 13877: materiali e requisiti aggiornati per le pavimentazioni in calcestruzzo Le nuove UNI EN 13877 aggiornano materiali, requisiti e prestazioni delle pavimentazioni in calcestruzzo. Ecco cosa ...
13/11/2025 Diritti di servitù e imposte: dal 2024 le indennità diventano redditi imponibili L’Agenzia delle Entrate chiarisce: l’indennità di servitù rientra tra i redditi diversi ai sensi dell’art. 67 ...
12/11/2025 Agevolazioni prima casa su immobili in costruzione, lo stop della Cassazione dopo tre anni A cura di: Adele di Carlo Le agevolazioni prima casa valgono anche sugli immobili in costruzione, ma non a tempo indeterminato. La ...
10/11/2025 Bonus edilizi, quando i crediti presenti nel cassetto fiscale si possono cedere A cura di: Pierpaolo Molinengo I crediti fiscali scaturiti dai bonus edilizi, quando sono già presenti nel cassetto fiscale, possono essere ...
31/10/2025 Decreto infrastrutture idriche 2025: oltre 957 milioni di euro per 75 interventi strategici A cura di: Stefania Manfrin Approvato il primo stralcio attuativo del Piano nazionale per la sicurezza infrastrutture idriche: 957 milioni di ...
30/10/2025 Interventi su immobili abusivi in sanatoria: il Consiglio di Stato chiarisce i limiti operativi A cura di: Adele di Carlo Si possono eseguire lavori di completamento o manutenzione durante la pendenza della sanatoria? Regole e limiti ...
29/10/2025 Bonus ristrutturazioni 2025 e residenti all’estero: Risposta n. 273/2025 dell'AdE, la detrazione resta al 36% A cura di: Stefania Manfrin La Risposta n. 273/2025 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che, nel 2025, il residente all’estero che ristruttura ...