Sistema pavimento: alternative e tecnologie

Il sistema pavimento si compone di differenti elementi che, nel loro insieme, devono assicurare prestazioni quali sicurezza, resistenza e comfort interno.

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Sistema pavimento: alternative e tecnologie

Quando nel linguaggio comune si usa il termine pavimento, molto spesso, si fa riferimento ad un sistema che, in realtà, si compone di differenti strati. Il pavimento è solo l’ultimo elemento della struttura che compone il solaio e ci è particolarmente familiare in quanto è la finitura superficiale.

Al di sotto di esso si sovrappongono diversi componenti strutturali e funzionali, come ad esempio la vera e propria struttura del solaio e il massetto. Inoltre, si possono alloggiare a pavimento anche eventuali impianti, come il sistema radiante per il riscaldamento.

La stratigrafia, quindi, può cambiare a seconda delle specifiche circostanze e della tecnologia utilizzata, ma in ogni caso si compone di più elementi che, nel loro complesso, hanno lo scopo di garantire sicurezza, stabilità, ma anche contribuire al comfort interno.

Tipologie e tecnologie di solai: struttura portante, massetto e finitura

Al di sotto degli elementi a vista si “nascondono” componenti essenziali, tra cui sicuramente la struttura portante. Un solaio può essere realizzato in differenti materiali: si parla di strutture in laterocemento, ma anche legno o acciaio, proprio come avviene per il resto dell’edificio. Ma il materiale utilizzato per la struttura portante non è l’unica cosa che permette di distinguere differenti tecnologie di realizzazione, in quanto un’ulteriore distinzione riguarda la prefabbricazione degli elementi.

Nel caso di un solaio in laterocemento, ad esempio, si può procedere con una struttura gettata in opera o ricorrere a pannelli prefabbricati. In ogni caso, la giusta tipologia di solaio da realizzare dipende proprio dalla natura dell’edificio che si sta realizzando.

Tipologie e tecnologie di solai: struttura portante, massetto e finitura

Un altro componente molto importante all’interno del sistema pavimento è sicuramente rappresentato dal massetto, realizzato in calcestruzzo e necessario proprio a sostenere la finitura, garantendo robustezza e resistenza. Infine, anche per le finiture si possono utilizzare molti materiali, da valutare e selezionare in base a requisiti funzionali ed estetici. Si realizzano pavimentazioni in legno, ceramica, pvc, laminato, grès o pietre naturali, resine. E si tratta solo di alcuni esempi, in quanto ormai sono disponibili sul mercato soluzioni per ogni gusto, budget e necessità.

Isolamento termico: attenzione ai solai

Come anticipato, il sistema pavimento nel suo insieme deve assicurare determinate prestazioni. Uno degli aspetti da studiare in modo attento, ad esempio, è il livello di isolamento termico, fondamentale per evitare che vi siano dispersioni di calore indesiderate.

Realizzare un cappotto esterno e non isolare il solaio di pavimento che confina con il terreno, con l’esterno o in generale con un locale non riscaldato non è una soluzione vincente. L’isolamento può essere realizzato e posizionato in diversi punti della stratigrafia di un solaio, proprio in relazione alla conformazione della struttura.

Isolamento termico del pavimento: attenzione ai solai

Ad esempio, nel caso si tratti di un solaio che divide dal sottotetto, lo strato di coibentazione può essere realizzato all’estradosso, quindi al di sopra dell’intero sistema, con caratteristiche di calpestabilità o meno. In un solaio interpiano o a contatto con il terreno, generalmente, viene disposto al di sotto del pavimento, sopra la struttura portante.

In alcuni casi, potrebbe essere preferibile una soluzione sottomassetto, soprattutto quando coincide con l’isolamento acustico. Per realizzare l’isolamento si scelgono isolanti che abbiano prestazioni termiche adeguate, ma anche precise caratteristiche di resistenza meccanica e rigidezza.

Pavimento e isolamento acustico

Il rumore può compromettere il comfort interno e ostacolare il regolare svolgimento di diverse attività. I rumori indesiderati si possono propagare all’interno degli ambienti in differenti modi, ad esempio per via aerea o, appunto, per via strutturale, tramite vibrazioni che si propagano attraverso gli elementi rigidi che compongono la struttura dell’edificio.

Ne è un esempio proprio il rumore da calpestio. Per evitare problematiche, è fondamentale che il sistema pavimento preveda la presenza di uno strato fonoassorbente. Che si tratti di una nuova realizzazione o di una ristrutturazione, la tecnologia di isolamento acustico va studiata su misura. Anche in questo caso, infatti, esistono soluzioni sottomassetto, che dividono il massetto rigido dalla componente strutturale, altre da posizionare al di sotto del pavimento finale o ancora da installare come controsoffitto. In generale, l’ultima opzione è la meno performante e la si sceglie quando si interviene su un edificio esistente e non si vogliono o possono eseguire interventi invasivi.

Tecnologia e impiantistica trovano spazio nel pavimento

Un ultimo aspetto da prendere in considerazione quando si parla di sistema pavimento è sicuramente la componente tecnologica e impiantistica, ormai sempre più presente nei solai degli edifici. Ne sono un esempio le tracce per l’impianto idraulico, elettrico e termico, anche se, su tutti, il protagonista dei pavimenti dei nuovi edifici è sicuramente il riscaldamento radiante, un sistema di distribuzione del calore combinato nella maggior parte dei casi ad una pompa di calore o ad una nuova caldaia ad elevata efficienza.

Pavimento con riscaldamento radiante

Si compone di tubazioni che ricoprono l’intero pavimento, all’interno delle quali scorre generalmente acqua riscaldata. Esistono diverse tipologie di impianti radianti, tra cui soluzioni che prevedono l’installazione di pannelli prefabbricati per l’inserimento della tubazione, senza necessità di particolari interventi sul sistema esistente, se non per quanto riguarda la rimozione della pavimentazione. Anche per quanto riguarda lo spessore, inoltre, oggi sono disponibili tecnologie poco ingombranti, adatte ad ogni esigenza. In alternativa, si possono realizzare impianti “a umido” con opere edili in sito, che prevedono la realizzazione di un massetto radiante. La tecnologia, comunque, viene scelta in base alle necessità del committente e alla tipologia di lavori in cui si inserisce l’intervento.

Faq Sistemi pavimento

Quali sono le principali tipologie di sistemi pavimento?

Scegliere la superficie adatta per gli interni significa navigare tra tantissime opzioni e materiali avanzati per finiture del pavimento. Di seguito un breve elenco delle tipologie di pavimenti da conoscere.

Iniziamo con il citare uno dei materiali naturali più diffusi e apprezzati: il legno. Il parquet denota classe ed eleganza senza tempo, ma attenzione alla manutenzione che deve essere svolta in modo oculato. Versatile e pratico, il gres porcellanato ha conquistato un posto di prim’ordine nelle nostre abitazioni. Ottimo rapporto qualità-prezzo ed elevata personalizzazione, il gres porcellanato è capace di riprodurre in maniera fedele lo stile di altre pavimentazioni. La resina si sta inserendo sempre di più nei progetti residenziali: parliamo di una superficie funzionale, durevole e altamente personalizzabile. Tra estetica e praticità: il laminato è un’ottima soluzione per chi desidera installare una superficie resistente e dal costo ridotto.

Che differenza c’è tra pavimento a umido e pavimento a secco?

Il pavimento a secco rappresenta una metodologia innovativa per l’installazione di pavimentazioni che si distingue per l’assenza di elementi leganti tradizionali come malte, colle o massetti umidi. Questa tecnica si basa sull’utilizzo di sistemi di fissaggio meccanico, dove i materiali vengono assemblati attraverso incastri, supporti o altri meccanismi di aggancio che garantiscono stabilità e resistenza.

Particolarmente interessante risulta l’applicazione nei sistemi di riscaldamento radiante, dove la posa a secco con spessori ridotti (low-thickness) offre vantaggi significativi rispetto agli impianti tradizionali “a umido”.

I sistemi “a umido” richiedono opere edili più complesse eseguite direttamente in cantiere, con la realizzazione di un massetto radiante che incorpora le tubazioni del sistema di riscaldamento.

Quali sono i vantaggi di un pavimento sopraelevato?

Come si intuisce facilmente, il pavimento sopraelevato – conosciuto anche con il nome di pavimento flottante – è caratterizzato da elementi modulari poggiati su una struttura di tipo metallico o plastico. Tra i vantaggi citiamo la versatilità e l’installazione rapida e non invasiva che permette di evitare opere murarie ben più costose. Il pavimento sopraelevato per uffici offre tutta la funzionalità di cui questo ambiente ha bisogno: è un’opzione ottimale per gestire gli impianti in modo rapido, flessibile ed efficiente.

In che modo un sistema pavimento può integrare un impianto di riscaldamento radiante?

Nel sistema pavimento è possibile integrare un sistema di riscaldamento radiante: questa tecnologia utilizza lo scambio di calore per irraggiamento dal basso verso l’alto. Come abbiamo visto precedentemente, il sistema a secco permette di installare in casa il riscaldamento a pavimento senza dover svolgere dei lunghi e faticosi lavori in casa.

Quali materiali isolanti si utilizzano nei sistemi a basso spessore?

Tra i sistemi a basso spessore per ristrutturazione troviamo ad esempio Aeropan in Aerogel, il pannello pensato per l’isolamento termico in edifici che hanno bisogno di coniugare coibentazione ottimale in poco spazio. Il prodotto è realizzato in Aerogel che viene accoppiato ad una membrana in polipropilene armato traspirante con fibra di vetro.

Quanto tempo richiede la posa di un sistema a secco rispetto a uno tradizionale?

Quando parliamo di un pavimento a secco non possiamo non citare come punto di forza le tempistiche ridotte nella realizzazione della pavimentazione. Il pavimento “tradizionale” richiede che venga posato il massetto, mentre nel caso di un sistema a secco (ovvero privo di massetto) la superficie è immediatamente calpestabile.

Quali norme e certificazioni regolano i sistemi pavimento in Italia?

I sistemi pavimento in Italia sono regolati da normative che ne determinano le specifiche e i requisiti. Come sottolinea l’associazione Assoposa la norma UNI 11493 si occupa di regolamentare la posa delle piastrelle ceramiche – sia a pavimento che a parete – interne ed esterne.

La norma UNI 11935:2024 fornisce indicazioni precise sulla progettazione, posa in opera e corretto utilizzo delle pavimentazioni in legno per interni. Il sistema UNI è molto ampio: un altro esempio è quello dei pavimenti in pietra naturale i cui requisiti chiave sono riportati nella norma UNI 11714:2018.

Ma quali sono le normative per i pavimenti sopraelevati? Si fa riferimento alla UNI EN 12825 che determina le classi di carico per questo tipo di superficie negli ambienti interni.

È possibile intervenire come ristrutturazione su un pavimento esistente?

Demolizione e sostituzione oppure sovrapposizione? Quando ci accingiamo a modificare i pavimenti di casa possiamo optare per diverse soluzioni. Se non vogliamo incorrere in lunghi lavori di demolizione allora possiamo optare per la posa di una superficie sovrapposta a quella già presente. Il pavimento sopraelevato ci aiuta in questa scelta: è pensato proprio per essere installato su una superficie esistente, garantendo una messa in opera veloce ed immediata.

Quali sistemi garantiscono un maggior isolamento acustico?

Le aziende sono sempre più attente nel realizzare soluzioni che migliorino l’isolamento acustico di un ambiente interno confortevole. Quando parliamo di superfici, una soluzione per l’isolamento acustico è il sistema sottopavimento Isolmant: si tratta di una soluzione a basso spessore efficiente e durevole nel tempo. Isolmant progetta ogni elemento del sistema pavimento in modo sinergico con gli altri elementi presenti con l’obiettivo di fornire elevate prestazioni.


Articolo aggiornato – Prima pubblicazione marzo 2023

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