Pavimento per esterno: guida alla scelta, costi, resistenza, design

Scegliere il pavimento per esterno significa valutare in modo attento la sua destinazione d’uso e le caratteristiche che i materiali offrono in termini di resistenza ad agenti atmosferici e carichi e antiscivolo. La pavimentazione di balconi e terrazze deve infatti soddisfare diversi requisiti, di resistenza ed estetici, rendendo questi ambienti della casa fruibili, confortevoli e belli. Dall’illuminazione, all’energia pulita, ecco alcuni esempi di materiali per pavimenti innovativi e di piastrelle per esterno classiche.

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Pavimento per esterno: guida alla scelta, costi, resistenza, design

Per realizzare una casa che corrisponda alle nostre esigenze di stile, occorre sicuramente valutare numerosi fattori. Ogni elemento dell’abitazione sarà dunque progettato nei dettagli: dalla scelta degli infissi a quella del sistema di riscaldamento, passando per la scelta della pavimentazione ottimale, resistente, performante e di design.

Se gli interni richiedono attenzione e cura nella selezione dei materiali da utilizzare, gli esterni non sono da meno. Scegliere la giusta pavimentazione per gli ambienti esterni richiede attenzioni particolari ad aspetti quali il contesto in cui si inseriscono, la resa estetica che si vuole ottenere, ma anche la resistenza, la funzionalità e la durevolezza. Come per la valutazione di ogni altra finitura, inoltre, subentrano anche questioni estetiche e di coerenza con il contesto. 

Una guida alla scelta del pavimento per esterno, pertanto, dovrebbe valutare materiali, forme e tipologie di pavimentazione, in relazione al luogo di utilizzo e ai desiderata dei proprietari. L’offerta del mercato è ampia, si trovano pavimentazioni di costi e design anche molto differenti, da valutare proprio in base alle proprie esigenze: esistono prodotti per realizzare pavimentazioni dall’aspetto classico, ma anche alternative innovative e moderne.

Oltre a cortili, portici e giardini, meritano un’attenzione particolare le pavimentazioni per terrazze e balconi, spesso arredati come veri e propri ambienti interni.

Nello specifico, con esterni, si intendono portici, terrazze, giardini, percorsi pedonali.

Come scegliere il pavimento per esterno: le caratteristiche indispensabili

Valutare il miglior pavimento per esterni significa innanzitutto considerare la sua destinazione d’uso e l’ambiente in cui verrà installato, comprendendo che il prodotto selezionato dovrà necessariamente possedere alcune caratteristiche indispensabili.

Come scegliere il pavimento per esterno: le caratteristiche indispensabili

Al di là di materiali e modelli, infatti, queste superfici dovrebbero garantire alcune prestazioni comuni, legate proprio al loro essere all’esterno e, quindi, esposte anche agli agenti atmosferici e a carichi e usi diversi da quanto avviene all’interno di un edificio. Dopo di che, il livello prestazionale per ciascuna di queste caratteristiche può variare e va valutato in base allo specifico utilizzo che si farà di quel pavimento.

Si sta pavimentando una terrazza, un portico, un balcone, un giardino, un percorso carrabile o pedonale? Chiaramente il contesto può fare molta differenza.

Tra gli elementi che dovranno essere presi in considerazione al momento della scelta della pavimentazione da esterni vi è quello della resistenza. Il vostro balcone o il vostro giardino è particolarmente esposto a forti piogge oppure a gelate? In questo caso dovrete scegliere un buon pavimento drenante per esterno dal materiale idrorepellente, adatto a resistere in condizioni sfavorevoli.

Prestate attenzione al fattore pioggia: in questo caso dovrete optare per dei rivestimenti per pavimenti esterni caratterizzati da basso assorbimento idrico, oltre che anti-scivolamento. Inoltre, è fondamentale porre molta cura nella posa del pavimento, in modo da assicurare che non si corra il rischio di possibili infiltrazioni.

La destinazione d’uso è uno dei criteri fondamentali per la scelta della pavimentazione da esterno. Un terrazzo avrà bisogno di materiali diversi rispetto a una zona carrabile, come un balcone richiederà accortezze differenti da una pista ciclabile in giardino. La funzionalità è la chiave di un buon pavimento da esterni.

Soprattutto nel caso di terrazzi e balconi, infatti, la pavimentazione per esterni deve essere scelta in armonia con quella posata negli ambienti interni, considerando in particolare che negli anni l’architettura si è spinta sempre più verso soluzioni di continuità tra interno ed esterno, rendendo questi ambienti più fruibili e integrati nell’abitazione.

Inoltre, i materiali utilizzati per le finiture esterne devono caratterizzarsi per manutenzione semplice e veloce, elevata resistenza agli agenti atmosferici e agli sbalzi termici e durevolezza.

Viroc di Bonomi Pattini è un pannello in legno e cemento compresso e asciutto, che si può utilizzare sia in interno che in esterno.
Viroc di Bonomi Pattini è un pannello in legno e cemento compresso e asciutto, che si può utilizzare sia in interno che in esterno. Facile da istallare, è disponibile in vari colori.

Per quanto riguarda i tratti comuni, però, le finiture per esterni devono essere resistenti, avere un buon comportamento in condizioni di temperatura molto variabili, essere antiscivolo e, anche, resistere agli attacchi degli agenti biologici, evitando così la formazione di muffe e degrado dovuti all’umidità. Il costo e il design, invece, rispondono a gusto e necessità personali. Per non sbagliare, in conclusione, la soluzione è affidarsi a tecnici e rivenditori con esperienza, senza mai dimenticare che il produttore fornisce tramite opportune schede tecniche e cataloghi tutte le informazioni necessarie alla valutazione.

Quali sono i migliori pavimenti per esterni: materiali tra cui scegliere

Il materiale per il pavimento per esterni deve essere scelto in base alle prestazioni offerte e al gusto personale. Le possibilità sono diverse, vediamo insieme quali sono i materiali più utilizzati.

Il grès porcellanato

Molto resistente e versatile, è disponibile in colori e texture anche molto differenti, in grado di rispondere ad ogni gusto. Si possono valutare diversi formati, dalle piastrelle ai grandi elementi, valutando anche l’effetto di una pavimentazione continua.

Tra i punti di forza del gres porcellanato ci sono anche la resistenza a urti e usura, la facilità di posa e la semplice manutenzione. È adatto per balconi, terrazze, portici, ma anche giardini. Inoltre, alcuni prodotti offrono caratteristiche maggiorate, con lavorazioni specifiche per aumentare la resistenza al gelo o la ruvidezza, fondamentale per rendere la pavimentazione antiscivolo.

Midlake di Ceramiche Keope, collezione per esterni in gres porcellanato effetto pietra
Fa parte della collezione linea outdoor di Ceramiche Keope Midlake, la collezione in gres porcellanato effetto pietra disponibile in quattro finiture ad alta stonalizzazione

Si rivela una soluzione intelligente da adottare per le superfici esposte al frequente calpestio e per pavimentare il terrazzo esterno
Il gres è presente in diverse forme, colori e finiture, come ad esempio quella strutturata, pensata per resistere alla scivolosità. Se cercate una lavorazione ottimale contro gli agenti atmosferici, fate riferimento alla finitura naturale: in questo caso il prodotto non viene lavorato eccessivamente e ciò consente di massimizzarne le caratteristiche anti scivolo.
Un altro vantaggio di usare il grès porcellanato per il proprio balcone o la terrazza è che, non essendo un materiale poroso, è difficile che si formino macchie o graffi. 

Il cemento e il calcestruzzo

Generalmente scelti per la realizzazione di pavimentazioni carrabili, in quanto rinforzati e antiscivolo. Si trovano diversi formati, come lastre di varie dimensioni o anche piastrelle. I pavimenti in calcestruzzo resistono perfettamente anche a muffe e funghi, oltre che all’usura e alle sollecitazioni meccaniche e non sono soggetti a scheggiature come la ceramica..

La pietra naturale

Le mattonelle da rivestimento per esterno sono particolarmente adatte per la realizzazione di pavimentazioni per giardino in pietra: si prestano, infatti, a donare un tocco in puro stile rustico, rendendo unico ogni spazio esterno.

Spesso utilizzata per la pavimentazione di aree esterne in giardini e parchi, soprattutto per il grand valore estetico e per la naturalezza del materiale.

La scelta della pietra dipende dal gusto e dalla resa estetica che si desidera ottenere, ad esempio si possono realizzare pavimenti in porfido, arenaria o granito.

Si tratta di pavimentazioni molto durevoli nel tempo, con ottime prestazioni in caso di gelo o cambi climatici. Anche in questo caso, possono essere previsti trattamenti aggiuntivi antigelo, protettivi specifici o levigature per una corretta manutenzione.

La pietra è la tipologia di materiale ideale per chi desidera coniugare funzionalità, risultato estetico e attenzione per l’ambiente. Le pavimentazioni carrabili in pietra sono la soluzione ad hoc in linea con la filosofia green.

Il trattamento con prodotti idrorepellenti è un passaggio da tenere bene in considerazione: la pietra è per definizione molto porosa e ciò comporterebbe elevata assorbenza.

La resistenza all’usura fa della pietra il materiale naturale ottimale per esterni, in quanto, a differenza del legno, non necessita di interventi di levigatura.

La pietra viene scelta anche per la poca manutenzione e facile messa in opera, un altro dei significativi vantaggi nella scelta di questo materiale.

Il cotto

Selezionato principalmente per contesti rustici, in portici o terrazze. La pavimentazioni in cotto hanno sicuramente un valore estetico considerevole e riportano molto alla tradizione di determinati luoghi. È un materiale naturale che vanta proprietà antiscivolo e alla formazione del muschio, ma richiede di essere trattato per resistere al gelo e all’acqua.

Forme Piane: pavimenti in cotto di Terreal per interni ed esterni
Terreal Italia propone i pavimenti in cotto naturale fatti a mano Forme Piane, dal grande fascino, resistenti nel tempo al gelo o agli agenti atmosferici e dalla semplice manutenzione.

Il cotto può essere utilizzato in piastrelle di forme e dimensioni differenti, permettendo in genere di scegliere in modo libero secondo i propri gusti e la resa estetica che si vuole ottenere. Rispetto ad altri materiali, però, è molto poroso e quindi più facilmente esposto alla formazione di macchie e graffi.

Il legno

Anche se molto spesso si teme per il suo deterioramento a causa dell’esposizione ad acqua e intemperie, il legno è  un’opzione da valutare  da chi è alla ricerca di suggestioni eleganti e contemporanee. È un materiale naturale, molto bello e si sposa molto bene con ambienti quali i giardini e spazi dedicati al relax. Il legno per pavimenti, oltre ad isolare dal rumore di calpestio, resiste agli attacchi degli agenti chimici, a quelli atmosferici e all’umidità. 

Queste pavimentazioni sono di un certo pregio e, per resistere a muffe, tempo e acqua, possono essere trattate appositamente. I formati tra cui scegliere sono diversi, molto spesso si prediligono i listoni, utilizzati anche per ambienti come il bordo piscina, mentre per rivestire un pavimento esistente si trovano sul mercato elementi modulari, composti da uguali blocchetti e facilmente applicabili anche ad incastro.

Chiaramente, è fondamentale scegliere le essenze più indicate per questo scopo, come il teak, molto resistente, o il larice, anche termo trattato. Un’alternativa al legno naturale è il legno composito, che prevede la combinazione di legno e diverse resine, raggiungendo elevati livelli di resistenza, anche in contesti molto umidi. Si tratta, comunque, di un materiale riciclabile.

Quali essenze scegliere? Tra i numerosi legni in commercio occorre fare attenzione alle caratteristiche che meglio si sposano con i criteri di robustezza e durevolezza. Un’ottima opzione è quella del pino e dell’acacia, due essenze per pavimenti da esterni a prezzi contenuti e dall’alta resistenza. Elegante e raffinato è sicuramente il frassino, dall’intenso colore marrone e dalle ottime performance. Indeformabile e duraturo nel tempo è il bamboo: queste caratteristiche lo rendono un prodotto molto ricercato per realizzare pavimentazioni per giardini esterni e di grandi aree.

Pavimento in tufo

Il tufo è una pietra vulcanica impiegata in ambito architettonico per la realizzazione di pavimentazioni già in antichità grazie alla facilità con cui viene estratto e alla tendenza ad indurirsi in contatto con l’aria che lo rende un materiale resistente e adatto per rivestimenti. I tufi vengono classificati in base alla loro granulometria e presentano colori ch spaziano dal marrone al nocciola e al grigio.

pavimenti in tufo rappresentano una valida alternativa ai rivestimenti esterni tradizionali e sono caratterizzai da lastre di grande formato, permettendo di risparmiare tempo e denaro durante il montaggio. La posa della pavimentazione in tufo, infatti, risulta essere di semplice realizzazione e si adatta all’applicazione su diversi tipi di supporto mediante collanti quali malta bastarda e colla per piastrelle, o applicazione diretta direttamente su sabbia e cemento fresco o con boiacca.

Una volta posate le lastre si procede con con la chiusura dei giunti semplicemente con un misto di sabbia fine e cemento oppure con l’ausilio dei più comuni prodotti già preparati e pronti all’uso. Il pavimento in tufo si adatta per essere impiegato in percorsi carrabili o semplicemente pedonali. 

Materiali sintetici e PVC

Hanno costi molto contenuti, sono resistenti, facili da installare e anche da manutenere. O ancora, la gomma, perfetta per alcune specifiche situazioni, come nel caso di aree giochi per bambini.

Rivestire le piastrelle esistenti o sostituirle con una pavimentazione nuova?

Nel caso di una nuova terrazza o di un nuovo balcone, la scelta della pavimentazione è, in un certo senso, libera. Quando si deve intervenire su un balcone o una terrazza esistente, invece, è importante valutare adeguatamente l’intervento da svolgere. Innanzitutto va detto che il rifacimento della pavimentazione esterna non richiede permessi particolari, in quanto è un’opera di manutenzione ordinaria.

Pavimento per esterni: rivestire le piastrelle esistenti o sostituirle con una pavimentazione nuova?
I pavimenti per esterno in cemento a basso spessore sono una buona soluzione perché permettono di rivestire le superfici senza demolire la pavimentazione esistente velocizzando i lavori. Inoltre vantano ottime caratteristiche di durabilità e resistenza, adattandosi per il rivestimento di qualsiasi superficie 

Va anche specificato che se si decide di rimuovere la pavimentazione esistente e posarne una nuova è fondamentale rivolgersi a personale esperto. In questa circostanza, è importante valutare anche lo strato di impermeabilizzazione e le pendenze del balcone, che se non adeguati possono essere ripristinati durante l’intervento. Un’alternativa, sempre che la pavimentazione esistente lo permetta, quindi sia abbastanza regolare e in buone condizioni, è quella di posare un nuovo pavimento al di sopra di essa. In questo caso esistono appositi prodotti adatti a questo tipo di interventi, generalmente caratterizzati da uno spessore ridotto.

Integrare l’illuminazione nella pavimentazione

Un ultimo aspetto da considerare quando si realizza una nuova pavimentazione esterna su una terrazza o su un balcone è l’illuminazione. Infatti, anche se non sono ambienti interni alla casa, dovranno essere adeguatamente illuminati. Ma la luce, soprattutto in alcuni contesti, può arredare e donare un tocco in più a questi spazi.

Ad esempio, una novità per gli esterni è quella che combina pavimentazione e illuminazione. L’idea si basa sulla logica per cui il pavimento non è semplicemente qualcosa da “calpestare”, ma concorre alla qualità della fruizione di uno spazio. La luce è importante per la sicurezza, per la facilità di movimento, ma anche per la definizione estetica di un luogo. La luce può essere introdotta in una pavimentazione secondo un preciso disegno, esaltando colori e materiali e favorendo la visibilità nelle ore più buie.

Linea di pavimentazioni Led per esterni di Ferrari BK
Linea di pavimentazioni Led per esterni di Ferrari BK

Si possono inserire faretti, strisce luminose e punti luce LED nelle pavimentazioni, con un effetto molto interessante anche da un punto di vista estetico. Un esempio sono le pavimentazioni LED di Ferrari BK, in lastre o autobloccanti, nei quali si inseriscono appositi corpi illuminanti collegati ad una centralina. Si tratta di veri e propri punti luce, in vetro satinato, resistenti agli agenti atmosferici e dall’elevata natura decorativa, grazie alla luce diffusa che emettono. Attraverso la centralina di controllo è possibile regolare il colore dei LED, cosa che si può fare anche tramite smartphone se si decide di abbinare il prodotto ad un controllo wireless. 

Luce naturale: le pavimentazioni fotoluminescenti

Il tema è ancora la luce, anche se in questo caso è il materiale stesso che compone il pavimento ad illuminarsi. L’idea di partenza è quella di illuminare senza consumare energia ed è proprio questo obiettivo che, pochi anni fa, ha portato alla sperimentazione in Polonia di piste ciclabili “illuminate naturalmente”. Come? Si è sperimentato un calcestruzzo in grado di assorbire la luce durante il giorno, per poi sprigionarla durante la notte. Così facendo la pavimentazione risulta luminosa.

Lo stesso principio, ovvero quello della fosforescenza, è stato applicato anche in altri casi, come l’inglese “Starpath” e l’autostrada fosforescente olandese “Glowing Lines”. La fotoluminescenza e l’utilizzo di materiali autoilluminanti, ora, sono arrivati anche in Italia.

Pavimenti per esterni che producono energia

La ricerca di soluzioni alternative per la produzione di energia pulita ha permesso la sperimentazione in molti campi, incluso quello delle pavimentazioni per esterni. Ormai, si trovano diverse applicazioni di pavimentazioni che hanno la capacità di produrre energia grazie al passaggio delle persone. Ciò è possibile grazie all’effetto piezoelettrico, che trasforma energia cinetica, in elettrica.

Un esempio è “Walkee”, un progetto italiano, che si contraddistingue per piastrelle in plastica riciclata e uno strato di materiale piezoelettrico. Installare queste piastrelle nei luoghi di interscambio del trasporto pubblico, come una stazione, permetterebbe di avere una fonte di energia pulita che può essere usata per l’illuminazione, ma anche in situazioni di emergenza.

Quanto costa un pavimento per esterni

Il costo della realizzazione di una pavimentazione per esterni può variare molto in base al materiale che si sceglie di utilizzare e al metodo di posa richiesto. I materiali più economici, come già anticipato, sono sicuramente quelli sintetici e di natura plastica, ma hanno effettivamente anche un differente valore come prodotto. Questo non significa che non siano una buona scelta per i propri esterni. Sono a buon costo anche le pavimentazioni in calcestruzzo e cemento, che oltretutto prevedono una posa semplice e abbastanza veloce. Per quanto riguarda il grès porcellanato, invece, i prezzi possono variare in base allo specifico prodotto scelto, al suo formato e al trattamento. Tra i materiali più costosi, invece, ci sono la pietra naturale o alcune essenze di legno, come il teak. Al costo dei prodotti, poi, va aggiunta la manodopera necessaria.

Infine, per chi è interessato a un potenziale risparmio, è importante sapere che il rifacimento delle pavimentazioni esterne è un’opera inclusa nel bonus ristrutturazioni, che prevede una detrazione fiscale (IRPEF) pari al 50% dei costi sostenuti, con “rimborsi” annuali per una durata di 10 anni.

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