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La Commissione Europea ha recentemente diffuso una comunicazione riguardante lo schema di accettazione a livello europeo (EAS) per i prodotti da costruzione a contatto con acque destinate al consumo umano, al fine di informare le parti interessate sugli aspetti principali e sui tempi di realizzazione. La qualità delle acque destinate al consumo umano è regolamentata dalla direttiva 98/83/EC (DW), recepita in Italia con il D.L. 31 del 2.2.2001; al fine di proteggere la salute dei cittadini, la DW stabilisce i requisiti specifici per le acque alla fine della rete di distribuzione (identificata con il rubinetto). I prodotti utilizzati per la costruzione delle reti di distribuzione, regolamentati dalla direttiva 89/106/CEE (CPD), possono avere un effetto significativo sulla qualità delle acque, pertanto numerosi Stati membri hanno stabilito degli schemi di accettazione: ciò significa che i prodotti sono soggetti a prove che variano da paese a paese, e che la decisione sulla loro idoneità si basa su criteri anch’essi variabili da paese a paese. Questa situazione costituisce una significativa barriera alla circolazione di merci e causa costi non indifferenti ai produttori. Al fine di minimizzare le differenze fra disposizioni esistenti a livello nazionale, i governi degli Stati membri si sono accordati per stabilire uno schema di accettazione unico a livello europeo per i prodotti da costruzione a contatto con acque destinate al consumo umano (EAS). I lavori sono portati avanti da un gruppo della Commissione Europea sotto i Comitati permanenti per la CPD e la DW, formato dai rappresentanti nominati dagli stati membri cui si affiancano come osservatori rappresentanti dell’industria. All’Ente europeo di normzione (CEN) è stato affidato, con il mandato M/136, il compito di elaborare le norme di prodotto armonizzate e i metodi di prova. E’ stato inoltre organizzato un programma di ricerca per approfondire quattro aspetti fondamentali: crescita microbiologica, citotossicità, effetti della disinfezione e tecniche GC-MS. Gli aspetti regolamentari dell’EAS comprenderanno: · la definizione delle condizioni di prova; · i criteri di accettazione (valori limite) relativi a ciascun metodo di prova; · il tipo, la natura e le procedure per stabilire le liste positive; · le procedure e le condizioni per la valutazione di nuove sostanze, compresa la consultazione dell’Autorità Europea per la sicurezza degli alimenti (EFSA) e/o il comitato scientifico per la tossicità, l’ecotossicità e l’ambiente. Il sistema di attestazione di conformità per i prodotti da costruzione a contatto con acque destinate al consumo umano è stato stabilito dalla decisione della Commissione 2002/352/EC, e prevede la certificazione del prodotto con prove di audit dei campioni (sistema 1+ della CPD). L’EAS permetterà pertanto l’elaborazione di specifiche europee armonizzate sulla cui base si costruirà il mercato interno per i prodotti da costruzione a contatto con acqua destinata al consumo umano, in modo che i produttori, l’industria legata alle acque e i consumatori possano trarre benefici dal mercato interno: i prodotti, per circolare nell’intero territorio europeo, dovranno essere conformi ad una sola specifica tecnica secondo un solo sistema di attestazione di conformità. D’altra parte, prodotti non conformi non potranno essere immessi sul mercato di nessun stato membro in quanto non garantiscono il livello di protezione della qualità delle acque né della salute del consumatore. I risultati del programma di ricerca dovrebbero essere disponibili da luglio 2003, le decisioni della Commissione Europea che definiscono i vari aspetti regolamentari dovrebbero essere prese entro il 2004, pertanto il sistema EAS dovrebbe diventare operativo nel 2006. Fino all’entrata in vigore dell’EAS, gli stati membri sono tenuti a non modificare i propri schemi di accettazione nazionali in modo da non entrare in contrasto con le caratteristiche principali dell’EAS. Disposizioni transitorie per l’entrata in vigore dell’EAS permetteranno sia ai governi nazionali sia all’industria e ai produttori di adattarsi gradualmente ai nuovi requisiti. UNI, Anna Caterina Rossi Comparto Costruzioni tel. 02 70024.476, fax 02 70106106: e-mail: costruzioni@uni.com Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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