Mario Cucinella firma il Nuovo Ospedale di Cremona

Il progetto del nuovo nosocomio del capoluogo lombardo propone un modello innovativo di architettura sanitaria. Un esempio capace di prendersi cura dei degenti e di chi ci lavora, ma in grado di adattarsi alle mutevoli condizioni e alle continue evoluzioni in campo medico. «Dobbiamo tornare a un’idea di ospedale che sia parte della vita della città e non solo un luogo di cura» afferma il fondatore di MCA

A cura di:

Mario Cucinella firma il Nuovo Ospedale di Cremona

Dopo aver progettato gli ospedali della Città della Salute e della Ricerca a Sesto San Giovanni, del San Raffaele a Milano, del Sud Salento in provincia di Lecce, Mario Cucinella mette la firma sul nuovo ospedale di Cremona.

Che sarà – come afferma lo stesso Cucinella in occasione della presentazione – “un modello per l’architettura sanitaria”.

In effetti, basta osservare la forma del nuovo nosocomio per capire che siamo di fronte a qualcosa di innovativo. Ma non è solo la morfologia che ne farà un modello.

Una scelta che farà scuola

«Il Nuovo Ospedale di Cremona – dichiara Cucinella, che dello studio MC A è fondatore e direttore creativo – potrà rappresentare un modello sotto più aspetti, a iniziare dal bando che, con le sue linee guida, ha rimesso al centro la qualità dell’architettura come fattore centrale per il benessere psico-fisico.

Diverse sono le sfide che siamo chiamati ad affrontare: dal progettare spazi che si prendano cura non solo dei degenti, ma di tutte le persone che quotidianamente vivono l’ospedale: dal personale medico e infermieristico alla capacità di realizzare edifici in grado di trasformarsi e adattarsi alle mutevoli condizioni, non solo alle emergenze sanitarie, ma anche alle continue evoluzioni in campo medico che comportano innovazioni anche strutturali.

Dobbiamo tornare a un’idea di ospedale che sia parte della vita della città e non unicamente un luogo di cura: Cremona ha fatto una scelta importante e di qualità, che farà scuola non solo in Italia».

L’ospedale e il Parco della Salute

Mario Cucinella Architects con il suo nuovo modello di ospedale propone una visione olistica della salute e del benessere della persona, in stretta connessione con i sistemi territoriali e la rete sanitaria assistenziale.

Il nuovo ospedale di Cremona visto dal Parco della Salute
L’ospedale visto dal Parco della Salute

Il Nuovo Ospedale di Cremona vuole integrarsi con il contesto socioculturale e diventare un centro sanitario che ospita servizi di diagnosi e cura e spazi di interazione sociale e di svago, per accrescere il valore del benessere e della cura della persona.

L’ospedale di Cremona visto dal Parco Fluviale
L’ospedale visto dal Parco Fluviale

La progettazione parte da un’analisi della struttura urbana, integrando la struttura radiale di percorsi e spazi urbani tipici di Cremona, che contribuiscono alla definizione dell’area di progetto come nuovo centro di attrazione, e la composizione altimetrica delle terrazze fluviali caratterizzata da argini e passeggiate sospese nel paesaggio naturale. A questa analisi, si integra la necessità di creare un sistema resiliente, capace di adattarsi al mutare delle esigenze sociali economiche ed ambientali.

Un ecosistema della salute

L’area di progetto, a cavallo tra l’espansione urbana e il Parco del Po e del Morbasco, consente la riconnessione con il sistema naturale esistente, diventandone così una nuova porta d’accesso.

Il Nuovo Ospedale, che si sviluppa in continuità con il paesaggio del Parco della Salute, segue un andamento semicircolare che garantisce la permeabilità sia fisica sia visuale tra i due elementi.

Il progetto architettonico concepisce gli spazi proposti come nucleo centrale dai quali potranno scaturire nuove aree di espansione: la copertura verde che emerge dal sistema del parco crea spazi coperti in relazione con il paesaggio circostante, che possono essere colonizzati nel tempo al fine di rendere l’ospedale un luogo attivo per l’incontro e l’interazione sociale.

L’ospedale di Cremona visto dalla copertura verde
L’ospedale visto dalla copertura verde

Le funzioni di asilo e le aree legate all’educazione, attualmente presenti nel complesso, sono integrate da una biblioteca e da residenze temporanee a supporto di pazienti e famiglie, al fine di promuovere nuove relazioni con la comunità.

Il Parco della Salute

Il nuovo nosocomio sarà un nuovo tassello nel paesaggio di Cremona: un punto di riferimento per la comunità, animato da spazi di socialità e luoghi introspettivi per la cura e il benessere fisico e mentale. Nello stesso tempo, rappresenterà un ambito di naturalità e di biodiversità urbana, caratterizzato da tre elementi.

Sezione trasversale del nuovo ospedale di Cremona
Sezione trasversale

Il primo elemento è il bosco climatico, vale a dire un sistema naturale che abbraccia l’ospedale, caratterizzato da percorsi verdi che legano una sequenza di attività terapeutiche per i residenti e gli utenti della struttura, alternate a zone di biodiversità animale e vegetale. Nel bosco climatico sarà possibile beneficiare di una terapia psico-fisica del tutto naturale, grazie ad attività quali la meditazione e la contemplazione, il Forest Bathing e Barefooting, spazi di lettura singola e collettiva all’aperto, e una Food Forest comunitaria.

Prospetti del nuovo ospedale di Cremona
Prospetti

Il secondo è l’anello vitale: un percorso caratterizzato da spazi per le attività ludico-sportive e per l’interazione sociale, in dialogo con gli elementi architettonici pubblici e del complesso ospedaliero.

Infine, c’è l’anello rurale: un ampio sistema naturale a prato caratterizzato da uno specchio d’acqua centrale come punto cardine dell’intero Parco. Un luogo per eventi e attività.

L’edificio ospedaliero

La nuova struttura sarà una “città nella città”, dove molteplici funzioni e relazioni trovano spazio in un’unica infrastruttura complessa.

L’edificio, sviluppato su sette livelli fuori terra, è suddiviso in due corpi principali che si connettono a livello 00, in corrispondenza con il principale accesso sanitario: un cuore centrale, caratterizzato dalla piastra tecnologica che accoglie il blocco operatorio diviso in quattro settori – emergenza, cardiovascolare, multifunzionale, chirurgia minore -, e una struttura in elevazione contrassegnata dalla presenza di servizi sanitari a media e bassa tecnologia.

Partendo dalla concezione dell’utente quale centro del sistema ospedaliero, la progettazione avviene attraverso principi di empatia, creatività e comprensione delle esigenze delle persone in cura, dello staff sanitario e dei visitatori, per garantirne alti livelli di benessere.

Un obiettivo che sarà possibile grazie all’ottimizzazione di parametri che hanno una ricaduta sul decorso dei pazienti e sulle performance del personale sanitario, quali l’illuminazione naturale, il rapporto con la natura, i livelli di rumore negli ambienti e la qualità dell’aria.

Il paziente al centro del sistema

La considerazione del paziente come centro del sistema ospedaliero ha orientato la strategia progettuale: da una parte l’ospite troverà in ospedale ambienti differenti a seconda dei percorsi e dell’intensità di cura che dovrà seguire; dall’altro, si rompe l’isolamento dei vari reparti, non più “celle” distinte ma gruppi di professionalità diverse (medici ed infermieri) che operano sullo stesso paziente. Ne deriva un sistema nel quale l’intero ospedale collabora alla cura del paziente come se fosse un unico reparto e non una sommatoria di reparti isolati.

Camera di degenza del nuovo ospedale di Cremona
Una camera di degenza

Altro tema riguarda la flessibilità di gestione dell’ospedale che, già dalla sua progettazione, si deve preparare al nuovo, con spazi e modalità adatti: il progetto facilita il riassetto degli ambiti di degenza per rispondere al mutare delle necessità sanitarie (il 20% delle camere di degenza può essere trasformato in area di terapia intensiva con interposizione di un filtro, mentre l’80% può essere trasformato in camera a due letti, al fine di poter far fronte a esigenze improvvise di posti-letto).

Il polo di servizi

L’architettura del Nuovo Ospedale definisce anche un gradiente di accessibilità degli spazi: da ambienti raccolti nei quali privacy e benessere del paziente diventano centrali, a quelli più permeabili e aperti ai cittadini, che ospitano servizi commerciali per l’utenza e i visitatori e connettono l’ospedale alla scala urbana.

L’Hospital Street dell'ospedale di Cremona
L’Hospital Street

Lo sono, ad esempio, l’Hospital Street, un’area di accoglienza per il pubblico ma anche spazio di interazione per il personale sanitario, e il Centro di gestione, che al primo piano accoglie gli spazi dedicati al governo delle attività cliniche dislocate sul territorio.

L’area strategica come ponte con il territorio

L’area strategica ospita i servizi assistenziali, che rappresentano il ponte tra l’ospedale stesso e il territorio che lo circonda.

Piante dei livelli 01 e 00 del nuovo ospedale di Cremona
Piante dei livelli 01 e 00

Qui infatti sono allocati il Pronto Soccorso, che al piano 00 rispecchia lo schema “dell’ospedale nell’ospedale” ed è in grado di funzionare autonomamente dal resto della struttura senza che vi sia interferenza vicendevole, abbattendo i tempi di esecuzione delle prestazioni mediche previste; allo stesso tempo è collegato con percorsi veloci e dedicati ai servizi diagnostici, ai blocchi operatori, alle terapie intensive e alle degenze.

È prevista anche una sezione autonoma per la gestione del paziente infetto, con collegamento diretto e dedicato con aree di degenza precettabili in caso di emergenza sanitaria.

Nell’area strategica, sempre al piano 00, contiguo al pronto soccorso, al blocco operatorio e alle degenze intensive, è collocata la diagnostica per immagini, ai quali è collegata tramite corridoi dedicati.

Infine, al piano 01, fuori dagli altri percorsi, in connessione con le aree destinate alla prenotazione e all’accettazione, si trova anche l’area ambulatoriale.

L’impronta ecologica

Il nuovo intervento è l’occasione per integrare, nell’edificio e nello spazio esterno, risposte di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico: soluzioni basate sulla natura, le Nbs, le Nature-Based Solutions, come la presenza di vegetazione, di acqua e la scelta dei materiali di pavimentazione contribuiscono a mitigare l’isola di calore urbana raggiungendo una diminuzione della temperatura media percepita di circa quattro gradi centigradi rispetto alla temperatura attuale.

Oltre la scelta di materiai e di soluzioni costruttive specifiche, il progetto ricorre a strategie passive – come l’orientamento ottimale, la permeabilità ai venti e l’illuminazione naturale – con l’obiettivo di minimizzare l’impatto sull’ambiente, riducendo le emissioni.

Nella fase finale del concorso Mario Cucinella Architects ha superato la concorrenza delle proposte progettuali di Park Associati, Foster+Partners, Baumschlager Eberle Architekten, Oma.

Schizzo progettuale del nuovo ospedale di Cremona
Schizzo progettuale
L’organizzazione funzionale del nuovo ospedale di Cremona
L’organizzazione funzionale

Scheda Progetto Nuovo Ospedale di Cremona

  • Località: Cremona
  • Committente: ASST Cremona
  • Finanziamento: Regione Lombardia
  • Modalità di incarico: Concorso internazionale
  • Progettazione: Mario Cucinella Architects
  • Raggruppamento temporaneo di impresa (RTI): Artelia Italia, Milan Ingegneria, LAND
  • Livelli: 7
  • Render: MCA Visual



Consiglia questo progetto ai tuoi amici

Commenta questo progetto