L’Iceberg di Cucinella per l’ospedale San Raffaele

Iceberg, il nuovo polo chirurgico e delle urgenze del nosocomio milanese porta la firma di MC A. Un complesso ospedaliero di 40mila metri quadrati di superficie che si caratterizza per l’attenzione alla luce naturale, al verde, a materiali e arredi ispirati alla bioedilizia per il benessere dei pazienti

a cura di Pietro Mezzi

Il nuovo polo chirurgico e delle urgenze del San Raffaele
Il nuovo polo chirurgico e delle urgenze del San Raffaele (credits, MC A; ph, Duccio Malagamba)

Indice degli argomenti:

Per le sue forme è soprannominato Iceberg. È l’ultimo lavoro di Mario Cucinella Architects. È l’ampliamento dell’ospedale San Raffaele di Milano Ospiterà il nuovo polo chirurgico e delle urgenze dell’istituto scientifico del nosocomio che sorge nella zona nord est del capoluogo. Sarà una struttura ospedaliera d’avanguardia, che sposa l’efficienza e l’estetica architettonica.

La piastra e la torre

Nasce come ampliamento nel cuore del nosocomio esistente, abbandonando lo schema delle piazze orizzontali per elevarsi in altezza, unendo funzionalità ed estetica.

Il nuovo edificio è composto da due grandi elementi complementari tra loro, tanto sul piano architettonico che funzionale: la piastra tecnica che ospita le funzioni ospedaliere più importanti – il blocco chirurgico, la terapia intensiva e il pronto soccorso – e la torre, all’interno della quale trovano posto i reparti di degenza, gli studi medici e gli ambulatori.

Il nuovo polo chirurgico e delle urgenze del San Raffaele
Il nuovo edificio è composto dal blocco chirurgico, che ospita la terapia intensiva e il pronto soccorso, e dalla torre, all’interno della quale trovano posto i reparti di degenza, gli studi medici e gli ambulatori (credits, MC A; ph, Duccio Malagamba)

La piastra tecnica, che affiora per un solo livello sopra la quota del terreno, è improntata al pragmatismo, anche formale, per assicurare funzionalità e flessibilità alle attività ospitate e per garantire riconoscibilità e brevità agli accessi e ai percorsi.

La torre, al contrario, è concepita come un accogliente “luogo della guarigione”. È caratterizzata da un’immagine architettonica alternativa rispetto al paesaggio costruito circostante, composta da superfici curve, plasticamente sensibili alla presenza degli altri edifici, e scandite da linee slanciate verso l’alto che ne alleggeriscono le masse creando un elemento di eccezionale chiarezza e riconoscibilità.

La torre del nuovo polo chirurgico e delle urgenze del San Raffaele
La torre, che diventa un landmark, è caratterizzata da un’immagine architettonica alternativa rispetto al paesaggio circostantecredits, MC A; ph, Duccio Malagamba

La torre diventa un landmark che accompagna gli utenti con la luce delle sue facciate e la leggerezza del suo volume.

Luce naturale e superfici vetrate

La lieve curvatura dei prospetti permette di differenziare la vista esterna dalle camere di degenza, e migliora l’accesso alla luce naturale nella parte centrale della facciata.

Un altro elemento importante riguarda le superfici vetrate in corrispondenza degli angoli dell’edificio, dove sono stati ricavati dei soggiorni comuni per le degenze, quali luoghi di incontro informale.

Il nuovo polo chirurgico e delle urgenze del San Raffaele
Negli angoli dell’edificio sono stati ricavati dei soggiorni comuni per le degenze. Nel periodo invernale questi spazi agiscono come serre solari, in estate sono climatizzati per soddisfare le esigenze di comfort e controllo termoigrometrico (credits, MC A; ph, Duccio Malagamba)

Nel periodo invernale questi spazi agiscono come serre solari, riducendo il ricorso all’impianto di riscaldamento, mentre in estate sono climatizzati per soddisfare le esigenze di comfort e controllo termoigrometrico.

Il ruolo di luce e verde

L’integrazione di elementi naturali, quali la luce e il verde, incrementano la qualità degli spazi interni e il benessere degli utenti, i quali possono godere della vista degli spazi alberati sia dalle camere di degenza che dagli uffici.

Interno del nuovo polo chirurgico e delle urgenze del San Raffaele
Le lamelle frangisole contribuiscono alla riduzione dei carichi termici causati dall’irraggiamento solare e incrementano la quantità di luce naturale diffusa negli ambienti per effetto della riflessione sulle superfici ceramiche credits, MC A; ph, Duccio Malagamba

Il progetto ha perseguito un’idea di sostenibilità legata alla qualità dello spazio ospedaliero e alla sua umanizzazione, che viene intesa come ricerca della qualità estetica degli ambienti abitati, quale strumento per aiutare il percorso di guarigione.

Approccio sostenibile e materiali

Caratterizzato da un involucro edilizio interamente rivestito in vetro, il nuovo Polo chirurgico e delle urgenze presenta una serrata scansione dei prospetti realizzata da lamelle verticali a tutta altezza, che svolgono una duplice funzione bioclimatica.

Il nuovo polo chirurgico e delle urgenze del San Raffaele  

Grazie alle ombre portate sulle vetrate, questi frangisole contribuiscono alla riduzione dei carichi termici causati dall’irraggiamento solare, abbattendo il fabbisogno energetico legato alla climatizzazione degli spazi interni e incrementando, al contempo, la quantità di luce naturale diffusa negli ambienti per effetto della riflessione sulle superfici ceramiche.

Le strutture portanti che sorreggono le lamelle frangisole del nuovo polo chirurgico del san raffaele
Le strutture portanti che sorreggono le lamelle frangisole (credits, MC A; ph, Duccio Malagamba)

Uno speciale rivestimento catalitico al biossido di titanio rende le lamelle delle vere e proprie trappole per le particelle inquinanti presenti nell’atmosfera che, inertizzate dai raggi solari, sono poi dilavate dalle precipitazioni atmosferiche. Lo stesso materiale svolge un ulteriore ruolo attivo nell’intorno dell’edificio, favorendo la trasformazione chimica dell’ozono in molecole di ossigeno.

Materiali e arredi ispirati alla bioedilizia

I principi della bioedilizia sono stati posti alla base della scelta dei materiali di rivestimento degli spazi interni, coniugando i migliori standard igienico-sanitari con l’impiego di prodotti esenti dall’emissione di composti volatili organici, a tutela della salubrità degli ambienti.

Banditi i materiali di sintesi largamente utilizzati nell’edilizia ospedaliera come il pvc, per le superfici interne sono state scelte lastre di grés antibatterico, prodotto che combina elevatissime prestazioni di resistenza meccanica e durabilità con l’azione inibitoria della proliferazione di microrganismi nocivi per la salute.

La stessa attenzione è stata dedicata agli arredi e ai sanitari: i primi sono realizzati con materiali eco-sostenibili esenti da formaldeide, mentre nel secondo caso le ceramiche dei lavabi nei bagni, nelle camere di degenza e negli ambulatori saranno trattati con un rivestimento antibatterico.

Materiali riciclati e impianti d’avanguardia

L’impiego di materiali riciclati e la presenza del verde all’esterno come all’interno, contribuiranno a migliorare la qualità dell’aria e il benessere percepito da pazienti, personale e visitatori.

Completano l’edificio scelte impiantistiche all’avanguardia ed efficienti, che contribuisco ulteriormente a ridurre i consumi energetici.

Il nuovo Polo chirurgico e delle urgenze sarà il primo ospedale in Italia certificato Leed Gold.

Parla Mario Cucinella

«Abbiamo lavorato con l’intenzione di realizzare un edificio che se ben progettato è in grado di migliorarne molto il comfort – afferma Mario Cucinella, fondatore di MC A -. Un edificio che avesse bisogno di pochissima energia per il riscaldamento, trattenendo il calore e capace di generare poco guadagno termico, e che richiedesse poco raffreddamento. Sicuramente il nuovo Polo chirurgico del San Raffaele è tra i progetti che meglio raccontano l’impegno dello studio sul fronte della sostenibilità e la sua iconica facciata ne è il simbolo. La bellezza, in architettura, deve saper parlare. Ma c’è bellezza anche dove non si vede, sotto la superficie, nei nuovi materiali ormai parte attiva della creazione. Se guardiamo alla situazione attuale dobbiamo ammettere che gli edifici non sono progettati secondo i principi di adattamento e ottimizzazione delle risorse esistenti, ma rispondono ad altre istanze: la finanza, la rapidità, il costo, le performance completamente dipendenti dalle macchine e non dall’ambiente. Questo è il prezzo più alto che paghiamo in termini ambientali. Ciò mi porta a riflettere sull’uso dei materiali che possono svolgere una funzione indipendentemente dall’energia esterna: i cosiddetti materiali attivi. Il rivestimento del nuovo Polo chirurgico e delle urgenze del San Raffaele, la “pelle” bianca dell’iceberg, non è una trovata formalista, ma un sistema di lame in ceramica antismog di ultima generazione. Si tratta di un materiale in grado di ridurre l’inquinamento atmosferico, dalle funzioni antibatteriche. La qualità dello spazio lo spazio esterno, lo spazio interno dell’ospedale – i colori, la modalità con cui sono progettate le stanze, le aree comuni, hanno l’obiettivo di dare dignità alle persone, di rassicurare ed è così che allora possiamo parlare di architettura: è una forma di cura».

Parlano il responsabile e project leader del progetto

«Per troppi anni gli ospedali sono stati costruiti come enormi monoblocchi di cemento, strutture poco funzionali, ostili, brutte e soprattutto incapaci di adattarsi all’evoluzione delle esigenze – sostiene Marco Dell’Agli Valletti, responsabile di progetto -. Nel progetto del nuovo Polo l’incontro con un committente illuminato ci ha permesso di lavorare a un edificio all’avanguardia, che scardina molti dei luoghi comuni dell’architettura ospedaliera. Finalmente abbiamo potuto dimostrare che un ospedale del nostro tempo può essere funzionale, flessibile, efficiente e allo stesso tempo un luogo bello e piacevole, dove trovare il tempo e la serenità per curarsi e guarire».

«È stata una grande occasione di crescita professionale e personale – conclude Laura Mancini, project leader -. Attraverso molteplici incontri con la proprietà e la direzione sanitaria e alcuni rappresentanti del personale medico, il progetto è stato affinato e perfezionato a più riprese al fine di individuare i requisiti funzionali e rispondere alle effettive necessità. Tale processo di mutuo scambio è stata la chiave della buona riuscita e del successo del progetto».


Mario Cucinella Architects

Fondato nel 1992 a Parigi da Mario Cucinella, lo studio MC A ha oggi sede a Bologna e a Milano ed è composto da oltre 100 professionisti. MC A è specializzato nella progettazione architettonica che integra strategie ambientali ed energetiche, avvalendosi di un dipartimento di R&D interno, che porta avanti le ricerche sui temi della sostenibilità secondo un approccio olistico. Lo studio ha realizzato progetti in Europa, Cina, Africa del Nord e Centrale, Medio Oriente, Sud America e attualmente ha in corso di progettazione e costruzione circa una cinquantina di progetti. Il dipartimento di Product Design ha lanciato nel 2018 MC D – Mario Cucinella Design focalizzato sul tema del riciclo e dell’economia circolare con all’attivo numerose collaborazioni con le più note aziende del made in Italy. Nel 2015 Mario Cucinella fonda SOS – School of Sustainability, per la formazione di una nuova generazione di professionisti nel campo della sostenibilità, in grado di affrontare le grandi sfide globali in campo economico, ambientale e sociale. SOS collabora in sinergia con lo studio. SOS dal 2021 ha trasferito la propria sede a Milano.

Ospedale San Raffaele

È una struttura clinico-scientifico-universitaria di rilievo internazionale e di alta specializzazione per diverse importanti patologie, inaugurata nel 1971 e riconosciuta nel 1972 Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS). È un Centro di Emergenza ad Alta Specialità (EAS) ed è polo didattico-assistenziale dell’università Vita-Salute San Raffaele. Nel maggio 2012 il San Raffaele è entrato a far parte del Gruppo San Donato, diventando così una delle 19 strutture d’eccellenza del più importante gruppo sanitario del Paese.

Nuovo Polo chirurgico e delle urgenze

  • Progettazione: Mario Cucinella Architects
  • Progetto layout sanitario: InAr Ingegneria Architettura
  • Progetto strutturale: Ballardini Studio di Ingegneria
  • Progetto impiantistico: Deerns Italia
  • Progetto antincendio: Ranieri Studio Tecnico Associato
  • Facciate: Aza Aghito Zambonini



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