Sostituzione canna fumaria e bonus mobili, spetta la detrazione del 50%?

La canna fumaria rientra tra gli interventi agevolati dal bonus Ristrutturazioni e, conseguentemente dal bonus mobili? Cosa sapere sull’agevolazione fiscale e quando si può ottenere.

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Sostituzione canna fumaria e bonus mobili, spetta la detrazione del 50%?

La canna fumaria è l’elemento installato sui tetti che permette di dirigere i fumi della combustione provenienti da camini e stufe a pellet. Essendo una componente esterna è lecito domandarsi se la sua sostituzione e installazione rientri tra i mobili agevolati al 50% a seguito di lavori di ristrutturazione.

Come è noto, chi esegue interventi di ristrutturazione straordinaria ha diritto alla detrazione fiscale legata all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici come frigoriferi, letti, lavatrici, divani, tavoli e così via.

Cosa succede invece in caso di sostituzione della canna fumaria e delle opere accessorie e pertinenziali? La risposta arriva direttamente dell’Agenzia delle Entrate che ha fatto chiarezza sul tema partendo dal quesito di un contribuente.

Canna fumaria e bonus mobili, l’installazione è agevolata?

Il bonus mobili è una agevolazione molto vantaggiosa, permette di ottenere la detrazione IRPEF del 50% collegata a lavori di manutenzione straordinaria oppure ordinaria se riguarda le parti comuni in condominio.

Quindi chi abita in una casa singola ha diritto a richiedere il bonus soltanto in caso di manutenzione o straordinaria o restauro conservativo dell’immobile.

In alcune ipotesi, tuttavia, può non essere immediato stabilire se l’agevolazione spetti oppure no, come nel caso della sostituzione della canna fumaria. La risposta arriva dall’Agenzia delle Entrate che si è espressa a seguito del quesito seguente:

Dovendo adeguare l’impianto alla normativa vigente, provvederò al rifacimento della canna fumaria dello scaldabagno (sistema di scarico dei fumi che dovranno essere convogliati verso l’alto), facendo installare un camino esterno in acciaio che, tramite apposito foro nella gronda in cemento armato, arriverà fin sopra il tetto. Al termine dell’intervento mi verrà rilasciata apposita certificazione di conformità dell’impianto.

In altre parole, il contribuente si domanda se l’intervento si debba considerare manutenzione ordinaria o straordinaria. Soltanto nella seconda ipotesi egli avrà diritto al bonus mobili collegato al bonus Ristrutturazioni.

Per rispondere l’Agenzia delle Entrate richiama quanto riportato nella circolare n. 28/2022 in cui sono elencati alcuni esempi di interventi che danno diritto alla detrazione; tra questi ci sono:

le opere accessorie e pertinenziali che non comportino aumento di volumi o di superfici utili, nonché realizzazione di volumi tecnici quali centrali termiche, impianti di ascensori, scale di sicurezza e canne fumarie.

Dunque la risposta è affermativa: il rifacimento della canna fumaria rientra tra i lavori di manutenzione straordinaria; quindi il richiedente può usufruire anche del bonus mobili.

Bonus mobili, come funziona e spese da portare in detrazione

Il bonus mobili rientra tra le agevolazioni fiscali legate alla casa confermate per tutto il 2024. Si tratta della detrazione Irpef da indicare nella Dichiarazione dei redditi relativa all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (anche detti “elettrodomestici bianchi” come lavatrici, frigoriferi, condizionatori e così via).
È importante sapere che il bonus mobili spetta unicamente a coloro che hanno eseguito lavori di ristrutturazione. La detrazione si calcola su un importo massimo di 8.000 euro per l’anno 2023, importo che scende a 5.000 euro fino al 31 dicembre 2024.

Nell’importo massimo si deve tener conto anche delle spese di trasporto e montaggio. Il limite di spesa vale per ciascuna unità immobiliare, vale a dire che se il contribuente esegue le ristrutturazioni su più abitazioni può richiedere l’agevolazione più volte.

La detrazione va indicata nel modello 730 in dieci quote annuali di pari importo. Invece, per quanto riguarda il pagamento, chi vuole usufruire del bonus deve effettuare i pagamenti in modo tracciabile: quindi tramite bonifico o carta di debito o credito (non sono ammessi pagamenti con assegni bancari o contanti).

Il bonus mobili spetta esclusivamente per mobili ed elettrodomestici nuovi acquistati entro il 31 dicembre 2024. Per quanto riguarda gli elettrodomestici, c’è da fare attenzione alla classe energetica: non può essere inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.

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