Microcemento, resina e solid surface: i pavimenti continui
di: Claudia Capperucci
Solitamente utilizzati nel contract e nell’edilizia collettiva, i pavimenti continui in resina, microcemento e solid surface trovano oggi largo impiego anche nell’ambito residenziale, sia per la versatilità che per la resa estetica.Indice:
La loro principale caratteristica è quella di presentarsi come superfici continue, senza fughe né soluzioni di continuità, un marchio distintivo che rappresenta anche un forte punto di appeal per architetti e progettisti che desiderano realizzare ambienti particolarmente avvolgenti o stanze con il cosiddetto “effetto scatola”, dove il pavimento si prolunga anche sulle pareti, quindi con omogeneità totale nei rivestimenti.
Ma i pavimenti tecnologici, che siano pavimenti in resina, microcemento, solid surface, vinile o laminato sono generalmente molto apprezzati anche per la loro resistenza agli urti e all’usura, la facilità di manutenzione e la versatilità progettuale.
Pur essendo ormai realizzati con sostanze atossiche, sono spesso accostati ai pavimenti naturali in paralleli iniqui da cui escono ingiustamente penalizzati. Ma ormai, la scelta di una soluzione piuttosto che un’altra, sembra una questione prettamente estetica, molto legata alle esigenze progettuali.
La gamma Sika ComfortFloor® offre soluzioni per pavimentazioni continue, totalmente inodori e durevoli. Può essere fornita in una vasta gamma di tonalità, offrendo la possibiltà di creare un pavimento di design totalmente personalizzabile sia in edifici pubblici che privati.
Solid surface: un progetto simbolo
Emblematico a questo proposito è il progetto di ristrutturazione di 22 Parkside, un complesso residenziale ideato dall’architetto britannico Richard Rogers nel 1967 a Wimbledon, Londra. Un edificio che sorprese per il suo sviluppo orizzontale e il concept modulare dei suoi elementi (un sistema alveolare). L’edificio, poi, contrariamente alla consuetudine fu concepito con facciate interamente vetrate, per far dialogare interni ed esterni.
Oggi l’immobile, destinato agli studenti della Graduate School of Design dell’Università di Harvard per incontri e seminari anche su tematiche di carattere ambientale, appare nella sua nuova veste dopo il restyling, affidato allo studio Gumuchdjian Architects.

La ristrutturazione di 22 Parkside, nota anche come Rogers House, a Wimbledon, Londra. Gran parte delle superfici sono state realizzate in solid surface HI-MACS
Tra le varie novità, la presenza di due due wet room all’interno della Lodge, dalle superfici interamente rivestite in HI-MACS®, la solid surface cara ad alcuni degli architetti più importanti dei nostri tempi (Zaha Hadid, Jean Nouvel, Rafael Moneo, Karim Rashid e David Chipperfield).

Intervento di ristrutturazione di 22 Parkside a Wimbledon, Londra
Nei bagni, la superficie solida è stata utilizzata anche per i pavimenti, per un effetto estetico di grande estensione e ampiezza.
Il materiale termoformabile è lavorato con un processo di riscaldamento che lo rende versatile e ultra-resistente.
È disponibile in una grande varietà di colori che risplendono nella loro lucentezza grazie all’assenza dei segni di giunzione.Si tratta di un materiale robusto, resistente e molto igienico, perché privo di pori dove possa annidarsi lo sporco. È, inoltre, anti-graffio, facile da pulire, resistente alle macchie e all’umidità, oltre che alla luce del sole, che non ne altera l’aspetto, anche a lungo termine.
Pavimenti in resina
Le resine permettono effetti estetici d’impatto in spessori minimi (pochi millimitri). Sono ideali nelle ristrutturazioni perché possono essere applicate rapidamente su pavimenti preesistenti (piastrelle o altri pavimenti) e permettono di realizzare superfici continue.

Il pavimento in resina Basic QCF Colormix di IPM Italia si caratterizza per ottima resistenza all’usura e ai graffi ed è particolarmente indicato negli ambienti industriali
Vastissima la gamma dei colori, nelle finiture lucide, satinate e opache. E grazie alla combinazione di diversi colori, lavorazioni e additivi possono dar vita a effetti ricercati e infinite possibilità di finitura. Sono, inoltre, molto resistenti al graffio e all’usura. I pavimenti in resina vengono scelti anche nei luoghi in cui è richiesta una riduzione del rumore da calpestio.
Elekta by Gruppo Gani propone la collezione Resina Materia spatolata monocomponente a base d’acqua in soli 2 mm di spessore, in grado di unire in un’unica soluzione altissime performance tecniche: alta resistenza al graffio e all’usura e rapidità nella posa.

Collezione Resina Materia Elekta by Gruppo Gani: living con pavimento e parete realizzati nelle tonalità grigio.
Il microcemento
Il microcemento è caratterizzato dall’assenza di fughe e costituito da un polimero liquido e da una particolare miscela cementizia.
Inizialmente impiegato per la realizzazione di pavimenti continui nelle opere di recupero di vecchie fabbriche trasformate in moderni loft, questo pavimento era scelto proprio per mantenere il caratteristico effetto cemento industriale.
Col tempo è divenuto popolare grazie ai grandi marchi di moda e sport che lo utilizzavano per rivestire i propri negozi, sfruttandone le doti di estrema resistenza al traffico e la durabilità.

Mapei propone il rivestimento spatolabile cementizio ULTRATOP LOFT W per la realizzazione di pavimentazioni decorative e di rivestimenti a parete dal marcato effetto materico, per ambienti interni.
Oggi il microcemento è apprezzato anche negli ambiti residenziali e permette di creare superfici senza fughe in soli 3 mm di spessore applicati su svariati materiali.
Può essere impiegato per rivestire pavimenti, muri, pareti in cartongesso o in muratura, scale, vasche e box doccia, mobili o caminetti.
A differenza di quanto accade con i pavimenti in resina, il microcemento può essere sottoposto a efficaci trattamenti che resistono ai raggi UV, impedendo l’ingiallimento della superficie con il passare del tempo.
Commenta questa notizia