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Da Bruxelles arriva forte la richiesta di una riapertura imminente dei cantieri edili. Di fatto i partner sociali europei attivi nel settore delle costruzioni hanno elaborato un documento congiunto dove si esprime la necessità di una rapida riapertura delle attività cantieristiche.La riapertura dei cantieri edili rappresenta un passo fondamentale per avviare la ripresa economica minacciata dalla diffusione del Covid-19; certo è necessario garantire simultaneamente un ambiente di lavoro sicuro e sano per gli imprenditori, per i lavoratori e per la società tutta. La riapertura dei cantieri deve, infatti, rispondere ai requisiti e alle raccomandazioni nazionali in materia di salute, sicurezza e igiene affinché non vi sia il rischio di una pericolosa seconda ondata di contagi che potrebbe causare più criticità della prima. FIEC ed EFBWW insistono affinché vengano coordinati protocolli sanitari, di sicurezza e di igiene adeguati all’emergenza in ogni nazione, ma anche misure di disoccupazione temporanea o misure alternative per i lavoratori che non hanno diritto a indennità di disoccupazione temporanea. Questo ultimo aspetto è fondamentale per evitare che si possa cadere in una trappola di povertà che trascini con sé l’economia dei singoli Paesi, sofferenti a causa del lockdown totale. È necessario fornire ai lavoratori del settore informazioni chiare in materia di sicurezza e salute, istruzione, orientamento e formazione, garantendo, soprattutto a questi ultimi, le necessarie misure di prevenzione, di protezione e di distanziamento. Nonostante si tratti di un’ovvia osservazione è bene sottolineare che nelle situazioni interessate dall’impiego di lavoratori distaccati o migranti i soggetti coinvolti hanno diritto a una protezione pari a quella dei lavoratori edili locali. La priorità in questa situazione di forte rallentamento è permettere al lavoro di proseguire in modo sicuro, adottando tutte le precauzioni necessarie a garantire sostenibilità e vitalità delle imprese di costruzione con conseguente sicurezza di reddito, protezione sociale, benessere e salute dei lavoratori edili. Per uscire dalla crisi generata dal Covid-19 non vi è altra strada se non garantire i più elevati standard di sicurezza e salute sul lavoro, nel rispetto delle Direttive europee in materia di salute e sicurezza, permettendo alle attività di salvaguardare l’economia. FIEC ed EFBWW chiedono alla Commissione europea di elaborare orientamenti sulle misure preventive, come valutazione dei rischi e piani di prevenzione, aprendo un dialogo con le istituzioni europee e tra le parti sociali nazionali del settore edile. Questo atteggiamento è fondamentale per individuare e attuare misure adeguate che consentano una rapida ripresa dopo la crisi, invitando i loro affiliati nazionali a fare lo stesso al loro livello. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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