Costruire casa: tutti i passaggi da conoscere dal progetto preliminare al cantiere

Costruire casa è un processo complesso e richiede l’intervento di più professionisti. E’ importante conoscere i passaggi fondamentali che si dovranno seguire, dalla definizione delle idee alla scelta dei progettisti, dal cantiere all’esecuzione dell’edificio. I costi e le fasi di costruzione, la documentazione necessaria e i tecnici a cui rivolgersi sono solo alcuni dei temi da affrontare per costruire la casa dei propri sogni. Ecco cosa c’è da sapere.

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Costruire casa: tutti i passaggi da conoscere dal progetto preliminare al cantiere

Costruire casa richiede di gestire una serie di attività, assegnando incarichi e prendendo una grande quantità di decisioni, per le quali è fondamentale il supporto di tecnici qualificati. Dalla redazione del progetto, passando per la gestione dell’iter burocratico, fino al cantiere per la realizzazione, è importante gestire attentamente ogni fase, ponendo attenzione alla collaborazione di più professionisti e maestranze, al rispetto della normativa e delle aspettative della committenza.

Costruire casa, del resto, richiede investimenti significativi, con costi che variano anche in base al mercato delle materie prime e del mondo immobiliare.

Anche se tutto il processo edile che ruota intorno alla costruzione di un edificio può sembrare complesso e spaventare un po’ chi non è addetto ai lavori, è importante sapere che ogni cosa può essere tranquillamente affrontata, purché si abbiano tutte le informazioni necessarie a disposizione e si possa contare su professionisti esperti.

In questo articolo cerchiamo di riassumere le cose più importanti che entrano in gioco quando si decide di costruire casa, parlando del ruolo dei progettisti, delle fasi progettuali ed esecutive, dell’iter burocratico e dei costi di costruzione.

Costruire casa, da dove cominciare? Idee, obiettivi e ricerca del terreno

La scelta di costruire casa deriva generalmente dalla necessità di soddisfare specifiche esigenze, legate al proprio stile di vita e alla propria situazione.

La tipologia di spazi, le dimensioni dell’edificio, l’organizzazione interna, la presenza di spazi esterni, sono tutti aspetti che la committenza immagina e dai quali si deve partire.

La prima fase consiste proprio nel chiarire quali sono gli obiettivi e le priorità, definendo anche le possibili dimensioni dell’abitazione. Sulla base di questo si possono fare le prime valutazioni, tra cui sicuramente la tipologia di terreno edificabile da ricercare.

Costruire casa, da dove cominciare? Idee, obiettivi e ricerca del terreno

A meno che non se ne possieda uno, infatti, la ricerca può risultare più complessa di quanto si creda. Il consiglio è quello di coinvolgere un architetto fin da questa prima fase, così da avere un valido supporto in fase di valutazione. Per ogni terreno, è importante verificare l’edificabilità, ovvero la possibilità di costruire al suo interno un edificio; effettuare una verifica della situazione catastale ed eventualmente procedere con una rettifica urbanistica o catastale. Tra le informazioni più importanti da conoscere c’è l’indice di edificabilità, ovvero la volumetria massima consentita per le costruzioni che insistono su quel terreno.

La scelta dell’architetto per costruire casa

Come detto fin dal principio, per costruire casa è utile appoggiarsi a dei tecnici professionisti, da scegliere attentamente visto che saranno per tutto il tempo i principali interlocutori. Scegliere l’architetto per costruire casa è importante e per farlo è possibile affidarsi al passaparola e alla ricerca online.

La scelta dell’architetto per costruire casa

Individuato chi può fare al caso proprio, il consiglio è quello di visionare altri progetti realizzati, meglio se di edifici residenziali. È importante ricordare che il progettista avrà il compito di tradurre in realtà i nostri desideri e le nostre idee, trasformandoli in qualcosa di fattibile e facendo coincidere bisogni, budget e fattibilità.

Un professionista di questo tipo può affiancare i committenti che intendono costruire casa fin dall’inizio, aiutandoli anche nella valutazione e nella scelta del terreno. Per questo è importante anche l’opinione personale che ci si fa della persona che si ha di fronte. C’è empatia? Trasmette fiducia? Ha idee e proposte che ci piacciono? A tutto ciò, chiaramente si aggiungono i costi e la tipologia di servizi offerti.

Quali autorizzazioni servono per costruire una casa?

Costruire una casa non è solo un fatto tecnico, ma anche amministrativo. È essenziale rispettare il corretto iter burocratico. Anche in questo caso, è il professionista selezionato il principale riferimento, in quanto si occuperà della gestione di ogni aspetto.

Per la costruzione di una casa, infatti, è necessario procedere con la presentazione della corretta pratica edilizia, generalmente un Permesso di Costruire, corredato di tutti gli elaborati grafici e tecnici. In alcuni casi potrebbe essere necessario ottenere delle autorizzazioni paesaggistiche, se in zona vincolata, con approvazione di enti quali la soprintendenza. Un altro aspetto da considerare è il pagamento degli oneri di urbanizzazione. Il rispetto delle norme è imprescindibile: iniziare i lavori senza i dovuti permessi comporta sanzioni e blocchi del cantiere.

Quanto costa costruire una casa?

Definire un costo preciso per costruire una casa, anche se su un terreno di proprietà, non è semplice, in quanto i fattori da considerare sono molti. Oltre ai costi di progettazione, i permessi necessari per la costruzione, l’allacciamento alle utenze, ci sono spese variabili che dipendono dai materiali scelti, dalla tipologia e dalle dimensioni dell’abitazione.

Selezionato l’architetto, è necessario chiedere la stima indicativa dei costi di costruzione previsti, sulla base del progetto desiderato, per quanto in fase preliminare. Ciò permette di orientarsi rispetto alla scelta di procedere, di modificare alcuni aspetti del progetto o di abbandonare l’idea di proseguire con la progettazione.

Quanto costa costruire una casa?

Tra i costi da valutare c’è quello relativo all’acquisto del terreno, che in base alle zone in cui ci si trova può variare molto, con prezzi che partono dai 250 euro al metro quadro, fino anche a più di 1.000 euro. Anche i permessi necessari a costruire casa hanno un costo: la concessione edilizia è generalmente sottoposta agli Oneri di Urbanizzazione e al Costo di Costruzione, che mediamente possono variare dai 120 ai 150 euro al metro quadro. Prima di iniziare a costruire sarà necessario procedere con gli scavi e il movimento della terra, operazione che può costare anche fino a 20.000 euro. La cifra può aumentare ulteriormente nel caso di terreni particolari o di edifici molto grandi.

Bisogna considerare anche l’allacciamento delle utenze, la cui cifra può variare dai 1.500 ai 4.000 euro. A tutto ciò si sommano i costi dei professionisti, tra cui i progettisti e gli altri tecnici coinvolti, come ad esempio il geologo. Sommando tutti i costi tipici per costruire una casa (ad eccezione del terreno) è possibile fare una stima indicativa di massima che oscilla tra i 1.500 e 2.300 euro al mq.

Bonus e detrazioni fiscali per chi costruisce casa

Per chi è intenzionato a costruire casa, c’è una buona notizia: in alcune circostanze è possibile beneficiare di meccanismi di detrazione fiscale, così da ridurre il peso dell’investimento.

Nello specifico, si tratta di meccanismi utilizzabili quando si provvedere alla demolizione e ricostruzione di un edificio esistente, rispettando la volumetria preesistente. In questo caso, infatti, è possibile accedere al Bonus Casa, con detrazione pari al 50% degli interventi sostenuti per i lavori sulla prima casa (36% per gli altri immobili), con un massimale di 96.000 euro. 

Bonus e detrazioni fiscali per chi costruisce casa

Sono detraibili anche nuove opere di pertinenza collegate all’edificio, come ad esempio i box auto.

Nel caso in cui l’edificio si trovi in zona a rischio sismico, in alternativa, è possibile ricorrere anche al SismaBonus, che nel 2025 vede una percentuale ridotta al 50%. Queste misure sono in ogni caso disponibili solo fino al 31 dicembre 2025. Dopo di che, verranno riviste le quote e il Bonus Casa scenderà al 36%.

In aggiunta, va ricordato che quando si costruisce casa da zero, senza demolire e ricostruire, è possibile godere di una riduzione dell’IVA al 4%, per tutti gli interventi eseguiti in fase di costruzione. Per poter ottenere questa riduzione è sufficiente che l’edificio sia a destinazione residenziale e che non venga classificato a livello catastale come bene di lusso.

Come si costruisce una casa: progetto preliminare e progetto esecutivo

Costruire una casa è un percorso complesso che inizia con il progetto preliminare, ovvero la fase in cui le idee prendono forma. In questo momento si definiscono i bisogni del committente, la distribuzione degli spazi, lo stile architettonico e l’orientamento dell’edificio.

Come si costruisce una casa: progetto preliminare e progetto esecutivo

È una fase creativa, ma anche tecnica, perché si stabilisce come rispettare tutti i vincoli urbanistici e le normative locali. Una volta approvato il progetto preliminare, si passa al progetto esecutivo, molto più dettagliato. Qui vengono indicati più nel dettaglio gli aspetti costruttivi, con dettaglio sui materiali, sugli impianti e sulle tecnologie costruttive. Il progetto esecutivo è la base per la realizzazione del cantiere, traduce le idee in istruzioni precise, evitando errori e imprevisti. Entrambi i passaggi sono fondamentali: il preliminare dà la visione generale, l’esecutivo la rende concreta e realizzabile.

Cos’è un progetto preliminare e a cosa serve

Il progetto preliminare è la prima fase concreta della progettazione di una casa e serve a tradurre le idee e i bisogni del committente in un elaborato tecnico, utile anche a valutare la realizzabilità dell’intervento. Il progetto preliminare è necessario per definire la distribuzione degli spazi, sia interni che esterni, impostare lo stile architettonico e lo stile di ogni ambiente. Nel progetto preliminare si studiano anche l’orientamento dell’edificio e la sua relazione con il contesto. Proprio da qua si definiscono i primi criteri progettuali per la ricerca della massima efficienza energetica.

Il progetto preliminare non entra ancora nei dettagli esecutivi, ma ha due scopi principali: dare una visione chiara e condivisa al committente e fornire una base solida per sviluppare le fasi successive (definitivo ed esecutivo). Si tratta, quindi, di una prima ipotesi per la realizzazione del computo di massima e della stima dei costi delle opere da realizzare. È possibile anche farsi un’idea di quali altri professionisti verranno coinvolti, dall’impresa di costruzione agli artigiani per le finiture. Il progetto preliminare può subire modifiche per varie ragioni, a partire dalla necessità di ridurre i costi. A questo punto un tecnico abilitato, che generalmente è l’architetto che ha eseguito i progetti, produce tutta la documentazione tecnica da presentare in Comune e presso altri enti interessati, al fine di ricevere tutte le approvazioni per procedere con l’esecuzione dei lavori.

Progetto esecutivo casa: come procedere

Il progetto esecutivo è finalizzato a definire nel dettaglio ogni aspetto del progetto, inclusi i materiali, gli impianti e le varie opere di finitura, chiaramente con una attenta valutazione del costo di costruzione relativo ad ogni alternativa. Il progetto esecutivo vedrà definito in modo dettagliato anche le strutture e le tecnologie scelte per la costruzione della casa, a seconda che sia in cemento armato, muratura o legno. Questo livello di dettaglio ha lo scopo di fornire tutte le indicazioni operative anche per la successiva realizzazione in cantiere. Si redige, in questa fase anche il computo metrico estimativo, ossia il documento che quantifica costi e quantità di lavorazioni e materiali adoperati.

Collaborano più professionisti, quali l’architetto, l’ingegnere e gli specialisti, come i termotecnici, con lo scopo di coordinare e gestire ogni aspetto tecnico. Grazie al progetto esecutivo, inoltre, anche le imprese coinvolte possono redigere preventivi dettagliati e affidabili.

Sicurezza sismica ed efficienza energetica: requisiti progettuali irrinunciabili

Costruire casa significa oggi richiede di realizzare un edificio che assicuri il massimo comfort per chi lo vive, che rispetti l’ambiente e che sia del tutto sicuro. Sicurezza sismica ed efficienza energetica sono ormai requisiti progettuali irrinunciabili. Mentre sul patrimonio esistente è necessario agire a posteriori e “correggere” ciò che non funziona, in una nuova costruzione questi aspetti sono veri e propri criteri progettuali, da considerare fin dal principio. Una casa sostenibile ed efficiente è un vantaggio sia per l’ambiente, che per i proprietari, in quanto elevate prestazioni assicurano risparmio nel tempo sui costi di gestione e manutenzione dell’edificio.

Sicurezza sismica ed efficienza energetica: requisiti progettuali irrinunciabili

La sostenibilità deve essere ricercata fin dal progetto preliminare quando si decide di costruire casa, ma è scegliendo poi ogni dettaglio che ci si potrà fare un’idea concreta dei risultati raggiunti. Dall’orientamento dell’edificio, alla distribuzione degli ambienti, fino alla scelta di materiali ed elementi costruttivi, il criterio di valutazione deve essere anche quello dell’efficienza e del rispetto dell’ambiente.

Quali materiali sono consigliati per costruire una casa efficiente

Scegliere i materiali per costruire casa può sembrare complesso, soprattutto alla luce dell’ampio ventaglio di possibilità offerte oggi dal mercato. È importante considerare i costi, ma anche la qualità e le prestazioni garantite da ciascuno, in termini di sostenibilità e di efficienza energetica. L’obiettivo è ricercare il miglior compromesso possibile, evitando che un materiale economico che conviene oggi, non diventi poi causa di spese future per manutenzioni, riparazioni e sostituzioni. Per la scelta di materiali e fornitori è importante richiedere sempre diversi preventivi.

L’edilizia contemporanea predilige materiali naturali e sostenibili, meglio ancora se provenienti da riciclo o facilmente riciclabili. Quando si valutano le migliori soluzioni si possono verificare anche le differenti certificazioni che attestano la qualità e la sostenibilità dei materiali. Se si tratta di un progetto di bioedilizia, poi, la naturalezza è prioritaria, così come lo è la provenienza dei materiali, meglio se locali. Attenzione anche alla resistenza e alla durabilità nel tempo, evitando di creare problemi connessi alla manutenzione dell’edificio nel tempo.

Fasi cantiere edilizio residenziale: cosa succede quando si inizia a costruire

Oltre alla redazione del progetto, è fondamentale poter contare su tutte le maestranze necessarie a portare avanti ed eseguire il progetto. Tra queste c’è, sicuramente, l’impresa di costruzioni a cui affidare i lavori. Nella fase di redazione del contratto con l’impresa di costruzioni scelta, si definiscono aspetti come la nomina del direttore dei lavori, i tempi di consegna, eventuali penali relative ai ritardi e un capitolato con dei prezzi unitari utile al pagamento in fase di avanzamento dei lavori. Molto spesso può essere necessario provvedere a preparare il terreno prima di iniziare i lavori, ad esempio ripulendolo di rocce o altri ostacoli per gli scavi.

Fasi cantiere edilizio residenziale: cosa succede quando si inizia a costruire

 

Fatto questo, si è pronti per iniziare con la costruzione della casa, che partirà dallo scavo e dalla realizzazione delle fondamenta, le basi dell’abitazione. Seguiranno le strutture portanti e poi i tamponamenti, l’isolamento, le partizioni interne, gli impianti e gli infissi.

Solo in un’ultima fase si provvederà a realizzare tutte le finiture, posando i pavimenti, gli intonaci e così via. Durante tutte le fasi di cantiere per costruire casa, i tecnici che hanno seguito il progetto affiancheranno i committenti per far fronte alle ultime scelte da prendere e ad eventuali imprevisti e/o problematiche.

FAQ Costruire casa: tutti i passaggi da conoscere dal progetto preliminare al cantiere

Quali sono i passaggi fondamentali per costruire una casa?

I passaggi fondamentali per costruire una casa sono diversi, a partire dalla scelta del terreno e dalla verifica della fattibilità dell’intervento. Si devono verificare i vincoli urbanistici e calcolare gli oneri. La progettazione (preliminare, definitiva ed esecutiva) è affidata a uno studio tecnico, responsabile anche dell’iter burocratico per l’ottenimento dei permessi edilizi. Successivamente si procede con la selezione dell’impresa, l’apertura del cantiere e la realizzazione della struttura con impianti e finiture. Infine, collaudi e certificazioni consentono di ottenere l’agibilità e di abitare l’edificio.

Quanto costa costruire una casa da zero in Italia?

In Italia costruire una casa da zero ha costi variabili a seconda della zona, con grandi differenze tra Nord e Sud. Il prezzo medio oscilla dai 1.000-2.000 € al mq, a seconda della qualità dei materiali e delle finiture. Con standard elevati ed extra personalizzazioni, il costo può facilmente superare i 2.500 € al metro quadro. Per una casa di 120 mq il costo della sola costruzione varia tra 140.000 e 240.000 €. A questa cifra vanno aggiunti terreno, oneri di urbanizzazione, progettazione e pratiche burocratiche.

Quanto tempo ci vuole per costruire una casa?

Il tempo per la realizzazione di una casa dipende principalmente dalla soluzione tecnologica selezionata per la costruzione. Se si opta per soluzioni prefabbricate i tempi si abbreviano in modo significativo e in pochi mesi si ottiene l’edificio chiavi in mano. Per soluzioni costruttive più tradizionali i tempi di cantiere si allungano e, progettazione inclusa, si supera facilmente l’anno.

Chi sono i professionisti coinvolti nella costruzione di una casa?

Nella costruzione di una casa sono coinvolti diversi professionisti con ruoli specifici. L’architetto cura il progetto architettonico e le pratiche edilizie, mentre l’ingegnere strutturale si occupa della stabilità dell’edificio. Il direttore lavori coordina il cantiere e garantisce che tutto rispetti progetto e norme. A supporto della progettazione intervengono anche altri professionisti, come impiantisti, interior designer e ì l’impresa edile con le sue maestranze.

È meglio costruire o comprare una casa già fatta?

Rispondere in modo sicuro a questa domanda non è semplice e intervengono anche questioni spiccatamente soggettive. In generale, costruire una casa permette di avere spazi e finiture su misura, oltre a impianti moderni ed efficienti, ma richiede più tempo, burocrazia e spesso investimenti maggiori. Comprare una casa già fatta è più rapido e meno stressante, ma comporta compromessi sugli spazi.


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