Ai piedi della collina un borgo in città

Al margine del bosco collinare di Torino, il complesso residenziale Borgo Hermada ricostruisce il tessuto urbano ed edilizio di una parte di città in cui, rispetto al centro storico, cambiano rapporti e scala. Ventisette gli alloggi ricavati da un doppio intervento di riconversione e nuova costruzione. Mediapolis Engineering, + Studio Architetti e TRA Architetti firmano il progetto

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Il complesso residenziale Borgo Hermada nel quartiere Madonna del Pilone a Torino
credits, comunicArch; foto, Fabio Oggero

Ai piedi della collina di Torino, nel quartiere Madonna del Pilone, il complesso residenziale Borgo Hermada ricrea l’idea di un piccolo borgo, ricostruendo il tessuto urbano ed edilizio attraverso l’armonizzazione e il riequilibrio dei volumi e la ricerca di continuità materiche e formali tra le nuove residenze e le preesistenze monumentali.

Sulle tracce dell’ex Convento

Il progetto ridisegna e reinterpreta i volumi dell’ex Convento delle Suore di Nostra Signora di Carità del Buon Pastore, che sorgeva accanto alla chiesa neogotica di San Massimo (Giuseppe Gallo 1893-97), ora in uso al Patriarcato Ortodosso.

Il progetto del complesso residenziale Borgo Hermada reinterpreta i volumi dell’ex Convento delle Suore.
Il progetto reinterpreta i volumi dell’ex Convento delle Suore, che sorgeva accanto alla chiesa neogotica di San Massimo (credits, comunicArch; foto, Fabio Oggero)

Il complesso comprendeva quattro edifici inseriti in un ampio parco degradante verso la collina: la settecentesca Villa Angelica, l’imponente Palazzo Redentore di inizio Novecento e due piccoli edifici, immersi nella natura del parco circostante, casa San Martino e Casa della Vigna.

Il complesso residenziale Borgo Hermada delinea una delicata transizione tra città e collina.
Il complesso delinea una delicata transizione tra città e collina. (credits, comunicArch; foto, Fabio Oggero)

L’intervento si è incentrato sulla riconversione a fini residenziali del Palazzo Redentore e della Villa Angelica e la realizzazione di due volumi ex novo sulla testata est del lotto. Il risultato è un complesso che, giocando tra scale diverse, delinea una delicata transizione tra città e collina.

Il complesso di Borgo Hermada è costituito da 27 alloggi e un ufficio
Il complesso di Borgo Hermada è costituito da 27 alloggi e un ufficio. La superficie di pavimento è di 3.190 metri quadrati (credits, comunicArch; foto, Fabio Oggero)

Uno spazio urbano inatteso

Elemento di continuità che tiene insieme tutti gli edifici è il basamento in laterizio facciavista: una quinta ritmata da lesene e aperture per illuminare e aerare i locali interni, che riprende gli imponenti muraglioni in laterizio che caratterizzano la prima parte di Strada Val San Martino.

I tre edifici, formalmente indipendenti, sono tutti collegati tramite un sistema di percorsi interni.

Complesso residenziale Borgo Hermada (credits, comunicArch; foto, Fabio Oggero)
Il Complesso residenziale Borgo Hermada

Cerniera di tutto l’intervento è l’ingresso che, formalmente concepito come un vuoto baricentrico, disegna un nuovo e inatteso spazio urbano, una piazza di comunità a uso pubblico, che riqualifica l’intero borgo e in cui convogliano il sistema dei percorsi interno, le esigenze di rappresentatività e la ricucitura con il contesto.

Cerniera dell'intervento dell'intervento i riqualificazione Borgo Hermada è l’ingresso
Cerniera dell’intervento è l’ingresso, che disegna un nuovo spazio urbano, una piazza a uso pubblico (credits, comunicArch; foto, Fabio Oggero)

Il progetto ridefinisce i rapporti tra i fronti della piazza e il suo stesso perimetro.

Il progetto architettonico di Borgo Hermada

Cifra stilistica di Borgo Hermada è il cambio di rapporto tra pieni e vuoti, mentre la memoria del passato è tramandata attraverso l’uso delle tinte bianche calde o grigie chiare per gli intonaci e dei coppi tradizionali per le coperture.

Il progetto architettonico del complesso residenziale Borgo Hermada
Il progetto architettonico è frutto della collaborazione tra Mediapolis Engineering, + Studio Architetti e TRA Architetti (credits, comunicArch; foto, Fabio Oggero)

Le testate del Palazzo Redentore sono scavate da loggiati rivestiti in legno naturale che smorzano l’imponenza del volume originario e aprono scorci inediti sulla città, a sud ovest, e sulla collina, a est.

Il complesso residenziale Borgo Hermada caratterizzato da tinte bianche
Le tinte bianche ricreano la memoria del passato (credits, comunicArch; foto, Fabio Oggero)

La facciata su strada è scandita da aperture geometriche che seguono elegantemente le proporzioni originarie con alcuni disallineamenti coerenti con le funzioni interne. Il ritmo è accentuato dalle rigature verticali dell’intonaco e dai marcapiano appena accennati.

La facciata interna, in continuo dialogo con l’abside della chiesa, è invece mossa dalla rigorosa griglia regolare in acciaio dei terrazzi arricchita da elementi brise soleil orizzontali in laterizio.

La facciata interna del complesso residenziale Borgo Hermada a Torino
La facciata interna arricchita da elementi brise soleil laterizio (credits, comunicArch; foto, Fabio Oggero)

La testata di Villa Angelica è invece caratterizzata da una facciata in lamiera pressopiegata preverniciata e retroilluminata, un nuovo avancorpo, in parte coperto e in parte terrazzato, che accentua la simmetria del volume originario, di cui sono riproposti i marcapiani, le lesene e i serramenti in legno verniciato originari.

Le ville sul lato est del lotto con un cambio di passo e di scala segnano la transizione tra la città e la collina e si articolano in un gioco di volumi finiti con intonaco grigio chiaro.

L’accesso pedonale

L’accesso pedonale al complesso, collocato in posizione baricentrica, porta alla hall interna di distribuzione che si snoda lungo l’asse longitudinale dell’edificio, caratterizzata da un muro in paramano, nitide superfici in gres e una vasca oasi verde punteggiata da feritoie che si aprono sulla via esterna, strumento di mitigazione dello spazio interno e allo stesso tempo elemento sorprendente per chi percorre la via.

I percorsi del complesso residenziale Borgo Hermada si snodano attorno alla corte
I percorsi si snodano attorno alla corte (credits, comunicArch; foto, Fabio Oggero)

I percorsi che portano al resto del complesso si snodano attorno alla corte su cui si aprono con suggestivi tagli di luce, con scorci sempre diversi della chiesa.

Pianta del piano terra del complesso residenziale Borgo Hermada
Pianta del piano terra (credits, comunicArch)
Pianta piano primo del complesso residenziale Borgo Hermada
Pianta piano primo (credits, comunicArch)
Pianta copertura del complesso residenziale Borgo Hermada
Pianta copertura del complesso residenziale

Borgo Hermada – Scheda Complesso residenziale

  • Località: Torino
  • Cliente: Compagnia Immobiliare Hermada
  • Progetto architettonico: Silvano Vedelago (Mediapolis Engineering), Filippo Orlando (+ Studio Architetti) e Isabelle Toussaint (TRA Architetti)
  • Progetto strutturale: Silvano Vedelago (Mediapolis Engineering)
  • Progetto esecutivo, direzione lavori e artistica: Silvano Vedelago (Mediapolis Engineering), Filippo Orlando (+ Studio Architetti)
  • Progetto illuminotecnico: Iluminanti
  • Direzione lavori: Mediapolis Engineering
  • Direzione artistica: + Studio Architetti
  • Impresa di costruzioni: Cogefa Costruzioni Generali
  • Impianti elettrici: Imp Electric
  • Impianti meccanici e idraulici: Lauria Impianti
  • Importo opere: 10 milioni di euro
  • Alloggi: 27 (più un ufficio al piano terra)
  • Superficie lorda di pavimento: 3.190 mq
  • Fotografie: Fabio Oggero (comunicArch)
  • Comunicazione: Cristiana Chiorino (comunicArch)



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