Il catasto

La presente opera contiene una trattazione strettamente centrata sul punto di vista giuridico dell’intero catasto, nella sua unità di catasto terreni e catasto fabbricati.
L’opera riesce così ad esplicitare in diritto le molte regole fondamentali implicite nella materia con i loro riflessi sulla realtà sociale, portatori, tra l’altro, di un possibile effetto frenante sulle svariate tendenze alla devianza che da qualche tempo tendono ad emergere nella materia stessa.
In particolare, l’opera studia il dualismo tra risultanze catastali generali ed astratte (tariffa) e risultanze catastali singolari e reali (dati di ciascun immobile), pur tutte soggette alla regola della immodificabilità salvi solo limiti ed eccezioni che confermano la regola. Su tale dualismo si innesta un necessario riparto di competenze, anche in regime di federalismo ed anche in presenza di reciproca collaborazione. Alle Autorità centrali dello Stato (che sole hanno, d’altro canto, il governo della pressione fiscale complessiva), sono attribuite, con complesse procedure pubbliche collettive, la valutazione e le derivazioni delle esigenze e delle sopravvenienze nella finanza nazionale e zonale come nel mercato nazionale e zonale. Agli Uffici periferici sono attribuite, con semplici procedure riservate individuali, la valutazione e la iscrizione delle vicende soggettive ed oggettive di ciascun immobile. Ogni sconfinamento rispetto a questo riparto costituisce vizio di eccesso di potere per sviamento.
Meritevoli di speciale menzione sono inoltre le regole riguardanti la rendita catastale sia tariffaria che singolare. La rendita catastale si rivela infatti diversa non solo dai valori capitale degli immobili ma pure dai redditi dì mercato e sensibile, invece, al cumulo di aliquote conseguente al sempre più folto concorso di applicazioni ad una molteplicità di tributi. Ma soprattutto si impone alla attenzione il nesso essenziale tra livello della rendita catastale e livello delle aliquote del tributi serviti.
Il testo è aggiornato con il recentissimo D.Lgs. 14 marzo 2011, n. 23 (Federalismo Fiscale Municipale).
Giorgio Laserra, nato a Napoli nel 1924, è libero docente di diritto processuale civile e Presidente di sezione onorario della Corte dei conti. Dal 1946 al 1976 ha esercitato la professione forense, Dal 1976 al 1996 è stato magistrato. Dal 1996 al 1999 è stato Presidente di sezione nella Commissione tributaria regionale della Campania. Ha finora pubblicato quattro monografìe (L’interpretazione della legge, La prova civile, La scrittura privata e La responsabilità patrimoniale) oltre che alcune decine di articoli o osservazioni su argomenti legali.