0 emissioni nella produzione di cemento

Sperimentata nell’ambito del progetto LEILAC, finanziato dall’UE, una tecnologia di cattura del carbonio nella fase di produzione in un cementificio pilota in Belgio

Progetto europeo Leilac: 0 emissioni nella produzione di cemento
Img @www.project-leilac.eu

Leilac (Low Emissions Intensity Lime And Cement) è un progetto finanziato dall’UE nell’ambito di Horizon 2020 Research&Innovation, con l’obiettivo di sperimentare una tecnologia rivoluzionaria per la cattura del carbonio, che permetterà alle industrie europee del cemento e della calce di ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica, catturando le emissioni di CO2 emesse nei processi produttivi.

Il calcestruzzo è il materiale da costruzione più utilizzato in edilizia, sia l’industria del cemento che quella della calce hanno emissioni di CO2 piuttosto elevate, con circa il 60% delle emissioni totali rilasciate durante la lavorazione.

Per poter raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050, in linea con l’accordo di Parigi, è necessario studiare tutte le possibili soluzioni per eliminare le emissioni di CO2 dai processi di produzione e sviluppare l’economia circolare: utilizzare meglio i materiali già prodotti, riducendo così la necessità di nuove produzioni.

Al progetto Leilac, che si concluderà nel 2020, hanno partecipato partner industriali, tecnologici, di ricerca e sviluppo, l’innovativa tecnologia di cattura del carbonio è ora stata implementata nel cementificio pilota Heidelberg Cement a Lixhe in Belgio.

Lo Studio «Industrial Transformation 2050 – Pathways to Net-Zero Emissions from EU Heavy Industry» di Material Economics, segnala che in UE ogni anno vengono utilizzate più di due tonnellate di calcestruzzo per persona e “per ogni chilogrammo di cemento prodotto, vengono rilasciati nell’aria 0,7 kg di CO2”.

La tecnologia Direct Separation implementata nel sito pilota può essere applicata all’industria del cemento e della calce, permettendo di catturare le inevitabili emissioni di CO2 in fase di produzione, senza l’utilizzo di sostanze chimiche e con la possibilità, spiega in una nota Daniel Rennie, della società Calix che coordina il progetto LEILAC, di separare la CO2 che, quando fuoriesce, è fredda ed estremamente pura, diventando una materia prima potenzialmente preziosa per i mercati di nicchia esistenti come quello delle bevande gassate, delle serre e della mineralizzazione nell’industria del cemento.

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