Progetto di Restauro dei Palazzi Gualdo in Vicenza

TASSULLO

Il Convegno ed il libro hanno preso in esame il tema della nascita e della formulazione del progetto di restauro conservativo dei Palazzi Gualdo, grazie alla ricostruzione delle loro vicende storiche, attuata attraverso un processo conoscitivo anche basato su precise indagini diagnostiche e di laboratorio. Parallelamente a questo processo conoscitivo si è attuato un capillare rilievo dei magisteri murari che ha fornito un esaustivo quadro conoscitivo della successione delle fasi costruttive.
L’opera, oltre a rappresentare un prezioso documento di progettazione esecutiva e cantieristica, affronta l’anamnesi del costruito basandosi sulla conoscenza delle fonti documentarie, attraverso il rilievo, lo studio e la catalogazione dei materiali che compongono il manufatto.
Il Volume fa chiarezza sull’origine, lo sviluppo e l’organizzazione architettonica della primitiva costruzione dei Palazzi (Teatro Berga), delineandone le fasi storico–archeologiche della costruzione, attraverso la descrizione degli scavi.
Il Progetto di Restauro è stato presentato alla luce dell’attuale normativa sui Beni Culturali e ha trattato anche il caso emblematico del progetto di consolidamento statico attuato nel Salone delle Colonne.

IL CONSOLIDAMENTO STATICO DEL SALONE DELLE COLONNE
Arch. Giosuè Boscato
A fronte del sistematico approccio con cui ci si è avvicinati ai Palazzi Gualdo per indagarli e proporne un restauro consapevole, si intende ora descrivere un intervento significativo, che vuole essere esaustivo rispetto alla metodologia adottata, sottolineando però anche la complessità architettonica e tecnologica dei Palazzi.
Una premessa che non va considerata scontata riguarda l’intervento di restauro specifico, che ha proceduto metodicamente operando un’indagine conoscitiva iniziale, utile a delineare il quadro dello stato di fatto dei Palazzi e, quindi, a definire gli interventi da porre in opera.
Il Salone delle Colonne, pertanto, si configura come “esempio paradigmatico” in quanto, come porzione architettonica di un ben più ampio complesso, riassume in sé le problematiche, le indagini, gli studi e le applicazioni comuni a tutto l’edificio.
I Palazzi Gualdo, infatti, sono un modello di eterogeneità formale, ma anche costruttiva poiché sono in essi presenti molteplici magisteri costruttivi che rispondono ad una stratificazione temporale che si riflette maggiormente nelle composizioni delle varie parti di fabbrica che, ovviamente, necessitano ognuna di puntuali analisi e interventi: la Sala delle Colonne ingloba in sé tutte le problematiche esistenti prima del restauro, quelle intervenute durante le indagini e, soprattutto, rappresenta la molteplicità di soluzioni adottate per ogni punto critico. Questo Salone, situato al piano terra, tra l’androne sud e quello centrale diventa esemplare perché durante il restauro è stato necessario sia relazionarsi alle strutture antiche, ove si è intervenuto rispettandole, sia confrontarsi con problemi strutturali non indifferenti che hanno richiesto approcci non invasivi e, ancora una volta, rispettosi dell’oggetto.

IL PROGETTO DI RESTAURO: CRONACHE DI UN CANTIERE
Arch. Bruno A. M. Michelin
La cronaca segue le tappe di un percorso di conoscenza che ha condotto al recupero di un manufatto che, per la sua complessità, non presenta molte analogie con altre esperienze di restauro. L’intima commistione di costruzioni di epoche, stili e magisteri differenti, unita al massimo degrado, ha condotto alla definizione di un approccio che, per qualche verso, può considerarsi paradigmatico.
Il processo continuo di conoscenza dalle indagini preliminari suffragate dai contributi documentali, dai rilievi geometrici e stratigrafici, conduce alla costruzione di un modello di sequenza storica dell’insediamento che, in questo caso, non trova il suo principale fondamento nella valutazione dei caratterini stilistici, ma si fonda principalmente nello studio dei magisteri costruttivi.
Il progetto si sostanzia quindi, fin dal primo approccio preliminare, in un processo in divenire dove la conoscenza del manufatto ne costituisce essa stessa la ragione e l’esito.

LE VICENDE COSTRUTTIVE ATTRAVERSO I RILIEVI DEI MAGISTERI MURARI
Dott.ssa Roberta Vencato
I Palazzi Gualdo sorgono nel centro di Vicenza, a pochi passi dalla Basilica palladiana, e riassumono in sé una storia secolare sia architettonica che culturale.
Sorti sul sedime del Teatro Berga, il teatro romano della città, i Palazzi hanno inglobato non solo queste strutture antiche, ma anche tutte le trasformazioni che nei secoli si sono sovrapposte stratificandosi, e riflettendo quindi le flessioni del gusto locale.
Così all’architettura romana sono seguite le variazioni di impianto e di struttura tipiche dell’età medievale prima e di quella rinascimentale poi; e fu proprio nel ‘500 che il complesso andò definendosi e acquisendo una facies che ancora oggi è visibile.
Tutti gli interventi posteriori a quelli rinascimentali non furono tali da apportare variazioni definitive e irreversibili, e per la maggior parte furono di natura decorativa.
La presente trattazione, nel valutare le trasformazioni architettoniche di cui detto, vuole tracciare un percorso che analizzi l’evoluzione dei magisteri costruttivi valutando non solo i Palazzi Gualdo ma anche gli edifici coevi, epoca per epoca, di Vicenza e provincia, per capire quanto essi fossero assodati e insiti nella cultura del costruire o quanto fossero unici o casuali.
Questo studio, infine, non dovrebbe andar scisso da quello contestuale, favorendo una analisi comparata con le evoluzioni culturali, economiche e sociali con cui vi era e vi è un profondissimo legame.

LE INDAGINI DI LABORATORIO QUALE AUSILIO DEL PROCESSO CONOSCITIVO E I PRODOTTI UTILIZZATI IN CANTIERE
Ing. Michele Dalpiaz
I lavori di recupero e valorizzazione previsti e realizzati presso i Palazzi Gualdo in Vicenza riguardano interventi di consolidamento murario mediante reintegro dei “vuoti” presenti all’interno della sezione muraria attraverso iniezione di materiale consolidante, nonché il recupero di facciata mediante la riproposta di porzioni di intonaco ormai perse, ed il reintegro della malta di allettamento dei giunti tra pietra e pietra o tra mattone e mattone.
La richiesta di progetto, preliminare alla proposta dei materiali per l’intervento di recupero e valorizzazione, è stata la caratterizzazione delle malte esistenti con particolare riguardo alla caratterizzazione del legante utilizzato nel confezionamento della malta di allettamento delle murature e della malta utilizzata nella realizzazione degli intonaci. La richiesta trova fondamento non solo nell’intento di proporre materiali di ripristino omogenei agli originali nel rispetto delle regole e delle esigenze di base del restauro storico conservativo, ma anche e soprattutto nell’intento di garantire agli interventi previsti una durabilità e funzionalità similare alle malte originali.

Dal 1909 Tassullo si occupa della produzione di materiali innovativi per il settore dell’edilizia. La grande dinamicità aziendale e i forti investimenti in tecnologia e ricerca permettono un continuo rinnovamento dell’azienda. Il risultato di questa costante crescita è rappresentato dai prodotti Tassullo, in grado di risolvere tutte le problematiche dell’edilizia moderna.
Ingrediente principale è la calce idraulica naturale, componente in grado di garantire elevata elasticità, resistenza nel tempo, traspirabilità ed inerzia chimica.
L’azienda propone soluzioni specifiche, per il recupero delle facciate, il restauro storico conservativo, la pavimentazione, l’edificazione e la bio-edilizia.
A tutto ciò Tassullo affianca linee speciali per la protezione dal fuoco – barriere antifuoco per impianti elettrici e per la sigillatura delle strutture tagliafuoco, intonaci protettivi ecc. – e per il ripristino delle strutture in cemento.
Nell’ambito del risanamento e restauro, l’azienda ha sviluppato una gamma di materiali speciali in collaborazione con i massimi esponenti del settore, con l’obiettivo di coniugare la tradizione con la tecnologia.
Tassullo Spa ha voluto congiungere l’esperienze e le competenze maturate dai propri uffici tecnici con la professionalità degli operatori del comparto edile, attraverso un’importante iniziativa editoriale. Ha realizzato così una collana scientifica di restauro dal titolo “Reficere”, curata dal prof. Arch. Cesare Renzo Romeo – docente del Politecnico di Torino – con l’obiettivo finale di creare un circuito di informazione tecnica che potrà essere consultata dal pubblico e dagli addetti ai lavori.
L’impegno dell’azienda non si concentra solamente sulla continua innovazione dei materiali, ma su altre iniziative mirate all’espansione commerciale, alla divulgazione di studi e ricerche e attività informative rivolte agli operatori professionali, come meeting e convegni.
Inoltre, negli ultimi anni, Tassullo ha certificato il proprio “Sistema di Assicurazione della Qualità”, secondo la norma ISO 9001:2000, e il “Sistema di Gestione Ambientale”, secondo la norma ISO 14001:1996, attendendosi a concetti come la responsabilità sociale, lo sviluppo sostenibile e l’eco-efficienza.

Per ulteriori informazioni o approfondimenti
www.tassullo.it

Consiglia questo comunicato ai tuoi amici



Altri articoli riguardanti l'azienda

Altri prodotti dell'azienda

Approfondimenti