SOIL STABILIZATION dedicato alla compattazione ed al consolidamento del sottofondo di pavimentazioni e pareti non portanti, sfrutta l'iniezione di resina sintetica GEOSEC®, introdotta nell'interfaccia terreno/manufatto ceduto; la resina, iniettata liquida a leggere pressioni, riempirà tutti i vuoti sottostanti e successivamente, espandendosi in seguito a reazione chimica, produrrà un'efficace azione di compattazione e consolidamento del sottofondo.
Individuata la zona ceduta o depressa, si procede a realizzare una serie di piccoli fori attraverso il pacchetto di pavimentazione del diametro compreso tra 8 e 30 mm, si introducono quindi nei suddetti fori appositi tubi metallici per favorire il posizionamento della resina liquida, stimata in quantità secondo consumi presunti. Nel frattempo in superficie, contestualmente all’iniezione, si procede con il monitoraggio passivo, mediante semplici livelle e/o sensori di precisione.
Risultati attesi:
- Stabilizzazione del sottofondo ceduto;
- Riempimento e costipazione dei vuoti;
- Eventuale sollevamento della pavimentazione/parete - ove la struttura ceduta lo consenta;
- Riattivazione della struttura di fondazione contro terra e ridistribuzione delle tensioni indotte nel terreno;
- Isolamento parziale della struttura contro terra.
SEE&SHOOT® è un procedimento disciplinato dall'insegnamento del brevetto Europeo n. EP1914350 e della domanda di brevetto Europeo n. EP2543769 per il consolidamento dei terreni di fondazione ideale per contrastare i cedimenti differenziali di tipo verticale delle costruzioni.Le sue procedure di applicazione hanno ottenuto da ICMQ (l'organismo Italiano di certificazione ed ispezione più autorevole nel settore delle costruzioni), ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17020, il Parere Tecnico Positivo ed il riconoscimento che tali procedure, nell'ambito dei metodi osservazionali previsti dalle Norme Tecniche sulle Costruzioni (NTC2008 cap. 6.2.) per la risoluzione in opera di particolari tematiche legate al comportamento del complesso manufatto-terreno, possono costituire per Geosec® ed i suoi eventuali licenziatari un utile e preciso riferimento per la Definizione della Regola dell’Arte nel consolidamento dei terreni con tale tecnica.
Inoltre il procedimento ha ottenuto sempre da ICMQ la Certificazione di Conformità alle prescrizioni della norma UNI EN 12715 (iniezioni).
Fasi di intervento prima delle iniezioni
In primo luogo viene eseguita un’indagine geofisica ERI (Electrical Resistivity Imaging) del terreno sotto fondazione (in gergo di "bianco", in zona ceduta per rilevare: perdite e flussi d’acqua, dilavamenti significativi del terreno, cavità, vuoti etc., e "remota" per rilevare le condizioni del terreno in zona non ceduta).
Sulla base delle risultanze geofisiche ERI (di "bianco" e "remota") viene eseguita almeno una prova penetrometrica DPM 30 di "bianco" in zona ceduta ed una prova DPM 30 "remota" in zona non ceduta.
Sulla base delle risultanze diagnostiche sovrapposte, si realizzano in modo mirato una serie di piccoli fori del diametro max di ca. 20-30 mm per la successiva iniezione di resina espandente, per consolidare il terreno ceduto (all'interno del volume significativo).
Le iniezioni verranno eseguite sia superficialmente che in profondità anche su più livelli nelle porzioni di terreno interessate dal cedimento. Tutta l'attività di cantiere sarà gestita sul posto dal nostro Geologo specializzato in stretta collaborazione con gli ingegneri Geosec ed il Progettista del cliente.
Fasi di intervento durante e alla fine delle iniezioni
In caso di Intervento per cedimento del terreno parziale con presenza di zone non cedute e stabili da prendersi a riferimento - brevetto EP1914350.
L'impianto di monitoraggio geoelettrico ERI 4D (x,y,z,t) sarà costantemente attivo durante il trattamento, si eseguono infatti set di iniezioni mirate di resina espandente Maxima® secondo quantitativi che si definiranno in funzione degli effetti man mano osservati in corso d’opera nel terreno di fondazione ceduto fin quando le risultanze diagnostiche dimostreranno che le condizioni del volume di terreno di fondazione ceduto saranno divenute simili, uniformi o migliori rispetto a quelle del volume di terreno limitrofo e non ceduto preso a riferimento.
Per tutti i casi in cui non sia possibile applicare il precedente criterio si adotterà l'insegnamento della domanda di brevetto EP2543769.
L'impianto di monitoraggio geoelettrico ERI 4D (x,y,z,t) sarà costantemente attivo durante il trattamento, si eseguiranno infatti set di iniezioni mirate di resina espandente Maxima® secondo quantitativi che si definiranno in funzione degli effetti man mano osservati in corso d’opera nel terreno di fondazione ceduto: riduzione dei macro vuoti, allontanamento e/o riduzione di acqua interstiziale etc. (effetti che concorrono efficacemente ad una maggior compattazione e stabilità del terreno consolidato), fin quando le risultanze diagnostiche in corso d’opera dimostreranno che il terreno di fondazione in zona ceduta avrà raggiunto valori geognostici tali da non essere significativamente migliorabili con ulteriori iniezioni.
Prove penetrometriche DPM 30 finali in zona consolidata restituiranno la variazione di resistenza meccanica del terreno consolidato.
https://www.youtube.com/watch?v=72zjLrR8A74&ab_channel=Infobuild.it
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[post_content] => Tecniche di consolidamento di terreni mediante iniezioni di resine espandenti sono utilizzate ormai da tempo con buon successo, quando le cause di cedimento differenziale verticale delle costruzioni sono connesse in via generale a:
alterazioni naturali del terreno di fondazione (siccità, dilavamenti, variazioni di falda etc.);
disturbi del terreno di fondazione per causa di scavi, perdite fognarie, piante ad alto fusto, vibrazioni etc.
non corretta progettazione e/o esecuzione dell’opera.
incremento dei carichi sulla fondazione.
Nella maggioranza dei casi dunque non si deve dimenticare che il problema nasce e si risolve nel terreno.
Tra le diverse soluzioni sul mercato, è stato ideato dall'azienda GEOSEC un procedimento innovativo ad elevata esperienza tecnologica disciplinato da diversi brevetti Nazionali ed Europei in corso di validità.
Si tratta di un consolidamento e stabilizzazione dei terreni che prevede, in supporto alle iniezioni, l’applicazione di metodi diagnostici attivi di tomografia di resistività 3D e prove geotecniche comparative.
In particolare, dovendosi iniettare una resina inizialmente liquida, che in breve tempo velocemente espande nel terreno e si consolida, diviene fondamentale monitorare strumentalmente, per mezzo di figure professionali qualificate come Geologi e Ingegneri, gli effetti delle iniezioni nel terreno proprio durante il trattamentoe in tempo quasi reale.
In questo modo Applicatore e Direttore dei Lavori possono concretamente controllare in corso d'opera la bontà dell'intervento attraverso parametripropri del terreno.
Inoltre sempre grazie al supporto diagnostico della Tomografia di resistività 3D sarà possibile, prima delle iniezioni, progettare al meglio l'intervento in quanto note molte delle caratteristiche di quel terreno, potendo definire con precisione i volumi di terreno anomali e disomogenei rispetto a quelli non cedevoli, potendo comprendere dove si collocano concentrazioni di acqua e macrovuoti, potendo verificare eventuali perdite di fluidi fognari, potendo progettare in modo mirato e preciso le iniezioni nel terreno giusto là dove serve.
Queste sono solo alcune delle strategiche informazioni del terreno di fondazione che il Progettista potrà rilevare ed elaborare per definire al meglio il progetto dell'intervento di consolidamento.
Come detto poi in corso di trattamento, grazie al monitoraggio attivo ERT4D il consolidamento potrà essere opportunamente adattato e perfezionato secondo le risultanze man mano osservate durante le iniezioni.
Il metodo brevettato GEOSEC ha ottenuto qualifiche tecniche a validità internazionale ed oggi è indubbiamente la soluzione tecnologica Leader del mercato.
In particolare l'Istituto Italiano ICMQ, specializzato nei controlli ispettivi e indipendenti nel settore delle costruzioni, ha verificato sia su base documentale ma sopratutto in sito direttamente sui cantieri in corso d'opera, tutta la procedura di applicazione di consolidamento GEOSEC.
Ne è risultata una certificazione di qualifica tecnica, secondo la norma tecnica UNI EN ISO 17020, della regola dell'arte sul procedimento GEOSEC che diviene un autorevole riconoscimento di serietà, affidabilità e trasparenza verso tutti i Clienti e i loro Progettisti.
Inoltre sempre ICMQ ha certificato la conformità del metodo GEOSEC alla norma EN 12715 che disciplina in Europa i Lavori Geotecnici Speciali - Iniezioni.
GEOSEC è inoltre presente in diversi Paesi Europei con sedi operative arricchite della fondamentale esperienza del nostro personale tecnico specializzato.
Per saperne di più consulta il sito www.geosec.it e visita la ricca sezione di archivio interventi con schede tecniche, immagini e video relazioni.
Lo staff tecnico è a completa disposizione per supportare i Progettisti in ogni loro esigenza.
Per informazioni e supporto tecnico chiama senza impegno:800.045.645 oppure visita il sito: www.geosec.it.
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[post_content] => Il Quaderno numero 5 della Collana Tecnica “I quaderni del consolidamento del terreno con resine espandenti”, inaugurata da Geosec a gennaio 2011, a cura dell’Ingegner Marco Occhi, è dedicato a "Consolidamento del terreno con resina espandente: Valutazione dell’efficienza".
Tra le diverse tecniche di consolidamento dei terreni mediante iniezioni di resine espandenti - utilizzate soprattutto quando le cause di cedimento differenziale verticale delle strutture di fondazione sono connesse ad alterazioni naturali e/o antropiche del terreno di fondazione o cause naturali quali siccità o piogge copiose - è stato ideato da Geosec un procedimento che prevede, in abbinamento alle tradizionali prove geotecniche, l’applicazione di metodi geofisici, in particolare della tomografia di resistività elettrica 3D/4D, per poter acquisire, anche nei volumi di terreno difficilmente accessibili e posti al di sotto di fabbricati, quelle informazioni necessarie al progetto del consolidamento e al suo successivo monitoraggio in corso d’opera.
E’ secondo questo approccio di intervento, e con modalità del tutto simili alle condizioni ordinarie di cantiere, che vengono presentati nel quaderno "Consolidamento del terreno con resina espandente: Valutazione dell’efficienza" i risultati ottenuti in un campo prove a vera grandezza, interessato da trattamento di miglioramento mediante iniezioni di resina espandente poliuretanica bi-componente.
Il Quaderno approfondisce diversi temi tra cui:
Il Consolidamento dei Terreni con Resine
La Tecnica di Intervento
La Resina Espandente
Il Monitoraggio delle Iniezioni mediante Tomografia della Resistività Elettrica 4D
Oggi è sempre più diffuso il consolidamento dei terreni mediante iniezione di resine espandenti a libera diffusione. Si tratta di soluzioni innovative quanto efficaci per contrastare i cedimenti dei terreni delle costruzioni. Infatti non necessitano di scavi, demolizioni e trivellazioni pesanti per raggiungere strati di terreno più profondi come spesso accade per le palificazioni. Al contrario sfruttano l'iniezione di resina espandente nel terreno deputato a sostenere l'edificio e lo rinforzano.
L'evoluzione della tecnica, abbinata alle esperienze acquisite sul campo, richiedono sempre più un approccio multidisciplinare che comporta conoscenze specialistiche di geotecnica e geofisica dei terreni.
GEOSECha dunque realizzato, prima azienda al mondo, una soluzione brevettata che consente di iniettare resine nel terreno in modo assolutamente mirato e consapevole,per colpire e sanare proprio quelle zone affette da cedimento e causa del dissesto.
Quello di Geosec è senza dubbio un intervento personalizzato ad elevata esperienza tecnologica che si distingue dalle altre soluzioni presenti sul mercato in forza dell'insegnamento del suo brevetto N. EP1914350 e della domanda di brevetto N. EP2543769.
[caption id="attachment_484119" align="aligncenter" width="600"] L'indagine di tomografia elettica[/caption]
[caption id="attachment_484106" align="alignleft" width="400"] Schema indicativo intervento Geosec[/caption]
Grazie al monitoraggio geofisico elettrico 3D su cui si fonda il procedimento GEOSEC, è possibile progettare sequenze di iniezioni mirate proprio nei volumi di terreno che sono risultati anomali o alterati rispetto alle normali condizioni di stabilità mostrate dal sito nelle zone invece non cedute.
E' infatti la tomografia di resistività elettrica che permette vantaggiosamente l’individuazione nel terreno delle cavità, dei vuoti per causa di disidratazione e/o dilavamento o diversamente dei volumi di terreno ad elevata saturazione d'acqua per causa di perdite fognarie, drenaggi inefficienti, variazione del livello di falda etc.
Le prove penetrometriche (D.P.M. 30) del procedimento Geosec sono invece finalizzate all’individuazione delle proprietà meccaniche del terreno e in particolare degli strati più scadenti.
Ed è proprio nel procedimento Geosec che riescono ad essere condotte in modo mirato perché eseguite sempre dopo e in funzione delle risultanze ottenute dalla tomografia elettrica 3D del terreno.
Ma il grande valore aggiunto della tecnologia Geosec è dato indubbiamente dalla possibilità di mantenere attivo il monitoraggio geofisico durante tutto il trattamento di consolidamento, così che il Geologo Geosec potrà verificare concretamente gli effetti di risposta del terreno in seguito alle iniezioni e certificarne con assoluta attendibilità il risultato finale in conformità ai dettami del brevetto e della regola dell'arte.
[post_title] => Consolidamento dei terreni di fondazione: l'importanza di una soluzione mirata
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[post_content] => La Collana Tecnica “I quaderni del consolidamento del terreno con resine espandenti” inaugurata da Geosec nel 2011 comprende 5 Quaderni tecnici di approfondimento.
L’intera opera è dedicata all’approfondimento tematico della metodologia Geosec di consolidamento dei terreni mediante iniezione di resina espandente assistita da controllo in time lapse della tomografia della resistività elettrica.
Si tratta dunque di uno strumento molto utile per i progettisti, in grado di migliorarne le conoscenze tecniche e di facilitarne la comprensione dei criteri di progetto e verifica di questa moderna metodologia.
Il terzo dei Quaderni Tecnici, redatto a cura di Marco d’Attoli, è dedicato alla Tecnica dello stato fessurativo deformativo del costruito
Questo Quaderno Tecnico affronta diversi temi tra cui:
• Quadri Isostatici nei muri:
- Fratture su superfici piane
• Cedimento delle fondazioni:
- Origine e classificazione dei cedimenti
- Meccanica del cedimento
La Collana tecnica Geosec è costituita da 5 Quaderni Tecnici:
• quaderno n. 1 – Il metodo della tomografia di resistività elettrica
• quaderno n. 2 – La tomografia della resistività elettrica nei consolidamenti con resine espandenti
• quaderno n. 3 – Tecnica dello stato fessurativo e deformativo del costruito
• quaderno n. 4 – Resina Geosec per il consolidamento dei terreni di fondazione
• quaderno n. 5 – Consolidamento del terreno con resina espandente: Valutazione dell’efficienza
Scarica gratuitamente il quaderno n. 3 – Tecnica dello stato fessurativo e deformativo del costruito
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[post_content] => Il secondo è dedicato a “La tomografia della resistività elettrica nei consolidamenti con resine espandenti”.
Il quaderno n. 2 è dedicato alla tomografia della resistività elettrica 3D, divenuta negli ultimi anni un importante strumento di rilievo e monitoraggio per molte problematiche dell'ingegneria civile. In particolare questa raffinata tecnica d'indagine trova grande significato e notevole utilità proprio nei consolidamenti dei terreni con iniezione di resine espandenti, perché permette di verificare gli effetti delle iniezioni in corso d'opera e di correggere eventualmente il trattamento in funzione dei risultati man mano ottenuti. La tomografia elettrica permette dunque di rilevare la presenza di vuoti e acqua nel terreno, infiltrazioni, cavità e strutture sepolte, mentre in corso d'opera consente facilmente di individuare i volumi di terreno consolidati per mezzo delle iniezioni espandenti, che con la loro azione chimico meccanica sono in grado di compattare il terreno trattato riducendone vuoti e acqua interstiziale. Infatti un volume di terreno consolidato restituisce generalmente una variazione della resistività in funzione del tipo di trattamento e di terreno. Il quaderno è stato redatto dagli ingegneri Marco Occhi e Federico Fischanger .
La Collana tecnica Geosec , rappresenta uno strumento molto utile per i progettisti, ed è costituita da 5 quaderni tecnici:
• quaderno n. 1 - Il metodo della tomografia di resistività elettrica
• quaderno n. 2 - La tomografia della resistività elettrica nei consolidamenti con resine espandenti
• quaderno n. 3 - Tecnica dello stato fessurativo e deformativo del costruito
• quaderno n. 4 - Resina Geosec per il consolidamento dei terreni di fondazione
• quaderno n. 5 - Consolidamento del terreno con resina espandente: Valutazione dell'efficienza
Scarica gratuitamente il Quaderno n° 2
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[post_content] => Di seguito vi presentiamo il primo Quaderno Tecnico, dedicato a "Il metodo della tomografia di resistività elettrica", realizzato a cura di Francesco Loddo e Marco Occhi.
L’intera opera dei Quaderni Tecnici è dedicata all'approfondimento tematico della metodologia Geosec di consolidamento dei terreni mediante iniezione di resina espandente assistita da controllo in time lapse della tomografia della resistività elettrica.
L’intera Collana rappresenta uno strumento molto utile per i progettisti, per facilitarne la comprensione dei criteri di progetto e verifica di questa moderna metodologia.
La Collana tecnica Geosec è costituita da 5 quaderni tecnici:
• quaderno n. 1 - Il metodo della tomografia di resistività elettrica
• quaderno n. 2 - La tomografia della resistività elettrica nei consolidamenti con resine espandenti
• quaderno n. 3 - Tecnica dello stato fessurativo e deformativo del costruito
• quaderno n. 4 - Resina Geosec per il consolidamento dei terreni di fondazione
• quaderno n. 5 - Consolidamento del terreno con resina espandente: Valutazione dell'efficienza
Scarica gratuitamente il primo Quaderno
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[post_content] => La norma tecnica Europea EN 12715 del 2000 disciplina principi e metodi di iniezione geotecnica sia con spostamento (iniezione di compattazione, fratturazione idraulica) che senza spostamento del materiale ospite (permeazione, iniezione di fessure, riempimento di cavità).
L'UNI, Ente Nazionale di Unificazione, ha pubblicato il 1 Giugno 2003 la norma Italiana UNI EN 12715 nella versione Inglese ufficiale. Il titolo della norma è per l'appunto: Esecuzione di Lavori Geotecnici Speciali - Iniezioni.
Ma cosa è una norma UNI? un documento tecnico che rappresenta "come fare bene le cose" garantendo sicurezza, rispetto per l'ambiente e prestazioni certe (fonte: www.uni.com).
Secondo poi la Direttiva Europea 98/34/CE del 22 giugno 1998: "norma" è la specifica tecnica approvata da un organismo riconosciuto a svolgere attività normativa per applicazione ripetuta o continua, la cui osservanza non sia obbligatoria e che appartenga ad una delle seguenti categorie:
• norma internazionale (ISO)
• norma europea (EN)
• norma nazionale (UNI).
Si può quindi concludere che le norme tecniche definiscono le caratteristiche un prodotto, processo o servizio, secondo lo stato dell'arte e divengono un valido riferimento tecnico nel settore di pertinenza proprio quando le parti interessate (progettisti, imprese, committenti pubblici e privati) si impongono spontaneamente al loro rigoroso rispetto nella disciplina dei rapporti.
In questo ambito il metodo brevettato (EP1914350) See&Shoot di Geosec ha ottenuto la Certificazione di Conformità alla norma UNI EN 12715 rilasciata nel 2012 da ICMQ Istituto di certificazione qualità per prodotti e servizi per le costruzioni, che opera in conformità alla norma UNI EN ISO 17021 per tutte le attività di certificazione di sistemi di gestione (9001, 14001, 18001), e in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17020 per tutte le attività d'ispezione e controllo tecnico di terza parte indipendente tipo A (fonte: www.icmq.it).
GEOSEC è Socio UNI dal 2011, membro della commissione tecnica "controllo tecnico in esecuzione" garantendo ogni giorno sicurezza, rispetto per l'ambiente e prestazioni certe.
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[post_excerpt] => Oggi sono sempre più diffuse le tecnologie di iniezioni per il consolidamento dei terreni. Tra queste trovano ormai ampio spazio quelle mediante iniezione di resine espandenti a diffusione libera. Anche queste tipologie d'intervento possono riferirsi alla norma tecnica Europea EN 12715 del 2000
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[post_content] => Un'opera dedicata all'approfondimento tematico della metodologia Geosec di consolidamento dei terreni mediante iniezione di resina espandente assistita da controllo in time lapse della tomografia della resistività elettrica.
Un contributo concreto alla conoscenza tecnica dei progettisti, per facilitarne la comprensione dei criteri di progetto e verifica di questa moderna metodologia. La collana tecnica della Geosec mette in risalto un approccio sempre più contestualizzato al caso specifico che per la sua complessità si fonda efficacemente sul criterio osservazionale così come previsto dalle nuove norme tecniche sulle costruzioni (D.M. 14/01/2008), esaltando lo strumento diagnostico geofisico / geotecnico pre - durante e post iniezioni a supporto dell'intero processo di trattamento.
La Collana tecnica Geosec è costituita da 5 quaderni tecnici:
• quaderno n. 1 - Il metodo della tomografia di resistività elettrica
• quaderno n. 2 - La tomografia della resistività elettrica nei consolidamenti con resine espandenti
• quaderno n. 3 - Tecnica dello stato fessurativo e deformativo del costruito
• quaderno n. 4 - Resina Geosec per il consolidamento dei terreni di fondazione
• quaderno n. 5 - Consolidamento del terreno con resina espandente: Valutazione dell'efficienza
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[post_title] => La Collana tecnica Geosec: Quaderni del Consolidamento con Resine Espandenti
[post_excerpt] => E' in distribuzione il Quaderno numero 5 della Collana Tecnica "I quaderni del consolidamento del terreno con resine espandenti", inaugurata da Geosec a gennaio 2011.
Quest’ultimo Quaderno Tecnico, a cura dell’Ingegner Marco Occhi, è dedicato a Consolidamento del terreno con resina espandente: Valutazione dell'efficienza
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[post_content] => In questo contesto (norma UNI CEI EN ISO/IEC 17020 - attività di ispezione ed emissione finale di rapporto e di certificato di ispezione) ICMQ ha operato nell’esame delle procedure seguite dalla ditta GEOSEC® Srl di Lemignano di Collecchio (PR) nella applicazione di un particolare metodo di consolidamento e stabilizzazione del terreno mediante iniezione di speciali resine espandenti.
Il metodo See&Shoot® “HD penetrometric support” di GEOSEC® consiste nell’iniezione mirata di resina poliuretanica espandente nel terreno di fondazione di edifici e manufatti interessati da cedimenti patologici. L’iniezione avviene a bassa pressione, secondo quantitativi che vengono definiti in funzione degli effetti man mano osservati in corso d’opera nel terreno di fondazione, fin quando le risultanze delle misure di controllo eseguite in parallelo all’intervento di rimedio non dimostrino che il terreno di fondazione ceduto abbia raggiunto una consistenza simile a quella del terreno limitrofo, non afflitto da cedimenti, il cui stato viene preso come riferimento.
Gli strumenti diagnostici impiegati in corso d’opera consistono in rilievi geofisici mediante tomografia elettrica 3D, con specifico software di restituzione, e in prove penetrometriche dinamiche eseguite manualmente.
Quando i rilievi geologici e tecnici acquisiti in corso d’opera nella zona di intervento (zona ceduta) raggiungono i valori misurati nelle zone non cedute, l’intervento può considerarsi concluso.
ICMQ ha controllato la chiarezza, completezza ed adeguatezza delle procedure descritte da GEOSEC nei propri manuali sia per quanto attiene la definizione del processo base (diagnostica, progetto dell’intervento, esecuzione dell’intervento, monitoraggio in corso d’esecuzione, controllo dell’efficacia dell’intervento, rendicontazione e validazione), che della definizione delle procedure correlate (cantierizzazione e consegna lavori da parte del Committente, sicurezza sul lavoro, tutela del know how, chiusura lavori, prevenzione e gestione degli eventuali effetti collaterali, gestione dei reclami).
Esaminati anche i certificati relativi ai prodotti d’iniezione (caratteristiche fisiche-meccaniche e compatibilità ambientale) ed ai sistemi diagnostici e di monitoraggio impiegati, inclusi i software di restituzione e di elaborazione dei dati, ICMQ ha formulato un parere tecnico positivo sulle procedure di applicazione del metodo di GEOSEC®, riservandosi di verificare successivamente in campo la conformità della realizzazione degli interventi alle procedure stesse.
Tali procedure, nell’ambito dei metodi osservazionali previsti dalle NTC 2008 per la risoluzione in opera di particolari tematiche legate al comportamento del complesso manufatto-terreno, possono costituire, per GEOSEC® e suoi eventuali partners licenziatari nel rapporto con i clienti, un utile e preciso riferimento (certificato da ICMQ) per la definizione della regola dell’arte nel consolidamento dei terreni con tale tecnica.
* Ing. Andrea Mantovani responsabile del servizio ispezioni ICMQ.
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[post_excerpt] => ICMQ, nell’ambito del Servizio Ispezioni, è in grado di offrire tutta una serie di attività di verifica e certificazione, non solo in rispondenza a precise disposizioni di legge (come ad esempio la verifica dei progetti ai fini della validazione) ma anche a fronte di esigenze di carattere volontario il cui scopo è sostanzialmente quello di qualificare, proprio attraverso una certificazione, un determinato prodotto o processo
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[post_content] => Geosec® inietta la resina Eco Maxima® nel terreno in modo mirato là dove il modello geologico, ottenuto grazie all'integrazione dell'indagine geoelettrica (ERT 3D) con la prova penetrometrica ne evidenziano la concreta necessità.
See&Shoot®HD dapprima è in grado di rilevare nel terreno sotto alla fondazione grazie alla tomografia della resistività elettrica 3D la presenza di vuoti, acqua stagnante, fluidi in circolo anche da perdite fognarie, tutti fattori che sono effettiva con-causa dei cedimenti. In corso d'iniezione la tomografia della resistività elettrica permetterà di verificare il corretto riempimento di macrovuoti e delle cavità, l'allontanamento e la riduzione dell'acqua interstiziale, il volume di terreno che è stato interessato dall'azione filtrante ed espandente della resina.
Test ulteriori con il penetrometro permetteranno diversamente di misurare la resistenza meccanica del terreno consolidato.
Ogni intervento è diverso dal precedente e per questo Geosec® , forte della sua pluriennale esperienza, garantisce su tutti gli interventi anche quelli più piccoli, la presenza costante di un Geologo specializzato e una diagnostica strumentale integrata (geofisica ERT 4D + test penetrometrici mirati).
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROCEDIMENTO
PRIMA DELLE INIEZIONI ESPANDENTI
· Si esegue un’indagine geoelettrica ERT 3D del terreno sotto alla fondazione, per rilevare grazie alla tomografia della resistività elettrica: perdite e flussi d’acqua, dilavamenti significativi del terreno, cavità e vuoti, strutture sepolte etc.
· Si esegue una prova penetrometrica.
· Si realizzano, secondo il modello geologico rilevato del terreno sotto all’edificio, una serie di piccoli condotti del diametro di ca. 20-25 mm per la successiva iniezione di resina espandente. I condotti vengono posati superficialmente o in profondità nel terreno secondo le risultanze delle indagini geologiche eseguite sul posto dal nostro tecnico.
DURANTE E ALLA FINE DELLE INIEZIONI ESPANDENTI
· Mantenendo l’impianto di monitoraggio geoelettrico 4D sempre in funzione per tutta la durata dei lavori di consolidamento, si eseguono iniezioni mirate di resina espandente Eco Maxima nel terreno alle profondità volute e secondo quantitativi definiti in funzione degli effetti rilevati man mano in corso d’opera: riempimento di vuoti, allontanamento e riduzione di acqua interstiziale, collocamento della resina etc. Tutti risultati che concorrono efficacemente ad una maggior compattazione e stabilità del terreno consolidato.
Credits
Geosec Italia ha ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001:2008 del sistema di gestione qualità per progettazione, esecuzione, ricerca e sviluppo di interventi di consolidamento del terreno (categoria EA28).
Geosec ha inoltre ottenuto la certificazione SOA costruttori edili qualificati Esecuzione Opere Pubbliche per la categoria OS21 class. II.
See&Shoot HD è un brevetto Europeo depositato.
Per ulteriori informazioni
www.geosec.it
Official Brand channel: www.youtube.com/geosecsrl
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[post_excerpt] => Si tratta di un efficace metodo di consolidamento dei terreni di fondazione ideato in esclusiva da Geosec per contrastare i cedimenti differenziali delle costruzioni.
E' rapido (mediamente occorre qualche giorno di lavoro) e risolutivo (nel 98,5% dei casi – dati desunti dal sistema di gestione di qualità UNI EN ISO 9001:2008), senza necessità di scavi, polvere e vibrazioni fastidiose.
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[post_content] => I fluidi nel terreno possono poi incrementare significativamente la sensibilità dell’ambiente alle variazioni cicliche stagionali e climatiche (es. rigonfiamento ed essiccamento delle argille), oppure, se messi in “circolo” possono arrecare effetti dilavanti, con asportazione di particelle solide e conseguente creazione di porosità e vuoti, tali da modificare sensibilmente gli equilibri del sistema fondazione / terreno e favorirne i successivi cedimenti.
Conseguentemente l’impianto diagnostico è opportuno che venga definito preliminarmente a qualunque intervento in modo da poter ottenere la più completa restituzione della situazione del contesto sotto all’impronta del fabbricato ceduto.
Nel campo degli interventi di contrasto ai cedimenti diviene allora estremamente vantaggioso supportare le iniezioni di resina espandente con strumenti avanzati di geolettrica 3D in grado di poter restituire sia la distribuzione 3D delle litologie sotto alla costruzione (nelle loro caratteristiche generali), che i flussi di umidità e acqua in atto nell’ambiente e le eventuali porosità/cavità da essi prodotte, così come in corso d’iniezione resine diviene assai importante poter verificare gli effetti indotti al sistema in modo costante e globale senza scavi e demolizioni.
La tomografia Elettrica 3D dunque introduce un nuovo e vantaggioso approccio scientifico diagnostico, in particolare permette di superare la precedente limitazione che imponeva originariamente di approssimare le strutture del sottosuolo e la loro topografia come semplici e limitati elementi 2D. Questo importante passo innovativo ha permesso alla “nuova geolettrica” di poter indagare anche in punti sotto al fabbricato ceduto che difficilmente sarebbero stati raggiungibili se non con opere di scavo e/o demolizione.
Infatti con questi strumenti assolutamente non invasivi, a differenza delle altre tecniche è possibile effettuare rilevamenti tridimensionali anche in quei punti ove le tradizionali e più note prove meccaniche puntuali non possono essere applicate (CPT, SPT, Carotaggi etc.).
L’approccio innovativo introdotto da questa evoluta tomografica è denominato “inversione”.
Per scaricare gratis, alla sezione TOMOGRAFIA di Geosec, il quaderno n.1 della collana tecnica per titolo: "Prove e indagini nel consolidamento con resine"
www.geosec.it/tomografia.php
[post_title] => Geoelettrica integrata ad iniezioni di resine espandenti
[post_excerpt] => Nell’ingegneria non esiste l’indagine migliore, ma quella più adeguata a studiare un determinato problema.
E’ noto infatti che il cedimento differenziale verticale delle costruzioni spesso è causato dalla presenza dei fluidi nel terreno di fondazione. Fluidi che generalmente giungono al terreno per condizioni sia naturali che antropiche quest’ultime a causa di perdite di impianti di raccolta, pluviali, fognature etc.
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[post_content] => A Venezia, a pochi passi da Piazza San Marco si erige in tutto il suo splendore storico e artistico Palazzo Contarini Corfù affacciato sul prestigioso Canal Grande e oggetto di un intervento di omogeneizzazione delle caratteristiche chimico fisiche del terreno di fondazione secondo metodo “see&Shoot” HD di Geosec.
Edificato nel quattrocento ha subito notevoli e ripetute modifiche nel successivo ottocento. Al suo interno sono ancora ben conservati affreschi pregiati e stucchi settecenteschi. Anche nella controfacciata rimangono visibili ulteriori tracce di affreschi questa volta risalenti al cinquecento.
A sinistra l’appoggio è su Palazzo Contarini degli Scrigni sempre di realizzazione rinascimentale dell’architetto Vincenzo Scamozzi.
Intramontabile ricordo tratto dalle memorie delle cronache del tempo rimane ancora la grande festa del 1524 organizzata dal Doge Andrea Gritti e Paolo Contarini, figlio di Zaccaria il Cavaliere: “quel giorno tutto il Palazzo era addobbato di tappeti e arazzi preziosi”. Alcuni pezzi d’epoca della pinacoteca Contarini sono tutt’oggi conservati nelle gallerie dell’Accademia.
Intervento Geosec
Il laboratorio mobile di iniezione Geosec è stato trasportato su zattera in adiacenza al palazzo, per tutta la durata dell’intervento l’impianto di iniezione e monitoraggio ha stazionato su Canal Grande (foto 1).
Preliminarmente sono stati integrati i dati forniti dalla D.L. con una diagnosi 3D HD dei volumi di terreno sottostanti l'impronta del fabbricato per poter meglio rappresentare le porzioni di terreno nel volume significativo ritenute anomale e disomogenee.
Successivamente si è provveduto a definire condotti di iniezione mirati a trasferire effetti significativi di riduzione e/o eliminazione delle anomalie riscontrate verso quei volumi disomogenei più significativi.
Le iniezioni di resina a lento inizio di espansione (Ti> 40 secondi) e lunga durata di espansione sono state eseguite tra il cordolo di fondazione ed il terreno in appoggio.
L'intero processo di iniezione essendo stato eseguito con procedimento see&shoot HD è stato sempre mantenuto sotto costante e globale controllo E.R.T. 3D degli effetti benefici resistivi al suolo anche per la definitiva validazione finale dell’intervento.
Il procedimento see&shoot HD ha permesso di monitorare con la massima precisione 3D i parametri geoelettrici fino a molti metri di profondità sotto alla fondazione, favorendo vantaggiose inversioni 3D di tutti i volumi litologici indagati e restituzioni tomografiche in corso d’opera di alta definizione.
Scheda tecnica
Indirizzo: Via Dorsoduro 1057 Venezia
Destinazione d’uso attuale: civile abitazione – privato
Committente: privato
Configurazione del dissesto: evidenti lesioni da cedimento differenziale rivolti all’incrocio strutturale di murature piene in luogo dell'angolo (Canal Grande/Rio SS Gervasio e Protasio)
Contesto litologico rilevato (da quota Z=0): riporto, sabbia limosa, blocchi arenarie, tavolato, limo sabbioso, sabbia media e fine, limo argilloso, sabbia media deb. limosa (-13,70 mt)
Struttura di fondazione: tipica lagunare appoggiata su antiche infissioni di legno e sovrastante fasciame incrociato di appoggio agli elementi in muratura, geometria variabile.
Estensione intervento: c.a. 25 ml.
Impianto diagnostico: analisi dei carichi (P,Q,Con,Dis), rilievo quadro fessurativo, prove penet. statiche e carotaggio (forniti dal cliente), ERT 3D HD dipolo-dipolo array72 in foro (foto3).
Criterio diagnostico: analisi in sovrapposizione di tutti i dati rilevati.
[post_title] => Palazzo Contarini a Venezia: intervento di omogeneizzazione
[post_excerpt] => Geosec ha presentato al Sageep di Philadelphia (USA), tenutosi dal 6 al 10 Aprile 2008, all’interno del corso di approfondimento Geophisics Applied to Foundations Analysis, un intervento molto interessante realizzato a Palazzo Contarini Corfù a Venezia
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[post_content] => Il cedimento si manifesta visibilmente sulle pareti della costruzione con evidenti fessurazioni e crepe secondo geometrie ben distinte.
In questi casi tecnicamente si parla di “cedimenti differenziali” ovvero di quei cedimenti localizzati in particolari punti della costruzione che hanno evidenziato un abbassamento verticale rispetto ad altri ed in modo differente, tanto da sollecitare le strutture fino al loro collasso con conseguente evidenza di crepe e fessure distribuite sulle pareti interessate.
Questo tipico fenomeno di dissesto è molto spesso dovuto a una insufficiente manutenzione della costruzione nel tempo (rete raccolta acque bianche e nere, crescita di piante ad alto fusto vicino agli edifici, presenza di pozzi e scavi limitrofi, vicinanza a infrastrutture con vibrazioni da traffico veicolare etc).
In tutti questi casi è l’azione dell’uomo che spesso disturba e modifica i delicati equilibri tra terreno e fondazione dell’edificio causando il cedimento. Questi ultimi possono verificarsi anche in presenza di terreni con ottime caratteristiche meccaniche ma che per loro natura risultano sensibili alle interferenze dell’uomo. Alcuni terreni, infatti, in funzione della condizione climatica evidenziano ciclicamente variazioni del loro stato chimico fisico che inevitabilmente si ripercuotono sulle strutture di fondazione in appoggio che sostengono l’edificio.
Si può dunque affermare che il problema del cedimento differenziale non sia sempre un problema di ricerca degli incrementi delle caratteristiche meccaniche di un determinato terreno. Infatti è noto come anche un terreno con modeste capacità portanti, ma opportunamente adeguato al carico e alla geometria di quella costruzione, possa mantenere negli anni una efficace stabilità. E’ quando invece l’uomo modifica direttamente o indirettamente questo equilibrio che il cedimento può manifestarsi anche dopo tanti anni dalla costruzione.
Elementi catalizzatori del cedimento sono i fluidi nel terreno di fondazione (in genere acque meteoriche, acque fognarie, acqua potabile dalla rete idrica, pozzi attivi, drenaggi etc).
La tecnologia moderna propone oggi di intervenire con sistemi mini invasivi ed efficaci. In alternativa alle palificazioni e alle opere di adeguamento fondazione sono sempre più considerate le tecniche con iniezione di resine espandenti, ognuna ben distinta e differente dalle altre per diverso approccio tecnico scientifico, prodotti di iniezione, strumentazioni e modalità di controllo delle operazioni. Tra queste Geosec® Ingegneria della Fondazione® propone la metodologia “See&Shoot” ovvero un sistema integrato di iniezione resine supportato da un costante e globale monitoraggio 3D delle caratteristiche resistive del terreno sotto la casa. Un ingegnere o geologo della Geosec sul posto può visualizzare al monitor di un Computer lo stato del terreno prima delle iniezioni e successivamente in corso d’opera gli effetti benefici indotti al terreno di fondazione (foto1).
Come un “occhio elettronico” posto verso il terreno che sta sotto la casa (senza scavi e demolizioni) per vedere in modo costante e globale sopratutto in corso d’opera dove la resina, posizionata tra il cordolo ed il terreno, è permeata e ha riempito i vuoti oppure dove ha assorbito umidità e allontanato acqua interstiziale (foto2).
Il monitoraggio geoelettrico 3D con iniezioni di resina in un unico impianto integrato è la soluzione “firmata” Geosec®, perché Geosec® vuole vedere, progettare e verificare ciò che succede sotto alle costruzioni.
[post_title] => Iniezione di resine in fondazione e monitoraggio geoelettrico 3D
[post_excerpt] => Negli ultimi anni è divenuto sempre più frequente il fenomeno dei cedimenti delle costruzioni per cause diverse, anche antropiche, ma spesso correlate ai poderosi cambiamenti climatici e alle conseguenti variazioni cicliche stagionali con sensibili aumenti di temperatura del pianeta che influenzano i terreni
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[post_content] => Le lesioni rilevate erano di tipo “passante” e misurano un'entità media di circa 2-5 mm.
Contesto Litogico: riporti superficiali eterogenei, volumi a matrice fine limo sabbiosa e volumi limo argillosi disordinatamente distribuiti.
Struttura di fondazione: diretta di tipo continuo.
Estensione intervento: c.a. 45 ml.
Impianto diagnostico di riferimento: rilievo del quadro fessurativo, prove penetrometriche fornite dal Committente, indagini pre e post intervento con sistema ERT.
Tutte le prove diagnostiche sono state eseguite in due sessioni distinte: prima di ogni operazione di intervento per la relativa progettazione e dopo qualche giorno dalla fine dell’intervento per le operazioni di confronto dati.
Intervento
L'intervento di compattazione e consolidamento del sottofondo e' stato eseguito secondo tecnica tradizionale con iniezione di resina nell'interfaccia terreno/struttura di fondazione.
Preliminarmente all’intervento sono stati eseguiti rilievi per il progetto delle iniezioni: definizione delle geometrie (x,y, Z = interfaccia terreno/struttura), definizione delle quantità di resina previste per il consolidamento e compattazione.
Conclusioni
Con le misure finali e' stato possibile ricostruire i valori di resistivita' anche per una certa porzione al di sotto dell’edificio dove sono ancora evidenti le suddette discontinuità orizzontali e la derivante eterogeneita' del terreno su cui poggiano presumibilmente le fondazioni.
Al termine dei lavori nei giorni seguenti, in seguito all’iniezione di resine si sono eseguite le misure post intervento che hanno permesso di registrare notevoli incrementi dei valori vergini osservati, con picchi oltre il 200% presenti fino a 2.50 m dal piano campagna.
Si nota altresi' che le discontinuità laterali evidenziate nel background hanno costituito da spartiacque tra zone di incremento e adiacenti con lieve decremento dei valori di resistività le porzioni inizialmente insature si sono riempite dell’acqua spiazzata dalla compressione della resina, seguendo direzioni preferenziali sub-verticali) legate alle caratteristiche geomorfologiche.
Si è inoltre osservato come l’effetto delle iniziezioni interessi maggiormente zone che presentano maggiore porosita' e permeabilità inizialmente più conduttive perchè umide e miste a matrice fine con picchi intorno a 1.50 – 2.00 metri di profondità.
Luogo: EMILIA R. - Montefiorino (MO)
Committente: Comune di Montefiorino.
Destinazione d'uso: Scuola pubblica materna.
Azienda fornitrice: Geosec
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[post_excerpt] => L’edificio presentava lesioni diffuse su quasi tutto l’immobile, in parte dovute a fenomeni di cedimento differenziale delle fondazioni ed in parte legate a problematiche di tipo strutturale
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Miglioramento Sismico? Partiamo dal terreno.
SEISMIC DEFENDER® di GEOSEC
Abstract:interventi di riqualificazione, recupero e messa in sicurezza delle costruzioni esistenti in aree a rischio sismico non possono trascurare l'interazione del sistema terreno - fondazione - struttura in elevazione. Il metodo SEISMIC DEFENDER® di GEOSEC partecipa attivamente all'integrazione del progetto di miglioramento sismico del costruito grazie alle potenzialità delle iniezioni di resine espandenti che migliorano le caratteristiche geotecniche dei terreni con il supporto del controllo geofisico sismico 3D in corso d'opera per la verifica del trattamento. Miglioramento sismico? partiamo dal terreno.
L'interazione del sistema terreno - fondazione del costruito assume oggi giorno un ruolo interdisciplinare cruciale per la valutazione della risposta sismica delle strutture edificate.
La stima dell’azione sismica rimane un punto fondamentale nell'analisi del comportamento delle opere di ingegneria, considerando che nella realtà, in particolari condizioni locali di terreno, possono verificarsi amplificazioni sensibilmente maggiori rispetto a quelle proposte dai codici di riferimento.
La risposta sismica e quindi l'azione sismica locale dipendono anche dalla natura geologica del sito e dunque dalle sue condizioni geotecniche e come detto dall'interazione del sistema terreno-strutture.
Troppo spesso in passato si sono trascurati questi aspetti, considerando il problema sono in ambito esclusivamente strutturale.
La tecnologia d'iniezione espandente nei terreni è applicata da almeno alcuni decenni per il consolidamento e il miglioramento dei volumi significativi posti sotto al costruito e consente di modificare - in alcuni casi anche notevolmente - le condizioni geotecniche di un terreno grazie all'azione chimico fisica delle resine impiegate.
La soluzione, conosciuta inoltre per connotazioni di spiccata velocità e mini-invasività, permette di contribuire in modo efficiente all'interno del progetto complessivo volto all'aumento del grado di sicurezza globale di un manufatto anche in caso di sisma e secondo le prescrizioni del D.M. 14/01/2008 e s.m.i.
L'esperienza maturata nei trattamenti di miglioramento dei terreni sotto a fondazioni superficiali e con il supporto di tecnologie diagnostiche geofisiche e geotecniche appropriate, ha permesso al gruppo GEOSEC di orientare l'applicazione anche verso progetti di miglioramento dei terreni in aree edificate o edificabili per la riduzione del rischio sismico, grazie all'implementazione di una metodologia - SEISMIC DEFENDER® - che sfrutta il combinato di alcuni insegnamenti brevettuali già di proprietà del'azienda dapprima sottoposti a rigorosi programmi di collaudo e verifica su test in vera grandezza.
La metodologia ben si presta anche per la soddisfazione del fattore di sicurezza dei terreni liquefacibili, grazie alla potente azione aggregante e consolidante delle resine impiegate e si è dimostrata una competitiva alternativa alle soluzioni tradizionali ponendo in evidenza i seguenti vantaggi:
peso specifico del geopolimero molto inferiore alle miscele cementizie in un rapporto compreso tra 1/10 e 1/100;
limitato rischio di dispersione del materiale iniettato grazie alle ridottissime pressioni di iniezione (circa 2 bar) e al tempo di reazione chimica molto veloce < 120 sec.;
tempi di maturazione del materiale pressoché incomparabili rispetto alle tradizionali iniezioni di miscele cementizie e più precisamente in un rapporto minimo pari ad almeno 1/28 o superiore;
diametri di perforazione ridottissimi (max 3,5 cm);
possibilità di iniettare sul costruito anche in vani ristretti.
non produce sollevamenti impropri.
non produce vibrazioni alle strutture.
costi competitivi.
Compila i campi per richiedere maggiori informazioni oppure chiama il numero 800.045.645 per una visita di un nostro tecnico
Una crepa nel muro spesso è il sintomo di un cedimento delle fondazioni. Quali sono i migliori rimedi a questo problema?
Le crepe nelle pareti spesso non sono un semplice problema superficiale che interessa solo l’intonaco. Le fessure sui muri sono un segnale da non sottovalutare, perché potrebbero essere causate da un cedimento delle fondazioni. In questo caso ogni intervento puramente estetico per eliminare le crepe dai muri sarebbe inutile. Se il problema è più in profondità, è necessario un intervento di consolidamento delle fondazioni.
Qual è attualmente il miglior metodo per consolidare le fondazioni?
Un buon intervento di consolidamento delle fondazioni deve essere risolutivo, minimamente invasivo ed ecologico. Ciò significa che non solo deve risolvere efficacemente i problemi di cedimenti delle fondazioni, ma che deve anche tenere conto delle esigenze di chi possiede l’immobile e dell’ambiente. Specialmente nel caso in cui i lavori di consolidamento delle fondazioni si svolgano presso case private, l’intervento non deve dare luogo a lunghe e laboriose installazioni di cantieri. Inoltre i materiali utilizzati devono essere di ottima qualità e non inquinanti. Tutte queste caratteristiche si possono trovare negli interventi sulle fondazioni proposti da Geosec, che risolvono il problema delle crepe nei muri in modo permanente.
Si tratta di opere di consolidamento delle fondazioni con l’iniezione di resine espandenti.
Come funziona il consolidamento delle fondazioni con resine espandenti?
Il sopralluogo e la valutazione delle crepe nei muri
Prima di tutto, viene eseguita un’accurata perizia per riconoscere le crepe nei muri. Il sopralluogo deve essere effettuato da un tecnico esperto, in grado di individuare quali sono le fessure sui muri di cui preoccuparsi. In questa fase infatti è fondamentale distinguere le semplici fenditure nell’intonaco dalle crepe pericolose nei muri.
Analisi del cedimento delle fondazioni e iniezione delle resine
Dopo aver effettuato la valutazione delle crepe nei muri, i tecnici analizzano con strumenti geognostici i punti della struttura che sono soggetti a cedimenti delle fondazioni. Una volta completata l’analisi vengono fatte iniezioni di resina espandente, costantemente monitorate per garantire la massima efficacia dell’intervento di consolidamento del terreno di fondazione. A questo punto non resta che eliminare le crepe dai muri con l’utilizzo di intonaci e sigillanti appositi.
Quali sono i vantaggi dell’utilizzare le resine espandenti?
Dal punto di vista di chi ha bisogno di un intervento di consolidamento delle fondazioni per il suo immobile, il metodo che prevede l’utilizzo delle resine espandenti è estremamente conveniente. Le resine utilizzate sono geopolimeri ecocompatibili, quindi non inquinano il terreno in cui sono iniettate. Un intervento del genere inoltre è piuttosto rapido e non richiede l’allestimento di un cantiere, cosa che azzera i disagi per i proprietari dell’immobile. Le resine infatti sono iniettate nei punti in cui sono avvenuti i cedimenti delle fondazioni attraverso fori di diametro molto ridotto e facili da ricoprire, cosa che salvaguarda l’estetica dell’edificio. Come chiudere le crepe nei muri che restano alla fine dell’intervento è una questione che può essere facilmente affrontata con l’aiuto di un buon imbianchino oppure con una buona dose di manualità nel fai-da-te.
Altri metodi di consolidamento delle fondazioni
Il problema del cedimento delle fondazioni, che a sua volta porta alla formazione di crepe nei muri, può essere risolto anche in altri modi. Tuttavia, molti dei metodi tradizionali di consolidamento delle fondazioni sono ormai antiquati, dato che la tecnologia ha portato allo sviluppo di resine espandenti dalle proprietà eccezionali:
• Aumento della larghezza della fondazione, che prevede l’affiancamento di cordoli muratura o di calcestruzzo alla struttura da rinforzare;
• Iniezioni di malte cementizie, meno efficaci delle resine espandenti;
• Sottomurazione, utilizzata perlopiù in caso di espansione dell’edificio con la costruzione di altri locali interrati.
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[post_content] => GEAM associazione georisorse e ambiente, in collaborazione con Geosec, organizza presso il Politecnico di Torino, il prossimo 31 ottobre, il Seminario "Consolidamento dei terreni mediante iniezioni".
Presso il mondo dei professionisti dell'ingegneria le tecniche di consolidamento che fanno uso di iniezione di resine espandenti si rivelano ancora poco conosciute e spesso si assiste al persistere di pregiudizi o conoscenze lacunose sui dettagli di funzionamento delle metodologie stesse.
Eppure il grado di affidabilità delle tecniche è testimoniato dai molti casi di successo nel recupero di fabbricati da situazioni più o meno gravi di dissesto e dalla ridotta invasività dei suddetti interventi. Geosec, mediante il lavoro integrato di ingegneri geotecnici e geofisici e con il supporto accademico di Università e centri di ricerca, ha sviluppato negli anni un procedimento che prevede, in abbinamento alle tradizionali prove geotecniche, l'applicazione di metodi geofisici, in particolare della tomografia di resistività elettrica 3D/4D, per poter acquisire, anche nei volumi di terreno difficilmente accessibili e posti al di sotto di fabbricati, quelle informazioni necessarie al progetto del consolidamento e al suo successivo monitoraggio in corso d'opera. Il presente seminario intende condividere le conoscenze specialistiche accumulate dall'azienda nel corso di anni di lavoro sul campo al fianco di progettisti e direttori dei lavori sempre più chiamati ad affrontare nell'ambito della propria professione problematiche di consolidamento di fabbricati. Il seminario intende fornire, prima di tutto, un aggiornamento dello stato dell'arte e una chiave per la comprensione delle caratteristiche di funzionamento delle tecniche di iniezione di resine espandenti in terreni di sedime. Attraverso l'illustrazione di interventi su test site e su casi reali, ai partecipanti saranno descritti gli strumenti per l'analisi degli effetti sulle strutture di elevazione a fronte di cedimenti differenziali ed illustrate le tecniche integrate di indagine e monitoraggio pre, durante e post intervento, i materiali impiegati nelle iniezioni, gli aspetti operativi del metodo e le modalità di valutazione dell'efficacia dell'intervento. Ampio spazio verrà dedicato alla descrizione di case history e alla discussione ed interazione con i partecipanti.
PROGRAMMAOre 14,00 – 14,15 Registrazione Partecipanti Ore 14,15 – 14,30 Apertura dei lavori: saluti istituzionali prof. Gian Paolo Giani (GEAM) Ore 14,30 – 14,40 L'intervento: il consolidamento dei terreni di fondazione tramite iniezioni di resine espandenti: analisi preliminari, diagnostica e supporto alla progettazione dell'intervento ing. Marco d'Attoli (GEOSEC Srl) Ore 14,40 – 14,50 La verifica del Metodo See&Shoot®:l'importanza di una soluzione efficace e certificata. ing. Stefano Sudati (Responsabile delle ispezioni sulle costruzioni - ICMQ) Ore 14,50 – 15,10 Sensibilità dei metodi geofisici alle variazioni dei parametri fisici prof. Alberto Godio (Politecnico di TORINO) Ore 15,10 – 15,30 Il metodo geoelettrico: basi metodologiche prof. Giovanni Santarato (Università degli Studi di Ferrara) Ore 15,30 – 15,50 Il metodo geoelettrico nella caratterizzazione e nel monitoraggio dei consolidamenti. Case History: approfondimenti tematici su casi reali dott. Federico Fischanger - ing. Gianfranco Morelli (Geostudi Astier, LIVORNO) Ore 15,50 –16,10 Il metodo sismico: basi metodologiche prof. Gaetano Ranieri (Università degli Studi di CAGLIARI) Ore 16,10 – 16,30 I metodi sismici nella caratterizzazione e nel monitoraggio dei consolidamenti Case History: approfondimenti tematici su casi reali ing. Gianfranco Morelli - dott. Federico Fischanger (Geostudi Astier, LIVORNO)
Ore 16,30 – 16,45 coffee break
Ore 16,45 – 17,10 Valutazione della correlazione tra la variazione percentuale della resistenza dinamica alla punta e la variazione percentuale della resistività elettrica nei terreni di fondazione in seguito all'iniezione di resine espandenti finalizzate agli interventi di consolidamento prof. Gaetano Ranieri - ing. Francesco Loddo (Università degli Studi di CAGLIARI) Ore 17,10 – 17,25 Valutazione dell'efficienza delle iniezioni di resine espandenti per il consolidamento dei terreni di fondazione mediante prove geotecniche prof.ssa Tiziana Apuani (Università degli Studi di MILANO) Ore 17,25 – 17,50 L'intervento: il consolidamento dei terreni di fondazione tramite iniezioni di resine espandenti - Case History: approfondimenti tematici su casi reali ing. Paolo Siano (GEOSEC France Sas) - ing. Luigi Matichecchia(GEOSEC España S.L.) Ore 17,50 – 18,15 Modellazione numerica delle resine espandenti - Numerical modelling of expanding resins - ing. Martino Leoni (WESI Geotecnica) Ore 18,15 – 18,30 Tavola rotonda. Moderatore prof. Alberto Godio (Politecnico di Torino) Ore 18,30 Chiusura dei lavori – prof. Gian Paolo Giani
Il Consiglio dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, concederà n° 3 Crediti Formativi agli Ingegneri Iscritti partecipanti al Seminario.CONSOLIDAMENTO DEI TERRENI DI FONDAZIONE TRAMITE INIEZIONE DI RESINE ESPANDENTI
31 Ottobre 2014
Politecnico di Torino, Corso Duca degli Abruzzi, 24
Sala Consiglio di Facoltà
www.geam.org
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[post_content] => Le soluzioni di consolidamento del terreno mediante iniezione di resine espandenti sono ormai sempre più applicate nel trattamento di terreni di fondazione divenuti instabili e cedevoli con finalità di messa in sicurezza delle costruzioni. Tra le applicazioni disponibili sul mercato e brevettate, diverse per concezione e applicazione, quelle GEOSEC hanno ottenuto una importante qualifica tecnica dall'Istituto ICMQ.
Le qualifiche tecniche riconosciute a GEOSEC da ICMQ significano l’attestazione di un rapporto responsabile verso tutti i Clienti pubblici, privati e i Progettisti. Per primo in Italia, nel settore delle iniezioni con resine espandenti, il gruppo GEOSEC ha voluto porre al centro delle sue attività un rapporto maturo e trasparente, qualificato proprio da ICMQ, organismo tecnico di controllo e ispezione di terza parte indipendente, sicuramente il più autorevole punto di riferimento in Italia nel settore delle costruzioni che contraddistingue la sua missione per la riconosciuta imparzialità.
Una speciale commissione tecnica ICMQ ha eseguito già a far data dall'anno 2010, una scrupolosa attività di controllo tecnico circa la chiarezza, la completezza e l’adeguatezza delle procedure del metodo GEOSEC per il consolidamento e la stabilizzazione dei terreni di fondazione mediante iniezioni e un controllo periodico in campo sui cantieri in corso di esecuzione.
In particolare ICMQ ha provveduto al controllo di:
Tutte le attività diagnostiche del terreno compresi strumenti e software di misura ed elaborazione della tomografia di resistività elettrica 3D utilizzati nei procedimenti GEOSEC;
Modalità di progetto, controllo e verifica dell’intervento;
Certificati relativi ai prodotti d’iniezione e ai materiali utilizzati;
Schede tecniche dei macchinari e delle attrezzature;
Procedure di cantierizzazione e di sicurezza e igiene del lavoro;
Protocolli di gestione di eventuali effetti collaterali e la gestione dei reclami a tutela dei clienti.
A seguire poi ogni anno gli ispettori tecnici ICMQ proseguono una scrupolosa attività di controllo e ispezione in campo su diversi cantieri Europei del gruppo GEOSEC al fine di verificarne l’esatta conformità degli interventi eseguiti con la sua regola dell’arte certificata.
Il gruppo GEOSEC e stato indubbiamente pioniere nel settore dei consolidamenti mediante iniezioni di resine nei terreni ottenendo una importante certificazione ICMQ che qualifica autorevolmente i suoi procedimenti sia su base tecnico documentale che in campo esecutivo di cantiere.
Una qualifica tecnica, quella ICMQ, che consente al gruppo GEOSEC di distinguersi dalla concorrenza e orientarne il mercato a vantaggio della collettività.
Una qualifica che sancisce in modo trasparente quanto autorevole il rapporto con progettisti, direttori dei lavori, committenti pubblici e privati che richiedono al mercato garanzie di massima affidabilità.
Una certificazione autorevole, riconosciuta a livello internazionale, che diviene un utile e preciso riferimento (certificato da ICMQ) per la definizione della regola dell’arte dei procedimenti GEOSEC nel consolidamento dei terreni mediante iniezioni di resine espandenti.
Guarda il video ICMQ e scopri le qualifiche tecniche dei procedimenti GEOSEC:
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[post_content] => La rigenerazione rappresenta la capacità della società di innovare senza distruggere le radici su cui si regge:
è un atteggiamento di coerenza e rispetto per un equilibrio sempre più instabile. La scelta di “costruire sul costruito”, si traduce in due azioni coraggiose: 1) la demolizione delle zone e degli edifici realizzati al di fuori dei parametri architettonici e tecnici minimi, che hanno devastato il paesaggio urbano rendendo le città luoghi di nessuno, deve essere supportata da una modifica radicale della mentalità delle persone, degli amministratori, degli operatori e dei tecnici, da ingenti investimenti economici e infrastrutturali, da trasformazioni urbane che hanno bisogno di tempo per sedimentarsi nella comunità. Non possiamo permetterci di rifare i medesimi errori. 2) Un’altra azione consiste nel recupero del patrimonio edilizio, adeguandolo a elevatissimi standard energetici e sismici, densificando i quartieri con innovativi parametri ambientali e di qualità della vita, nell’idea che la questione della sicurezza ed energetica, non è solo fatto tecnico ma fattore fondamentale per la costruzione della memoria urbana e paesistica dei nostri luoghi. Nell’immediato è il punto da cui partire. Il convegno affronta pertanto in modo pratico, tramite interventi scientifici e trasferimento dello stato della ricerca e sviluppo delle imprese, l’importante tema della rigenerazione edilizia sia dal punto di vista sismico che energetico.
Sponsor della conferenza Tecnaria, Bossong e GeosecScarica il programmaIscriviti all'eventoSegreteria organizzativa:KEYMEDIA GROUP SRL
Via Settembrini, 12/1
42123 Reggio Emilia (RE)
Telefono: 0522521033
Fax: 0522520696
Email: info@futurebuild.it
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[post_content] => Edificato presumibilmente nel 1230 d.c. (cfr. "Capitulum seu Rotulus Decimarum", uno dei documenti piu' antichi della storia ecclesiastica Parmense), dalla meta' del XV secolo l'originario impianto subi' diverse trasformazioni, in particolare la realizzazione dei porticati laterali ad uso dei numerosi pellegrini.
Al 1700 si riferirebbe la radicale trasformazione degli interni ancor oggi visibile, nascondendo per lunghi anni il ciclo di pitture ed affreschi che arricchivano invece le pareti della navata centrale e l’intero sistema delle volte. E' sulle strutture laterali di navata che si e' evidenziato il maggior dissesto del sistema terreno/fondazione.
CONFIGURAZIONE DEL DISSESTO: evidenti lesioni da cedimento diferenziale rivolte alle navate laterali di successiva edificazione.
CONTESTO LITOGICO (da Z=0): nella parte superficiale (da 0,00 a 1,50 m), presenza di materiali di riporto con resistivita' molto elevate, a seguire materiali non coesivi di media resistivita' da 5 a 38 Ohm*m e quindi non privi di matrice limo-sabbiosa con notevoli variazioni di saturazione acquosa e/o di compattazione per giungere a porzioni marcatamente piu' conduttive che possono essere caratterizzate sia da saturazione di fluidi a maggiore componente salina, sia da presenza di matrice fine (argilla, limo);
STRUTTURA DI FONDAZIONE: superficiale in muratura di pietra.
ESTENSIONE INTERVENTO: c.a. 35 ml su due fronti.
IMPIANTO DIAGNOSTICO: rilievo quadro fessurativo, Georadar, prove penetrometriche.
CRITERIO DIAGNOSTICO: analisi in sovrapposizione di tutti i dati rilevati.
Intervento di GEOSEC
Compattazione e consolidamento del sottofondo di struttura.
Preliminarmente e' stata eseguita una diagnostica investigativa finalizzata all'individuazione sia dei volumi di terreno sosttostanti l'impronta del fabbricato per meglio rappresentare le porzioni di terreno nel volume significativo ritenute causa del cedimento nonche' eventuali sottostrutture archeologiche potenzialmente interferenti con le operazioni di intervento. Successivamente si e' provveduto a definire condotti di iniezione mirati verso i volumi di terreno deficitari e soggetti a cedimento.
Le iniezioni sono state poi eseguite in quantita' prestabilita secondo dati di letteratura tra il cordolo di fondazione ed il terreno con resina a lento inizio di espansione Ti (25°C)>40 sec.
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[post_content] => GEOSEC, azienda specializzata nei consolidamenti del terreno di fondazione con iniezione di resine espandenti supportate dall'indagine di tomografia elettrica 3D, ha recentemente presentato GEOSECCRACK TEST™, un’APP mobile gratuita e facile da usare, per il monitoraggio professionale dell'ampiezza di lesioni a parete o pavimenti.
A pochi mesi dal lancio del nuovo software l’azienda è molto soddisfatta dei risultati raggiunti: ci dice infatti Marco Occhi, Amministratore unico di Geosec: "Abbiamo semplicemente realizzato un utile strumento che effettivamente mancava negli APP Stores, mettendolo volentieri a disposizione degli addetti ai lavori, gratuitamente e senza limitazioni tecniche".
GEOSEC CRACK TEST™ è un’ottima alternativa ai soliti fessurimetri analogici, costosi e meno intuitivi. Attualmente disponibile per iphone e ipad, è sufficiente scaricare l’applicazione da App Store, in maniera assolutamente gratuita, seguire le istruzioni del tutorial per iniziare a utilizzarla, per un numero illimitato di lesioni, senza perdita di dati e con la precisione del decimo di millimetro.
Grazie alla fotocamera integrata su iPhone/iPad l’applicazione rileva l'ampiezza della lesione, ne elabora l'acquisizione, la confronta con le misure precedenti e restituisce un grafico rappresentativo della progressione nel tempo. Inoltre è settata per ricordare all'operatore l'acquisizione della successiva misura entro un termine massimo di 15 giorni. Il software permette di correggere la distorsione prospettica dell'immagine e di catalogare nel Data Base tutte le misure acquisite.
GEOSECCRACK TEST™ permette di acquisire misure con precisione di decimi di millimetro e di inviare senza impegno il file report dei dati rilevati all’ufficio tecnico Geosec.
Grazie a un algoritmo matematico dedicato, è in grado di correggere la distorsione prospettica, in modo da riportare ogni immagine di misura su piano parallelo a quello del sistema di riferimento che verrà preliminarmente applicato sulla parete. Quest'ultimo poi può essere stampato autonomamente dall’applicazione e fissato su un supporto rigido adeguato; o su supporti rigidi già predisposti per uso esterno e disponibili dal sito internet del distributore ufficiale Geosec.
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[post_content] => Ormai oggetto di numerosi brevetti e certificazioni a validità Europea, la tecnologia Geosec guarda da alcuni anni e con buoni risultati alla sua espansione sul mercato internazionale.
Fondata in Italia, l'azienda parmigiana già dal 2009 ha iniziato ad esportare con successo il suo brand la sua tecnologia brevettata in Spagna grazie alla collaborazione con Geosec España di Madrid, e più di recente si è rivolta al mercato Francese, grazie alla collaborazione sul territorio con la neo costituita Geosec France.
L’espansione made in Italy in Francia e l’insediamento in Val de Marne Parigi
Il progetto Geosec France ha richiesto la ricerca di una sede adeguata alle esigenze del mercato francese, in forte espansione e alle condizioni geomorfologiche del territorio. La localizzazione prescelta risponde ad una precisa strategia insediativa del network e l’investimento si è dunque realizzato in Val de Marne, un territorio dinamico e attrattivo alle porte di Parigi.
A fronte delle ampie potenzialità che il mercato francese presenta, Geosec France prevede infatti di superare i 4 milioni di euro di fatturato entro il 2014.
L’Agenzia di Parigi – Val de Marne, un prezioso partner per lo sviluppo in Francia
E’ stata l'Agenzia di sviluppo di Val de Marne, un’organizzazione governativa istituita per la promozione economica del territorio, punto di riferimento per le aziende italiane che vogliano estendere le loro attività in Francia, ad assistere il network Geosec nella ricerca del nuovo polo operativo francese. Si tratta di una risorsa preziosa – ci ha detto l'Ing. Marco Occhi amministratore GEOSEC e presidente Geosec France – per tutte le aziende Italiane che cercano un valido punto di riferimento sul territorio d'oltralpe.
Oltre al sostegno in tutte le fasi d’insediamento nel Grand Paris, l’Agenzia può mettere a disposizione delle aziende eccellenti reti per lo sviluppo di contatti con partner e attori economici del territorio, il tutto gratuitamente e con personale italiano.
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[post_excerpt] => Il network GEOSEC, coordinato dalla Geosec di Parma, ha allargato il suo raggio d’azione sul mercato francese, potenziando la sua vocazione internazionale.
L’azienda è specializzata nel consolidamento dei terreni di fondazione mediante iniezione di eco-resine espandenti per restituire stabilità agli edifici lesionati e affetti da cedimenti.
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[post_content] => Preliminarmente sono stati integrati i dati forniti dalla D.L. con una diagnosi ERT 3D, realizzata dai tecnici Geosec, dei volumi di terreno sosttostanti l'intera impronta del fabbricato per meglio rappresentare le porzioni di terreno nel volume significativo ritenute anomale e disomogenee.
Successivamente si è provveduto a definire condotti di iniezione mirati a trasferire effetti sognificativi di riduzione o eliminazione delle anomalie riscontrate verso i volumi disomogenei significativi. Le iniezioni sono state eseguite tra il cordolo di fondazione ed il terreno.
CONCLUSIONI: Sebbene le misure siano state confinate esternamente all’edificio, con l’acquisizione 3D (che utilizza tutti gli elettrodi in contemporanea) è stato possibile ricostruire i valori di resistività del volume significativo anche per una certa porzione al di sotto della costruzione stessa dove sono ancora evidenti le suddette discontinuità orizzontali e la derivante eterogeneità del terreno su cui poggiano le fondazioni.
In seguito all’iniezione di resine Geosec si sono registrati notevoli incrementi dei valori di resistività osservati, con picchi oltre il 30% presenti fino a Z= -4,00 m dal piano campagna pur essendo queste ultime eseguite tra il cordolo di fondazione ed il terreno in appoggio sottostante.
Scheda tecnica:
• Committente: Ministero della Difesa - Base Aeronautica Militare 24° Rep. Genio Campale.
• Destinazione d'uso: Edificio direzionale.
• Configurazione del dissesto: evidenti lesioni da cedimento diferenziale su diverse porzioni di struttura.
• Contesto Litogico (da Z=0): riporto, argille rigonfianti.
• Struttura di fondazione: diretta continua superficiale.
• Estensione intervento: c.a. 80 ml.
• Impianto diagnostico: analisi dei carichi (P,Q,Con,Dis), rilievo quadro fessurativo, CPT fornite dal Cliente, ERT 3D dipolo-dipolo array48 in multistazione.
• Criterio disgnostico: analisi in sovrapposizione di tutti i dati rilevati.
Per ulteriori informazioni
www.geosec.it
[post_title] => Intervento Geosec in un Edificio Direzionale dell'Areonautica Militare
[post_excerpt] => L'edificio presentava evidenti lesioni da cedimento diferenziale su diverse porzioni di struttura. Geosec ha realizzato un intervento di consolidamento del terreno di fondazione mediante iniezione mirata di resina espandente
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[post_content] => Bolognafiere ha ospitato la prima edizione della manifestazione “Sua Eccellenza”, dedicata alle idee che fanno la differenza. “LavoriamociSu” e “Fior di Risorse” hanno organizzato un concorso volto a premiare le PMI di Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria che nell’ultimo anno si sono contraddistinte per l’applicazione di regole di buona prassi aziendali applicate a diversi ambiti: Comunicazione e Relazioni, Gree Management, Engagement, Sviluppo Ricerca e Innovazione, Sicurezza. La manifestazione è stata organizzata con il patrocinio di UNINDUSTRIA BOLOGNA, AIDP Toscana, Gruppo BPER, CONFCOMMERCIO PISTOIA, CNA EMILIA ROMAGNA e con il supporto dei Club IN territoriali (Parma, Modena, Toscana, Marche).
Tra le 7 aziende vincitrici c’è anche la Geosec di Parma, premiata per la capacità di comunicare il marchio e la propria attività utilizzando i nuovi canali web. L’ing. Marco Occhi, amministratore Geosec, ha voluto dedicare questo premio a tutto il personale: “Un riconoscimento che ci permette ancora una volta di ringraziare dipendenti e collaboratori eccezionali che ogni giorno con passione e professionalità contribuiscono in modo determinante al successo del gruppo, dedichiamo a loro questo premio”.
Per ulteriori informazioni
www.geosec.it
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[post_content] => In occasione del 20th Annual Symposium on the Application of Geophysics to Engineering and Environmental Problems (SAGEEP), dopo una rigorosa selezione tra contributi scientifici provenienti da tutto il mondo, Geosec ha esposto al programma finale di sala la presentazione dei risultati del sistema “See&Shoot” per contrastare i cedimenti differenziali del terreno con iniezione controllata di resine.
Gli Ingegneri Italiani M. Occhi, G. Morelli, A. Occhi, D. Gualerzi e F. Fischanger hanno costituito il gruppo scientifico di ricerca e sviluppo della metodologia presentata.
La metodologia
Il sistema “SEE&SHOOT”, protetto da deposito di brevetto Europeo, risolve il problema dei cedimenti del terreno grazie ad un sistema integrato di iniezione resine a controllo geofisico E.R.T. costante in modo sempre meno invasivo, intervenendo secondo logiche mirate “solo dove serve”.
L'iniezione di resine chimiche termoplastiche infatti solo recentemente si è affermata come tecnica diffusa per migliorare le caratteristiche chimico fisiche dei terreni superficiali di fondazione.
Le più antiche applicazioni sostenevano iniezioni standardizzate nel suolo atte a rinforzare il terreno per compressione radiale anche intervenendo su più quote lungo la verticale di iniezione e/o sfruttando più superficialmente l’intuitivo effetto “crick” grazie al “peso” esercitato del fabbricato sovrastante, riempiendo cavità e agglomerando ove possibile le litologie.
L’approccio innovativo di queste metodologie, diverso dalle tradizionali tecniche (sottofondazioni, pali, iniezioni di cemento etc.) altrettanto efficaci ma meno conosciute, ha sempre posto all’attenzione dei tecnici di settore la sentita problematica della gestione dei parametri di progettazione, controllo e validazione finale degli interventi.
Il sistema “SEE&SHOOT” individua le anomalie o disomogeneità del terreno, opportunamente definisce iniezioni mirate di speciali resine e attua un conseguente e necessario controllo sotto terra degli effetti indotti dalle iniezioni al volume di terreno anomalo, basandosi per principio sui seguenti criteri:
a) Definizione di un sistema in situ di progettazione, controllo degli effetti e validazione finale degli interventi.
b) “Valutazione di insieme delle problematiche”, sostenendo concretamente un’analisi tridimensionale del suolo sotto all’impronta del fabbricato ceduto, sovrapposta alle dinamiche strutturali e i conseguenti dissesti rilevati fuori terra.
c) Ricerca della minima invasività dell’intervento, intesa come insieme di azioni atte ad arrecare il minimo disturbo ai delicati equilibri del sistema terreno/casa, concentrando l’azione risolutiva in modo mirato.
Il vecchio approccio di esecuzione di iniezioni alla “cieca” privo di adeguato sistema di indagine e controllo, limitava di fatto la possibilità di personalizzare ogni intervento.
Diversamente la tecnica “SEE&SHOOT” è stata applicata, tarata e testata con significativo successo, in più di cinquanta siti sul territorio italiano ove fabbricati civili manifestavano palesi cedimenti di tipo differenziale del terreno.
I test scientifici eseguiti hanno comportato una notevole acquisizione di insieme di dati geofisici di indagine pari a circa mezzo milione di misure. Questi dati, confrontati con le dinamiche strutturali fuori terra e le caratteristiche meccaniche dei suoli sottostanti, hanno permesso di tarare ed implementare un sistema evoluto che permette di riscontrare gli effetti indotti dalle iniezioni.
Il sistema di misura a controllo attivo con cadenza prestabilita durante l’esecuzione, consente inizialmente al tecnico Geosec, presente sul posto a sovrintendere ogni singola operazione, di impostare il primo livello di progetto dell’intervento. Successivamente vengono effettuati confronti in corso d’opera con le condizioni iniziali e tra diversi stati intermedi, grazie al riscontro concreto degli effetti indotti sul suolo dalle iniezioni già eseguite e le relative variazioni dinamiche in atto.
Per ulteriori informazioni
www.geosec.it
[post_title] => Prestigiosa partecipazione internazionale di Geosec al SAGEEP U.S.A
[post_excerpt] => Prestigiosa partecipazione della Geosec di Parma ai lavori del ventesimo simposio Internazionale sulle applicazioni geofisiche dedicate all'ingegneria geotecnica di prossima generazione, che si è svolto tra l’1 e il 5 aprile 2007 a Denver in Colorado USA
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[post_content] => SEE&SHOOT introduce un preciso concetto tecnico di contrasto ai cedimenti differenziali, che solo una figura specializzata costantemente operativa sul posto (ingegnere/geologo) può gestire correttamente in cantiere.
Descrizione sintetica delle fasi operative di intervento
a. Posa di una serie di rilevatori strumentali sul terreno (stendimenti di sensori) a interasse e sviluppo variabile in funzione della necessaria precisione di controllo sull’impronta del fabbricato;
b. Iniziale identificazione delle anomalie/disomogeneità presenti nel terreno di fondazione e delle possibili concause del cedimento manifestato;
c. Progettazione e realizzazione di una serie di condotti di iniezione opportunamente mirati del diametro di ca. 25 mm, indirizzati solo verso i volumi di terreno anomali/non omogenei, causa del cedimento;
d. Esecuzione di una prima fase di iniezione e relativa necessaria verifica strumentale in corso d’opera degli effetti migliorativi indotti nel sottosuolo;
e. Esecuzione di successive iniezioni mirate, laddove risultasse ulteriormente necessario e fino al raggiungimento finale degli effetti perseguiti nel terreno;
f. A raggiunta omogeneizzazione e/o drastica riduzione delle anomalie individuate nel terreno, sigillatura finale dei condotti di iniezione.
Ulteriori effetti benefici indotti
Gli effetti indotti nel terreno ed i principali vantaggi conseguiti riguardano i volumi di terreno interessati dal carico sovrastante della struttura (bulbo delle pressioni) e sono principalmente:
a. Riduzione e/o allontanamento di acqua o umidità dai volumi di terreno anomali con variazione degli eventuali livelli di saturazione e delle proprietà fisico chimiche degli stessi in funzione della porosità, della permeabilità e del contenuto ionico dei fluidi di ritenzione, modifica sensibile delle correlazioni pesi/volumi e del contenuto d’acqua o umidità presenti.
b. Riempimento e costipazione degli eventuali vuoti presenti e riduzione sensibile delle discontinuità rilevate nel sottosuolo.
c. Ottimizzazione della ripartizione delle tensioni trasmesse dalla fondazione al terreno con diminuzione significativa del carico per unità di superficie;
Ulteriori eventuali effetti aggiuntivi:
a. Isolamento parziale della fondazione;
b. Riattivazione dell’impalcato fondale.
Per ulteriori informazioni
www.geosec.it
[post_title] => Il metodo SEE&SHOOT di Geosec
[post_excerpt] => SEE&SHOOT è un moderno ed efficace procedimento basato su un “sistema integrato” di intervento nel contrasto ai cedimenti differenziali che individua anomalie o disomogeneità presenti nel terreno, opportunamente definisce iniezioni mirate e mini invasive di speciali resine e attua un conseguente e necessario controllo strumentale 3D sotto terra degli effetti indotti dalle iniezioni al volume di terreno riscontrato anomalo e difforme e causa del cedimento
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GEOSEC®, consolidamento dei terreni con iniezione di Eco resine espandenti. Il Team GEOSEC è opportunamente addestrato ed organizzato per operare in modo efficace in qualsiasi contesto operativo.I Laboratori Mobili di iniezione sono veicoli speciali allestiti su camion omologati per operare fino a 90 - 100 mt dal punto di iniezione.
Soluzioni tecnologiche
Metodo SEE&SHOOT®
Per la stabilità della fondazione e il consolidamento in profondità e su più livelli sovrapposti del terreno sottostante, mediante iniezione mirata di resine espandenti sotto il controllo in corso d'opera della tomografia di resistività elettrica.
Metodo SOIL STABILIZATION
Per il consolidamento del sottofondo di pavimentazioni civili ed industriali. Quando la struttura della pavimentazione lo consente sarà inoltre possibile effettuare un sollevamento del manufatto in modo da portarlo al medesimo livello con le zone limitrofe non cedute.
Entrambi i metodi di consolidamento sono rapidi, mini invasivi, economici rispetto alle tecniche tradizionali come palificazioni e iniezioni di cementi.
Le garanzie offerte da Geosec
Qualcosa in più di un semplice attestato. Infatti il successo delle nostre applicazioni e la conseguente soddisfazione finale dei Clienti risiede in particolare:
Nel nostro personale Tecnico e Operativo: Ogni team è formato da almeno un Tecnico e due operai specializzati. Ogni intervento è coordinato dal nostro Geologo sempre presente sul cantiere a sovrintendere ogni lavorazione in stretta collaborazione con il progettista e gli ingegneri dell'ufficio tecnico Geosec.
Nella nostra tecnologia: Non basta solo iniettare resina nel terreno. Per questo GEOSEC ha sviluppato una soluzione brevettata che consente di mirare le iniezioni la dove serve. Grazie alla Tomografia della resistività elettrica 3D è possibile rilevare sotto all'edificio quelle zone di terreno affette da cedimenti con particolare attenzione alla presenza di acqua e vuoti. Mantenendo poi in funzione il monitoraggio durante le iniezioni è possibile verificare gli effetti del consolidamento.
Nel risultato finale: Frutto della nostra costante ricerca scientifica che ci permette di risolvere ogni anno in Europa centinaia di problemi concreti di cedimento. La soddisfazione finale dei nostri Clienti determina la nostra attività e il nostro modo di procedere vuole essere chiaro, realistico e realizzabile. La nostra struttura è fondata su un'organizzazione solida, disciplinata e il sistema di gestione dell'intero gruppo Europeo è certificato ai sensi della norma UNI EN ISO 9001:2008.
GEOSEC risolve nel 97% dei casi e ormai da più di 10 anni ogni problema di cedimento differenziale verticale del terreno di fondazione.
Nelle qualifiche e nelle certificazioni acquisite: La qualifica SOA certificata all'azienda attesta il possesso di tutti i requisiti di ordine generale, finanziario e tecnico-organizzativo per l’esecuzione di Lavori Pubblici della categoria II per opere strutturali speciali. Siamo esecutori diretti dei nostri interventi e ci affidiamo all'esperienza pluriennale maturata con successo sul campo giorno dopo giorno.
Non da ultimo il nostro metodo di stabilizzazione e consolidamento del terreno ha avuto per primo in Italia nel suo settore il privilegio di ottenere il "parere tecnico positivo" e la certificazione della sua "regola dell'Arte" da ICMQ, il più autorevole Istituto Italiano di controllo e ispezione di terza parte indipendente nel settore delle costruzioni.
Nei nostri prodotti: Le nostre resine sono appositamente studiate per l'iniezione nel terreno, sono rigorosamente eco compatibili e stabili nel tempo. Non contengono CFC e agenti espandenti pericolosi per l'ambiente.