Il metodo SEE&SHOOT di Geosec

GEOSEC

SEE&SHOOT introduce un preciso concetto tecnico di contrasto ai cedimenti differenziali, che solo una figura specializzata costantemente operativa sul posto (ingegnere/geologo) può gestire correttamente in cantiere.
Descrizione sintetica delle fasi operative di intervento
a. Posa di una serie di rilevatori strumentali sul terreno (stendimenti di sensori) a interasse e sviluppo variabile in funzione della necessaria precisione di controllo sull’impronta del fabbricato;
b. Iniziale identificazione delle anomalie/disomogeneità presenti nel terreno di fondazione e delle possibili concause del cedimento manifestato;
c. Progettazione e realizzazione di una serie di condotti di iniezione opportunamente mirati del diametro di ca. 25 mm, indirizzati solo verso i volumi di terreno anomali/non omogenei, causa del cedimento;
d. Esecuzione di una prima fase di iniezione e relativa necessaria verifica strumentale in corso d’opera degli effetti migliorativi indotti nel sottosuolo;
e. Esecuzione di successive iniezioni mirate, laddove risultasse ulteriormente necessario e fino al raggiungimento finale degli effetti perseguiti nel terreno;
f. A raggiunta omogeneizzazione e/o drastica riduzione delle anomalie individuate nel terreno, sigillatura finale dei condotti di iniezione.
Ulteriori effetti benefici indotti
Gli effetti indotti nel terreno ed i principali vantaggi conseguiti riguardano i volumi di terreno interessati dal carico sovrastante della struttura (bulbo delle pressioni) e sono principalmente:
a. Riduzione e/o allontanamento di acqua o umidità dai volumi di terreno anomali con variazione degli eventuali livelli di saturazione e delle proprietà fisico chimiche degli stessi in funzione della porosità, della permeabilità e del contenuto ionico dei fluidi di ritenzione, modifica sensibile delle correlazioni pesi/volumi e del contenuto d’acqua o umidità presenti.
b. Riempimento e costipazione degli eventuali vuoti presenti e riduzione sensibile delle discontinuità rilevate nel sottosuolo.
c. Ottimizzazione della ripartizione delle tensioni trasmesse dalla fondazione al terreno con diminuzione significativa del carico per unità di superficie;

Ulteriori eventuali effetti aggiuntivi:
a. Isolamento parziale della fondazione;
b. Riattivazione dell’impalcato fondale.

Per ulteriori informazioni
www.geosec.it

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