Il Decreto Legge 21 ottobre 2021, n. 146 è stato approvato per affrontare molte questioni urgenti in Italia. Uno dei punti chiave del decreto è il miglioramento della sicurezza sul posto di lavoro. Inoltre, la legge prevede benefici per i lavoratori che sono stati colpiti dalla COVID-19 e proroga il rifinanziamento per chi acquista veicoli non inquinanti. Infine, il decreto prevede misure per dilazionare il pagamento delle cartelle esattoriali. Mentre alcune di queste disposizioni sono applicabili solo a breve termine, altre avranno un impatto più duraturo. In ogni caso, il Decreto Legge 21 ottobre 2021, n. 146 è un passo necessario per garantire che la forza lavoro italiana sia protetta e possa prosperare nei mesi e negli anni a venire.
Sono molte le modifiche apportate al Decreto, noto anche come Testo Unico sulla Sicurezza del Lavoro (TUSL), che stabilisce le regole per la sicurezza sul lavoro in Italia. Il cambiamento forse più significativo è la maggiore tempestività con la quale è possibile intervenire grazie a diverse novità in ambito di controllo, tra le più importanti è previsto un notevole rafforzamento del ruolo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) attraverso l’adozione di procedure rapide per il reclutamento di ispettori e personale tecnico/amministrativo. In questo modo vengono garantiti maggiori controlli e sanzioni più severe per le aziende che non rispettano le misure di vigilanza, prevenzione e protezione sul luogo di lavoro.
Per questo motivo è molto importante essere al corrente di tutte le modifiche e adottare tutti gli obblighi di legge al fine sia di non incorrere in sanzioni, ma ancor di più prevenire ed evitare incidenti sul lavoro.
Sicurezza in cantiere - La nuova circolare INL di Dicembre 2021.
La circolare fornisce chiarimenti sulle attività ispettive dei servizi di prevenzione in merito alla sospensione delle attività aziendali in caso di "gravi violazioni" nel campo della sicurezza del lavoro. In base al nuovo regolamento, le aziende che si trovano a commettere gravi violazioni in materia di sicurezza del lavoro dovranno sospendere immediatamente le loro attività.
In questo modo gli ispettori potranno condurre un'indagine approfondita e assicurarsi che vengano messe in atto le misure correttive necessarie. La sospensione rimarrà in vigore fino a quando l'azienda non avrà corretto tutte le violazioni e non sarà ritenuta conforme alle norme sulla sicurezza del lavoro.
Tra le gravi violazioni troviamo:
Omessa redazione del DVR (Documento di Valutazione del Rischio);
Mancanza di un piano formale di emergenza e di evacuazione
Formazione e addestramento dei lavoratori assenti;
La mancata costituzione del Servizio di Prevenzione e Protezione e nomina del relativo Responsabile (RSPP);
Inadeguata supervisione della rimozione o della sostituzione dei dispositivi di sicurezza o di segnalazione;
La mancata o incompleta elaborazione del POS (Piano Operativo di Sicurezza);
La mancanza di misure per evitare cadute dall'alto, seppellimenti ed elettrocuzione;
Le attività che espongono i lavoratori a rischi biologici da atmosfere esplosive, cancerogeni, manutenzione, rimozione, smaltimento e bonifica di amianto.
Coordinatori sicurezza sui cantieri
A partire dal 2008, il Decreto Legislativo 81/2008 prevede che il Coordinatore per la Sicurezza di qualsiasi cantiere temporaneo o mobile debba seguire un corso di aggiornamento ogni cinque anni. Il corso di aggiornamento deve avere una durata di 40 ore e deve riguardare sia la fase di progettazione che quella di esecuzione del progetto edile (CSP e CSE). Questo requisito aiuta a garantire che i coordinatori della sicurezza siano aggiornati sulle procedure e sulle normative di sicurezza più recenti. Inoltre, aiuta a identificare qualsiasi potenziale pericolo che potrebbe non essere stato presente al momento della costruzione originale. Seguendo il corso di aggiornamento, i coordinatori della sicurezza possono contribuire a proteggere i lavoratori e a prevenire gli incidenti nei cantieri.
Il mancato aggiornamento nei tempi previsti del coordinatore, lo sospende dal ruolo fino al completamento della formazione. Questa sospensione può avere gravi conseguenze per il progetto, in quanto impedisce al coordinatore di svolgere i suoi compiti. Per evitare che ciò accada, è fondamentale che i coordinatori si tengano aggiornati sulla loro formazione.
GoPillar Academy, la principale piattaforma mondiale di corsi certificati online per l'aggiornamento e la formazione dedicata ai professionisti del mondo della progettazione, mette a disposizione degli utenti di Infobuild un corso completo di 40 ore a soli 109€ + iva per assolvere agli obblighi di legge di aggiornamento.
Il corso di aggiornamento online sulla sicurezza nei cantieri temporanei e mobili e nella fase di progettazione è un ottimo modo per tutti coloro che lavorano in un cantiere edile di tenersi aggiornati sulle ultime norme di sicurezza.
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[post_excerpt] => Decreto sicurezza sul lavoro: modifiche apportate circa la sicurezza sui cantieri e sugli obblighi previsti per i coordinatori della sicurezza sui cantieri.
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Il Path Tracer
Chiunque abbia utilizzato Twinmotion 2023 sa che è uno strumento incredibilmente potente per la visualizzazione di progetti architettonici. Ma finora il suo motore di rendering in tempo reale non è stato in grado di produrre lo stesso livello di foto-realismo di un renderer offline come V-Ray o Corona. Tutto questo è cambiato con l'introduzione del Path Tracer. Con la semplice pressione di un pulsante, ora puoi produrre immagini fisse e panoramiche a pixel finali che rivaleggiano con la qualità di qualsiasi renderer offline. Inoltre, grazie all'accelerazione DXR, puoi fare tutto questo in pochi minuti. Se sei alla ricerca di un modo semplice e veloce per creare splendidi rendering, Path Tracer è assolutamente da provare.
L'illuminazione, in una scena, può cambiare completamente l'atmosfera di uno spazio e con il nuovo HDRI Skydome di Twinmotion puoi ottenere effetti di luce davvero belli e realistici. Lo Skydome ti dà un maggiore controllo sull'illuminazione della tua scena e la libreria integrata di 285 cieli diversi, tutti disponibili in 2K, 4K e 8K, ti permette di trovare quello perfetto per il tuo progetto. Che si tratti di una giornata luminosa e soleggiata o di una scena notturna umorale e suggestiva, c'è un cielo adatto. E se vuoi utilizzare una texture HDRI personalizzata, puoi farlo. Solo la fantasia è il limite!
La possibilità di eseguire il rendering di viste dall'alto ortografiche con luci e ombre accurate è una svolta per i progetti architettonici. Fornisce un livello di dettaglio e di comprensione che prima non era possibile. Il Path Tracer permette di vedere come la luce interagirà con gli spazi di un edificio e queste informazioni sono essenziali per prendere le giuste decisioni di progettazione.
Il Path Tracer richiede Windows DirectX 12 e una GPU che supporti il ray-tracing in tempo reale DXR.
Interni ed esterni iper-realistici
La nuova versione di Twinmotion 2023 include circa 150 nuovi asset di arredamento. Grazie a queste nuove risorse, è possibile creare interni ed esterni più realistici per i tuoi progetti, inoltre le risorse sono archiviate nel cloud, in modo da poter scaricare solo ciò che serve. Questo aiuta a mantenere le dimensioni del pacchetto gestibili.
L'aggiunta di due nuove categorie di Quixel Megascans, con oltre 2.000 nuove decalcomanie e più di 200 nuove specie di piante 3D in Twinmotion. Si possono selezionare le varianti di ciascun set di piante 3D da utilizzare, in modo da trovare facilmente la pianta perfetta per ogni progetto. Questo amplia la libreria esistente di oltre 1.000 piante 3D, offrendo ancora più opzioni per creare paesaggi realistici. Grazie a queste nuove aggiunte, è possibile creare ambienti ancora più realistici che faranno sicuramente colpo sui tuoi clienti.
Le decalcomanie sono un ottimo modo per aggiungere dettagli e realismo e con i recenti aggiornamenti di Unreal Engine sono diventate ancora più potenti. Grazie alla possibilità di utilizzare texture personalizzate per Reflectivity, Glow, Bump e Metalness, puoi creare decalcomanie dettagliate che si adattano perfettamente all'aspetto delle tue scene. Inoltre, grazie alla qualità migliorata di alcune decalcomanie standard, potrai ottenere un realismo ancora maggiore. Tuttavia, bisogna tenere presente che le decalcomanie non sono attualmente supportate dal Path Tracer. Ciò significa che non potrai ottenere tutti i vantaggi dell'illuminazione globale e dei riflessi quando usi le decalcomanie. In generale, comunque, le decalcomanie sono un ottimo strumento per aggiungere dettagli ai tuoi progetti realizzati con Unreal Engine.
Condividere il proprio lavoro
Ci sono stati importanti miglioramenti a Twinmotion Cloud. Con la nuova versione, ora puoi condividere le tue presentazioni e i tuoi panorami su tablet o smartphone iOS o Android, tramite un semplice URL web, eliminando la necessità per i tuoi clienti di disporre di potenti workstation o di scaricare eseguibili di grandi dimensioni. In precedenza, Twinmotion Cloud era disponibile in Early Access solo per i licenziatari commerciali completi, ma oggi il programma è aperto a tutti gli utenti Twinmotion, compresi gli utenti didattici e i trialisti. Grazie a questi nuovi miglioramenti, Twinmotion Cloud è davvero il modo più semplice per condividere il tuo lavoro con i clienti, ovunque essi si trovino.
La nuova funzione Panorama Sets di Twinmotion Cloud è un ottimo modo per condividere i contenuti con gli altri. I panorami sono collegati tra loro in modo da poter navigare tra di essi e i contenuti possono essere visualizzati in alta qualità anche su un dispositivo di bassa qualità. Inoltre, i contenuti non dipendono da una connessione internet forte/stabile. Di conseguenza, puoi condividere facilmente le scene di Twinmotion 2023 con altri senza preoccuparti della qualità dei loro device o della potenza della connessione.
Fare una presentazione è ora più facile che mai, grazie alla possibilità di copiare semplicemente il link e condividerlo. Non è più necessario utilizzare un modulo e-mail dedicato come in precedenza. Puoi anche aggiornare le presentazioni per fare in modo che il link di una presentazione dia sempre accesso alla versione più recente. In questo modo è facile mantenere il pubblico aggiornato sulle ultime versioni del tuo lavoro.
Altre novità
Datasmith è un potente strumento che consente agli utenti di importare dati da più strumenti CAD e BIM nella stessa scena Twinmotion. Con il rilascio dell'ultima versione di Datasmith, gli utenti possono ora sincronizzare simultaneamente i file provenienti da più strumenti CAD e BIM, rendendo più facile che mai lavorare con set di dati complessi. Questa nuova funzione farà risparmiare tempo e fatica e ti permetterà di concentrarti sul tuo compito principale: creare!
Una delle aggiunte più interessanti è la possibilità di caricare e visualizzare le scannerizzazioni 3D, che consentono di visualizzare un progetto nel contesto del paesaggio e/o delle strutture esistenti. Si tratta di uno strumento prezioso per architetti e ingegneri che hanno bisogno di vedere i loro progetti in relazione a edifici e paesaggi esistenti. Inoltre, sono supportati i formati LiDAR più diffusi, tipicamente acquisiti nel contesto di applicazioni architettoniche o industriali. Con questa nuova versione, potrai creare modelli e visualizzazioni ancora più realistici. Infine, è stata aggiunta la possibilità di sostituire automaticamente i materiali importati con quelli Twinmotion per ottenere risultati di qualità superiore. Questo avviene tramite una Tabella di sostituzione dei materiali, che ti permette di definire le regole di sostituzione che verranno eseguite ogni volta che Datasmith importa o reimporta i dati da un'applicazione di progettazione.
3Dconnexion offre ora il supporto per SpaceMouse, SpaceMouse Pro e SpaceMouse Enterprise. Questi dispositivi sono stati progettati per offrire un'esperienza di navigazione 3D fluida ed efficiente, con l'accesso ai comandi più utilizzati tramite pulsanti programmabili e la possibilità di passare senza problemi da un'applicazione 3D all'altra. Indipendentemente dal dispositivo di input scelto, ora potrai controllare con precisione la traslazione, la rotazione e la scalatura degli oggetti grazie alla nuova possibilità di modificare i perni degli oggetti e di eseguire azioni nello spazio locale.
Come sappiamo tutti, una piccola distrazione può farti perdere rapidamente lo stato di concentrazione. Ecco perché la modalità a schermo intero di Twinmotion 2023 ti permette di immergerti nell'ambiente e di fare modifiche senza che nessun elemento dell'interfaccia ti intralci. Sia che tu stia trasformando, copiando, incollando o cancellando oggetti, puoi farlo senza doverti preoccupare di nient'altro. Questo rende l'esperienza di editing molto più efficiente ed è uno dei tanti motivi per cui Twinmotion è uno strumento così potente. Inoltre, è stato rielaborato il materiale della neve per la copertura del terreno per renderlo più realistico ed è stata migliorata la maschera di aspetto per rendere più gradevoli le transizioni tra le aree con e senza copertura di neve. Queste piccole modifiche fanno una grande differenza nella qualità complessiva dell'esperienza di lavoro.
Vuoi utilizzare anche tu un potente e versatile software per creare Render 3D fotorealistici e percorsi di Realtà Virtuale come Twinmotion? Impara dalle basi fino al livello avanzato con un docente specializzato tramite il corso GoPillar a un prezzo scontato.
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[post_excerpt] => Twinmotion 2023 è uno strumento per la visualizzazione di progetti architettonici e permette di creare splendidi rendering 3D con pochi clic.
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Cos'è Civil 3D e cosa fa?
Civil 3D è un'applicazione software per l'ingegneria civile utilizzata dai professionisti per aiutare a pianificare, progettare e gestire progetti infrastrutturali su larga scala. Da strade e ponti a canali e dighe, Civil 3D è stato utilizzato per alcune delle strutture più iconiche del mondo. Il software è stato progettato per semplificare il processo di progettazione, facendo risparmiare tempo e denaro e garantendo al tempo stesso che i progetti siano realizzati secondo gli standard più elevati.
Civil 3D offre agli utenti potenti strumenti per il rilievo, la mappatura e la creazione di modelli dei progetti proposti. Include inoltre una serie di funzioni di analisi che aiutano gli ingegneri a identificare i potenziali problemi e a ottimizzare i progetti.
Quali sono i vantaggi dell'utilizzo di Civil 3D per la progettazione delle infrastrutture?
Quando si parla di software per la progettazione di ingegneria civile, ci sono molte opzioni in circolazione. Allora perché scegliere Civil 3D? Innanzitutto, è molto più veloce ed efficiente di altri software di progettazione. L'ambiente di progettazione dettagliato basato su modelli 3D offre strumenti per l'automazione, l'analisi e l'ottimizzazione della progettazione. Questo significa che puoi realizzare i tuoi progetti molto più velocemente e con meno problemi. Inoltre, Civil 3D viene costantemente aggiornato con gli ultimi progressi nel campo dell'ingegneria civile, per cui puoi essere certo di utilizzare sempre il software più aggiornato. Di conseguenza, scegliere Civil 3D è una scelta intelligente per tutti gli ingegneri civili che vogliono essere all'avanguardia nel loro campo.
Se stai cercando una soluzione software potente e facile da usare per la documentazione edilizia, Con Civil 3D puoi generare rapidamente planimetrie basate sul tuo modello di progetto 3D. Questo ti permette di risparmiare molto tempo e fatica rispetto ai metodi tradizionali di documentazione edilizia. Inoltre, Civil 3D può aiutarti ad automatizzare molte delle noiose attività legate alla documentazione di cantiere, come la creazione dei piani e il controllo delle revisioni. Di conseguenza, potrai dedicare più tempo al processo di costruzione vero e proprio, piuttosto che alle scartoffie. Se stai cercando un modo migliore per semplificare la documentazione di cantiere, Civil 3D è la risposta.
Come si colloca Civil 3D rispetto ad altri programmi software utilizzati per la progettazione di infrastrutture?
Il BIM, o Building Information Modeling, è un processo che utilizza la progettazione assistita da computer (CAD) per creare un modello digitale di un edificio. Questo modello può essere utilizzato per coordinare il lavoro di più discipline, come architetti, ingegneri e appaltatori. Il BIM può anche essere utilizzato per creare flussi di lavoro più efficienti in ogni fase del ciclo di vita del progetto, dalla progettazione alla costruzione fino alla gestione delle strutture.
Civil 3D è un'applicazione software che consente agli utenti di creare modelli BIM di progetti di infrastrutture civili, come strade e ponti. Con Civil 3D, gli utenti possono sviluppare progetti più accurati, visualizzare meglio i piani di costruzione e migliorare il coordinamento tra più discipline. Di conseguenza, investire in Civil 3D può aiutare le aziende a risparmiare tempo e denaro sui propri progetti.
Civil 3D è un potente software che consente di progettare e costruire in modo più efficiente strade, autostrade, cantieri e progetti ferroviari. Include strumenti specifici per ogni branca dell'ingegneria civile, rendendolo uno strumento essenziale per ogni ingegnere civile. Include anche strumenti per la creazione di visualizzazioni 3D dei progetti stradali, che possono essere utili per le squadre di costruzione. Civil 3D per i cantieri permette di progettare e costruire in modo più efficiente, consentendo agli ingegneri di creare e modificare rapidamente le planimetrie dei cantieri. Include anche strumenti per la creazione di visualizzazioni 3D dei cantieri, che possono essere utili per le squadre di costruzione. Infine, Civil 3D per i progetti ferroviari consente una progettazione e una costruzione più efficienti, permettendo agli ingegneri di creare e modificare rapidamente i progetti ferroviari. In conclusione, Civil 3D è uno strumento essenziale per tutti gli ingegneri civili che lavorano sulla progettazione di infrastrutture.
Esistono limitazioni all'uso di Civil 3D per la progettazione di infrastrutture?
Anche se Civil 3D è un software molto potente, una delle principali limitazioni di Civil 3D è che non è disponibile per sistemi operativi Linux o macOS. Inoltre, alcune funzionalità di Civil 3D possono essere difficili da padroneggiare per i nuovi utenti. Imparare a usare Civil 3d può essere una sfida importante; non è certo un software immediatamente utilizzabile ed è impensabile imparare da autodidatta a padroneggiare le funzionalità necessarie per sfruttare al meglio questo software nel campo della progettazione di infrastrutture. L'interfaccia utente è piena di funzionalità, la curva di apprendimento è ripida e la documentazione non è facilmente reperibile. Di conseguenza, molti utenti non riescono a orientarsi nel software e non imparano a sfruttarne appieno le potenzialità. Tuttavia, per coloro che sono disposti a investire tempo e fatica, Civil 3d può essere uno strumento immensamente potente. Grazie alla sua vasta gamma di funzioni e opzioni di personalizzazione, è possibile creare progetti davvero sofisticati. Inoltre, la compatibilità del software con altri programmi lo rende una scelta eccellente per i progetti di gruppo. Per chi è disposto a impegnarsi, Civil 3d può essere una risorsa preziosa.
Come sa chiunque abbia mai cercato di imparare un nuovo programma software, trovare una formazione di qualità e a prezzi accessibili può essere una sfida. Questo è particolarmente vero nel mondo dell'ingegneria civile, dove i programmi software utilizzati sono spesso molto complessi e costosi. Ecco perché GoPillar Academy è una risorsa così preziosa. Come prima accademia al mondo specializzata in corsi per professionisti della progettazione, GoPillar Academy offre un corso completo al 100% su Civil 3D. Questo corso è stato progettato per essere accessibile e completo, in modo che tutti possano ricevere la formazione necessaria per avere successo nel proprio settore. Che tu sia agli inizi o un professionista esperto, GoPillar Academy ha il corso che fa per te.
Il software Civil 3D di Autodesk è un potente strumento per la progettazione e la documentazione di progetti di infrastrutture civili. Dalle reti stradali alle gallerie, dai ponti agli acquedotti, il software offre agli utenti una grande quantità di funzioni e opzioni. Il corso di GoPillar Academy ti accompagna passo dopo passo nel processo di impostazione dell'interfaccia, nella creazione di layout e nella generazione di stampe e sezioni tecniche. Durante il percorso, imparerai a sfruttare tutte le funzionalità che Civil 3D ha da offrire, sfruttando al meglio il software per le tue specifiche esigenze di progetto.
Il corso Civil 3D è una guida completa all'utilizzo di Autodesk Civil 3D per la progettazione e la documentazione delle infrastrutture. Acquistalo al prezzo speciale di 109€ + iva anziché 399€ inclusivo dell’Attestato Autodesk Ufficiale.
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Pensi che l’attuale mercato della progettazione architettonica sia in ritardo rispetto allo sviluppo digitale e che sia ancora governato da logiche non meritocratiche? In questo caso la storia che stiamo per raccontarti potrebbe davvero interessarti! E' online da qualche settimana la campagna di crowdfunding che permette a chiunque di diventare socio di GoPillar.com la startup che sta rivoluzionando il mercato della progettazione, cerchiamo di capire di cosa si tratta.
In un mondo sempre più digitalizzato e interconnesso, è sorprendente che la progettazione architettonica rimanga uno dei pochi mercati di servizi ancora quasi completamente offline. Mentre internet e le nuove tecnologie hanno permesso di mettere in contatto persone e aziende di tutto il mondo, l'industria dell'architettura è ancora in gran parte isolata, con aziende e progettisti che operano esclusivamente a livello locale e non si mettono in contatto con persone o idee provenienti da altre parti del mondo. Questo ha reso difficile per i potenziali clienti trovare professionisti qualificati e ha lasciato molti progettisti di talento senza lavoro. Di conseguenza, il settore della progettazione architettonica rimane locale e poco trasparente, il che finisce per svalutare l'intera professione.
Molti designer sono stati costretti a lavorare a distanza durante la pandemia COVID-19 pur non avendo delle reali opportunità di lavoro da cogliere online. GoPillar vuole rimodellare il mercato della progettazione architettonica in modo che sia più dinamico, meritocratico ed efficiente. Questo aiuterà sia i progettisti che i clienti.
Per chi ancora non la conosce, Gopillar.com è una piattaforma web che consente a chiunque abbia un'esigenza di progettazione di ricevere decine di soluzioni progettuali da architetti e ingegneri di tutto il mondo. In questo modo, i clienti possono individuare la soluzione più adatta ai propri gusti e alle proprie esigenze, risparmiando circa il 70% rispetto al costo di un singolo progetto offline ed evitando possibili abusi di asimmetria informativa da parte dei professionisti.
Grazie al metodo di progettazione di GoPillar, i clienti stanno tornando a percepire il valore della progettazione preliminare e allo stesso tempo i professionisti possono competere tra loro in un ambiente dinamico e meritocratico, in cui i migliori talenti possono emergere soltanto grazie alle proprie competenze e alla qualità del loro lavoro. Ma GoPillar è molto più di una piattaforma online per la progettazione architettonica in crowdsourcing. Offre una serie di servizi, tra cui opportunità di lavoro, formazione online e strumenti professionali per architetti, ingegneri e interior designer. Questo lo rende un ecosistema ideale per chi lavora nel mondo della progettazione architettonica.
Se sei un architetto, un ingegnere edile o più in generale un operatore o un appassionato del mondo dell’architettura, oggi hai la possibilità di far parte della rivoluzione digitale del mercato aderendo alla campagna di crowdfunding di GoPillar, infatti, potrai diventare un socio dell'azienda più innovativa al mondo nel mercato della progettazione architettonica.
Come socio di GoPillar potrai contribuire a dare l’indirizzo allo sviluppo futuro del mercato online dell’architettura, contribuendo a definirne le regole e gli orizzonti futuri. Aderire alla campagna è semplicissimo e l’investimento minimo necessario per aderire (€100) è veramente alla portata di tutti. Scopri come partecipare alla rivoluzione digitale dell'architettura e aiuta Gopillar a trasformare definitivamente il mercato!
Clicca qui per scoprire tutte le condizioni dell’offerta: GoPillar Crowdfunding
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[post_content] => Al giorno d’oggi è importante per ogni professionista avere una propria presenza in rete per avere la possibilità di distinguersi e farsi conoscere tra le migliaia di utenti che ogni giorno navigano il web alla ricerca di prodotti e servizi.Per i professionisti della progettazione la questione non cambia, sia che abbiano un piccolo studio o che operino da soli, è importante curare i propri profili in rete per raggiungere nuovi clienti potenziali. Ancora più utile sarebbe avere un proprio spazio dedicato in cui il professionista può presentarsi e mostrare tutte le informazioni più importanti che possano spingere il cliente a contattarlo, dalla biografia al portfolio fino ai servizi offerti e al numero di telefono.Realizzare un sito web professionale è costoso e richiede competenze tecniche molto specialistiche che ci costringerebbero a rivolgerci ad un consulente esterno, cosa che non sempre è adatta al budget di un professionista, soprattutto se è agli inizi del proprio percorso lavorativo. Per fortuna, oggi ci vengono incontro alcune piattaforme web, come WordPress, che ci permettono di realizzare delle pagine web graficamente carine e personalizzabili con i contenuti che più ci servono senza avere grandi competenze informatiche.
Cos’è WordPress e come può aiutare un professionista?
WordPress è un facilitatore per creare siti Web, ovvero una piattaforma che offre dei pacchetti di “codice” preconfezionati che si possono assemblare insieme per creare un sito web senza essere dei tecnici. Esistono altre piattaforme che offrono un servizio simile a quello di WordPress, ma senza dubbio quest’ultimo è diventato negli anni il più usato grazie alla semplicità di utilizzo combinata con possibilità di personalizzazioni virtualmente illimitate. Si pensi che circa il 40% dei siti web attualmente online è realizzato su WordPress.I siti più popolari creati con la tecnologia WordPress sono pagine vetrina e blog personali, ed è qui che questo servizio viene in aiuto di tutti quei liberi professionisti che vogliono stabilire una propria presenza in rete, anche solo per mostrare il proprio portfolio progetti o i propri contatti. Inoltre, Wordpress, se sapientemente utilizzato, permette al nostro sito web di essere indicizzato nei motori di ricerca, ovvero di essere mostrato da Google a quegli utenti che stanno facendo una ricerca adatta al nostro profilo.Si possono, quindi, facilmente intuire i benefici per un professionista di utilizzare questo strumento per creare una propria presenza in rete: la possibilità di apparire nei motori di ricerca e attrarre così nuovi potenziali clienti e visitatori.
Quali sono le risorse che dovrò impiegare per creare il mio sito web in WordPress?
Uno dei vantaggi principali di WordPress è che per i singoli professionisti ha sia una versione completamente gratuita, sia una versione a pagamento, ma comunque molto economica, che contiene più funzionalità da utilizzare, come, ad esempio, la possibilità di inserire un calendario per prenotare un appuntamento, di raccogliere le e-mail degli utenti che atterrano sul sito o addirittura creare un piccolo e-commerce per vendere i propri servizi online.Creare una propria pagina online con questa piattaforma risulta abbastanza intuitivo anche per chi parte da zero e non ha alcuna conoscenza dei linguaggi informatici, basta prendere familiarità con il meccanismo complessivo e conoscere gli strumenti di base, dopodiché si può creare il proprio sito personalizzato e pubblicarlo online già nell’arco di qualche giorno.Alla luce di questo le uniche risorse che dovrai impiegare per creare un tuo sito web personale in WordPress sono il tempo e la creatività nei contenuti per creare una tua pagina web personale accattivante e che ti permetta di distinguerti facilmente dai tuoi competitor!Se vuoi cimentarti anche tu nella creazione di uno spazio personalizzato per farti trovare in rete dai tuoi clienti attuali e potenziali, GoPillar Academy mette a disposizione per i lettori di Infobuild un intuitivo video-corso su WordPress della durata di 11 ore che ti guiderà passo dopo passo nella creazione da zero di un Sito Web personale utile per pubblicizzare il tuo lavoro o quello del tuo studio a soli 99€ + iva!
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[post_content] => Vuoi capire se adottare una piattaforma di collaborazione in BIM, come Autodesk BIM 360°, per il tuo team o il tuo studio? Di seguito analizziamo qual è lo scopo di una piattaforma come BIM 360° Collaborate e come può aiutare a risparmiare tempo e denaro sia in fase di progettazione che nelle fasi successive.
Per definizione si può dire che non c’è BIM senza collaborazione. Infatti, l’obiettivo principale della nuova tecnologia BIM, che sta spopolando nel campo edilizio-architettonico proprio a causa della sua funzionalità e dei benefici che apporta nel lungo temine, è quello di integrare una grande quantità di informazioni che prima erano frammentate e difficili da reperire e conservare in un unico modello. Per raggiungere questo obiettivo, per far sì che il modello BIM racchiuda al suo interno tutte le informazioni dell’edificio utili non solo in fase di progettazione ma anche in fase di cantiere e di successiva manutenzione dell’immobile, è cruciale che diverse figure, esperte in diversi campi, collaborino insieme e lavorino sullo stesso file di progetto.
La maggior parte dei software che si occupano di BIM mettono a disposizione, appunto, delle piattaforme che rendono possibile la condivisione e la collaborazione sugli stessi file grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie in Cloud, che permettono ai file di essere conservati direttamente in rete, e non su un supporto fisico, per poter essere poi recuperati e aperti all’occorrenza su qualsiasi dispositivo e in qualsiasi luogo utilizzando un codice d’accesso.
È questo uno dei principali aspetti di BIM 360°, la piattaforma messa a disposizione da Autodesk per permettere ai Team AEC di collaborare in tempo reale alla costruzione di un unico modello, condividere facilmente dati, documentazione e informazioni e monitorare lo stato di avanzamento del progetto sia in fase preliminare che in fase esecutiva e di cantiere.
Sono quattro gli ambiti principali che compongono la suite di BIM 360° Collaborate e che permettono di far sì che il processo integrato della realizzazione di un edificio sia gestibile in un’unica piattaforma, dalla progettazione preliminare fino alla fase di manutenzione del ciclo di vita dell’edificio, con notevoli risparmi di tempo e di risorse impiegate negli studi di progettazione. In particolare, vediamo brevemente di seguito le quattro funzionalità che rendono BIM 360° il principale alleato di tutti i team che lavorano o vogliono lavorare in maniera integrata ai progetti BIM.
BIM 360° Design
Andiamo con ordine nell’analisi delle principali funzionalità di BIM 360° partendo dalla fase di progettazione preliminare. La prima e utilissima piattaforma che ci mette a disposizione Autodesk è uno spazio in Cloud dove poter condividere e salvare i modelli in BIM in modo da permettere a più persone del team, magari con diverse specializzazioni, di apportare le modifiche ad uno stesso modello che si aggiorna costantemente in tempo reale. BIM 360° Design permette inoltre di evitare lo spreco di tempo e di risorse IT necessario al costante scambio di file di grandi dimensioni all’interno del team.
BIM 360° Docs
La seconda grande piattaforma messa a disposizione da BIM 360° è la sezione DOCS dedicata alla produzione e alla conservazione di tutta la documentazione relativa all’edificio nel suo intero ciclo di vita e non solo di progettazione. BIM 360° Docs permette anche di condividere la documentazione con persone che sono al di fuori del team o che non usano software BIM, come i committenti o i tecnici che si occuperanno della manutenzione dell’edificio.
BIM 360° Glue
Per quanto riguarda la fase di revisione e realizzazione del progetto esecutivo finale, BIM 360° offre la piattaforma Glue, creata appunto, come suggerisce il nome, per mettere insieme tutti i pezzi del modello, per inserire annotazioni e informazioni aggiuntive e, infine, per fare un ultimo check-up finale con analisi di fattibilità e rilevare eventuali interferenze o errori nel modello.
BIM 360° Build
Per ultimo, passando alla fase di costruzione, BIM 360° Build è uno strumento che sicuramente fa comodo a tutti i team integrati AEC in quanto permette a tutti i tecnici di monitorare in tempo reale l’andamento del cantiere in tutte le varie fasi, di controllare lo stato e il quantitativo di risorse utilizzate e di monitorare i sistemi di sicurezza in loco. Il sistema di monitoraggio BIM 360° Build permette così un notevole risparmio di tempo e denaro dovuto alla minimizzazione degli imprevisti e dei ritardi.
Vuoi integrare anche tu la piattaforma Autodesk BIM 360° nel flusso di lavoro del tuo team AEC? Impara ad impostare accessi, condivisioni, documenti e tutte le funzionalità della piattaforma BIM 360° tramite il corso dedicato di GoPillar Academy offerto per gli utenti di Infobuild al prezzo speciale di 99€ + iva anziché 249€.
[post_title] => Cos'è BIM 360°, la nuova piattaforma di Autodesk?
[post_excerpt] => Qual è lo scopo della piattaforma BIM 360° Collaborate e come può aiutare a risparmiare tempo e denaro in fase di progettazione e nell'intero ciclo di vita dell'edificio.
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[post_content] => I software più in voga del momento, quali Revit e Archicad, ovvero i software che permettono di mettere in pratica la sempre più diffusa e innovativa tecnologia del BIM (Building Information Modeling) risultano in parte carenti dal punto di vista grafico, spesso non avendo nel proprio kit gli strumenti necessari per realizzare tavole finali sufficientemente accattivanti per gli utenti finali. Proprio per questo esistono sul mercato diversi motori di rendering, costruiti come plug-in, che si connettono ai software tecnici principali per permettere al progettista di chiudere il cerchio e di avere a disposizione tutti gli strumenti necessari a realizzare un elaborato finale soddisfacente da tutti i punti di vista. Sicuramente, durante la realizzazione di un progetto o di una commessa la parte tecnica riguardante le soluzioni progettuali e le tecnologie usate svolge il ruolo più importante e definitivo per soddisfare le richieste del committente. Tuttavia, il valore della parte tecnica non è sempre facile da spiegare e veicolare ai clienti, soprattutto se non sono del settore, senza l’aiuto e il supporto di elaborati quali render 3D fotorealistici, video animati o Virtual Tour.Uno dei motori di rendering per Revit che si sta sempre più affermando sulla scena, è l’innovativo Enscape Renderer, un plug-in messo a punto nel 2013 da un’azienda tedesca che si pone come obiettivo proprio quello dell’ottimizzazione grafica degli elaborati architettonici nel modo più semplice e immediato possibile per il progettista. È proprio per questa vision aziendale, che anche i tecnici meno esperti della visualizzazione 3D riescono ad integrare facilmente Enscape nel proprio flusso di lavoro e a raggiungere risultati ottimali senza mai uscire dal software di riferimento usato per la creazione del modello 3D e della documentazione tecnica.Enscape facilita molto, inoltre, la collaborazione in team, grazie alla visualizzazione Real Time che permette di visualizzare un’anteprima del risultato finale che si sta ottenendo rispetto alle modifiche di volta in volta effettuate dai vari collaboratori; questo lo rende particolarmente adatto per i software BIM, ed in particolare per Revit, che hanno fatto della collaborazione e dei sistemi “open-BIM” il proprio segno distintivo.Non è un caso che, secondo il sito ufficiale di Enscape, ben l’85% dei migliori studi di architettura al mondo si siano convertiti a questo motore di rendering per le proprie visualizzazioni grafiche. Importante è, anche, l’enfasi che Enscape dà alla realtà virtuale, permettendo di creare facilmente non solo i classici render statici, ma anche ambientazioni esplorabili e video-render, sempre più apprezzati nel mercato da piccoli e grandi committenti. Infatti, il motore di rendering Enscape lavora bene, anche con visori di tipo Oculus o HTC permettendo ai progettisti di creare progetti in cui l’utente può immergersi ed esplorare liberamente. Notiamo, comunque, come non ci sia bisogno di computer molto prestanti o dotazioni particolari per far lavorare correttamente Enscape che, essendo un software GPU, richiede prestazioni di RAM e Scheda Grafica del tutto accessibili per un qualsiasi pc portatile.Dalla nostra presentazione si può facilmente dedurre come il motore di rendering Enscape può facilitare di molto il lavoro di un progettista fornendogli strumenti in più e permettendogli così di esaudire più facilmente le richieste dei propri committenti. Oltre che con il software Revit, Enscape si può integrare anche con software quali Sketchup, Rhinoceros, Archicad e Vectorworks.Per chi fosse alla ricerca di un motore di Rendering funzionale e accessibile da abbinare al software per la modellazione in BIM Revit, GoPillar Academy mette a disposizione un percorso di formazione completo di Enscape Renderer per Revit della durata di 12 ore tenuto da un docente specializzato e comprensivo di Attestato Finale Ufficiale. Approfitta dell’offerta per i lettori di Infobuild a soli 99€ + iva anziché 349€!
[post_title] => Enscape 3.0: il motore di Rendering per Revit
[post_excerpt] => Enscape Renderer è un innovativo motore di rendering per Revit che permette l’ottimizzazione grafica degli elaborati architettonici.
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[post_content] => Quando si parla di modellazione 3D, Sketchup è un alleato potente che permette di arrivare al risultato necessario in poco tempo e facilmente. Inoltre, grazie a molti innovativi strumenti per il rendering sul mercato, che rendono disponibili i propri prodotti anche sottoforma di plug-in agganciabili a Sketchup, è possibile oggi superare i limiti qualitativi dei render prodotti con Sketchup fino ad arrivare a risultati quasi fotorealistici.Sappiamo che l’unico vero limite di utilizzare un software come Sketchup risiede nel suo motore di rendering interno che non sempre permette di esportare rendering fotorealistici, soprattutto in termini di luci e diversità dei materiali. Per questo, sempre più spesso, renderisti, progettisti e designer di tutto il mondo scelgono di abbinare l’accessibile modellatore 3D Sketchup a software di rendering con prestazioni grafiche più elevate, piuttosto che rivoluzionare il proprio metodo di lavoro da zero.Vediamo di seguito quali sono i migliori strumenti per il rendering da usare in abbinamento con il software Sketchup per ottenere risultati ottimali.
V-Ray di Chaos Group
Lo strumento per il rendering su Sketchup e più diffuso e amato è sicuramente il famoso motore di rendering V-Ray che da qualche tempo è disponibile come plug-in da installare direttamente in Sketchup sottoscrivendo un abbonamento mensile o annuale (i primi 30 giorni sono di prova gratuita). V-Ray permette di realizzare ambientazioni realistiche diurne e notturne grazie alla vasta gamma di illuminazioni naturali ed artificiali disponibili, contiene una libreria di oltre 500 diversi materiali pronti all’uso e ha la capacità di renderizzare anche le scene più complesse in video e virual tour animati.
Enscape 3D
Il più recente motore di rendering Enscape3D sfrutta la tecnologia Real Time per trasformare il software Sketchup in un visualizzatore in tempo reale: ciò vuol dire che qualsiasi modifica apportata alla bozza di rendering verrà visualizzata in un box dedicato che mostrerà in real time il risultato finale. Questa tecnologia permette all’utente di risparmiare notevoli quantità di tempo di calcolo e, quindi, di raggiungere il risultato desiderato in minor tempo. Infine, Enscape permette l’esportazione di diversi formati adatti a strumenti quali visori Oculus Rift o HTC Vive permettendo di creare esperienze ancora più interattive per i clienti finali.
Lumion
Tra i migliori strumenti per il rendering, sicuramente Lumion è uno dei software che sempre più si sta affermando sulla scena grazie alla sua estrema facilità di utilizzo e ai risultati strabilianti in termini di qualità grafica che permette di ottenere. Il suo abbinamento a Sketchup è meno conveniente rispetto ad altri software in quanto non è possibile installare Lumion direttamente all’interno del modellatore 3D ma bisogna ogni volta esportare ed importare il modello .skp. Inoltre, il costo di Lumion è decisamente più elevato rispetto ai software citati e non è disponibile in abbonamento. Tuttavia, se si decide di investire un po’ più di tempo e denaro, Lumion è in grado di dare ampie soddisfazioni sul risultato finale.
Maxwell Render
L’ultimo dei migliori strumenti per il rendering esaminato è il software Maxwell Render, altro tool che si integra direttamente all’interno di Sketchup. Maxwell è un motore di rendering che ha come punto forte sicuramente la parte relativa all’illuminazione, grazie a delle avanzate funzioni di Global Illumination riesce a dare la giusta luce a qualsiasi scena in pochi minuti. Inoltre, grazie allo strumento di denoising, questo software consente di ottenere risultati ottimali ad una velocità dalle 2 alle 6 volte superiore rispetto a un motore tradizionale. A queste caratteristiche bisogna aggiungere anche l’accessibilità di prezzo, che è molto migliore per questo software rispetto ai principali competitor.
Per ricapitolare, il software Sketchup, quando abbinato a uno dei 4 migliori strumenti per il rendering sopra citati, permette di ottenere risultati finali di qualità elevata al pari di altri competitor più griffati arricchendo in questo modo il portfolio progetti di qualsiasi visualizzatore 3D o progettista. Per imparare a realizzare render perfetti e video animati dei propri progetti con la combinazione Sketchup + V-Ray, Infobuild offre il video corso completo e professionale di Michele Parente offerto da GoPillar Academy a soli 99€ + iva anziché 349€. Iscriviti e inizia subito le lezioni!
[post_title] => I 4 migliori strumenti per il rendering su Sketchup
[post_excerpt] => Modellazione 3D: Sketchup permette di arrivare al risultato in poco tempo, soprattutto se utilizzato con uno dei 4 migliori strumenti per il rendering.
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[post_content] => Siamo abituati a pensare alla realizzazione del rendering 3D fotorealistico architettonico come ad un processo complicato, lento e farraginoso e ai software di rendering come a degli strumenti difficilmente abbordabili se non dagli esperti di tecnologia. Al contrario, il software Lumion sta, negli ultimi anni, ribaltando questa convinzione portando negli studi e nelle case dei freelancer un modo più semplice di costruire le proprie ambientazioni in 3D che si avvicina più all’esperienza di un videogame che di un vero e proprio software tecnico.Principalmente per questo motivo sempre più professionisti del settore si stanno convertendo alla tecnologia portata da Lumion, nonostante il costo impegnativo che comporta l’acquisizione della licenza commerciale, rendendolo addirittura usato quasi dal 60% degli studi di architettura più importanti del mondo.Lumion, infatti, mette a disposizione dell’utente un’interfaccia semplice ed intuitiva, amichevole anche per l’utente meno esperto, che si gestisce tramite trascinamento e attivazione/disattivazione di effetti ed elementi piuttosto che sull’impostazione matematica di infiniti parametri come accade nei motori di rendering più tradizionali. Inoltre, si possono trovare all’interno di Lumion fornite librerie di oggetti da inserire nella scena a disposizione dell’untente; anche il tempo di realizzazione delle scene o dei video in 3D è drasticamente ridotto grazie alla tecnologia di renderizzazione in GPU.Un altro dei motivi della popolarità di questo software è la sua compatibilità virtualmente con qualsiasi software di modellazione 3D. Attraverso delle estensioni compatibili, Lumion consente l’importazione di file da Revit, Archicad, Sketchup, 3D Studio Max, Rhinoceros, Vectorworks e altri. Inoltre, grazie al plugin LiveSync diventa addirittura possibile far comunicare in tempo reale Lumion con il software di modellazione preferito in modo che il rendering si aggiorni automaticamente a ogni cambiamento del modello senza dover completare l’importazione da capo.Nonostante la semplicità di utilizzo di Lumion, possiamo affermare che la qualità dei render che riesce a realizzare non viene in nessun modo intaccata. Al contrario, i render e i materiali interni hanno una resa del tutto fotorealistica, grazie anche ad alcuni effetti che mette a disposizione (come texture parzialmente sporche, imperfette o rovinate che danno quel tocco di realtà alle immagini). Inoltre, gli sviluppatori del software si sono particolarmente concentrati sulla contestualizzazione degli edifici nell’ambiente esterno, rendendo questo software adatto anche alla realizzazione di progetti di dimensioni più elevate, come complessi o aree urbane. Tra gli effetti più avanzati di questo software, ricordiamo l’effetto pioggia o foschia, la particolare realisticità dell’illuminazione sia interna che esterna, la connessione con le mappe satellitari che permettono di ricalcare il terreno praticamente com’è nella realtà.Dedichiamo poi una nota dedicata alla creazione di materiale diverso dai tradizionali Render 3D statici. Lumion, infatti, permette di creare presentazioni davvero accattivanti per i committenti finali del progetto, come viste e sezioni dall’alto dei progetti o video in time-lapse che mostrano l’intera realizzazione del progetto popolandolo a poco a poco fino al risultato finale. Infine, le funzionalità di fotoinserimento insite in questo software permettono di dare un tocco finale ai propri progetti inserendoli nel contesto urbano reale in cui si troveranno in pochi semplici mosse.Tutti i motivi sopracitati rendono Lumion uno dei software più all’avanguardia nel settore della progettazione architettonica che è sempre più adottato da architetti, ingegneri, geometri, tecnici e designer per portare a compimento i propri progetti tecnici nel modo più accattivante possibile per l’utente finale senza sprecare grandi quantità di tempo e risorse. Inoltre, grazie alla sua grande compatibilità con i software BIM, è sempre più spesso abbinato a Revit per la finalizzazione della parte grafica dei progetti, in particolare panorama 360°, video animati e VR esplorabili con Oculus Rift.Pertanto, consigliamo a tutti gli addetti ai lavori di non sottovalutare le potenzialità di un software come Lumion; per chi voglia apprendere ad usarlo in modo rapido e veloce, GoPillar Academy mette a disposizione un corso professionale di 15 ore tenuto da un docente esperto che vi guiderà alla scoperta di tutte le funzionalità di questo software all’avanguardia. Il corso è, inoltre, offerto per i lettori di Infobuild a soli 99€ anziché 349€.
[post_title] => Perché convertirsi a Lumion? I vantaggi dei motori di rendering del futuro
[post_excerpt] => Il software Lumion, grazie a un'interfaccia semplice e intuitiva, propone un modo più semplice di costruire le proprie ambientazioni in 3D.
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[post_content] => Con l’introduzione della normativa UNI 11337 nell’ambito del cosiddetto Decreto BIM, ovvero l’insieme di norme che regolano l’introduzione della gestione digitale delle informazioni relative al ciclo di vita degli edifici grazie alla metodologia BIM, sono nate sul mercato nuove figure tecniche sempre più richieste da aziende e studi che hanno bisogno di adeguarsi ai nuovi standard del settore: il BIM Coordinator, il BIM Specialist e il BIM Manager.In particolare, il BIM Coordinator è una figura fondamentale nei processi di trasformazione aziendale verso il modello del Building Information Modeling. Il BIM, infatti, è nato principalmente come strumento per incentivare e ottimizzare la cooperazione tra le diverse figure che fanno parte del ciclo di vita dell’edificio, dalla progettazione alla manutenzione; per questo il BIM Coordinator, ovvero colui che si occupa di coordinare il lavoro dei team che progettano in BIM e di far sì che vengano rispettati gli standard e le normative, ricopre ormai un ruolo chiave nella maggior parte delle aziende e degli studi del settore.
Quali sono le responsabilità del BIM Coordinator?
Il BIM Coordinator è una figura molto ricercata e ben remunerata attualmente sul mercato del lavoro e ricopre diverse mansioni importanti nell’ambito delle commesse e dei progetti BIM, alcune delle quali a supporto delle altre due figure BIM nate con la normativa UNI 11337, ovvero il BIM Specialist e il BIM Manager. Principalmente, il BIM Coordinator è una figura intermedia di collegamento tra i progettisti in BIM che lavorano su software tecnici, come Revit, e il BIM Manager, che gestisce per lo più le commesse, la contrattualistica e la condivisione dei documenti informativi con i clienti. In sostanza, il BIM Coordinator è il responsabile della gestione e monitoraggio del flusso di lavoro del Team; della revisione e correzione dei progetti eseguiti in BIM; del controllo che tutti i file di progetto siano stati realizzati rispettando gli standard IFC di condivisione; della supervisione della produzione della documentazione tecnica e informativa; della pianificazione di fasi, tempi e costi del cantiere.
Come si diventa BIM Coordinator?
Fondamentalmente il ruolo di BIM Coordinator può essere ricoperto da professionisti del settore (architetti, ingegneri, geometri ecc.) che abbiano determinate conoscenze e competenze. Le conoscenze richieste in curriculum, ulteriori alla conoscenza di base del funzionamento dei software BIM, sono principalmente di due tipi:
Conoscere in maniera completa la Normativa BIM: questa conoscenza è fondamentale per supervisionare il lavoro del Team e garantire agli utenti finali che i progetti realizzati siano rispettosi delle procedure BIM e utilizzino gli standard di settore richiesti;
Padroneggiare il software Navisworks in maniera professionale: per assolvere alle sue responsabilità, il BIM Coordinator lavora quotidianamente con software di revisione di progetti in BIM come, ad esempio Autodesk Navisworks, che permettono di unire e controllare i diversi modelli BIM realizzati dal Team per verificare che siano compatibili e per risolvere gli eventuali errori.
Per chi voglia, esiste anche in Italia, un esame ufficiale tenuto secondo la normativa UNI 11337 che rilascia un ulteriore attestazione da allegare al curriculum. Per affrontare l’esame è necessario aver accumulato un’esperienza lavorativa nel settore della progettazione architettonica di almeno 3 anni, di cui almeno 1 anno nell’ambito di progetti svolti in ambito BIM. È, inoltre, necessario essere preparati sull’utilizzo del software Autodesk Navisworks. Se vuoi ricoprire l’importante ruolo di BIM Coordinator ma non conosci ancora il software Navisworks, GoPillar Academy mette a disposizione un corso completo sulla Normativa BIM e sulle funzionalità di Navisworks di 13 ore di video-lezioni disponibili comodamente online.Corso Navisworks in offerta per i lettori di Infobuild a 99€ anziché 349€Corso Navisworks + 13 Crediti Architetti in offerta per i lettori di Infobuild a 119€ anziché 399€
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[post_excerpt] => Il BIM Coordinator è una figura fondamentale nei processi di trasformazione aziendale verso il modello del Building Information Modeling: coordina il lavoro dei team che progettano in BIM e fa sì che vengano rispettati gli standard e le normative.
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[post_content] => Archicad è forse il primo software ad essere stato sviluppato nativamente con la tecnologia BIM al suo interno; le prime sperimentazioni di Archicad con il meccanismo BIM risalgono al 1984, quasi un ventennio prima del debutto di Revit BIM by Autodesk e un trentennio prima della direttiva Europea 24/2014 che ne regolamenta l’utilizzo a cascata per tutti gli interventi di edilizia pubblica nei paesi comunitari.Per questo motivo, il software Archicad è considerato una pietra miliare della conversione alla tecnologia BIM e la casa produttrice Graphisoft ha accumulato negli anni tutta l’esperienza necessaria a rendere Archicad lo strumento ideale per progettare con il metodo del Building Information Modeling.Prima di addentrarci nell’analisi dei diversi benefici che Archicad offre all’utente che decide di integrarlo nel suo flusso di lavoro, spieghiamo brevemente per l’utente inesperto cosa vuol dire progettare in BIM. Progettare in BIM significa sostanzialmente integrare una quantità di informazioni importanti e significative relative all’edificio nei propri disegni tecnici, al fine di semplificare e rendere più accurate le fasi successive di intervento edilizio e gestione del ciclo di vita dell’edificio stesso.A differenza dei tradizionali progetti in CAD, costituiti da un insieme di forme o linee e misure, i progetti in BIM sono costituiti da un insieme di “oggetti” (oggetto muro, oggetto porta, oggetto divano e così via) che sono in grado di contenere al loro interno importanti informazioni riguardanti i materiali, i costi, vincoli e qualsiasi altro tipo di parametro che li caratterizza. Archicad storicamente permette questa modellazione per oggetti parametrici, chiamati al suo interno “smart objects” ed è per tanto lo strumento ideale per implementare il BIM.
Quali sono le caratteristiche che rendono Archicad lo strumento perfetto per i tuoi progetti in BIM?
BIMCloud
Uno dei principali strumenti che Archicad ha messo a punto per promuovere la diffusione della progettazione in BIM all’interno di team e studi è la piattaforma BIMCloud. L’approccio BIM, infatti, comporta spesso che diversi tecnici debbano lavorare allo stesso modello, spesso contemporaneamente, per curarne diversi aspetti (si pensi alla progettazione strutturale, all’impiantistica, all’impaginazione grafica). Grazie a BIMCloud, è possibile lavorare allo stesso modello in contemporanea recependo in tempo reale le modifiche effettuate da un collega, in modo da minimizzare i cosiddetti tempi morti. Inoltre, il potente BIMCloud di Archicad funziona correttamente a prescindere dalla velocità della connessione internet o della posizione dell’utente, è una piattaforma perfetta, perciò, per il moderno smart working.
BIMx
Ti preoccupa la fase esecutiva e cantieristica? Un altro importante strumento che Archicad mette a disposizione è BIMx, una piattaforma interattiva che ti consente di portare il tuo progetto sempre con te e averlo a portata di mano. Grazie all’App per dispositivi mobili, infatti, si potrà navigare all’interno del progetto in modalità VR e apportare semplici modifiche direttamente sul cantiere.
Libreria
Un altro motivo per cui Archicad è molto apprezzato dai suoi utenti è la libreria interna di “smart objects” 3D che mette a disposizione inclusa nella licenza. La libreria è in costante espansione e contiene al suo interno un elevato numero di oggetti standard e moderni nonché una certa quantità di materiali applicabili per dare vita ai propri render 3D. Tutti gli oggetti inclusi, inoltre, sono facilmente personalizzabili tramite apposita schermata di modifica dei parametri e degli attributi.
Rendering
Infine, Archicad offre all’utente la comodità di avere tutte le funzionalità in un unico strumento e di poter completare il progetto virtualmente senza mai uscire dal software. Archicad, infatti, permette la progettazione in 2D e 3D, l’esportazione di piante, sezioni e abachi, e, inoltre, mette a disposizione strumenti per ricreare rendering qualitativamente elevati comprensivi di materiali, dal motore interno CineRender alle plug-in di Enscape Renderer o Twinmotion.Per imparare rapidamente ad utilizzare Archicad ed applicare il Building Object Modeling all’interno dei tuoi progetti, segui il video-corso completo online di Archicad BIM offerto da GoPillar Academy per i lettori di Infobuild a soli 109€ anziché 349€ per un periodo limitato.
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[post_content] => Dal 18 al 20 ottobre Infoweb propone la quarta edizione della Fiera Digitale, importante occasione di approfondimento e formazione su temi di grande attualità. Il 18 ottobre aprirà i lavori un convegno accreditato dedicato al futuro delle detrazioni all'avvicinarsi della Legge di Bilancio. A seguire, ogni pomeriggio, i webinar delle aziende che potranno presentare le proprie novità di prodotto e le tecnologie più innovative. Torna, dopo il successo delle prime tre edizioni, che hanno visto la partecipazione di più di 53.000 professionisti, la Fiera Digitale di Infoweb, evento di formazione tecnica on line, in programma dal 18 al 20 ottobre.
Obiettivo della manifestazione di Infoweb - casa editrice che edita i portali Infobuild.it, Infobuildenergia.it e Casaoggidomani.it - è quello di affiancare le fiere in presenza, offrendo due volte l'anno uno spazio innovativo, completo e digitale, dando l’opportunità ai professionisti di approfondire le tematiche più attuali e conoscere le ultime novità e alle aziende di proporre a un vasto pubblico su tutto il territorio nazionale i propri prodotti e le ultime soluzioni e tecnologie.
Il convegno accreditato
Come di consueto aprirà i lavori un convegno accreditato "Le detrazioni 2022 alla vigilia della Legge di Bilancio". Come ben sappiamo il Superbonus, introdotto nell’ambito dell’emergenza covid come misura a sostegno del settore delle costruzioni per i lavori di riqualificazione energetica e adeguamento antisismico, sta funzionando, nonostante alcune criticità. Ma al settore serve chiarezza, soprattutto considerando la scadenza della misura. E cosa succederà alle altre detrazioni - ecobonus, bonus casa, bonus verde, bonus mobili... - in scadenza al 31 dicembre 2021? Cercheremo di dare risposte con l'aiuto di studiosi, normatori e rappresentanti di istituzioni ed associazioni.
Il convegno rilascerà 3 crediti per Architetti, Geometri e Ingegneri. La partecipazione è gratuita ma è richiesta l'iscrizione.Programma:
h. 10. 00 Inizio dei lavori
h. 10.10 Dott. Flavio Monosilio - Direttore Centro Studi ANCE
Superbonus: come sta andando e quali prospettive per la misura
h. 10.50 Intervista all’On. Chiara Braga Deputato della Camera
h. 11.15 Ing. Bruno Finzi - Presidente dell’Ordine Ingegneri di Milano e Ing. Davide Luraschi - Presidente del Collegio Ingegneri ed Architetti Milano
Bilancio e prospettive delle misure incentivanti dal punto di vista del professionista
h. 12.05 Dott. Andris Pavan - Presidente CORTEXA
Sistema a Cappotto e bonus casa: un'opportunità per effettuare interventi di qualità. La visione di Cortexa.
13.00 Fine lavori
Programma della Fiera Virtuale
Sono 12 le aziende che partecipano alla fiera virtuale che avranno a disposizione un webinar live di 30 minuti, moderato da Infoweb, per presentare le proprie novità e tecnologie e rispondere alle domande degli utenti. Tanti gli argomenti che verranno approfonditi: dalle tecnologie per la diagnosi energetica alle ultime soluzioni per il fotovoltaico, l'accumulo e la qualità dell'acqua, dai sistemi BIM alle soluzioni per la digitalizzazione del cantiere, dai digital tools per il restauro e ripristino alle Soluzioni in Zinco Titanio per l'Architettura, fino ai più aggiornati strumenti di lavoro per scoprire l'andamento di prezzi e mercati.
La partecipazione è gratuita. E’ sufficiente iscriversi all’evento.
I webinar delle aziende:
18 ottobre
h. 14.00 Testo– Luca Laudi – Product Specialist HVAC/R
Le tecnologie di misura per le diagnosi in edilizia
h. 14.45 Solaredge- Giuliano Orzan - Residential Sales Manager
The One for All. Le ultime novità della soluzione residenziale completa di SolarEdge
h. 15.30 sonnen- Fabio Ottavi – National Sales Manager B2B sonnen
Le soluzioni sonnen per l’indipendenza energetica
h. 16.15 Growatt- Giovanni Marino - Brand Manager Growatt Italia
Soluzioni fotovoltaiche Growatt ai tempi del Superbonus: una visione di insieme
19 ottobre
h 14.30 Futura Sun- Ing. Nicola Baggio - Chief Technology Officer
Novità per il fotovoltaico: nuovi formati e nuovi colori da FuturaSun
h. 15.30 RRI- Ing. Fabio Bovo - Tecnico RRI
Impianti Radianti a Foglia: La nuova categoria di radiante
h. 16.15 Master Builders Solutions - Ing. Alessandra Buoso - Specifications Engineer Manager
Digital tools per il restauro e ripristino - la corretta scelta dei sistemi e le relative prescrizioni dei materiali
h. 17.00 Infocamere - Davide Caspani - Owner servizio prezzi
Progetta al meglio con Piuprezzi.it! I prezzi edili della Camera di Commercio!
Obiettivo Pure Water: le novità REHAU per l’igiene e la qualità
h. 15.30 Go Pillar - Paolo Quadrini - Professore di Revit Architecture 2021
Un'introduzione al Building Information Modelling
h. 16.15 VM Building Solutions – Ing. Antonio Chioccola – Customer Service Manager Italy
Soluzioni in Zinco Titanio per l’ Architettura
h. 17.00 PlanRadar - Axel Baccari - Country Manager Italia
Tempo scaduto: digitalizza il tuo cantiere!
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[post_title] => Torna la fiera digitale di Infoweb: il futuro delle detrazioni in attesa della Legge di Bilancio
[post_excerpt] => Dal 18 al 20 ottobre Infoweb propone la quarta edizione della Fiera Digitale, occasione di approfondimento su temi di grande attualità. Il 18 ottobre aprirà i lavori un convegno accreditato dedicato al futuro delle detrazioni all'avvicinarsi della Legge di Bilancio.
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[post_content] => La proroga Superbonus 110%, richiesta a gran voce dalla maggior parte dei membri del Parlamento italiano al Governo, è stata finalmente annunciata ed inserita nel NADEF (il Documento di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza del 2021) solo pochi giorni fa. Insieme ad altri temi, molti dei quali riguardanti l’attuale problema della transizione ecologica, è stata introdotta anche la Proroga Superbonus 110% al 31 dicembre 2023, almeno per alcune categorie di edifici e di interventi.
Quali sono quindi le nuove scadenze dettate dalla Proroga Superbonus 110%?
La proroga Superbonus 110% di cui sta discutendo il Governo proprio in questi giorni non sarà a lungo termine, a causa degli elevati costi di queste operazioni; verrà comunque concesso almeno un anno in più rispetto alla precedente scadenza del 30 giugno 2022 proprio per permettere a chi non ne ha ancora usufruito di rientrarvi e a chi ha già inoltrato la pratica di terminare i lavori entro la data limite.
Vediamo di seguito le nuove scadenze dettate dalla Proroga Superbonus 110%, che sono diverse a seconda del tipo di edificio interessato e dal soggetto che promuove la ristrutturazione:
Scadenza al 31/12/2023 per gli interventi promossi dall’IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) che abbiano raggiunto la quota del 60% dei lavori al 30/06/2023 o al 30/06/2023 per gli interventi che non abbiano ancora raggiunto tale quota;
Scadenza al 31/12/2022 per gli interventi promossi da persone fisiche su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari, sia in comproprietà che con proprietario unico, che abbiano raggiunto la quota del 60% dei lavori al 30/06/2022 o al 30/06/2022 per gli interventi che non abbiano ancora raggiunto tale quota;
Scadenza al 31/12/2022 per tutti gli altri interventi su edifici plurifamiliari e condomini;
Scadenza al 30/06/2022 per tutti gli interventi su edifici unifamiliari.
Inoltre, la data di scadenza del 30/06/2022 è quella prevista anche per poter usufruire dello sconto in fattura tramite la cessione del credito di imposta.
Come sfruttare gli incentivi fiscali rinnovati dalla Proroga Superbonus 110%?
Grazie all’annunciata Proroga Superbonus 110% relativa agli incentivi fiscali per l’efficientamento e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente, è ancora possibile, per chi non abbia usufruito di tali incentivi, aderire al programma entro i termini di scadenza. Vediamo quali sono i passaggi per accedere agli incentivi Superbonus 110% di seguito.
Tipo di intervento
Prima di tutto, bisogna assicurarsi che il tipo di intervento che si vuole realizzare rientri nella normativa Superbonus 110%. Sono ammessi interventi su singole unità immobiliari o condomini purché già esistenti, non sono incluse le nuove costruzioni. Gli interventi ammessi devono necessariamente garantire il passaggio dell’edificio ad almeno 2 classi energetiche superiori a quella attuale.
In particolare, le macrocategorie di interventi previsti dalla normativa sono: isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione e interventi antisismici. Sono inclusi nel bonus sia i costi direttamente connessi ai costi di ristrutturazione che quelli relativi alle annesse prestazioni professionali, alla redazione dei documenti e alla progettazione.
Documenti da presentare
I documenti da presentare sono numerosi ed essenziali, primo fra tutti l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) da redigere sia prima che dopo i lavori di ristrutturazione. Le altre asseverazioni predisposte dai tecnici devono essere redatte tramite apposita modulistica sul sito di ENEA entro 90 giorni dal termine dei lavori.
Come ottenere i benefici fiscali
Sono due i modi previsti per godere dei benefici fiscali derivanti dai lavori di ristrutturazione che usufruiscono del Superbonus 110%: lo sconto in fattura o l’inserimento in dichiarazione dei redditi. Lo sconto inserito in fattura direttamente dal fornitore dei servizi (generalmente la ditta che esegue i lavori) può essere fruito per le spese sostenute entro il 30/06/2022, come previsto dalla Proroga Superbonus 110%.
Se sei un professionista del settore e vuoi capire nel dettaglio la normativa prevista dal D.lgs 34/2020, come compilare le asseverazioni previste e come calcolare i massimali di spesa per ciascun intervento, ti suggeriamo il video-corso pratico sul Superbonus 110% offerto per i lettori di Infobuild a soli 79€ anziché 249€ per un periodo limitato.
[post_title] => Proroga Superbonus 110% fino al 2023: come sfruttarlo
[post_excerpt] => Inserita nel NADEF la proroga Superbonus 110% con scadenza al 31 dicembre 2023, almeno per alcune categorie di edifici.
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[post_content] => La conversione alla metodologia BIM per la progettazione edilizia in atto ormai da diversi anni nello scenario nazionale ed europeo ha portato alla nascita delle cosiddette Figure BIM, dei profili altamente specializzati che vengono sempre più richiesti sul mercato del lavoro per gestire i processi di passaggio verso il Building Information Modeling e colmare le lacune tecniche presenti in studio o in azienda.
Ma quali sono le Figure BIM nate durante questo cambiamento di tecnologia e come si differenziano tra di loro?
Le Figure BIM principali che stanno prendendo piede e per le quali è anche possibile, seppur non obbligatorio, certificarsi presso enti terzi, sono tre: il BIM Specialist, il BIM Coordinator e il BIM Manager. Di seguito cercheremo di dare un quadro completo delle caratteristiche, competenze e differenze tra queste tre Figure BIM.
BIM Specialist. Tra le Figure BIM esistenti, il BIM Specialist è sicuramente quella più tecnica. Lo specialista del BIM è colui che conosce nel dettaglio il funzionamento e i vantaggi dell’utilizzo della tecnica di progettazione in BIM e che sa usare in maniera avanzata i software che permettono la modellazione in BIM vera e propria.
Il BIM Specialist solitamente si perfeziona in maniera verticale su una sola delle discipline esistenti in ambito BIM: quella architettonica, strutturale o impiantistica (MEP).
La sua principale responsabilità è quella di collaborare con il team per traslare il progetto su carta in un modello BIM completo, producendo tutta la documentazione tecnica e grafica necessaria alle fasi successive del ciclo di vita dell’edificio.
BIM Coordinator è una delle due Figure BIM di collegamento tra la fase di progettazione tecnica e la fase esecutiva del progetto.
Si occupa in particolare di stabilire le tempistiche e i passaggi relativi al progetto durante tutte le sue fasi e lavora quotidianamente con diagrammi Gantt e Timelines. La sua seconda responsabilità principale, oltre a quella di coordinare le diverse persone coinvolte nei processi, è quella di garantire che la tecnica del BIM sia stata messa in opera in maniera efficace ed efficiente.
Per questo motivo, è essenziale per il BIM Coordinator, non solo conoscere nel dettaglio la normativa BIM, ma saper utilizzare un software di Coordinamento BIM come, ad esempio, Navisworks, software che permette l’unione dei modelli BIM legati alle diverse discipline in uno solo, controllando che non ci siano errori o interferenze e permettendo la pianificazione delle fasi successive del progetto e la quantificazione di tempi e costi di realizzazione.
BIM Manager è Il supervisore e coordinatore generale di tutte le altre Figure BIM e di tutte le commesse BIM.
Il suo compito principale è quello di gestire la documentazione informativa e contrattuale relativa alle varie commesse prese in carico dallo studio, in particolare in materia di appalti pubblici. Supervisiona e supporta il lavoro delle altre Figure BIM definendo, in particolare, le regole e la divisione dei ruoli in azienda.
Il BIM Manager non deve obbligatoriamente saper utilizzare i software BIM a livello avanzato, anche se è consigliabile per avere una maggiore comprensione di quello che succede durante la fase di progettazione, ma deve sicuramente essere un esperto di normativa BIM e conoscere a fondo tutte le procedure e le best practice in materia.
Iniziare una carriera in ambito BIM è sicuramente impegnativo almeno nelle fasi iniziali, che richiedono maggiore studio e approfondimento della materia, ma può rivelarsi una buona strada nel medio-lungo periodo in quanto le Figure BIM sono tra quelle più remunerate del settore e sono sempre più strategiche per studi e aziende di ogni dimensione per guidare la transizione verso il nuovo standard internazionale del BIM.
Non sai ancora utilizzare in maniera professionale un software BIM? Segui il video-corso utile per diventare BIM Specialist offerto da GoPillar Academy ed impara ad usare a livello avanzato tutte le funzionalità dei software BIM Revit, Dynamo e Navisworsk. Le 100 ore di lezione sono adesso in offerta per i lettori di Infobuild a soli 349€ fino a fine mese.
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[post_excerpt] => Le figure BIM più richieste per gestire i processi di passaggio verso il Building Information Modeling sono BIM Specialist, BIM Coordinator, BIM Manager.
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[post_content] => Diventare un 3D Artist è un percorso sempre più ambito dagli appassionati di design e grafica di tutto il mondo in quanto sono sempre più richiesti nel settore specialisti di questa disciplina.
In particolare, diventare un 3D Artist vuol dire padroneggiare l’arte della cosiddetta CG3D, la computer grafica digitale, ovvero l’abilità di creare immagini e video animati con l’assistenza del computer in modo più realistico possibile.
Negli ultimi decenni molti settori hanno visto il passaggio da rappresentazione grafica 2D e analogica a quella 3D digitale per rappresentare al meglio i propri prodotti o servizi. Per tale motivo diventare un 3D Artist assicura una buona traiettoria di carriera in diversi settori, a partire dalla visualizzazione3Darchitettonica, fino al mondo della pubblicità, del packaging di prodotto, del cinema o dei videogiochi.
Infine, ci sono diversi altri vantaggi che rendono diventare un 3D Artist un percorso molto ambito da giovani (come anche utenti più esperti) di tutto il mondo. Uno di questi è la possibilità di lavorare non solo in azienda ma anche in modalità freelancer, collaborando di volta in volta a singoli progetti e gestendo il proprio tempo in maniera autonoma. Un secondo vantaggio è sicuramente nel guadagno medio di un 3D Artist, che, grazie anche al fatto che questo percorso non è ancora così diffuso, può essere anche molto elevato e aumenta all’aumentare della qualità del lavoro prodotto e delle capacità dell’artista 3D.
Ma quali sono gli step per diventare un 3D Artist?
Tanta pazienza e passione per la grafica
Il primo fondamentale step per diventare un 3D Artist è capire se si è in possesso dei requisiti necessari per intraprendere questo, non sempre facile, percorso. Fondamentale, innanzitutto, è essere appassionati di ciò che concerne il mondo della computer grafica e del design; infatti, è bene tenere a mente che diventare un 3D Artist comporterà passare diverse ore davanti ad un PC a limare e perfezionare tutti i dettagli del proprio lavoro!
Imparare a padroneggiare un software di Modellazione 3D
Il secondo requisito essenziale che un 3D Artist che si rispetti deve avere nel Curriculum è l’essere in grado di padroneggiare ad un livello professionale almeno uno dei maggiori software di Modellazione 3D presenti sul mercato. Modellazione solida e organica, posizionamento delle luci, texturing, animazione sono solo alcuni dei processi che faranno parte della vita quotidiana di ogni Artista 3D. Tra i software di Modellazione 3D più completi e qualitativamente elevati ricordiamo Cinema4D, Rhinoceros, Autodesk 3DSMax o Maya.
Frequentare una scuola o un corso specializzato
Per diventare 3D Artist e lavorare in questo settore non è sempre necessaria una qualifica ufficiale ed è assolutamente possibile imparare a creare prodotti finiti di buona qualità da autodidatta, facendo tanta pratica. Ciononostante, potrebbe essere utile velocizzare il processo frequentando una scuola dedicata o un video-corso specializzato per imparare tutti i trucchi del mestiere direttamente da professionisti già esperti e inseriti nel settore!
Fare tanta esperienza sul campo (magari anche all’estero)
Infine, per affinare la propria tecnica e salire sempre più con il livello di qualità dei propri elaborati finali, è fondamentale fare tanta esperienza, magari collaborando con piccoli e grandi studi e cimentandosi in progetti diversi, magari anche all’estero! Il ruolo di un 3D Artist, soprattutto in campo architettonico, è fondamentalmente quello di facilitare la comunicazione tra committente e progettista; pertanto, avere buone capacità linguistiche e comunicative potrebbe essere un fattore cruciale per l’acquisizione di nuovi clienti e collaborazioni.
Se ti piacerebbe diventare un 3D Artist e imparare ad utilizzare a livello avanzato un software di Modellazione 3D professionale, GoPillar Academy mette a disposizione un video-corso completo di Rhinoceros + V-Ray finalizzato alla produzione di Render 3D altamente fotorealistici in offerta per i lettori di Infobuild a soli 109€ anziché 349€ fino a fine anno
[post_title] => I 4 step per diventare un 3D Artist
[post_excerpt] => Il 3D Artist è un professionista in creare immagini e video animati con l’assistenza del computer in modo più realistico possibile.
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[post_content] => Abbiamo appreso in questi mesi il significato del termine NZEB, ovvero “Nearly Zero Energy Building”, letteralmente edifici ad emissione quasi zero.
Essi saranno il futuro della progettazione in Italia, risultando obbligatori in quello che sarà il percorso di nuova costruzione o ricostruzione.
Una parte importante in tutto questo processo, ce l’hanno sicuramente gli impianti.
L'importanza degli impianti negli Edifici NZEB: fotovoltaico e Pompa di Calore
Partiamo dal presupposto che la normativa di riferimento NZEB, impone una copertura del 50% del fabbisogno energetico della casa, soddisfatto da impianti che sfruttino fonti rinnovabili.
In questo senso, un impianto fotovoltaico diventa fondamentale ai fini del rispetto di tali obblighi normativi.
Questo, in quanto per realizzare un edificio con un impatto ambientale basso, bisognerà necessariamente spostare i consumi nel versante dell’elettricità. Sappiamo però che gli impianti di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria debbono possedere tecnologie impiantistiche avanzate, che sfruttino proprio tale energia elettrica, come la pompa di calore.
Queste soluzioni, seppur ad alta efficienza, richiedono un consumo minimo di energia.
È proprio in questo contesto che entrano in scena gli impianti fotovoltaici: andando a coprire i bassi consumi necessari al funzionamento, rendono l’abitazione quasi indipendente dalla rete elettrica, portando anche un vantaggio economico interessante per l’utente, se abbinato alle giuste tecnologie.
Ma anche nel caso di una combinazione impiantistica fotovoltaico - pompa di calore, vi sono delle specifiche differenti.
In primis, la pompa di calore utilizzata potrà essere del tipo aria – aria, (collegata a climatizzatori interni all’abitazione) oppure aria – acqua (per sistemi radianti a pavimento).
In entrambi i casi, l’energia elettrica richiesta per il funzionamento della pompa di calore sarà fornita dal lavoro dei pannelli fotovoltaici.
Un’altra soluzione efficace è la piastra a induzione.
Un fattore da non trascurare, in materia di impianto fotovoltaico, è sicuramente il suo dimensionamento; l’obbligo della copertura minima da fonti rinnovabili, porta infatti molte imprese ad installare impianti senza tenere conto del reale fabbisogno energetico di un edificio, solo per rientrare nei limiti di potenza minima richiesta dalla legge.
Ma ogni edificio ha le sue specifiche, distinte e uniche, così come ogni abitante. Sarà dunque differente il fabbisogno e il conseguente dimensionamento degli impianti.
Per questo risulta fondamentale affidarsi ad aziende che effettuino un corretto dimensionamento dell’impianto prima di presentare un preventivo al cliente.
Per garantire la massima funzionalità di un impianto fotovoltaico, poi, bisogna tenere conto dei consumi durante le varie ore della giornata.
Per ovviare a sprechi di energia che potrebbero compromettere l’equilibrio di consumo dell’edificio, esistono i sistemi di accumulo, ovvero delle batterie in grado di immagazzinare l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici durante la giornata, che sarà poi utilizzata la sera.
Abbiamo visto come vi siano numerosi sistemi impiantistici pronti a rispondere alle esigenze delle normative. Sta ai progettisti riuscire ad interpretare la soluzione più adeguata al singolo caso, nell’interesse di tutte le parti coinvolte.
Hai trovato interessante questo articolo e vuoi approfondire la conoscenza del mondo NZEB? Abbiamo quello che fa per te! Solo per i lettori di InfoBuild infatti, GoPillar Academy mette a disposizione il Corso Completo di Progettazione di Edifici NZEB al prezzo esclusivo di 129€ anziché 349€! Approfittane!
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[post_excerpt] => Nella progettazione degli edifici Nzeb gli impianti ben dimensionati, fotovoltaico e pompa di calore, sono molto importanti.
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[post_content] => Per ogni professionista, la scelta del programma da utilizzare è un passo delicato e fondamentale.
Ma la vera domanda è: qualeprogrammascegliere?
Due software di modellazione 3D e realizzazione di rendering fra i più popolari sono sicuramente 3DSMax e Cinema4D. Ognuno dei due ha ovviamente vantaggi e svantaggi, ma quello che vogliamo scoprire con questo articolo è se uno dei due sia o meno migliore dell'altro.
Pertanto, analizziamo i punti di forza di ognuno dei due.
Cinema 4d vs 3DS Max: quale scegliere?
I Vantaggi di 3DS Max
3ds Max è molto popolare e utilizzato, oltre che in ambiente architettonico, anche per film, giochi e televisione. Una parte importante di 3ds Max è la sua vasta gamma di strumenti di modellazione che permettono di creare qualsiasi elemento.
[caption id="attachment_680992" align="aligncenter" width="680"] render: Arch Valentina Diana[/caption]
3ds Max ha anche accesso ad un motore di rendering estremamente potente, oltre ad essere dotato di un enorme elenco di plug-in che aiutano a migliorare la grafica animata e possono rendere molto più semplici molte attività.
Ad esempio, 3ds Max può avere l'integrazione di FumeFX il quale rende molto più veloce la creazione di effetti e simulazioni.
I Vantaggi di Cinema 4D
Per chi è nuovo nel mondo del 3D, Cinema 4D è davvero molto più facile da comprendere ed il processo di apprendimento è spesso molto più breve di quello di 3dsMax.
Il layout semplice ed intuitivo è la ragione di tale facilità, ma per quanto riguarda gli strumenti generali di 3ds Max, in numero essi potrebbero superare quelli di Cinema4D quando si tratta di modellazione, animazione e persino effetti, ma quando devi portare risultati rapidamente al cliente, devi essere in grado di creare un lavoro di bell'aspetto nel più breve tempo possibile.
[caption id="attachment_680993" align="aligncenter" width="680"] Render Arch. Mattia Vittori[/caption]
Cinema 4D risponde in modo impeccabile a queste necessità, guadagnando molta attenzione tra la comunità della grafica di animazione proprio per la sua facilità d'uso e per i potenti strumenti.
Ad esempio, Cinema4D ha quello che viene chiamato Cineware integrato nel programma. Ciò consente di integrare perfettamente le scene 3D da Cinema 4D direttamente in After Effects, oltre a consentire l’aggiornamento automatico di qualsiasi modifica apportata alla scena 3D all'interno dello stesso After Effects.
Insieme a Cineware, che rende molto più semplice il lavoro di interscambio tra Cinema 4D e After Effects, c'è anche il set di strumenti MoGraph, che rende molto facile creare cose come loghi volanti. Entrambe queste applicazioni hanno tutte le capacità di fornirti tutto ciò di cui hai bisogno.
Modellazione
In questa categoria, 3ds Max è sicuramente al primo posto. Anche Cinema4D ha il suo perché in ambito di modellazione, soprattutto per la rapidità con cui può essere eseguita, ma ha una leggera carenza a livello di quantità di strumenti presente.
Rendering
Una delle virtù maggiori di ogni software: il Rendering.
In questo ambito, 3ds Maxha il potente motore di rendering Mental Ray già integrato all’interno dell’applicazione. Esso, anche se ottimo renderer, può necessitare di molte modifiche e rifiniture per ottenere i risultati desiderati. Con il motore di rendering CINEMA 4D può essere invece molto più semplice ottenere risultati piacevoli in un minor lasso di tempo.
Animazione
3ds Max ha un solido elenco di strumenti di animazione e un editor molto potente. Tuttavia, come accennato in precedenza, Cinema 4D ha quello che viene chiamato MoGraph che può rendere molte delle animazioni necessarie per la grafica animata molto più facili e veloci da realizzare, come testo e loghi che si muovono o elementi che ruotano e scorrono lungo un percorso.
Il verdetto
Sebbene 3ds Max sia un programma estremamente potente, per la grafica in movimento Cinema 4D sembra risultare migliore. In fin dei conti, con entrambi i programmi è possibile ottenere lo stesso risultato; si tratta principalmente di capire quale sia più affine al tipo di lavoro richiesto.
E tu quale programma hai scelto? Se vuoi approfondire la tua conoscenza di uno dei programmi in questione, GoPillarAcademy mette a disposizione il Corso di Modellazione 3D con 3D Studio Max + V-Ray a soli 129€ anziché 349€ solo per i lettori di InfoBuild!
[post_title] => Quale software scegliere per Modellazione 3D professionale? 3DS Max vs. Cinema 4D
[post_excerpt] => 3DS Max e Cinema 4D sono due software molto popolari per la Modellazione 3D professionale. Quale scegliere.
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[post_content] => Adobe Photoshop è un programma unico nel suo genere. Si rivela fondamentale soprattutto per i professionisti che si occupano di fotoritocco e fotografia, ma il software si rivela prezioso anche per chi lavora nell’ambiente della computer grafica, dell’interior design ed anche per gli architetti.
Indice degli argomenti:
Infatti, attraverso questo software è possibile svolgere un corposo lavoro di post-produzione modificando le immagini per renderle più suggestive per i futuri potenziali clienti. Ma le funzioni non finiscono qui, perché Adobe Photoshop applicato all’architettura consente infatti di ottimizzare i render prodotti, modificare delle semplici immagini ed in qualche caso persino progettare delle tavole di presentazione.
Photoshop in architettura: come utilizzarlo e perché
Rendering e fotoritocco
Come stavamo dicendo nelle righe precedenti, Adobe Photoshop può essere utilizzato in ambito architettonico per creare dei render suggestivi partendo dai risultati di un modello tridimensionale realizzato tramite SketchUp, oppure dopo aver realizzato delle scene ottimizzate con V-Ray per Cinema 4D.
Infatti, le immagini di rendering non pienamente ottimizzati ed elaborati (in particolar modo quelli riguardanti scene di rendering esterno), possono mancare dell’atmosfera e della profondità di campo necessaria a fare breccia nel cuore del cliente.
Qui entra in scena Photoshop il quale, nel dettaglio, può essere utilizzato per:
aumentare la nitidezza di un’immagine
lavorare sull’intensità dei riflessi
creare le ombre proiettate da un edificio
inserire persone e/o oggetti in formato PNG
definire dei pattern, modellabili all’interno della scena
Queste sono le funzioni principali con cui Photoshop si affianca al mondo dell’architettura, ma a seconda delle necessità, il programma presenta ulteriori strumenti utili ad un professionista del settore.
Il più importante, forse, a livello di praticità, è la funzionalità di Photoshop che permette di migliorare o nascondere alcune aree specifiche del rendering.
Come vedremo più avanti per altre funzioni, Photoshop lavora per livelli.
A questo si lega il fatto che la maggior parte degli attuali software di rendering consente il salvataggio (o l’importazione per essere più tecnici) dei singoli elementi del render, come file separati. In questo modo, tutte quelle proprietà fisiche come i riflessi, la rifrazione, i colori diffusi, le ombre, le texture, ecc. saranno inserite all’interno del foglio di lavoro di Photoshopsecondo livelli separati tra loro, con ogni singolo elemento che avrà il suo livello specifico.
Questo garantisce un’infinita flessibilità di lavoro, poiché ogni livello può essere bloccato, posto in primo o secondo piano, spento o acceso a seconda delle necessità e dello stato di avanzamento del lavoro.
Realizzare piante, planimetrie, prospetti e sezioni
La funzione richiamata precedentemente sulla possibilità di creare le proprie texture o aggiungere dei materiali, trova linfa nel tentativo di avvicinarsi quanto più possibile alla realtà visiva degli studenti di architettura.
Essi, infatti, al pari di un architetto navigato sfruttano l’aggiunta fotografica di materiali e texture per andare a creare l’illusione di una realtà fisica nella scena finale.
Ciò può accadere in ambito di creazione tanto di prospetti quanto di sezioni, per non parlare del “tocco di realtà” che può essere attribuito alle planimetrie attraverso un efficace lavoro di sovrapposizione di livelli, ombre e pattern, con il fine di garantire che sia l’immagine stessa a parlare del progetto.
Questo strumento può anche spingere gli architetti ad esaltare ancor di più i propri stili di linguaggio, differenziandosi da quello di un collega anche all’interno dello stesso ambito, o persino dello stesso progetto (in occasione di contest). Ogni professionista sentirà l’esigenza di raccontare il proprio lavoro in un modo unico, esaltando le sfumature, dando lustro alle tonalità cromatiche o ritenendo opportuna una riduzione dei colori al binomio bianco-nero.
Realizzare schemi concettuali
Come se non bastasse, Adobe Photoshopè un eccellente produttore di schemi concettuali, i quali rappresentano il miglior amico di un architetto.
Spiegare un progetto non sempre è immediato o semplice, talvolta bisogna affidarsi alla propria creatività e sfruttare gli strumenti messi a disposizione dal programma per produrre diagrammi visionari o concreti, ma comunque atti ad esprimere un singolo concetto.
Quale versione di Photoshop debbono utilizzare gli architetti?
Una licenza Photoshop completa richiede un notevole sacrificio economico.
Ma un professionista del settore potrebbe considerare l’acquisto come un investimento, considerata l’importanza che il software riveste. Tuttavia, per venire incontro all’esigenza di molti, (in particolare agli studenti delle università) Adobe ha creato la suite Elements, che contiene una versione ridotta dei loro prodotti ad un prezzo più accessibile.
Hai trovato interessante questo articolo e vuoi diventare un esperto di Photoshop rimanendo aggiornato sugli sviluppi del software? GoPillar mette a disposizione il Corso completo di Photoshop per l’architettura! Esclusivamente per i lettori di INFOBUILD al prezzo di 99€ invece che 249€! Utilizza il Codice Sconto INFOBUILDARTICOLI
[post_title] => Adobe Photoshop tutte le funzionalità applicate all'architettura
[post_excerpt] => Adobe Photoshop è un software adatto a chi si occupa di fotoritocco e fotografia, ma anche per chi lavora nell'interior design o architettura.
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[post_content] => Tra i numerosi motori di rendering presenti attualmente sul mercato, Twinmotion è sicuramente quello che si distingue maggiormente. È infatti un motore in grado di portare i modelli BIM o CAD ad immagini di alta qualità, di creare panorami suggestivi, video VR standard o a 360° e presentazioni per i propri clienti complete in ogni dettaglio, in pochi secondi.Indice degli argomenti:
I tempi di lavorazione del render rappresentano uno dei punti forti di questo strumento digitale, che combina un'interfaccia intuitivacon lapotenza diUnreal Engine.
Attualmente, la maggior parte dei software di rendering in tempo reale (real-time rendering) sono basati sul Ray Tracing, ovvero una specifica tecnica di calcolo che consente la possibilità di concedere alla scena quanta più realtà possibile, attraverso un’illuminazione realistica di una scena.
Un calcolo di questo tipo, considerata la sua complessità, può richiedere molto tempo per produrre un’immagine fotorealistica.Il software di Twinmotion, invece chiamato Real Time Ray Tracing - consiste nel calcolo di un’immagine attraverso la mappatura degli oggetti disegnati all’interno della stessa scena, su di un piano bidimensionale, ottimizzando i tempi di produzione dell’immagine finale.
Le caratteristiche principali di Twinmotion
Qualità in tempo reale senza precedenti
Il software consente di visualizzare e modificare la scena in tempo reale, con la stessa qualità visiva (elevata) del rendering finale.
Inoltre, Twinmotion offre l’utilizzo di illuminazione ed ombre realistiche basate sulla fisica attraverso l’illuminazione globale integrata, che include oltre 600 materiali PBR i quali reagiscono all’ambiente impostato offrendo effetti suggestivi come la profondità di campo e la riflessione, rendendo pratico l’ottenimento dell’aspetto finale desiderato.
Facile da imparare e semplice da usare
Indipendentemente dalla complessità del progetto o dell’effettiva esperienza del progettista con la computer grafica, l'interfaccia semplice ed intuitiva di Twinmotion rende semplice tanto l’apprendimento delle sue funzioni quanto l’effettivo utilizzo di quest’ultime.
Con Twinmotion è possibile trascinare e rilasciare luci, materiali ed oggetti di scena, cambiare la stagione, il tempo o l'ora del giorno della scena semplicemente attraverso un cursore. Oppure, si potrà fare ricorso a risorse intelligenti come porte che si apronoautomaticamente o fogliame che si muove al soffiare del vento.
Perfetta integrazione con la tua pipeline di dati
Twinmotion supporta tutte le principali soluzioni di interscambio dati, indipendentemente dal fatto che l’origine dei dati sia derivante dal CAD o dal BIM.
Sempre attraverso Unreal Engine, poi, si può perfezionare il lavoro attraverso animazioni e perfezionamenti dei rendering.
Cospicua libreria di risorse
Con Twinmotion, sarà possibile dare vita alla propria scena utilizzando strumenti ed oggetti di scena, suoni, esseri umani o animali animati. Si può persino avanzare con l’età degli alberi, semplicemente trascinandoli dalla vasta libreria del programma.
Inoltre, si può ottenere l’accesso diretto a migliaia di risorse 3D di elevata qualità da Quixel Megascans, la più grande libreria al mondo di scansioni 3D.
Motore di rendering Twinmotion: quali sono le ultime novità
Fra le ultime innovazioni del software, abbiamo quella di poter simulare stagioni ed i diversi climi ambientali, lavorando per esempio, sull’invecchiamento degli alberi presenti all’interno della scena.Vuoi diventare un esperto di Twinmotion per la realizzazione di render 3D e Virtual Tour dei tuoi progetti? È da poco disponibile il Corso completo di Twinmotion di GoPillar Academy! Esclusivamente per i lettori di INFOBUILD al prezzo di 109€ invece che 349€! Utilizza il codice sconto INFOBUILD109
[post_title] => Motore di rendering Twinmotion: ecco perché usarlo
[post_excerpt] => Twinmotion è un motore di rendering in grado di portare i modelli BIM o CAD ad immagini di alta qualità, di creare panorami suggestivi.
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[post_content] => Con la risposta 453/2021 l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che nel caso di un intervento di riqualificazione solo su una parte di un condominio misto, l'accesso al Superbonus è legato al miglioramento di 2 classi energetiche valutato con le regole del Vademecum APE convenzionale dell'ENEA e l'intervento deve interessare almeno il 25% della superficie lorda dell'intero edificio
L'Agenzia delle Entrate, con la risposta 453/2021, ha fornito utili chiarimenti per l'accesso al Superbonus 110% in caso di interventi di riqualificazione solo in una parte di un condominio misto. Nel caso in questione l'edificio è formato da 3 differenti volumi, due dei quali sotto la stessa amministrazione, composti da unità residenziali ad uso abitativo (categoria catastale A) e unità di categoria catastale D (uffici di un istituto di credito). L'intervento di riqualificazione interessa solo due corpi dell'edificio e il condominio, volendo accedere al Superbonus, chiede come valutare il requisito del miglioramento di almeno due classi energetiche tramite APE, considerando cioè i soli due corpi interessati, sebbene collegati, ai piani terra e primo, con il terzo volume o tutto l'edificio.
L'Agenzia delle Entrate, nella sua risposta, ha ricordato che l'articolo 119 del Decreto Rilancio, che disciplina il Superbonus 110% per interventi di efficientamento energetico e messa in sicurezza degli edifici, tra le altre cose stabilisce che nell'ambito degli interventi trainanti la detrazione spetti per "interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell'edificio o dell'unità immobiliare situata all'interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall'esterno "(si veda in particolare la circolare 24/E dell'agosto 2020).
Per quanto riguarda gli interventi realizzati sulle parti comuni di un edificio, la normativa stabilisce che le spese relative alla detrazione devono interessare l'intero edificio e il miglioramento di 2 classi energetiche deve essere dimostrato con l'APE rilasciato da un tecnico.
L'Agenzia ricorda anche che nel caso in cui la superficie complessiva delle unità immobiliari residenziali sia superiore al 50%, è possibile ammettere alla detrazione anche il proprietario e il detentore di unità immobiliari non residenziali che partecipino alle spese per le parti comuni. Nel caso in cui la percentuale sia inferiore al 50%, è ammessa la detrazione per le spese realizzate sulle parti comuni da parte dei possessori o detentori di unità immobiliari destinate ad abitazione comprese nel medesimo edificio.
Hanno diritto al superbonus per interventi effettuati sulle parti comuni i possessori di unità immobiliari residenziali, anche per interventi che riguardino la coibentazione dei tetti, purché sia assicurato il miglioramento di almeno due classi energetiche dell'edificio o della classe energetica più alta, verificabile tramite APE - Attestato di Prestazione Energetica (A.P.E.) convenzionale, rilasciato da un tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata. A proposito di certificazione energetica GoPillar in questo articolo segnala 4 utili software per realizzare l'APE.
Come chiarito da ENEA nel "Vademecum APE Convenzionale", l'attestato convenzionale è redatto per l'intero edificio e non per la singola unità immobiliare.
Come previsto dal punto 12 dell'allegato A del decreto 06 agosto 2020, nel caso in cui l'incidenza residenziale sia superiore al 50%, si considerano nell'APE convenzionale tutte le unità immobiliari, di qualsiasi destinazione d'uso, dotate o meno di impianto di climatizzazione invernale (purché lo si possa installare); nel caso di incidenza residenziale inferiore o uguale al 50%, per l'APE convenzionale si devono considerare le unità residenziali, anche se sprovviste di impianto di climatizzazione invernale.
Infine nell'APE tradizionale possono essere scorporate le unità immobiliari funzionalmente indipendenti e/o adibite ad attività commerciali non direttamente interessate dagli interventi di efficienza energetica, a seconda della percentuale di incidenza residenziale dell'edificio.
L'istante, conclude l'Agenzia, "dovrà valutare il rispetto del 25 per cento minimo della superficie disperdente lorda interessato dall'intervento, richiesto per usufruire del Superbonus, considerando l'edificio nella sua interezza".
[post_title] => Superbonus e condominio misto: l'APE deve riguardare l'intero edificio
[post_excerpt] => Nel caso di intervento di riqualificazione solo su una parte di un condominio misto, l'accesso al Superbonus è legato al miglioramento di 2 classi energetiche.
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[post_content] => Per comprendere l’utilità di uno strumento come il DOCFA, dobbiamo immaginare il carico di documentazione cartacea che senza l’utilizzo di quest’ultimo andrebbe ad intasare le già sature amministrazioni pubbliche.Indice degli argomenti:
Nello specifico, occupandosi di dichiarazioni di cambio di destinazione o di accertamento della proprietà, il DOCFA va ad alleggerire un mondo burocratico spesso sotto pressione come indicato dallo stesso acronimo del software (DOcumenti Catasto FAbbricati), ossia quello della burocrazia catastale e edile.
In poche parole, DOCFA è un software attraverso il quale i professionisti del settore hanno la possibilità di poter presentare pratiche catastaliin forma digitale.
Questa funzione è realizzabile attraverso una compilazione digitale dei documenti, i quali dovranno essere successivamente presentati, sempre per mezzo digitale, all’Agenzia delle Entrate e agli Uffici di competenza territoriale.
Va da sé che il softwaredebba essere utilizzato ogni volta che l’immobile subisce una modifica, incluso il caso di nuova costruzione.
Il software è regolamentato?
Ovviamente sì. Inoltre, in quanto programma digitale, il software DOCFA presenta degli aggiornamenti che possono influenzare e modificare le abitudini stesse del suo utilizzo da parte degli utenti.
Al giorno d’oggi e fino al30 giugno 2020, ad esempio, tutti gli utenti potranno ancora utilizzare la versione precedentenumero4.00.4 del software, ovvero la versione meno aggiornata.
Questo ad eccezione delle seguenti procedure, per le quali andrà necessariamente utilizzata l’ultima versione del programma, la numero 4.00.5:
Dichiarazioni di variazione rese ai sensi dell’art. 1, comma 579, della legge n. 205 del 2017, inerenti quindi la revisione del classamento di specifiche unità immobiliari site nei porti di rilevanza nazionale ed internazionale)
Dichiarazioni di nuova costruzione relative agli immobili indicati nell’art. 1, comma 578, della legge n. 205 del 2017 ovvero immobili in possesso di specifici requisiti e siti nei porti di rilevanza nazionale ed internazionale
Dal 1° luglio 2020l’obbligatorietà dell’ultima versione sarà estesaa tutte le pratiche da effettuare, senza alcuna distinzione, pena la mancata presa in considerazione da parte di Catasti o Uffici territoriali qualora la documentazione venisse presentata attraverso modalità difformi.
DOCFA qual è la documentazione richiesta?
Nonostante si tratti di materia complessa, la documentazione risulta piuttosto semplice da reperire ma, ancor più importante, da comprendere; il Catasto, infatti, richiede la presentazione del titolo di provenienza dell’immobile, in cui andrà specificato se si tratta di atti di donazione, compravendita, successione e via dicendo.
Ad esso, andrà affiancato un estratto catastale della mappa dei terreni, con indicato il numero delle unità immobiliari e la loro consistenza misurata in metri quadri.
Oltre a queste richieste, ne troviamo di ulteriori per la presentazione delle copie delladocumentazione personale dell’intestatario dell’immobile, dei dati catastali dell’immobile con l’indicazione dei dati fondamentali inerenti quest’ultimo, come il comune, il foglio o la destinazione d’uso e quella dei dati relativi all’ultima pratica edilizia dell’immobile, realizzata attraverso l’inserimento del numero di protocollo e della data.
È importante indicare che all’interno della DOCFA vanno inserite le cosiddette “causali “, ovvero la motivazione per la quale si presenta la richiesta di aggiornamento al catasto.
All’interno della DOCFA va inoltre inserito anche l’elaborato planimetrico, una vera e propria planimetria che rappresenta in scala l’immobile.
Solitamente gli elaborati vengono realizzati in scala 1:500 o 1:200 a seconda delle esigenze e delle dimensioni del lotto/immobile. Lo scopo della planimetria è quello di illustrare in maniera impeccabile ogni vano della proprietà, identificandone i perimetri.
Esso va presentato su fogli A3, contenenti anche tutta una serie di informazioni fondamentali, quali:
Indicazione di parti coperte e scoperte
Indicazione del perimetro del fabbricato
Indicazione degli accessi
Il numero di subalterno di ciascuna porzione
Indicazione di numeri e denominazioni di particelle, strade o acque confinanti con il lotto in questione
A livello di Causali, invece, come detto precedentemente esse fanno riferimento alle motivazioni all’origine dell’intervento da effettuare e a livello di documentazione ogni causale corrisponde ad un determinato codice, proprio per differenziare le eventuali motivazioni.
Sarà dunque premura del privato risalire al proprio codice d’interesse, per non incorrere in errori di presentazione della domanda. Le motivazioni e i rispettivi codici sono stati elencati come segue dal software:
Divisione dell’immobile – codice DIV
Frazionamento immobile per trasferimento di diritti – codice FRZ
Ampliamento – codice AMP
Fusione – codice FUS
Demolizione (totale o parziale) codice DET/DEP
Ristrutturazione – codice RST
Variazione toponomastica – codice VTO
La procedura DOCFA ha un costo?
Anche in questo caso, sì.
Tutta la procedura presenta infatti dei costi fissi che si quantificano in 50€ come spesa catastale per ogni unità immobiliare variata o di nuova costruzione e 70€ per i diritti di voltura (variazione intestatario del contratto).
Vi sono da considerare inoltre i costi variabili di parcella che i professionisti ai quali si è ricorso possono stabilire.
Vuoi diventare un esperto di DOCFA e rimanere aggiornato sul software? È da poco disponibile il Corso completo sul DOCFA di GoPillar Academy! Esclusivamente per i lettori di INFOBUILD al prezzo di 99€ invece che 249€!!
[post_title] => Docfa: quando e per cosa utilizzare il software del catasto
[post_excerpt] => DOCFA è un software attraverso il quale i professionisti del settore hanno la possibilità di poter presentare pratiche catastali in forma digitale.
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[post_content] => Il software Autodesk Revit 2021 è fondamentale nel consentire al BIM (Building Information Modeling) di diventare la tecnologia più utilizzata a livello di progettazione ingegneristica e architettonica.
Molti progetti di successo sono realizzati infatti con l’impiego della metodologia BIM, mostrando chiaramente i vantaggi dell'adozione di questo metodo, il quale consente una pianificazione metodica durante l’intero ciclo di vita di un edificio, dall’incipit dell’idea alla consegna a cantiere ultimato.
La nuova versione del software, Revit 2021, vede il rinnovo di alcune caratteristiche, raggruppabili e distinguibili per semplicità in 4 macrocategorie, che sono:
automazione e calcolo
interoperabilità e scambio di dati
produttività e facilità d'uso
coordinamento e collaborazione
Revit 2021: le novità
Di seguito andremo ad elencare le principali novità per macrocategoria, in modo da rendere chiaro al lettore come il software ha risposto alle indicazioni degli utenti in ogni singolo aspetto.
Automazione e calcolo
Tra le novità di questa categoria, troviamo la versione 2.6 di Dynamo per Revit che introduce nuove funzionalità come il browser della documentazione, oltre a prestazioni più veloci. Sono inoltre forniti molti nuovi nodi e nuove categorie di piattaforme per automatizzare la progettazione in tutte le discipline.
Oltre a Dynamo, sono poi inseriti nuovi studi di esempio per il “generative design”, per creare e convalidare alternative di progettazione del layout della stanza, incluso il modo in cui possono essere utilizzati nella progettazione del layout della stanza per soddisfare le linee guida di distanziamento sociale in risposta a COVID-19.
Interoperabilità e scambio di dati
A livello di interoperabilità, Revit 2021 prevede dei miglioramenti di FormIt Converter, per trasferire la geometria curva complessa e le sostituzioni dei materiali in modo trasparente e accurato da FormIt Pro a Revit nella fase iniziale della progettazione.
È stata inoltre aggiornata la funzionalità d’importazione ed esportazione, prevedendo la possibilità di importare file SAT ed esportare file STL.
Infine, per questa categoria è stato introdotto un allineamento delle strutture civili per la progettazione di ponti, il quale rende fattibile l’importazione e la documentazione di progetti inerenti ponti, in modo più affidabile lavorando da InfraWorks a Revit 2021 con visualizzazioni di allineamento 2D e 3D e nuove unità civili.
Produttività e facilità d'uso
La prima novità riguarda una nuova finestra di dialogo per il cambio di visualizzazione che nel menu “Opzioni” semplifica la navigazione tra le schede. Inoltre, vi è l’introduzione di 47 nuove unità per 24 categorie di parametri, le quali supportano una migliore integrazione del flusso di lavoro per l'architettura e l'ingegneria, e sono stati identificati ed eseguiti miglioramenti del profilo utente, che ora personalizza l'interfaccia di Revit 2021 al momento della configurazione, assegnando un profilo utente con migliori opzioni per il ruolo e la disciplina lavorativa specifica.
Coordinamento e collaborazione
Da questo punto di vista sono stati eseguiti interventi volti al miglioramento della condivisione del lavoro nel cloud, con tempi di download fino al 30% più rapidi durante l'apertura, la sincronizzazione ed il ricaricamento dei modelli Revit 2021 all’interno del cloud.
Infine, la novità delle viste 3d condivise, le quali consentono di creare e condividere rapidamente viste 3D con tutte le parti interessate del progetto senza dover condividere l'intero modello di Revit 2021.
Vuoi diventare un esperto di BIM ed imparare ad usare in maniera completa Revit 2021? segui il nuovo corso di progettazione BIM con Revit di GoPillar Academy. In esclusivaper i lettori di InfoBuild al prezzo di 149€ anziché 399€!
[post_title] => Revit 2021: tutte le novità dell’ultima versione per progettare in BIM
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[post_content] => Ignorare l’idea di un mondo auto sostenibile non è più sostenibile.
Giochi di parole a parte, dalle prime crisi energetiche affacciatesi tra gli anni Settanta ed Ottanta, è cresciuta l’attenzione verso tematiche di efficienza energetica, recupero energetico e in ambito architettonico, progettazione a impatto zero.
Indice degli argomenti:
L’attenzione dei professionisti del settore, seguita da quella di attivisti, stampa ed infine da quella delle comunità civili, ha portato alla disciplina di suddette tematiche a livello dapprima nazionale ed infine, nel caso dell’Italia, in ambito Europeo.
Ogni paese membro ha infatti recepito le Direttive Europee e definito criteri e requisiti per la realizzazione degli edifici a impatto zero. Da gennaio 2021 anche l’Italia ha assunto e determinato come obbligatori tali parametri per tutti i nuovi edifici.
Nello specifico, per quanto riguarda la nostra penisola il percorso è iniziato nel 2005, quando il D.Lgs 192/2005 introdusse il tema dell’efficienza energetica. Questo decreto venne modificato dal D.L. 63/2013, che poi divenne legge con la L. 90/2013.
Ma cosa significa NZEB?
La sigla NZEB sta per “Nearly Zero Energy Building”, ovvero “edificio ad elevata efficienzaenergetica”.
Il carattere principale di queste costruzioni è che il loro funzionamento richiede una quantità di energia davvero minima.
Gli edifici al giorno d’oggi, infatti, sono ancora responsabili di un elevato dispendio energetico nonché di una grossa quantità di emissioni. Proprio per questo motivo il risparmio energetico, nel settore delle costruzioni, è considerato l’obiettivo primario per lo sviluppo sostenibiledi un Paese.
Questo significa intervenire sull’esistente e progettare con attenzione le costruzioni future.
Per favorire la crescita del numero degli edifici NZEB, si pensò anche ad un vero e proprio piano d’azione finalizzato ad aumentare il numero degli edifici a energia quasi zero, detto PANZEB.
Come progettare un edificio NZEB
Non esiste una regola univoca per la costruzione di un edificio NZEB, ma piuttosto valgono alcuni principi di cui fare tesoro per sviluppare un progetto quanto più efficiente.
Secondo la normativa, un edificio NZEB ha un basso fabbisogno energetico, sia in regime invernale che estivo, grazie alle sue buone prestazioni termiche (bassa trasmittanza ed elevata inerzia termica) e fa buon uso di fonti rinnovabili.
Progettisti e tecnici, quindi, ricorrendo a determinate soluzioni tecnologiche e progettuali, devono tentare di azzerare tali consumi, per poi soddisfare la domanda attraverso l’energia prodotta da fonte rinnovabile.
Pur non essendoci una regola definita, vi sono alcuni parametri e indici di riferimento per il calcolo delle prestazioni di un NZEB, contenuti nel DM del 26 giugno 2015.
Nel testo, si trovano valori e definizioni del coefficiente medio globale di scambio termico (H’T), dell’area solare equivalente estiva per unità di superficie utile (Asol,est/Asup utile) e tre indici fondamentali:
l’indice di prestazione termica per il riscaldamento e per il raffrescamento (EPH,nde EPC,nd)
indice di prestazione energetica globale non rinnovabile (EPgl,nren)
l’indice di prestazione energetica globale dell’edificio (EPgl,tot)
Il passo successivo è il confronto dei valori di questi ultimi tre indici di prestazione dell’edificio reale, con quelli di un edificio di riferimento, rispetto ai quali devono essere inferiori.
Da gennaio, quindi, tutti i nuovi edifici realizzati sul territorio italiano devono rispettare queste indicazioni, con lo scopo di assicurare uno sviluppo sempre più sostenibile per il settore.
Chiaramente si va per passi. La Sfida prevede delle tappe intermedie, secondo le quali gli standard di riduzione dei combustibili fossili per tutti i nuovi edifici e per le grandi ristrutturazioni dovrebbe essere:
dell’80% al 2020
del 90% al 2025
del 100% al 2030, raggiungendo infine il target di edifici che non producono alcuna emissione nociva
Rimane chiaro un concetto fondamentale: per realizzare edifici a impatto zero serve la collaborazione del cliente. Esso, infatti, ha l’ultima parola ed ha bisogno di essere sensibilizzato e istruito dal progettista, il quale, non deve cercare l’assenso ad ogni costo del cliente, mettendo in preventivo che l’efficacia energetica potrebbe comportare un costo iniziale maggiore.
Quanto consuma un edificio?
Un edificio consuma energia al pari di un corpo umano. Compito del progettista, è infatti quello di minimizzare l'incidenza ed il costo di questi consumi:
Riscaldamento, nei periodi invernali
Raffrescamento, durante l’estate
Produzione di acqua calda
Energia elettrica necessaria al funzionamento degli elettrodomestici e della illuminazione globale della casa
Sistemi di ventilazione per il ricambio dell'aria
In media, considerando il patrimonio edilizio esistente, costruito per la maggior parte senza particolari tecniche di risparmio energetico, il consumo per riscaldamento e acqua calda varia attualmente tra i 200 ed i 400 kWh/mq anno.
Gli edifici NZEB dovrebbero raggiungere un livello molto più basso di quello indicato, arrivando anche a 30 kWh/mq anno. Ecco quindi fissato un obiettivo per il progettista.
Vuoi diventare un esperto di progettazione a impatto zero? segui il Corso di progettazione di Edifici NZEB di GoPillar Academy. Solo per i lettori di InfoBuild al prezzo di 109€ anziché 349€!
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[post_content] => Adobe Illustrator è il software ideale per la realizzazione grafica, adatto alla stampa, al web e con il vantaggio di poter comunicare in modo completamente integrato con gli altri software della suite Adobe, come Adobe Photoshop e Adobe InDesign.
Le capacità di Illustrator
Adobe Illustrator è uno dei migliori software per gestire la presentazione grafica dei progetti di architettura, con una solida capacità di costruire tavole di progetto facilmente leggibili e non per questo meno suggestive. Spesso il programma viene però sottovalutato da architetti e designer, più propensi ad utilizzare software di post-produzione come Photoshop.
Il trucco sta proprio qui.
Illustrator, infatti, rappresenta una perfetta integrazione di Photoshop.
Permette il passaggio di un elaborato o foglio di lavoro da un software all’altro, senza disperdere qualità, inoltre legge e importa facilmente tutti i formati delle immagini digitali. Nei progetti più complessi si può anche creare anche un collegamento diretto tra Photoshop e Illustrator per gestire con più efficacia le eventuali modifiche direttamente in corso d’opera.Ma Illustrator possiede anche dei vantaggi.Photoshop è infatti un software adatto solo all’elaborazione delle immagini digitali, in quanto gestisce solo la grafica bitmap, ossia basata su pixel.
Questa tipologia di grafica è perfetta per le immagini, ma non è la soluzione ideale per le tavole grafiche, soprattutto se queste devono essere successivamente stampate su carta.
La soluzione migliore per la stampa è sempre rappresentata dalla grafica vettoriale.
I software CAD (come AutoCAD o Rhino) producono esclusivamente disegni vettoriali. Quando si apre un disegno Autocad su Photoshop, tutte le linee, così come i testi, vengono convertiti in pixel con una notevole perdita di qualità. È proprio quella sensazione di immagine sgranata e non definita che appare alla vista.
Al contrario, con l’importazione di un progetto realizzato con AutoCAD all’interno della tavola grafica di Illustrator, quest’ultima manterrà perfettamente ogni entità grafica, consentendo, quindi, di scalare il disegno senza perdere la qualità delle immagini.
Questo poiché Illustrator rappresenta una perfetta integrazione dei software CAD, perché è in grado di leggere perfettamente il formato DWG riconoscendo livelli ed entità grafiche.
Questo vale anche per i software BIM (Revit, Archicad) che non hanno al loro interno molti comandi e funzioni per gestire la presentazione grafica dei progetti.
Dunque, Illustrator si rivela essere fondamentale per il mondo degli gli architetti, sempre più indirizzato verso l’efficacia di una solida rappresentazione grafica quale manifesto del progetto.
Gli strumenti di Illustrator a servizio dell’architettura
Una volta importato un disegno tecnico nella tavola di Illustrator, si avranno a disposizione molti strumenti di elaborazione e composizione grafica, per cui il progettista potrà:
ritrovare ogni layer creato in Autocad
cambiare il colore e lo spessore di tutte le linee
creare linee tratteggiate molto precise
convertire le linee in uno stile grafico che simula le tecniche tradizionali del disegno su carta (matita, pastello, penna e pennarello) con punte e stili differenti
aggiungere liberamente testi grafici con font precisi e differenti
aggiungere simboli grafici di ogni tipo con la possibilità di utilizzare un’ampia libreria gratuita
gestire l’impaginazione grafica nel tavolo di montaggio
gestire in modo ottimale la stampa con una perfetta gestione del colore.
Vuoi integrare Illustrator nel tuo flusso di lavoro per consegnare elaborati grafici ancora più accattivanti per i tuoi clienti? segui il Corso completo di Illustrator per l’architettura di GoPillar Academy. Solo per i lettori di InfoBuild al prezzo di 99€ anziché 249€!!!
[post_title] => Illustrator: perché utilizzarlo in architettura?
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[post_content] => La fotografia d’architettura è il ramo della fotografia che si occupa di come si presentano gli edifici nel contesto in cui sorgono e nel proprio insieme.
Indice degli argomenti:
L’obiettivo della fotografia in architettura è, naturalmente, metterne in risalto la bellezza e le fasi della progettazione che ha attraversato l’architetto durante la propria opera. L’attenzione ai dettagli, la scelta della luce, l’apparecchiatura utilizzata e i programmi di photo-editing sono fondamentali nel proprio percorso come fotografo d’architettura.
Il ventaglio di foto possibili
Una cosa che sicuramente non manca ai fotografi d’architettura è la grande varietà di soggetti da fotografare. Possono essere fatte riprese di edifici, palazzi, monumenti singoli, scatti panoramici, rilievi, architetture di interni e residenziali. Unico leitmotiv: l’importanza del punto di vista da cui si riprende il soggetto in questione.
In base alla posizione che si assume, infatti, è possibile cogliere diversi dettagli che da un’altra angolazione sarebbe impossibile trovare. È in questo caso che la creatività di chi sta scattando entra in gioco e può determinare quella linea sottile che esiste tra uno scatto banale e uno mozzafiato. La creatività, come è logico pensare, non basta se non è affiancata dalla tecnica.
Uno dei primi particolari su cui far attenzione per realizzare un buono scatto è il controllo delle verticali. È fondamentale mantenere il parallelismo delle linee che compongono gli edifici da fotografare e, senza il materiale tecnico adeguato, è molto difficile poter conferire questo aspetto alla propria fotografia.
L’interior design, uno dei campi più sfruttati
L’interiorphotography, ossia la fotografia degli interni delle case, è uno dei campi più utilizzati dell’intera fotografia d’architettura. Essa è fondamentale e può essere l’ago della bilancia nella vendita o nell’affitto di una proprietà.
Oltre agli aspetti citati in precedenza, la luce assume un’importanza maggiore. Una buona condizione di illuminazione potrebbe rendere al meglio lo spazio e gli oggetti che compongono la casa. Qualora non ci fosse una buona condizione, è di fondamentale importanza l’uso consapevole di pannelli e flash. Da evitare assolutamente lo sbiancamento del luogo e l’appiattimento dell’immagine poiché non aiutano a catturare l’attenzione del possibile cliente. Anche il set della foto è di vitale importanza: aggiungere elementi decorativi e disporre tutto il resto della stanza nella maniera più ordinata possibile rende un ambiente più accogliente e vivibile (quindi più adatto alla vendita).
La fotografia nel rilievo
La fotografia d’architettura costituisce un supporto fondamentale per tutte le fasi del rilievo così da acquisire dati in ognuna di queste. Molto spesso, la fotografia stessa costituisce materiale utile da cui rilevare la determinazione metrica di alcuni elementi. È possibile ciò nel momento in cui la fotografia viene scattata con il piano della pellicola parallelo all’elemento di proprio interesse (con asse della macchina orizzontale).
Per quanto riguarda il rilievo del degrado, invece, la fotografia è un vero e proprio strumento di lavoro. Il rilievo fotografico sarà successivamente trasformato in modelli 3D o file .rvt.
Vuoi diventare un esperto di fotografia d’architettura e dare una marcia in più ai tuoi progetti? Segui il corso di GoPillar Academy di Fotografia per l’Architettura! Solo te, che sei lettore di Infobuild, puoi farlo tuo ad appena 109€ anziché 349€. Cosa aspetti? Dai una svolta alla tua professione con i corsi di GoPillar Academy.
[post_title] => La fotografia è così importante in architettura?
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[post_content] => È ormai da un anno che sono cambiate molte cose in ambito sicurezza sul cantiere. La causa è semplice e conosciuta a tutti, il Coronavirus.
Indice degli argomenti:
Per questo motivo sono stati redatti diversi protocolli atti al contrasto e al contenimento della diffusione del virus. Il protocollo è stato redatto dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ANCI, UPI, Anas S.p.A., RFI, ANCE, Alleanza delle Cooperative, Feneal Uil, Filca – CISL e Fillea CGIL e vuole fornire indicazioni atte a “incrementare nei cantieri l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l’epidemia di COVID-19”.
Infatti, il Covid rappresenta “Un rischio biologico generico, per il quale occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione. Il presente protocollo contiene, quindi, misure che seguono la logica della precauzione e seguono e attuano le prescrizioni del legislatore e le indicazioni dell’Autorità sanitaria. Le misure si estendono ai titolari del cantiere e a tutti i subappaltatori e subfornitori presenti nel medesimo cantiere”.
L’importanza del distanziamento sociale
Un punto fondamentale dell’intero protocollo è rappresentato dal distanziamento sociale in cantiere anche “attraverso una rimodulazione degli spazi di lavoro, compatibilmente con la natura dei processi produttivi e con le dimensioni del cantiere. Nel caso di lavoratori che non necessitano di particolari strumenti e/o attrezzature di lavoro e che possono lavorare da soli, gli stessi potrebbero, per il periodo transitorio, essere posizionati in spazi ricavati”.
Le regole per il contenimento del virus nei cantieri di tutta Italia
Le principali regole per il contenimento del virus riguardano gli obblighi sul cantiere.
È obbligatoria la misurazione della temperatura corporea ad ogni persona che mette piede sul luogo di lavoro: se tale temperatura fosse superiore a 37.5° non si potrebbe accedere al cantiere.
Dovrà essere mantenuta la distanza di sicurezza interpersonale per evitare di entrare troppo spesso in contatto (almeno un metro di distanza).
Bisogna sempre indossare, durante il proprio turno di lavoro, i dispositivi di protezione (personali o forniti dal datore di lavoro) e tenere un corretto comportamento sul piano igienico. “L’adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione è di fondamentale importanza ma è evidentemente legata alla disponibilità in commercio dei dispositivi. Qualora la lavorazione in cantiere imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l’uso delle mascherine e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, ecc.) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie”.
Qualsiasi lavoratore che sviluppa sintomi influenzali dovrà avvisare immediatamente il datore di lavoro.
L’accesso al cantiere è severamente vietato a chi, nei 14 giorni precedenti, ha avuto contatti con persone che sono risultate positive al Coronavirus.
Altre indicazioni per evitare il propagarsi del contagio
Ci sono un’altra serie di fondamentali aspetti da regolamentare per evitare il propagarsi del contagio nei cantieri.
L’accesso dei fornitori esterni deve essere contingentato e ci devono essere meno contatti possibili con il personale del cantiere. Per esempio, gli autisti dei mezzi di trasporto dovrebbero rimanere nei propri mezzi. Non è consentito, a chiunque non lavori all’interno del cantiere, l’accesso agli spazi comuni al chiuso.
Il datore di lavoro deve assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione degli spogliatoi e di ogni area comune. Devono essere obbligatoriamente sanificati anche gli oggetti con cui ogni lavoratore entra a contatto per svolgere la propria mansione. Qualora venisse scoperto un caso di contagio all’interno della squadra, dovranno essere sanificati tutti gli spazi indistintamente.
L’accesso agli spazi comuni come spogliatoi o mense è contingentato in modo da non creare inutili assembramenti. I locali al chiuso dovranno essere muniti di una ventilazione continua, un tempo ridotto di sosta all’interno e il mantenimento della distanza di almeno un metro tra le persone.
È possibile procedere al cambio e alla frammentazione della turnazione così da evitare i contatti tra lavoratori, creando piccoli distinti in cui sarebbe facile individuare ed isolare casi di contagio.
L’importanza del coordinatore per la sicurezza in cantiere
Nel protocollo si indica che il coordinatore per la sicurezza nell'esecuzione dei lavori, “ove nominato ai sensi del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, provvede ad integrare il Piano di sicurezza e di coordinamento e la relativa stima dei costi. I committenti, attraverso i coordinatori per la sicurezza, vigilano affinché nei cantieri siano adottate le misure di sicurezza anti-contagio”.
Un ruolo, quindi, che assume ancora più importanza in una situazione così complicata come quella che stiamo vivendo.
Vuoi approfondire l’argomento ed aggiornarti come esperto di sicurezza sui cantieri? Il corso di GoPillar Academy di Aggiornamento per la Sicurezza nel cantiere e in fase di progettazione è tutto ciò di cui hai bisogno! Solo te, che sei lettore di Infobuild, puoi farlo tuo ad appena 99€ anziché 349€. Cosa aspetti? Dai una svolta alla tua professione con i corsi di GoPillar Academy!
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[post_content] => Photoshop è il più celebre programma di Adobe utilizzato per il fotoritocco e l’elaborazione di immagini digitali. Questo software è in grado di effettuare modifiche di qualità professionale alle immagini, offrendo enormi possibilità creative grazie ai numerosi filtri e strumenti e grazie alla lavorazione per livelli, che consente di gestire separatamente diverse partizioni del file iniziale. Per i settori dell’architettura e dell’edilizia Photoshop rappresenta uno strumento fondamentale per lavorare: infatti grazie alle tecniche di post-produzione del programma è possibile migliorare la qualità delle proprie immagini, dare colore alle planimetrie e sezioni, lavorare in prospettiva, sistemare i render architettonici in termini di illuminazione, colore e dettagli, e preparare delle presentazioni grafiche dei propri progetti di grande qualità.
Render Photoshop: come realizzarli
Saper realizzare e post-produrre render, fotoinserimenti e tutti gli elaborati 2D e 3D di un progetto è quindi indispensabile al giorno d’oggi per chiunque lavori nel settore della progettazione e visualizzazione architettonica.
Tra le principali operazioni che è possibile effettuare con Adobe Photoshop troviamo la lavorazione di piante, sezioni, prospetti attraverso il dosaggio dei colori e l’utilizzo di pattern e texture per i materiali, lo studio di luci e ombre e la post-produzione di render interni ed esterni.
Il primo step da seguire in qualsiasi lavoro di post-produzione in Photoshop è l’importazione nel programma del file che si vuole modificare. Il file può essere un pdf esportato da Autocad, può provenire da modelli tridimensionali, se essi sono stati già elaborati, o in alternativa può essere un’immagine presa da Google Earth nel caso in cui si stia lavorando su un inquadramento territoriale o un masterplan.
Oltre all’uso dei colori, per avere risultati più realistici è consigliabile utilizzare texture e pattern: infatti le texture seamless usate come pattern di riempimento sono necessarie sia per simulare l’effetto dei materiali sui disegni 2D sia per rendere meglio le piante e il verde.Per applicare un pattern è necessario selezionare il livello o l’area di applicazione e inserire la texture relativa, controllando sempre che il fattore di scala sia armonico con la scala del disegno.
Al fine di conferire poi ancora più profondità ai disegni è necessario saper regolare le luci e le ombre. Con Photoshop è, infatti, possibile creare aree più illuminate e aree più scure con gli strumenti Scherma/Brucia e inserire le ombre attraverso la funzione Stili del livello tenendo però presente che tali ombre sono adatte come ombre portate di alberi, persone e oggetti, ma non come ombre degli edifici.
Per queste ultime è consigliabile eseguire il disegno su Autocad o desumerlo da un modello tridimensionale e solo in una fase successiva importarlo su Photoshop.Per quanto riguarda l’illuminazione invece essa è regolabile sia attraverso il tasto Luminosità/Contrasto che attraverso la voce del menu Filtro > Rendering> Effetti di luce in cui si possono selezionare delle singole luci su cui andare poi ad applicare diverse proprietà (colore, esposizione, superficie, ambiente, texture).
La post-produzione dei rendering
Quest’ultima impostazione si collega con una delle operazioni principali da poter eseguire su Photoshop: la post-produzione dei rendering interni ed esterni. Per quanto riguarda i render interni, infatti, l’utilizzo degli effetti di luce può risultare davvero utile nell’ottica di valorizzare l’illuminazione dei vari ambienti; è, inoltre, possibile intervenire anche sulle curve che permettono di regolare l'esposizione dell’immagine nelle singole zone. Per quanto riguarda i render esterni, invece, una grande importanza è data dalla scelta dell’immagine che costituirà il cielo, dalla capacità di restituire in maniera realistica le superfici riflettenti e l’acqua –laddove presente – e dalla credibilità dell’ambientazione generale che deve essere adeguata al tipo di render (diurno o notturno) che si desidera realizzare.
Per imparare tutte le tecniche che Adobe Photoshop mette a disposizione dei professionisti per ritoccare e migliorare piante, sezioni, render 3D e immagini, segnaliamo il video-corso completo di Photoshop (15 ore di video-lezioni dettagliate) di GoPillar Academy, in offerta per i lettori di Infobuild a 99€ anziché 249€.
[post_title] => Perché Photoshop è l’alleato perfetto di ogni designer e Render Artist
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[post_content] => Rhinoceros è un software applicativo per la modellazione 3D utilizzato in tantissimi campi di applicazione come il disegno industriale, l’architettura, il design nel settore navale, del gioiello e automobilistico grazie alle sue caratteristiche versatili e valide per diversi campi di applicazione.
Rhino consente di creare, modificare, analizzare, documentare, renderizzare, animare e tradurre curve NURBS (acronimo di Non-Uniform Rational Basis Spline, ossia rappresentazioni matematiche della geometria 3D) superfici, solidi, nuvole di punti e mesh poligonali. Con Rhino è possibile modellare ogni forma possibile e immaginabile, non ci sono limiti di complessità, grado o dimensioni.
Tra le caratteristiche principali di Rhinoceros ci sono sicuramente:
Un alto livello di precisione utile per il design, per la creazione di prototipi, per la progettazione, per l’analisi e la fabbricazione di qualsiasi modello, da un aeroplano a un gioiello. Infatti i modelli Rhino sono estremamente accurati e possono essere utilizzati in molti processi di fabbricazione, produzione o costruzione.
L’estrema accessibilità nell’utilizzo poiché è un software facile da imparare e da utilizzare
La connettività: Rhino supporta numerose tipologie di bracci digitalizzatori 3D tra cui Microscribe, nonché scanner 3D e stampanti 3D
La capacità di lettura e di riparazione di mesh e file IGES estremamente complicati
La presenza di una funzionalità di rendering integrata. Rhino Render, infatti, è un modulo di rendering raytrace con texture, mappe di rilievo, riflessi di luce, trasparenza, riflettori con spot, controllo dell’angolo e della direzione, luci puntiformi, luci direzionali, luci rettangolari, luci lineari, ombre e risoluzione personalizzata ed esportazione nei formati file usati dai più comuni motori di rendering.
Rhino offre poi una serie di vantaggi rispetto ad altri software disponibili sul mercato che riguardano sia le fasi di installazione che quelle di utilizzo. Il software possiede innumerevoli funzionalità multidisciplinari, una bassa curvatura di apprendimento, un costo ridotto e una sua estrema compatibilità con altri programmi.
Rhinoceros infatti:
É alla portata di tutti, usa un hardware comune ed è estremamente intuitivo
Ha un prezzo estremamente ridotto rispetto ad altri competitor e non ha alcun costo di manutenzione
É compatibile con una serie di altri programmi di design, disegno tecnico, CAM, progettazione, analisi, rendering, animazione ed illustrazione
Ha rilasciato una versione per Windows e una versione per Mac
Le sue funzionalità sono adatte a una progettazione professionale per tutti i settori
Rhinoceros supporta poi una serie di plug-in utili a integrare le prestazioni del software, tra cui spiccano:
Flamingo Nxt, un plug-in di per la gestione del rendering. Con Flamingo Nxt è possibile creare facilmente immagini di alta qualità realistica, rimanendo sempre nell’ambiente di Rhino.
Penguin, un programma di rendering concettuale scanline non-fotometrico per Rhino, che realizza il rendering nelle modalità schizzo e cartoon.
Bongo, che apporta a Rhinoceros la possibilità di realizzare delle animazioni professionali usando una serie di strumenti di animazione keyframe reperibili nei migliori pacchetti di animazione.
V-Ray, il software di rendering fotorealistico più famoso nell’ambito della computer grafica 3D e nel campo architettonico che consente di ottenere immagini di grande impatto realistico, grazie alla tecnologia GI (Global illumination).
Per chi volesse dedicarsi approfondire in maniera efficace e professionale il funzionamento di uno dei software di modellazione 3D più usati sul mercato, Infobuild mette a disposizione uno sconto dedicato per acquistare il corso completo di Modellazione e Rendering con Rhinoceros + V-Ray offerto dalla scuola di formazione online GoPillar Academy a soli 109€ anziché 349€.
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[post_content] => Revit MEP è un potente strumento di creazione BIM progettato appositamente per costruire sistemi meccanici, elettrici e idraulici in edifici complessi. Revit MEP aiuta gli appaltatori, i progettisti e gli ingegneri a creare modelli coordinati e altamente dettagliati.
Quali sono i vantaggi di progettare utilizzando Revit MEP? Di seguito elenchiamo tutti i motivi che dovrebbero convincerti ad utilizzare Revit MEP nel tuo studio di progettazione.
Autodesk Revit MEP è solo una parte della nota suite software Autodesk, un prodotto utilizzato in particolar modo per implementare e sviluppare i progetti BIM. Dotato di un set di strumenti a spettro estremamente completo, Revit MEP viene utilizzato da privati e aziende AEC per:
Mitigare errori o conflitti di progettazione;
Progettare e rivedere i sistemi MEP degli edifici;
Consegnare i progetti in tempo;
Ridurre i costi del progetto;
Semplificare il processo di progettazione con la progettazione integrata;
Eseguire analisi energetiche tramite rilevamento e simulazioni d'interferenza;
Preparare modelli pronti per la fabbricazione;
Prototipare i sistemi MEP basati su progettazione generativa e modellazione parametrica;
Ottimizzare i flussi di lavoro MEP.
Quali sono i vantaggi dell’uso di Revit MEP?
Ci sono tantissimi di vantaggi che possono essere sfruttati utilizzando il set di strumenti Revit MEP per BIM. Qui di seguito descriviamo i vantaggi significativi che l'utilizzo di Revit MEP, rispetto ad altri software, può portare al lavoro quotidiano di uno studio di progettazione, soprattutto in ambito impiantistico.
Vantaggi concreti dell'utilizzo di Revit in MEP
Revit Mep è uno strumento di authoring BIM facile da usare che grazie a un'interfaccia intuitiva richiede una curva di apprendimento estremamente ridotta.
Inoltre, Revit in Mep ha il grande vantaggio di:
Trasformare semplici disegni in modelli accurati e dettagliati;
Posizionare gli oggetti direttamente dalla libreria di Revit;
Quantificare accuratamente tutti i diversi componenti del progetto così da creare pianificazioni di progetto automatizzate;
Ridurre, grazie all’uso di modelli coerenti, i tempi di controllo per i risultati finali;
Ridurre le operazioni di rilavorazione dispendiose in termini di tempo e denaro grazie alla compatibilità semplificata dei file Navisworks;
Ridurre il numero di RFI con un modello di collegamento senza interruzioni ai progetti;
Validare gli elementi di alto livello attraverso relazioni e interazioni tra oggetti;
Controllare visivamente le informazioni di progettazione tramite tag;
Perché conviene progettare con Revit MEP?
Quando gli ingegneri MEP utilizzano Revit per creare modelli 3D si ottiene un processo di costruzione praticamente privo di problemi.
Revit MEP ha dimostrato di essere uno strumento front-end utilissimo, un facilitatore di progettazione nelle mani di ingegneri, progettisti, appaltatori e coordinatori di progetto che grazie al ricco set di strumenti sono in grado di creare sistemi MEP precisi, incentrati sul cliente, sostenibili ed efficienti.
Per conoscere a fondo tutti gli aspetti del software Revit per la progettazione in BIM di impianti elettrici, idraulici e meccanici, ed essere così in grado di svolgere i propri progetti con uno strumento potente e molto utile come la suite Revit, rimandiamo al corso di oltre 15 ore di video-lezioni su Revit MEP messo a disposizione da GoPillar Academy per i lettori di Infobuild a soli 109€ anziché 349€.
[post_title] => Progettare con Revit MEP: quali sono i vantaggi dell’utilizzo di Revit in MEP?
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[post_content] => L'impatto che la modellazione 3D ha avuto sul mercato dei servizi architettonici è l’evoluzione più importante che il mondo dell’architettura ha affrontato. Quali sono i motivi per dedicarcisi?
La tecnologia sta trasportando l'immaginazione sempre più vicino alla realtà. Il miglior esempio per rappresentare materialmente questa affermazione è il modo in cui la modellazione 3D sta cambiando (radicalmente) il mondo di presentare (e di vendere) i progetti di architettura.
Utilizzare la modellazione 3D nei progetti d’architettura è come tirare fuori le immagini multidimensionali dal tuo cervello e ridipingerle su carta. L'impatto che la modellazione 3D ha avuto sulla presentazione grafica dei servizi architettonici è senza dubbio l’evoluzione più importante che il mondo dell’architettura sta affrontando.
7 motivi per cui la modellazione 3D è una skill fondamentale nelle presentazioni di architettura
Realistico, facile e veloce
Ottenere velocemente un'immagine tridimensionale dei progetti architettonici su cui si sta lavorando è ciò che ha reso famosa in tutto il mondo la modellazione 3D. Il tuo design diventerà più vivido e i tuoi clienti potranno fare un tour virtuale dei loro progetti, grazie alla modellazione 3d inoltre sarà possibile, in ogni momento, verificare se un nuovo piano (ad esempio) è fattibile oppure no, oppure controllare e scoprire con largo anticipo come apparirebbero piccole modifiche al design.
La modellazione 3d migliora il marketing e favorisce l’approvazione dei progetti
L'esperienza di passare da una progettazione bidimensionale a un modello 3D è ancora più avvincente se lo guardiamo con gli occhi di un potenziale cliente. Le immagini vivide ed estremamente realistiche nate dalla modellazione 3D permangono nella mente del potenziale cliente per un periodo di tempo più lungo e quindi con maggiori possibilità di conquistare il suo interesse e la sua accettazione di preventivo.
Facilitare il rimodellamento e le correzioni sui progetti
Lavorare su un modello 3D rende molto più facile vedere quale sarà l'impatto sul progetto complessivo una volta che verranno apportate modifiche. Questo dettaglio può aiutare a ultimare il progetto senza rischiare di veder aumentare i costi di produzione e di vendita finale al cliente.
Migliorare l’impatto sull'esecuzione del progetto
Con un design chiaro sarà più facile per gli ingegneri edili completare il progetto a costi bassi e seguendo alla lettera il progetto.
Vantaggi per gli interior designer
Grazie alla modellazione 3D potrai progettare un modello realistico di un appartamento con tutti i mobili, con le pitture murali e con un design estremamente accurato. Presentare l’interno dell’edificio, mostrare come potranno essere vissuti gli ambienti permetterà ai tuoi clienti di avere una visione avvincente della loro casa mesi prima di entrarci a vivere.
La modellazione 3D migliora la comprensione delle dimensioni e delle distanze
Un disegno 3D può mostrare chiaramente e con maggiore dettaglio le dimensioni fisiche degli oggetti e la loro distanza in relazione agli altri oggetti presenti in uno spazio. Questo aiuterà i clienti ad adattare i mobili e a decidere le disposizioni dei complementi d’arredo prima che la progettazione della casa sia completata.
Meno istruzioni e nessuna barriera linguistica
A differenza dei progetti 2D, che potrebbero richiedere istruzioni scritte chiare su come comprendere le informazioni di progettazione, i progetti 3D sono spesso privi d'istruzioni. Eliminando il testo scritto si riducono sensibilmente anche gli errori dati dalle barriere linguistiche.
Per chi volesse dedicarsi nei prossimi mesi all'apprendimento efficace e professionale di uno dei maggiori software di modellazione 3D presenti sul mercato, Infobuild mette a disposizione uno sconto dedicato per acquistare uno dei video-corsi professionali di Modellazione 3D offerti dalla scuola di formazione online GoPillar Academy.
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[post_content] => La misura fiscale prevista dal Superbonus 110% è stata introdotta in Italia in seguito alla pubblicazione del decreto Rilancio. Il decreto, pensato dal Governo come una misura urgente in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19, ha introdotto una detrazione fiscale del 110% su tutte le spese sostenute per effettuare interventi di isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e di riduzione del rischio sismico nei condomini o nelle abitazioni singole.Il superbonus prevede, come accennato sopra, una detrazione fiscale pari al 110% del valore dei lavori. I lavori per rientrare nell’agevolazione devono necessariamente essere effettuati nell’arco temporale che va dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, e possono essere suddivisi in 5 rate di pari ammontare.
Il soggetto beneficiario ha diverse possibilità di azione a questo punto: potrà scegliere se pagare direttamente l’impresa e quindi portarsi direttamente in detrazione la somma oppure se cedere il credito alle imprese e ottenere uno sconto direttamente in fattura che sarà applicato dall'azienda che esegue i lavori o ancora se cedere tale credito a banche o istituti di credito. Le imprese che accettano di acquisire il credito e scelgono di effettuare lo sconto in fattura, porteranno in compensazione il credito sempre suddiviso in cinque quote annuali di pari importo.
Quali sono gli interventi che possono accedere alle agevolazioni prevista dal Superbonus?
Con il Superbonus è possibile portare in detrazione le spese sostenute per lavori eseguiti sia su una singola unità immobiliare sia per lavori eseguiti su stabili condominiali. In ogni caso non è possibile portare detrazioni per lavori eseguiti su nuove costruzioni; gli immobili oggetto del provvedimento, infatti, devono essere già esistenti e dotati d'impianto di climatizzazione funzionante o al limite riattivabile.
Nel dettaglio i lavori detraibili devono sempre preveder almeno uno dei seguenti interventi trainanti:
Intervento d'isolamento termico delle strutture opache (ad esempio il cosiddetto cappotto termico) sulle superfici verticali, orizzontali e inclinate che interessino almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio. L’edificio interessato può essere un condominio, un edificio unifamiliare, oppure un’unità immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari purché sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi;
Intervento sulle parti comuni dell’edificio per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti.
Oltre al vincolo degli interventi trainanti esistono altri “limiti” obbligatori?
Per poter usufruire del Superbonus 110% è necessario conseguire un miglioramento di classe energetica calcolato in un upgrade di almeno due classi energetiche dell’edificio (condominio o unifamiliare) o delle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari, le quali siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno.
Quali sono i soggetti che possono richiedere e beneficiare del Superbonus 110%?
I soggetti interessati alla detrazione sono i condomìni, per quanto riguarda gli interventi sulle parti comuni dell’edificio; le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d'impresa, arti e professioni, per quanto riguarda le unità immobiliari; gli Istituti autonomi case popolari (Iacp); le cooperative di abitazione a proprietà, per quanto riguarda l’ambito degli interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci; le organizzazioni non lucrative di utilità sociale; le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri di cui all'articolo 6 della legge n. 266/1991; le associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano; infine le associazioni e società sportive dilettantistiche limitatamente agli interventi destinati ai soli immobili o parti d'immobili adibiti a spogliatoi.
Per conoscere a fondo tutti gli aspetti del Decreto Rilancio, legge 77/2020, e successivi decreti attuativi ed essere in grado di portare a compimento una pratica relativa al Superbonus 110% rimandiamo al corso completo di oltre 10 ore di video-lezioni teoriche e pratiche su Ecobonus e Sismabonus messo a disposizione da GoPillar Academy per i lettori di Infobuild a soli 79€ anziché 249€.
[post_title] => Superbonus 110%: tutto quello da sapere per richiedere e ottenere l’agevolazione
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[post_content] => Epic Games ha mostrato al mondo, circa 9 mesi fa il nuovo Unreal Engine 5, mostrando in un video dimostrativo come il motore di gioco dietro Fortnite sarà in grado di generare una grafica iperrealistica praticamente in tempo reale su consolle di nuova generazione come per l’appunto la PlayStation 5.
Unreal Engine 5 vedrà compiutamente la luce nel corso dei prossimi mesi del 2021 e sarà un strumento che farà fare all'intera industria dei videogame un deciso passo avanti in termini di qualità grafica e realismo delle immagini.
"Quello che stiamo per vivere – ha dichiarato in una recente intervista Timothy Sweeney, informatico statunitense, programmatore di videogiochi per computer, fondatore di Epic Games e sviluppatore del motore grafico Unreal Engine - sarà un vero e proprio salto generazionale. Anche se la versione 5 di Unreal Engine non si discosterà chissà poi quanto dalla già ottima quarta versione, l’esperienza utente risulterà notevolmente migliorata”
Sweeney ha sottolineato come Epic Games abbia lavorato a stretto contatto con Sony per lo sviluppo della PlayStation 5 in modo che i giochi della nuova consolle possano sfruttare appieno l'hardware di prossima generazione. Ma Unreal Engine 5 non nasce per essere un’esclusiva di PlayStation: l’ultima release è stata progettata infatti per far girare qualsiasi tipo di realtà aumentata e virtuale in qualsiasi settore, dai videogiochi alla pubblicità, dall’architettura ai media.
Quali sono le caratteristiche di Unreal Engine 5?
Al centro dello sviluppo di Unreal Engine 5 troviamo tutta la forza della tecnologia Nanite. Nanite trasforma il sorprendente motore grafico di casa Epic in un’esperienza di visualizzazione a 8K dove i dettagli rappresentano la vera rivoluzione aprendo la strada verso panorami e scenografie cosi realistiche e ricche di dettagli da sorprendere anche i gamer e render artist più navigati.
La ricetta che sta alla base di unreal engine version five si compone di 3 ingredienti principali.
Un innovativo motore fisico, Chaos, con il quale sarà possibile gestire l’esatta fisica degli elementi inseriti in un contesto dove la luminosità, la gestione della luce e dei diversi effetti, garantita da Lumen non potrà che sorprendere, statene certi.
La seconda innovazione avviene con Convolution Reverb: i rumori e gli effetti audio trasformeranno l’esperienza virtuale e interattivi in un surrogato della realtà. Infine, l’ultimo ingrediente, ma non per importanza, è Niagara. Niagara è una tecnologia che applicata al motore Unreal Engine promette di favorire la gestione di ogni singola particella così da descrivere, e concretizzare, ambienti iperrealistici, in piena armonia con gli elementi che lo compongono.
Per chi volesse imparare ad utilizzare questo potente software in maniera efficace applicandolo al mondo della progettazione e del design, per realizzare render 3D e percorsi virtuali mozzafiato, segnaliamo il video-corso completo di oltre 20 ore di video-lezioni su Unreal Engine messo a disposizione da GoPillar Academy per i lettori di Infobuild a soli 109€ anziché 349€.
[post_title] => Unreal Engine 5, un cambio generazionale nel settore della grafica
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[post_content] => I Bim Specialist sono gli esperti della gestione dei dati e dei flussi informativi in ambito BIM così come previsto dalla norma UNI 11337 che regola la gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni. Cosa fanno e come si diventa Bim Specialist?
Dopo un primo breve periodo di stagnazione anche l’Italia sta progredendo più che spedita nel settore innovativo della progettazione BIM. L’edilizia rappresenta, oggi, l’ambiente lavorativo dove l’impatto della digitalizzazione sta caratterizzando meglio e di più i suoi contorni. Il BIM, inoltre, sta anche facendo nascere nuovi lavori e nuove professioni, in particolare sono tre le nuove figure nate con l’esplosione del Building Information Modeling e sempre più ricercate sul mercato del lavoro: il BIM Specialist, il BIM Manager, il Bim Coordinator.
Ma focalizziamoci su una sola di queste figure professionali e scopriamo insieme cosa fa e come si diventa BIM Specialist.
Con il termine Bim Specialist si indica una specialista tecnico, un esperto nella modellazione con l’uso delle informazioni. Fondamentale in diversi momenti dei processi di progettazione, il Bim Specialist risulta davvero prezioso nelle fasi di produzione e di sviluppo del modello BIM.
Quali sono le skill e le competenze di un BIM Specialist?
Uno specialista Bim è un tecnico esperto nella modellazione BIM che unisce le competenze tipiche dei un progettista classico alla conoscenza dei software specifici e competenze personali in gestione dei dati e dei flussi informativi.
All’interno del mondo BIM lo specialista dei processi Bim si ritaglia un importante ruolo di raccordo tra i tecnici, che materialmente devono eseguire i lavori, e il BIM Coordinator, che invece deve comunicare le indicazioni del Bim Manager (a sua volta responsabile della supervisione generale delle commesse realizzate con la metodologia BIM).
Come diventare specialista Bim?
Essere specializzati ed estremamente competenti in una singola materia, è sicuramente un utile biglietto da visita per affacciarsi nel mondo del lavoro.
Per potersi certificare come Bim Specialist è necessario partecipare a corsi di formazione professionale in attività specifiche BIM soprattutto per quanto riguarda l’apprendimento e l’utilizzo pratico del software. Oltre al percorso formativo sono richiesti almeno 6 mesi di esperienza lavorativa, di cui almeno 3 in ambito BIM.
Al termine dovrà essere sostenuto con successo un esame ufficiale ICMQ a cui farà seguito l’iscrizione automatica nel Registro delle persone certificate. Periodicamente sarà poi necessario continuare a formarsi e a documentarsi seguendo dei corsi di aggiornamento che possano certificare il mantenimento delle competenze professionali.
Dove lavorano i BIM Specialist e quali sono le loro mansioni?
I BIM Specialist nei prossimi anni reciteranno sempre di più un ruolo da protagonisti nel mercato italiano della progettazione in BIM.
Nello specifico le attività e le mansioni tipiche di uno specialista BIM riguardano l’utilizzo di software di ultima generazione specifici per la realizzazione del progetto BIM secondo la propria competenza disciplinare; le analisi dei diversi punti di un capitolato informativo e del piano di gestione informativa, le verifiche del modello; la conoscenza della normativa di riferimento; competenze mirate in tema di sicurezza informatica; skill per l’utilizzo della documentazione tecnica, la produzione reale di modelli ed elaborati; la gestione delle librerie BIM aziendali; l’aggiornamento delle librerie BIM e per ultimo le attività tecniche per l’estrazione dei dati dai modelli, dagli elaborati e dagli oggetti.
Per iniziare il proprio percorso per diventare BIM Specialist, GoPillar Academy propone un pacchetto di circa 100 ore di video lezione divise in 6 moduli che vi renderanno esperti nell’utilizzo del BIM a tutto tondo tramite il software Revit; i lettori di Infobuild potranno accedere al corso a soli 399€.
[post_title] => BIM Specialist: come diventare uno specialista bim
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[post_content] => Una figura importante nel mondo dell’edilizia e, in particolare, sul cantiere è sicuramente il Coordinatore Sicurezza.
Come tutti sappiamo, per ottenere la qualifica di Coordinatore per la Sicurezza in Cantiere non solo è necessario seguire un percorso di formazione abilitante ma viene richiesto anche di tenersi costantemente aggiornati sulla normativa vigente ai fini di mantenere attiva la qualifica e poter continuare a svolgere questo ruolo.
Ma quali sono le modalità, i termini e le attività da svolgere per essere in regola con l’aggiornamento obbligatorio?
Il tema della sicurezza e dell’aggiornamento Coordinatore Sicurezza è un argomento sul quale sussistono ancora dubbi e incertezze, in particolare sulle scadenze e sui termini dell’aggiornamento coordinatore sicurezza indicati dal D. Lgs. 494/1996, dal D. Lgs. 81/2008 e, ultimo in ordine di tempo, dal decreto correttivo n. 106/2009.
A indicare le linee guida in materia è attualmente il decreto legislativo numero 81 del 2008. Il dettato normativo, conosciuto anche (e soprattutto) come Testo Unico per la Sicurezza dei Lavoratori ha infatti modificato e aggiornato il settore, in particolare per quanto riguarda la figura del Coordinatore Della Sicurezza nei cantieri edili.
Per decenni, il settore della sicurezza nei cantieri e in generale della salute e sicurezza sul lavoro è stato regolato dal recepimento (o meno) di direttive e normative europee. A partire dal 2008, però, con l’introduzione del Decreto Legislativo 81 del 2008 la materia nella sua interezza è stata rivoluzionata, andando a normare aspetti come definizione ed i campi di applicazione; disposizioni specifiche e introduzione di sanzioni penali in caso di mancato rispetto.
Il coordinatore per la sicurezza nei cantieri: esecuzione e progettazione
La prima grandissima novità introdotta dal Decreto Legislativo 81/2008 è la previsione di due distinte figure specifiche dedicate alla sicurezza.
Il D. Lgs. introduce le seguenti figure professionali:
Coordinatore Sicurezza in fase di Esecuzione (CSE): il CSE è il professionista che nei cantieri edili viene incaricato (l’incarico può essere dato direttamente dal committente o dal responsabile dei lavori) di coordinare i lavori di esecuzione previsti dall’articolo 92 del T.U.
Coordinatore Sicurezza in fase di Progettazione (CSP): al CSP è riservato il compito materiale di redigere il piano di sicurezza e di coordinamento vero e proprio.
Formazione e aggiornamento coordinatore sicurezza sul lavoro
Entrambe le figure di Coordinatori previste dal decreto (sia CSE che CSP) devono sottoporsi ad un aggiornamento professionale obbligatorio con cadenza quinquennale.
L’aggiornamento, obbligatorio ha una durata di 40 ore e presenta dei termini differenti a seconda che il coordinatore per la sicurezza abbia conseguito l’attestato prima dell’entrata in vigore del decreto (per i soggetti che hanno conseguito l’attestato di Coordinatore per la sicurezza prima dell’entrata in vigore del Testo Unico, l’obbligo di aggiornamento decorre dalla data di applicazione dello stesso decreto) o dopo (i soggetti abilitati successivamente al decreto del 2008 avevano invece 5 anni di tempo dalla data di abilitazione per procedere all’aggiornamento professionale obbligatorio).
Mancato aggiornamento obbligatorio del coordinatore per la sicurezza
Il mancato aggiornamento dei soggetti abilitati alle mansioni di coordinatore per la sicurezza comporta la perdita della possibilità di operare e lavorare come coordinatore. Si noti che le normative parlano però sempre di perdita della possibilità e mai di decadenza.
Il professionista, infatti, non decade dalla carica ma semplicemente risulta sospeso fino al momento in cui non verrà maturato il monte ore di 40 ore per la formazione, obbligatorio per legge, per il quinquennio (o i quinquenni) che ne risultano mancanti.
La scuola di formazione online GoPillar Academy mette a disposizione un corso completo di 40 ore di Aggiornamento per la Sicurezza nel Cantiere in fase di Progettazione, comprensivo di tutti gli aggiornamenti riguardanti l’emergenza sanitaria Covid-19, utile a completare l’aggiornamento obbligatorio previsto dal D. Lgs. 81/08 a soli 99€.
[post_title] => Aggiornamento Coordinatore Sicurezza. Modalità e termini
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[post_content] => Il motore di realizzazione 3D in real-time Twinmotion, recentemente acquisito dalla casa produttrice Epic Games, è uno degli strumenti di rendering più popolari nel settore dell'architettura sia per l’alta qualità di visualizzazione 3D che mette a disposizione dell’utente che per la capacità di realizzare in poco tempo-macchina spettacolari video immersivi e panorama 360°.
A differenza di molti altri software di rendering, Twinmotion viene spesso aggiornato e perfezionato, tanto che le sue funzionalità di modellazione 3d, design e rendering sono migliorate tantissimo dal suo rilascio nel 2005. L'ultima aggiunta alla famiglia Twinmotion è la release Twinmotion 2020, un aggiornamento che aggiunge molte nuove interessanti funzionalità al software.
Di seguito analizziamo le funzionalità nuove e migliorate di Twinmotion 2020
Il software di rendering è tanto buono quanto buone sono le sue caratteristiche. Quando si considera il rendering 3D, in particolare, molte funzionalità entrano in gioco per poter definire la qualità di un software. Le funzionalità di Twinmotion sono ampie e (come abbiamo già avuto modo di affermare) costantemente aggiornate.
Illuminazione potente ed estremamente dettagliata
Con Twinmotion 2020 vengono introdotte una notevole moltitudine di opzioni di illuminazione tra cui scegliere.
Controlli di illuminazione assistiti da AR e AI;
Illuminazione ambientale migliorata;
Cicli giorno / notte simulati;
Strumento di illuminazione globale;
Luci volumetriche;
Effetti di bagliore migliorati.
Vegetazione realistica
Uno dei problemi più diffusi, quando si elabora un progetto, è la creazione della vegetazione all’interno del modello 3D nel modo più fotorealistico possibile. Non tutti i software di modellazione e rendering mettono a disposizione degli utenti gli strumenti necessari a creare un ambiente verosimile all’interno del quale posizionare la nostra scena.
Le nuove caratteristiche della modellazione della vegetazione in Twinmotion 2020 consistono in:
Strumento di dispersione della vegetazione;
Migliore resa dell'erba;
Migliore illuminazione della vegetazione;
Strumento di personalizzazione della vegetazione;
Strumenti per la crescita della vegetazione.
L'elemento umano
Un elemento di design critico di qualunque progetto di costruzione, impresa architettonica o paesaggio sono le persone che lo occuperanno.
L'aggiunta di persone all'interno di un progetto aiuta i professionisti del settore a dare una buona rappresentazione di come potrebbe funzionare l’edificio, qual è lo scopo di una specifica progettazione e delle proporzioni degli oggetti e delle scene. L'aggiunta di persone all'interno del progetto darà inoltre un aspetto molto più realistico e aiuterà a creare una presentazione estremamente convincente.
Le nuove funzioni per definire i dettagli umani sono:
Modelli 3D realistici di persone;
Molti nuovi oggetti orientati all'uomo;
62 pose umane animate;
82 diverse pose umane statiche.
Twinmotion, sempre di più grazie ai nuovi aggiornamenti, sta diventando uno strumento diffuso e popolare nel settore della progettazione architettonica civile e urbana.
Per chi volesse imparare ad utilizzare questo strumento in maniera efficace in tutte le sue funzionalità, segnaliamo il video-corso completo di oltre 15 ore di video-lezioni su Twinmotion 2020 messo a disposizione da GoPillar Academy per i lettori di Infobuild a soli 99€ anziché 349€.
[post_title] => I protagonisti della progettazione: Twinmotion 2020 e i rendering architettonici
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[post_content] => Archicad e Autocad sono due software tra i più conosciuti e utilizzati dai professionisti della modellazione grafica. Ma quali sono le caratteristiche tipiche di Autocad e quali quelle di Archicad?
Archicad è una piattaforma BIM (Building Information Modeling) progettata dalla società ungherese Graphisoft. È stato sviluppato principalmente per Apple Macintosh a partire dall’anno 1982 e oggi è un software fondamentalmente utilizzato quotidianamente da migliaia di urbanisti, architetti, designer e interior designer.
Archicad è la soluzione concreta a diversi problemi ingegneristici, la soluzione necessaria per costruire modelli di edifici, locali interni e aree urbane. Archicad è stato creato mantenendo le esigenze di progetti 2D o 3D e integrando tutte le funzionalità della progettazione in BIM fin dalle basi, dall'esecuzione del piano alla gestione delle risorse.
Negli anni è diventato un software così popolare da essere usato ad oggi da più di 150 mila professionisti in tutto il mondo.
AutoCAD è un software di progettazione assistita da computer tridimensionale. AutoCAD è stato creato per la produzione, la pianificazione, la progettazione di edifici e la loro costruzione. Questo software è stato sviluppato da Autodesk nel 1982 come app desktop in esecuzione su microcomputer. Nel 2010, AutoCAD è stato rilasciato come app mobile e web. AutoCAD oggi è un software maturo, straordinario, un prodotto ideale per architetti, industrie dell'intrattenimento, educatori, studenti, liberi professionisti.
Entrambi i software sono estremamente popolari nel mercato della progettazione e del design.
Vediamo di seguito quali sono le differenze chiave tra i due software.
AutoCAD è un sistema CAD che aiuta il lavoro di progettazione, modellazione 3D e rendering. Può anche essere improvvisato utilizzando script in varie lingue. Mentre Archicad è stato costruito per dare il meglio di sé nella progettazione BIM e nel Virtual Building Modeling. Fondamentalmente è utilizzato per creare modelli di edifici.
In Archicad, i disegni sono fusi, si presentano come delle mesh all'interno del modello. Mentre in AutoCAD l'utente crea i disegni in modo indipendente.
Con Archicad, gli utenti possono creare edifici virtuali da elementi reali costruiti come muri, finestre, tetti, solai, ecc, usando la modellazione per oggetti. Mentre in AutoCAD l'utente crea qualsiasi tipo di disegno, oggetto o progetto semplicemente attraverso l’unione di linee 2D.
Archicad offre un aumento significativo della produttività e vanta un design meglio coordinato e un modello computerizzato basato sul processo di costruzione. AutoCAD sotto questo punto di vista è invece leggermente carente.
AutoCAD è un software estremamente facile da utilizzare, sono sufficienti poche lezioni per comprendere il programma e per utilizzarlo al meglio; Archicad invece richiede più tempo per la comprensione a causa delle numerose impostazioni presenti nelle opzioni dell’interfaccia e della molteplicità degli strumenti che offre.
AutoCAD può, generalmente, essere definito come un tavolo da disegno elettronico che si basa sulla rappresentazione 2d ma è anche in grado di creare geometria 3D. Archicad invece è la scelta perfetta quando si vogliono realizzare modelli di edifici elettronici virtuali nella loro interezza. Grazie alla grande quantità di informazioni che è possibile immagazzinare nei modelli BIM su Archicad, i modelli così realizzati risultano preziosi sia in fase di progettazione che di successiva gestione dell’edificio.
In definitiva, Archicad e AutoCAD sono due software estremamente potenti e complementari, pensati in modo che se ne possa alternare e integrare l’utilizzo, restando sul più semplice ed intuitivo AutoCAD per la realizzazione di piante in CAD o rapide sezioni da stampare e passando invece al più performante Archicad quando si vuole passare alla modellazione di edifici interi completi di informazioni dettagliate relative alla struttura, agli impianti e a tutti gli oggetti di cui sono composti.
Per chi voglia approfondire l’utilizzo del software per la progettazione in BIM Archicad, GoPillar Academy offre un corso completo di oltre 25 ore di video-lezioni offerto per la community di INFOBUILD a soli 99€ anziché 349€.
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[post_content] => Di seguito ti presentiamo cinque concetti chiave che possiamo applicare a qualsiasi progetto, principi che se seguiti possono migliorare immediatamente i tuoi risultati per quanto riguarda la modellazione 3D e il rendering fotorealistico.
La modellazione 3D non è facile. Probabilmente hai sentito parlare di molte regole, best practice ed eccezioni e quando inizi a lavorare su un software come Blender è facile perdersi tra le diverse sfumature degli strumenti. Per fortuna, ci sono alcuni concetti chiave che possiamo applicare a qualsiasi progetto, principi che se seguiti possono migliorare immediatamente i risultati.
Siamo pronti a svelare i 5 Principi modellazione 3D in Blender:
Forma: concentrati prima sul quadro generale
Usa un riferimento per controllare angoli, proporzioni e curvatura mentre procedi. Che tu stia scolpendo o modellando poligoni, non essere impaziente con il processo di modellazione, ma presta attenzione all’oggetto che stai creando mettendolo in relazione al resto dell’ambiente modellato.
Dettaglio: lavoro in passaggi
Quando hai abbozzato la forma generale di un progetto 3D sarai pronto per dedicarti anima e corpo allo sviluppo dei dettagli. Ma attenzione, quando si tratta di dettagli nella modellazione con Blender, è importante sapere esattamente quanto e che tipo di interventi devono essere fatti. Anche se dispone di un budget di rendering illimitato, è fondamentale comprendere fin da subito i diversi livelli di dettaglio.
Neil Blevins, noto 3d artist, afferma che le forme devono essere divise in forme primarie, secondarie e terziarie; solo considerando queste tre diverse tipologie di forme sarà possibile ottenere un buon mix tra aree di grande dettaglio, aree di medio dettaglio e aree di piccolo dettaglio.
Dalla comprensione delle forme si deduce che il processo più corretto per realizzare un rendering con Blender è quello di realizzare prima le “cose” grandi, poi dedicarsi agli oggetti medi e solo dopo soffermarsi sui dettagli.
Usa scala e riferimenti del mondo reale
Prova a modellare su scala reale quando è possibile. Le dimensioni del tuo modello fanno molte sottili differenze, da come si comportano le luci nella tua scena a come interagiranno le simulazioni. Quando realizzi un rendering su Blender ricontrolla costantemente la lunghezza, la larghezza e l'altezza, nonché lo spessore dei singoli pezzi che compongono l'oggetto.
Riutilizzare la mesh per massimizzare l'efficienza
Modellare utilizzando Blender è un’esperienza fantastica, ma a nessuno piace fare lo stesso lavoro due volte. Per risparmiare tempo utilizza il più possibile la mesh. Se non vuoi che gli oggetti appaiano uguali, prova ad usare trucchi diversi, come variare le dimensioni, la rotazione, i modificatori o le proprietà del materiale.
Prestare attenzione alla qualità della superficie
A causa del modo in cui funziona il rendering, il modo in cui modelli il tuo oggetto influisce anche sul modo in cui la luce interagisce con la sua superficie. Fai attenzione a dossi, anse e aree deformate.
Infine, se sei interessato a produrre render fotorealistici di buona qualità, è sempre consigliare partire da un percorso didattico. In particolare, per i lettori di Infobuild, GoPillar Academy mette a disposizione un video corso completo per imparare come modellare i tuoi progetti con il software gratuito Blender a soli 99€ anziché 349€.
[post_title] => I 5 principi più importanti da sapere per la modellazione 3D in Blender
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[post_content] => Il settore immobiliare è un'industria enorme e l'utilizzo della modellazione 3d e dei rendering è fondamentale per far fruttare il business. Con la continua evoluzione della tecnologia, anche il settore immobiliare sta subendo enormi cambiamenti, ma grazie ai rendering realizzati in Real Time, un agente immobiliare può facilmente identificare chi sono visitatori, chi sono i clienti e offrire loro un’esperienza digitale assolutamente reale.
Modellazione e rendering 3D: come influiscono sul settore immobiliare?
Oggi l'attività immobiliare è alle stelle e genera profitti. Con l'utilizzo di strumenti adeguati, l'azienda può aiutare gli agenti immobiliari a generare enormi entrate in un breve lasso di tempo. E lo strumento che non è secondo a nessuno per incuriosire la clientela, al giorno d'oggi, è la modellazione e il rendering 3D. Facendo uso della modellazione 3D e del software di rendering più adatto alle circostanze, gli agenti immobiliari possono produrre immagini altamente fotorealistiche di grattacieli e edifici e convincere i clienti ad acquistare ancora prima di organizzare una visita in loco.
Vediamo i principali vantaggi della modellazione 3D e del rendering nel settore immobiliare:
Strumento di coinvolgimento per i clienti: qualunque sia il prodotto o servizio, la soddisfazione del cliente è un dettaglio che deve avere la massima precedenza quando si tratta di affari. Se l’obiettivo è portare i clienti a fantasticare su un progetto immobiliare futuristico che ancora non esiste la modellazione 3D e il rendering entrano in gioco in modo importante.
Precisione nei disegni e nelle presentazioni. Il rendering architettonico 3D aiuta a produrre viste iperrealistiche, ma garantisce anche dimensioni precise e forme straordinarie, tutto il necessario per rappresentare una magnifica prospettiva di design. Nel rendering 3D è possibile visualizzare l'area precisa della porta, decidere la giusta lunghezza e larghezza, considerare le dimensioni dei mobili, degli oggetti elettronici.
Un ottimo mezzo di ottimizzazione del progetto. Con l'avvento della modellazione architettonica 3D e del rendering la progettazione su carta ha perso molto della sua importanza. Oggi con alcuni semplici clic del mouse nel computer, i disegni architettonici 3D possono essere configurati e rinnovati in tempo reale e anche tutte le dimensioni collegate alle modifiche verranno automaticamente aggiornate.
Economicità. A differenza dei progetti 2D e dei fogli di plastica, la progettazione architettonica 3D costa meno. La spesa in un progetto basato sulla modellazione 3D è tutta incentrata sull'investimento di tempo, un 3D artist può portare a termine il suo compito di progettazione in un breve lasso di tempo con pochi clic del mouse e quindi consentire all’impresario di ridurre le ore di lavoro e di risparmiare.
Ad oggi sul mercato si trovano tanti diversi software di modellazione 3D con le caratteristiche più disparate; in particolare, il software di modellazione Sketchup, racchiude tutte le caratteristiche necessarie ad ottenere ottimi risultati in breve tempo, tra cui la velocità di utilizzo e il basso costo della licenza.
Segnaliamo anche, per chi fosse interessato, un corso completo per imparare a creare render 3D di qualità senza bisogno di conoscenze pregresse su Sketchup offerto da GoPillar Academy al prezzo speciale per i lettori di Infobuild di 99€ anziché 349€.
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[post_content] => I 5 principali motivi che ti dovrebbero convincere a scegliere Navisworks per realizzare i tuoi progettiNavisworks è un software di revisione e gestione dei progetti per professionisti e team AEC. Offre una revisione olistica di modelli e dati integrati in grado di coinvolgere le diverse parti interessate durante la fase di pre-costruzione. Grazie a Naviswork è possibile ottimizzare le attività e ottenere un migliore controllo, dando maggiori garanzie di conclusione ai clienti.
Di seguito sono riassunti i cinque principali motivi per scegliere integrare il software Navisworks nel proprio flusso di lavoro:
Facile revisione e visualizzazione interattiva del design
I modelli ampi e complessi generati per i progetti BIM (Building Information Modeling) 3D sono spesso difficili da visualizzare, esplorare e analizzare. Navisworks utilizza una tecnologia innovativa per comprimere i file così da permettere una visualizzazione interattiva e una guida fluida in tempo reale, per poter navigare, esplorare ed esaminare anche i modelli 3D più grandi e complessi su PC standard, senza dover per padroneggiare competenze CAD o software di progettazione.
Design & Model Coordination in un unico posto
I professionisti dell'edilizia hanno spesso bisogno di visualizzare e coordinare i progetti in un'unica vista dell'intero progetto con altri consulenti di progettazione. I prodotti software di revisione del progetto Autodesk Navisworks offrono sono compatibili con la maggior parte dei formati di file di progettazione nativa e scansione laser, il che significa che i dati di progettazione 3D creati in applicazioni 3D BIM come il software AutoCAD e i prodotti basati su Autodesk Revit possono essere combinati con la geometria e con le informazioni create con altri strumenti di progettazione e quindi facilmente riviste.
Migliore collaborazione al progetto
Navisworks ti consente di condividere i progetti 3D con altre parti interessate del progetto e di offrire un'unica vista dell'intero progetto per la revisione o la visualizzazione. La singola vista dell'intero progetto di Navisworks può essere pubblicata sia nel formato NWD nativo di Autodesk Navisworks sia nel formato DWF 3D, consentendo l'accesso a tutte le parti interessate.
Risparmio sui tempi e sui costi del progetto
Autodesk Navisworks permette di sfruttare il software di pianificazione della costruzione esistente per simulare tempi o pianificazioni con modelli 3D e per creare sequenze di costruzione 4D in grado di evidenziare e risolvere i problemi in loco. Sia Navisworks Simulate che Navisworks Manage aiutano a creare una simulazione visiva più facile da comprendere dei processi di lavoro collegando i dati del modello 3D esistenti e le pianificazioni del progetto.
Visualizzazione realistica del progetto
Navisworks consente alle parti interessate allo sviluppo del progetto di esaminare e sperimentare i progetti in tempo reale prima che diventino reali e di convalidare e presentare rapidamente l'intento nella fase iniziale dell'offerta o dell'offerta come proposta interattiva 3D.
Se sei interessato ad ottenere le competenze necessarie a svolgere il ruolo di Bim Coordinator e ad integrare l’utile software Autodesk Navisworks nel flusso di lavoro tuo o del tuo team, ti suggeriamo di iscriverti al corso di Gestione Progetti in BIM con Navisworks offerto da GoPillar Academy per i lettori di Infobuild al prezzo speciale di 99€ anziché 349€.
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[post_content] => Rhinoceros 6 e V-Ray sono software molto popolari tra gli architetti per le loro capacità di realizzare rendering architettonici fotorealistici perfetti.
Grazie all’uso congiunto di Rhinoceros 6 + V-Ray è possibile realizzare incredibili progettazioni partendo da zero e importare ed esportare una vastissima gamma di dati.
L’altro grande motivo della loro popolarità è probabilmente l'enorme ricchezza di componenti aggiuntivi di terze parti disponibili sulla rete e negli shop.
In particolare, V-Ray per Rhino è un motore di rendering estremamente accurato, realizzato e sviluppato per McNeel Rhinoceros. V-Ray aumenta notevolmente la capacità di Rhino di gestire scene di grandi dimensioni e può essere utilizzato anche direttamente all'interno di Grasshopper.
Per quale motivo usare V-Ray per Rhino 6 per realizzare i vostri lavori fotorealistici?
V-Ray per Rhino 6 è il “collega virtuale” ideale per creare immagini professionali estremamente accurate sfruttando la forza di V-Ray e la grande usabilità di Rhino.
Immaginate la scena! Il cliente deve ancora firmare il contratto di progettazione, ma grazie ai rendering fotorealistici realizzati con V-Ray potrete mostrargli il progetto come se fosse già stato realizzato. Con immagini e rendering fotorealistici realizzati con V-Ray, le vostre presentazioni di design non lasceranno più spazio a dubbi e incertezze. Con V-Ray il cliente potrà vedere in anteprima il risultato esatto che otterrà alla fine del progetto. In questo modo la clientela si sentirà maggiormente coinvolta e potrà dare fin da subito il suo parere sulle diverse soluzioni proposte, eliminando ogni possibile problema in fase di postproduzione, semplicemente perché non ci potranno essere sorprese.
[caption id="attachment_658162" align="aligncenter" width="680"] Rendering zona notte[/caption]
Ci sono tanti motivi per cui V-Ray può essere considerato tra i software di rendering fotorealistico più performanti sul mercato, diventando un utile strumento per qualsiasi architetto, progettista o artista 3D per produrre immagini sorprendenti e convincenti.
Una sfida perenne per gli architetti e per i progettisti è la creazione, in tempi brevi, di realizzazioni grafiche con le quali allestire presentazioni sorprendenti in breve tempo. Una caratteristica, quella della velocità, che si conferma come centrale nella scelta di un software per il rendering fotorealistico.
A tal proposito, V-Ray per Rhino permette di realizzare una modellazione fotografica accurata ed effetti luce sorprendenti. V-Ray per Rhino è un motore di rendering altamente accurato che consente ai designer di prevedere tutti i particolari e presentare ai clienti i progetti con un altissimo livello di definizione. Secondo il parere dei progettisti che hanno scelto di usarlo, è molto più di un semplice renderer: arricchito da una suite completa di strumenti, si candida ad essere il “collega” ideale con il quale realizzare i lavori più importanti.
[caption id="attachment_658163" align="aligncenter" width="680"] Rendering zona giorno[/caption]
L’ultima versione di V-Ray, chiamata Next, inoltre, può vantare una serie completa e rinnovata di effetti ottici per obiettivi fotografici. Una suite di effetti fantastica con cui aggiungere artistici tocchi di imperfezione a un'immagine (molto spesso in questo campo sono i dettagli, anche un’imperfezione voluta, a fare la differenza!).
Sempre in tema di effetti ottici, V-Ray Next per Rhinoceros consente agli utenti di impostare un preciso punto AF su un particolare oggetto presente nella scena, in questo modo l’oggetto apparirà automaticamente a fuoco quando la scena verrà renderizzata.
[caption id="attachment_658164" align="aligncenter" width="680"] Rendering Ingresso[/caption]
Infine, per quanto riguarda le specifiche tecniche, è importante sottolineare come V-Ray consenta l’utilizzo simultaneo di due potenti motori di rendering consentendo, in diretta, mentre si è all’opera sulla progettazione, di controllare e analizzare ogni modifica. Perfetto per settare ogni dettaglio del render su cui si sta lavorando: luci, materiali, cineprese, scene d’interni, tutto può essere reso alla perfezione usando V-Ray abbinato a Rhino 6.
Per chi voglia imparare in profondità l’utilizzo di Rhinoceros 6 + V-Ray Next per la modellazione 3D e la realizzazione di render e video finali altamente fotorealistici, si consiglia l’iscrizione al video corso completo di Rhinoceros + V-Ray (24 ore di video lezioni dettagliate) offerto da GoPillar Academy a soli 99€ anziché 349€ per la community di Infobuild.
[post_title] => Rendering fotorealistico con Rhinoceros 6 + V-Ray: come creare capolavori digitali
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[post_content] => Lumion consente agli architetti di trasformare i loro progetti 3D in accattivanti rendering in real time in pochi secondi.
Che si tratti di modellare in SketchUp, Revit, 3ds Max, Rhino, Vectorworks o molti altri, Lumion vi offre la possibilità di realizzare, praticamente in tempo reale, fantastici progetti con alberi realistici, effetti, oggetti e materiali pescati direttamente da una ricca libreria di contenuti. Per diventare un mago di Lumion non è richiesta nessuno formazione approfondita.
Per imparare a creare immagini, video e panorami a 360 ° più velocemente che mai, sono più che sufficienti le 15 ore di corso online proposte da GoPillar Academy. 35 lezioni con cui scoprire come creare Render 3D, sia d'interni che di esterni, caratterizzati da un alto livello di fotorealismo e dettaglio, attraverso il popolare e veloce motore di Rendering in tempo reale Lumion a partire dall'importazione di modelli 3D già realizzati
Per quale motivo usare Lumion per i tuoi lavori di render?
Lumion è utilizzato con profitto da ben 72 delle 100 migliori aziende di architetti al mondo, Lumion è lo strumento di visualizzazione preferito da molti architetti, designer, ingegneri, modellatori BIM e università.
Per usare Lumion, sufficiente importare nell’ecosistema Lumion un modello 3D dal tuo software di modellazione preferito e cominciare ad arricchire la scena con paesaggi, alberi e piante, persone, automobili, ed effetti di luce estremamente fotorealistici.
Quali sono i vantaggi di usare Lumion per realizzare i degli splendidi lavori in real time?
Realizza rendering d'immagini in pochi secondi e filmati in pochi minuti
Strumenti per flussi di lavoro veloci
Grande libreria di contenuti
Biblioteca di materiali fotorealistici
Nessuna formazione specifica richiesta per cominciare a usare Lumion, è sufficiente un corso di formazione online come quello proposta da GoPillar Academy
Fantastici effetti realistici e artistici
LiveSync per Revit o SketchUp per impostare una visualizzazione in tempo reale dei tuoi progetti
Favorisce l’interazione e la collaborazione di più professionisti all’interno di uno stesso progetto
Capacità di modellare con professionalità anche su grandi progetti complessi
Compatibilità con la maggior parte dei software di architettura
Quali sono i requisiti di sistema raccomandati per “far girare” alla perfezione il software Lumion?
Per utilizzare il sofware Lumion consigliamo di controllare alcune specifiche caratteristiche tecniche:
Scheda grafica: Minimo 2.000 punti di PassMark, memoria da 2GB o più, compatibile con DirectX11 o successivo.
Sistema operativo: Windows Vista SP2, Windows 7 SP1, Widows 8.1 o Windows 10 a 64 bit.
CPU: Intel Core i7 con velocità di base / boost di 4,0 GHz o superiore. Un valore GHz più basso può rappresentare un collo di bottiglia per schede grafiche veloci come la Nvidia GTX 1080 e la Nvidia Titan X (Pascal). CPU Xeon con valori di GHz inferiori a 3,4 GHz non sono consigliate.
Memoria di sistema: 32 GB con un valore MHz il più alto possibile
Risoluzione del monitor: 1920x1080 pixel o superiore.
Disco rigido: 30 GB di spazio su disco
Per chi è interessato a realizzare Render 3D e video animati professionali dei propri progetti, caratterizzati da un alto livello di fotorealismo e dettaglio, con il popolare e veloce motore di rendering in tempo reale Lumion, GoPillar Academy mette a disposizione un corso completo di Lumion composto da 15 ore di video-lezioni online che è attualmente in offerta per la nostra community a 99€ anziché 349€.
[post_title] => Il rendering in tempo reale: i vantaggi di Lumion
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[post_content] => Lanciato un bando sulla piattaforma GoPillar per la ristrutturazione di un attico situato tra le alpi italiane, in Valle d’Aosta. Termine per la presentazione delle proposte 1° agosto 2020
Recentemente sulla nota piattaforma online di architettura e interior design, GoPillar che dal 2014 organizza concorsi privati per clienti provenienti da tutto il mondo, è stato lanciato un nuovo bando privato, aperto a tutti gli architetti, interior designer e professionisti del settore, per la ristrutturazione di un attico situato tra le alpi italiane, più precisamente in Valle d’Aosta.
Qual è la sfida nel partecipare al Contest “Penthouse”?
Il cliente banditore ha recentemente acquistato un attico situato in una straordinaria zona di montagna; tuttavia l’appartamento ha un gusto piuttosto antiquato che si vuole rinnovare completamente, cercando di adottare uno stile più moderno e contemporaneo che riesca comunque ad includere anche tutti i materiali tipici del posto, come il legno e la roccia.
Più nello specifico, alcune delle richieste del cliente sono:
Ampliare lo spazio interno abitabile a scapito di una porzione di terrazzo;
Creare un soppalco nella parte più alta dell’appartamento in modo da sfruttare tutta l’altezza;
Creare una stanza in più da dedicare agli ospiti che sia sufficientemente grande per contenere almeno un letto a castello.
Quali tavole devono presentare i progettisti per partecipare al concorso “Penthouse”?
Il concorso si concentra sulla ristrutturazione totale dell’attico, in particolare si richiede di proporre una nuova sistemazione degli spazi interni in base alle nuove esigenze del cliente.
Trattandosi di un progetto di sola ristrutturazione, i partecipanti devono consegnare solo le tavole architettoniche e tecniche necessarie per spiegare il progetto, tralasciando per il momento la parte riguardante l’arredo, le finiture e, più in generale l’interior design.
Le piante di ogni piano dovranno contenere specifiche quali dimensioni, misure speciali o note necessarie alla chiara comprensione del progetto da parte del cliente.
Come si può partecipare al concorso? È prevista una quota di iscrizione?
Qualsiasi architetto, interior designer, geometra, ingegnere o professionista del settore può partecipare al concorso semplicemente registrandosi sul sito GoPillar e compilando un breve profilo personale e professionale. La registrazione al sito e la partecipazione alle gare sono completamente gratuite e non è prevista una quota di iscrizione.
Il termine per la presentazione delle proposte è fino al 1° agosto 2020.
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[post_content] => Revit vs. Archicad: guida semplificata alla scelta del miglior software BIM. Caratteristiche generali e principali differenze.
Indice degli argomenti:
Revit vs. Archicad: guida semplificata alla scelta del miglior software BIM. Prima d'indicare le caratteristiche di due tra i migliori software BIM disponibili sul mercato, facciamo insieme un piccolo ripasso su cosa sia il BIM.
La prima regola fondamentale che dobbiamo sempre ricordare è che il BIM non è uno strumentoma una metodologia di progettazione che utilizza un modello parametrico contenente al suo interno tutte le informazioni che possono riguardare l’intero ciclo di vita di un'opera.
Tutto quindi viene monitorato e seguito grazie alle procedure BIM, dalle prime fasi di progettazione, fino a una eventuale demolizione.
Revit vs. Archicad: qual è il migliore software per il BIM?
Revit è il software di modellazione parametrica delle informazioni di costruzione 4D di Autodesk. Questo potente strumento utilizza un processo basato su modelli intelligenti per pianificare tutti gli aspetti di un progetto di costruzione, dalla progettazione alla costruzione.
Progettato per essere utilizzato come strumento collaborativo per i professionisti in tutte le discipline specialistiche d'ingegneria e costruzione, Revit è il pacchetto completo per portare un progetto di costruzione durante l'intero ciclo di vita.
ArchiCAD è un software BIM, prodotto da Graphisoftprogettato per gli stessi scopi di Revit. Questo software offre una suite di strumenti per la progettazione e l'ingegneria degli edifici ed è in grado di analizzare un progetto attraverso l'ingegneria e la progettazione visiva degli interni, degli esterni e degli spazi circostanti dell'edificio.
Design concettuale: come si sviluppa l’esperienza di progettazione in Revit e in ArchiCAD?
Revit presenta un ambiente di progettazione concettuale che offre al professionista molta flessibilità nelle prime fasi della progettazione Ciò consente di creare ed elaborare i progetti in piattaforme terze ed esportarli successivamente in un ambiente di lavoro BIM.
Sebbene ArchiCAD sia un'ottima piattaforma per la creazione rapida di un progetto in ottica BIM, manca della complessità e delle capacità di lavorare su più software tipiche di Revit.
Modalità di visualizzazione su ArchiCAD e su REVIT
Revit offre una vasta gamma di potenziali punti di vista da cui affrontare il progetto. Wireframe e viste di superficie trasparenti aprono il modello, mentre altri tipi di visualizzazione consentono all'utente il pieno controllo su ombre e luci.
ArchiCAD è dotato di una suite di visualizzazione simile a quella di Revit, ma manca della capacità di Revit di personalizzazione e applicazione di viste a elementi specifici.
In conclusione, Revit e ArchiCAD sono due software BIM concorrenti, entrambi ricchi di caratteristiche funzionali molto interessanti e con peculiarità che per essere apprezzate al meglio necessitano di un test diretto.
Se vuoi imparare la progettazione in BIM utilizzando uno dei due migliori software in circolazione, ti invitiamo a scoprire i corsi completi di progettazione in BIM con Autodesk Revit e di progettazione in BIM con Archicad di GoPillar Academy in offerta speciale per Infobuild a soli 99€.
a cura di Redazione GoPillar
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[post_content] => Sketchup (precedentemente Google Sketchup) è un software di modellazione 3D, facile da usare e arricchito da un ampio database di modelli creati dagli utenti.Indice degli argomenti:
Sketchup è un software di modellazione 3D, facile da usare e dotato di un ampio database, disponibile per il download, di modelli creati dagli utenti.
Che cos'è Sketchup (ex Google Sketchup)?
Si tratta di un'applicazione di modellazione 3D intuitiva che consente di creare e modificare modelli 2D e 3D con una procedura di lavoro brevettata "Push and Pull".
Lo strumento Push and Pull consente infatti ai progettisti di estrudere qualsiasi superficie piana in forme 3D. Tutto quello che devi fare è fare clic su un oggetto e iniziare a lavorarci sopra fino a quando non si ottiene il risultato perfetto.
Questo software è utilizzato per una vasta gamma di progetti di modellazione 3D in architettura, interior design, architettura del paesaggio e progettazione di videogiochi, solo per citare alcuni dei suoi usi.Il programma include funzionalità di layout di disegno, rendering di superficie e supporta plug-in di terze parti. Sketchup è stato creato nel 1999 da @Last Software.
Nel 2006, Google lo ha acquisito dopo che @Last Software ha creato un plug-in per Google Earthche ha attirato l'attenzione del gigante della tecnologia.
Nel 2012, Trimble Navigation (ora Trimble Inc.) lo ha poi acquisito da Google e ne ha ampliato l’ambito di applicazione lanciando un nuovo sito Web che ospita plug-in ed estensioni.
Quali sono le diverse versioni disponibili?
E' disponibile in tre diverse versioni per soddisfare più esigenze.
SketchUp Make
E' una versione freeware che puoi scaricare dopo la registrazione di un account gratuito. E' gratuito per l'uso privato, personale ed educativo e inizia con una prova free di 30 giorni di SketchUp Pro. Sebbene Make non sia più aggiornato dopo la versione di novembre 2017, è comunque possibile scaricare il programma d’installazione da utilizzare sul proprio computer e cominciare a conoscerne le caratteristiche.
SketchUp Pro
E' la versione premium del software. Contiene funzionalità aggiuntive, come la capacità d’importare ed esportare diversi formati di file, l'accesso a un software di documentazione 2D, numerosi strumenti di layout e un Style Builder che consente di creare stili di bordi personalizzati per i modelli.
SketchUp Free
E' il successore di Make ed è stato rilasciato a novembre 2017 come applicazione web. Per usarlo, è necessario registrarsi con un ID Timble gratuito e con un indirizzo e-mail valido. Questa versione è priva di molte funzionalità rispetto alla versione Pro, ma se stai solo costruendo e visualizzando modelli 3D per uso privato è sicuramente un ottimo punto di partenza.
[caption id="attachment_653584" align="aligncenter" width="650"] E' possibile modellare un intero edificio[/caption]
Corso di modellazione
Se hai trovato queste informazioni utili e interessanti ti invitiamo a scoprire come modellare un intero edificioin tutte le sue parti (interni, facciate, esterni) usando le funzionalità, i tool e i Plug-in messi a disposizione da Sketchup con il Corso di Modellazione 3D con Sketchup + VRay di GoPillar Academy in offerta speciale per Infobuild a soli 99€.
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[post_content] => Aperto sulla piattaforma online per l’architettura GoPillar un contest dedicato alla raccolta di idee creative che abbiano al centro i prodotti di Ermetika. Termine per la presentazione dei progetti 2 maggio 2020Indice degli argomenti:
Da sempre le aziende private che operano nel settore dell’arredamento e dell’interior design si rivolgono a designer e progettisti alla ricerca di idee creative e immagini visive accattivanti che le aiutino a sponsorizzare i propri prodotti, spesso organizzando bandi o concorsi di design.
Recentemente sulla piattaforma online per l’architettura e l’interior design, GoPillar, che dal 2014 ospita concorsi privati di progettazione e design banditi da clienti di tutto il mondo, è stato aperto un Contest dall’azienda Ermetika dedicato proprio alla raccolta di idee creative che abbiano al centro i prodotti che essa realizza, in particolare nel campo degli infissi, delle porte e delle maniglie.
Ermetika è un’azienda nata 30 anni facome realtà artigianale ed è stata una delle prime aziende a fabbricare in modo innovativo porte scorrevoli e a filo muro diventando leader nel settore ed esportando i propri prodotti in tutta Europa oltre che in altri paesi nel mondo, come Australia, Tunisia e Israele.
Qual è la sfida nel rispondere alle richieste del Contest Design your unique space with Ermetika?
La sfida principale che offre questo concorso agli architetti e designer di tutto il mondo è quella di calare i prodotti di Ermetika in contesti reali e di vita quotidiana in modo che il cliente finale possa facilmente immaginare come sarà il prodotto una volta installato nella propria casa, nel proprio ufficio o nel proprio spazio commerciale.
Altra importante richiesta da parte del cliente è quella di tenere in considerazione, nel preparare la propria proposta, i valori di Ermetika, che si propone di rendere la vita dei propri clienti più funzionale eliminando il superfluo ma senza rinunciare all’estetica.
Più nello specifico, si richiede di proporre un’idea progettuale di un ambiente completamente arredato che abbia come protagonista la porta a filo muro scorrevole “Absolute Evo”. A tal fine, il cliente ha inserito nel Contest tutte le schede prodotto relative alla porta, corredate da misure precise, dettagli tecnici riguardanti il meccanismo del prodotto e materiali utilizzati.
Quali sono gli elaborati da consegnare per partecipare al Contest Design your unique space with Ermetika?
Si tratta di un concorso di visualizzazione 3D degli spazi, a partire da una pianta relativa ad un singolo ambiente a scelta del designer.
Per questo motivo, viene richiesto ai professionisti di preparare: una planimetria quotata dello spazio che si è pensato con disposizione dei pezzi d’arredo nello spazio; e due viste render 3D che mostrino in maniera fotorealistica come è stato pensato il progetto e che abbiano come protagonista i prodotti specificati in descrizione. La creatività è benvenuta in questo progetto, pertanto il designer può scegliere di rappresentare un ambiente a propria scelta, sia residenziale che commercialesfruttando le molteplici applicazioni possibili dei prodotti di Ermetika.
Infine, chiunque partecipa avrà la possibilità di vedere i propri progetti presentati in riviste di settore, cataloghi e sui canali web dell’azienda.
Come si può partecipare al Contest? C’è un costo di iscrizione?
Qualsiasi architetto o interior designer, di qualsiasi parte del mondo, può partecipare al concorso privato per aiutare questa azienda innovativa nel settore dell’interior design a stupire i propri clienti e vincere così il premio in palio semplicemente iscrivendosi alla piattaforma online GoPillar.com in cui il Contest è ospitato e compilando un breve profilo professionale.
La partecipazione al concorso è totalmente libera e priva di costi per l’architetto e il termine ultimo per presentare gli elaborati è il 2 maggio 2020.
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[post_content] => Per quale motivo l’uso del BIM può essere considerato così importante per la professione di architetto?4 buoni motivi per apprendere i segreti del BIM!Indice degli argomenti:
Il Building Information Modeling (BIM) è una gamma di sistemi di archiviazione e manipolazione di informazioni digitali utilizzati per aiutare la costruzione e la manutenzione di edifici / strutture.
Questo termine viene spessissimo utilizzato per coprire un po’ tutto, dai modelli 3D ai piani architettonici digitalizzati. Tuttavia, al suo interno, il BIM è molto più di questo. Il concetto di Metodologia BIM va oltre la semplice mappatura dello spazio fisico includendo anche specifiche funzionalità e metriche di costo.
Per quale motivo l’uso del BIM può essere considerato così importante per la professione di architetto?
Il vero, grande, potenziale del BIM, è rintracciabile nel suo guardare alla memorizzazione dei dati architetturali in un modo nuovo.
Il BIM, invece di basarsi su rappresentazioni grafiche, lavora su informazioni archiviate in database condivisi. È possibile accedere a questi dati e modificarli in modo flessibile rendendo il lavoro in team molto più facile e snello.
4 motivi per comprendere l’importanza del BIM per gli architetti
1. Il BIM migliora la collaborazione in team e ottimizza l'efficienza del flusso di lavoro
L'architettura e il design sono processi che tradizionalmente vengono sviluppati manualmente, spesso in uffici distanti. Architetti, ingegneri strutturali e costruttori lavorano spesso a distanza e per proseguire nella progettazione devono sottostare a continui scambi di mail e progetti. Un modo di lavorare che può generare confusione, cattiva gestione del tempo, ed errori involontari.
L’uso di una metodologia BIM consente invece a tutti questi specialisti di accedere alle informazioni nel formato di cui hanno bisogno senza l'obbligo di duplicare i dati, lavorando sullo stesso materiale. L'utilizzo collettivo di un singolo set di dati significa infatti che le modifiche apportate in un formato vengono propagate automaticamente in tutto il sistema, eliminando la necessità di aggiornare diverse bozze man mano che i piani avanzano.
Grazie al BIM i team di lavoro possono lavorare in modo più collaborativo e non sono più tenuti a perdere tempo nel controllo incrociato di documentazione e file.
Il Building Information Modeling poi elimina la necessità di visitare ripetutamente un luogo fisico durante la pianificazione. Un team può scansionare un luogo e i BIM Specialist possono analizzare quei dati in ufficio quando necessario.
2. BIM offre una piattaforma stabile per creare simulazioni al computer e modelli 3D
Oltre a favorire flussi di lavoro collaborativi all’interno di un database BIM condiviso, la metodologia BIM fornisce un comodo archivio di dati di architettura e progettazione per software di modellazione e simulazione 3D. Questi programmi e dati possono essere utilizzati anche per altre progettazioni. La possibilità data agli architetti di vedere e testare i propri progetti prima della costruzione sta già consentendo realizzazioni più innovative e una maggiore efficienza e aderenza ai piani di costruzione.
3. Il BIM consente ai clienti di interagire con progetti prima della costruzione
Gli stessi modelli 3D che possono essere utilizzati a fini di progettazione semplificano la condivisione di idee con i clienti possono consentire alle persone senza formazione specialistica in architettura di visualizzare i piani e farsi un’idea chiara del risultato finale. Il BIM crea modelli 3D che chiunque può esplorare o persino modificare. Ciò aiuta i progettisti, i modellisti e gli architetti della costruzione a diventare più proattivi nei confronti delle richieste del cliente.
4. Il BIM segue gli edifici costruiti lungo tutto la loro vita
Gli schemi BIM non sono utili solo ai team di costruzione. I dati elaborati dalle procedure BIM formano dei database con le informazioni più rilevanti su un edificio o su una struttura. Uno schema BIM viene passato al gestore dell'edificio al termine di un progetto di costruzione così da avere una sorta di carta di identità dell’edificio
. Questa documentazione consente ai gestori di edifici di familiarizzare facilmente con una struttura e di apprendere eventuali informazioni critiche sull’edificio.
Importanza del BIM per gli architetti: visibilità, collaborazione ed efficienza del flusso di lavoro
Il BIM è essenzialmente un metodo di archiviazione del database per la creazione di schemi di lavoro e di progettazione. Il vantaggio principale di questo approccio è quello di consentire a architetti, ingegneri strutturali e costruttori di lavorare in collaborazione sullo stesso set di dati e di produrre simultaneamente documentazioni e progetti riducendo il rischio di errori e disallineamenti dal progetto iniziale.
Alla base di KeyShot c’è un principio semplice: il rendering deve riflettere la fisica reale. Il software utilizza infatti un motore basato su ray tracing e global illumination per calcolare con precisione come la luce interagisce con i materiali. Ogni riflessione, ogni ombra, ogni
trasparenza non è il frutto di un artificio grafico, ma il risultato di un processo fisico simulato.
Il bello è che tutto questo avviene con una immediatezza sorprendente. Mentre in altri software il professionista è costretto a lunghe attese per vedere i risultati finali, in KeyShot ogni modifica si riflette in tempo reale. Cambiare un materiale, spostare una fonte luminosa,
variare un’inquadratura: tutto si aggiorna davanti agli occhi dell’utente senza interruzioni.
Questa caratteristica cambia radicalmente il modo di lavorare: il rendering non è più il punto finale di un progetto, ma diventa parte integrante del processo creativo, un continuo dialogo tra idea e immagine.
Le novità che fanno la differenza
Negli ultimi anni KeyShot non si è limitato a confermare le proprie qualità, ma ha introdotto una serie di innovazioni che lo hanno reso ancora più potente e versatile.
Una delle più importanti è senza dubbio l’evoluzione delle caustiche, quelle complesse rifrazioni e concentrazioni di luce che si creano quando un raggio attraversa materiali trasparenti come vetro o liquidi. Le nuove caustiche multistrato permettono di ottenere risultati estremamente fedeli alla realtà, un aspetto fondamentale per settori come la gioielleria, l’automotive o il design industriale.
Altro passo decisivo è stato l’arrivo del GPU rendering ottimizzato per le schede NVIDIA RTX. Questo significa che scene complesse possono essere calcolate in tempi drasticamente ridotti, sfruttando la potenza della scheda grafica senza abbandonare la stabilità del rendering CPU. È una soluzione ibrida che dà libertà al professionista: può lavorare in tempo reale e ottenere comunque risultati ad altissima qualità.
La simulazione dei tessuti ha fatto un salto enorme con RealCloth® 2.0. Non si tratta di semplici texture applicate a superfici, ma di un vero modello tridimensionale dei filati, con la possibilità di controllare trame, riflessi e micro-dettagli. Per chi lavora nell’interior design o nella moda, questo significa poter presentare tessuti virtuali con un livello di realismo che spesso sorprende persino chi è abituato a maneggiarli nella realtà.
Un altro ambito rivoluzionato è quello dei materiali traslucidi, grazie al nuovo algoritmo di subsurface scattering. Pensiamo a plastiche semitrasparenti, candele di cera, o addirittura alla pelle umana: sono superfici che richiedono una simulazione complessa della luce che penetra e si diffonde al loro interno. KeyShot oggi le riproduce con un realismo mai raggiunto prima.
Infine, non vanno dimenticate le innovazioni nella condivisione dei progetti. Con il KeyShot Web Viewer e le funzioni di XR (Extended Reality), è possibile esportare modelli interattivi che si aprono direttamente in un browser, senza bisogno di software dedicati. Per i professionisti significa poter mostrare un progetto a un cliente in modalità immersiva e interattiva, anche a distanza.
Un flusso di lavoro fluido
Uno dei grandi meriti di KeyShot è la sua capacità di integrarsi nei diversi flussi di lavoro professionali. Il software è compatibile con i principali CAD e strumenti di modellazione, da Rhino a SolidWorks, da SketchUp a Revit, fino ai software parametrici come Grasshopper.
Il sistema LiveLinking® rappresenta un vantaggio concreto: ogni modifica fatta sul modello originale può essere aggiornata automaticamente in KeyShot, senza perdere materiali, luci o impostazioni di scena. In pratica, si lavora come se ci fosse un filo diretto tra modellazione e rendering, senza interruzioni.
Questa caratteristica ha conseguenze significative: riduce i tempi morti, evita errori di reimpostazione e soprattutto favorisce un dialogo continuo tra progettazione e visualizzazione, aspetto cruciale nei team multidisciplinari.
KeyShot nei diversi settori
L’adozione di KeyShot non è confinata a un singolo ambito: la sua versatilità lo rende utile in discipline molto diverse.
Architettura e interior design: la possibilità di lavorare con librerie di materiali edilizi, combinata con HDRI realistici, consente di ricreare atmosfere luminose estremamente suggestive.
Product e industrial design: materiali, varianti cromatiche e finiture possono essere testati in pochi secondi, riducendo i tempi di prototipazione e aumentando la rapidità delle decisioni.
Automotive e transportation design: la gestione dei riflessi, delle superfici metalliche e delle trasparenze è un punto di forza che si traduce in rendering di veicoli fedeli al millimetro.
Marketing e comunicazione: grazie alle funzioni interattive e di animazione, i file tecnici diventano contenuti emozionali pronti per campagne pubblicitarie o presentazioni aziendali.
Perché padroneggiare KeyShot è una competenza strategica
In un mercato sempre più competitivo, saper utilizzare KeyShot non significa soltanto creare immagini belle: vuol dire possedere una competenza strategica.
Chi padroneggia questo software è in grado di:
Convincere i clienti con presentazioni più chiare e persuasive.
Accelerare le fasi decisionali riducendo tempi e costi.
Valorizzare il proprio portfolio con immagini e animazioni di impatto.
Collocarsi in modo più competitivo sul mercato del lavoro, dove il rendering non è più un plus, ma un requisito richiesto.
Formarsi in modo strutturato
Non basta avere lo strumento: serve anche saperlo usare con metodo. È per questo che GoPillar Academy ha sviluppato un Corso Completo KeyShot, pensato per guidare architetti, ingegneri e designer e dall’uso base fino alle tecniche più avanzate.
Il percorso non si limita a spiegare le funzioni del software, ma insegna a costruire un workflow efficace, capace di integrare il rendering in ogni fase del progetto, dalla concezione iniziale alla presentazione finale.
Si lavora con esempi concreti, affrontando materiali complessi, simulazioni luminose, ottimizzazione delle performance e produzione di contenuti interattivi.
Conclusione
KeyShot non è semplicemente un motore di rendering: è un nuovo modo di pensare la visualizzazione. È un software che mette la potenza della simulazione fisica al servizio della creatività, con un’interfaccia intuitiva e una curva di apprendimento rapida.
Le innovazioni introdotte negli ultimi anni – dalle caustiche avanzate al GPU rendering, da RealCloth® 2.0 al Web Viewer – lo hanno trasformato in uno strumento non solo utile, ma indispensabile per chi vuole lavorare con standard professionali e comunicare i propri progetti con il massimo dell’impatto.
Se vuoi imparare a sfruttare tutte queste potenzialità e trasformare le tue competenze di rendering in un vero vantaggio competitivo, iscriviti al Corso Completo KeyShot di GoPillar Academy: clicca qui per scoprire il corso.
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[post_excerpt] => Tra i tanti motori di rendering disponibili, uno ha saputo imporsi come vero protagonista negli ultimi anni: KeyShot.
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Enscape 12: un salto di qualità nella visualizzazione architettonica
Enscape 12 si distingue sin da subito per un’interfaccia utente completamente rinnovata, pensata per migliorare l’usabilità e ridurre i tempi di apprendimento. Il nuovo layout permette di accedere rapidamente agli strumenti più utilizzati, con una disposizione più logica e personalizzabile. Questa novità non solo rende il software più accessibile ai nuovi utenti, ma velocizza anche il lavoro di chi utilizza Enscape in modo professionale da anni.
Rendering ancora più realistici grazie al miglioramento dell’illuminazione globale
Una delle innovazioni più attese in Enscape 12 riguarda il sistema di Global Illumination (GI), ora ottimizzato per offrire una resa della luce ancora più fedele alla realtà. Grazie a nuove tecniche di ray tracing ibride, combinate con l’elaborazione in tempo reale, le ombre, le riflessioni e le superfici luminose risultano molto più naturali. I materiali reagiscono alla luce con maggiore precisione, e ciò si traduce in visualizzazioni più coinvolgenti e professionali.
Integrazione con nuove piattaforme BIM
Enscape 12 amplia la sua compatibilità supportando ora nativamente ArchiCAD 27, SketchUp 2024 e migliorando l'integrazione con Revit 2025 e Vectorworks 2024. Questo rende il software ancora più versatile, favorendo una transizione fluida dal progetto alla visualizzazione senza necessità di esportazioni intermedie. La sincronizzazione in tempo reale è stata potenziata, consentendo di vedere immediatamente ogni modifica apportata al modello BIM direttamente all’interno di Enscape.
Novità nella gestione dei materiali
Con la nuova versione 12, Enscape introduce un Material Editor aggiornato, che consente un controllo molto più dettagliato su texture, trasparenze, riflettanza e bump mapping. È ora possibile caricare materiali PBR (Physically Based Rendering) in modo nativo, ottenendo superfici ancora più realistiche. Inoltre, sono stati aggiunti nuovi materiali predefiniti per legno, metallo, vetro e tessuto, che possono essere personalizzati con pochi clic.
Libreria di oggetti arricchita e potenziata
Un altro punto forte di Enscape 12 è l’ampliamento della libreria di asset, che ora comprende oltre 500 nuovi oggetti tra arredi, elementi paesaggistici, persone e veicoli. Ogni oggetto è stato ottimizzato per mantenere un buon equilibrio tra qualità visiva e performance. Molti di questi asset sono animati o dotati di variazioni per garantire maggiore realismo nelle scene.
Nuove opzioni per la realtà virtuale
Enscape ha sempre offerto una delle esperienze VR più fluide sul mercato, ma con la versione 12 sono stati introdotti miglioramenti notevoli nella compatibilità con i visori più recenti, tra cui Meta Quest 3 e HTC Vive XR Elite. Inoltre, è stato ottimizzato il sistema di navigazione in realtà virtuale, con controlli più intuitivi e maggiore reattività nei movimenti. L'esperienza immersiva risulta ora ancora più coinvolgente e naturale.
Collaborazione e condivisione semplificata
Con Enscape 12, la funzione Collaborative Annotation è stata aggiornata: gli utenti possono inserire commenti direttamente nella scena 3D, facilitando il dialogo tra architetti, clienti e altri stakeholder. Le note sono esportabili in formato BCF (BIM Collaboration Format) e compatibili con le principali piattaforme di project management. Inoltre, i link Web Standalone sono ora più leggeri e caricabili anche su dispositivi mobili, semplificando la condivisione dei progetti.
Miglioramento delle performance e supporto GPU
Le ottimizzazioni sotto il cofano di Enscape 12 permettono di sfruttare al meglio le GPU NVIDIA RTX e le più recenti AMD Radeon RX 7000, ottenendo frame rate più stabili anche in scene complesse. Il motore di rendering è ora più efficiente nel gestire la memoria video e nel ridurre i tempi di caricamento iniziali, anche su hardware di fascia media.
Caratteristiche principali di Enscape 12
Ecco un riepilogo delle principali novità introdotte da Enscape 12:
Nuova interfaccia utente semplificata e personalizzabile
Miglioramento del sistema di illuminazione globale con ray tracing ibrido
Supporto ampliato per ArchiCAD 27, SketchUp 2024, Revit 2025
Material Editor avanzato con supporto PBR
Oltre 500 nuovi asset nella libreria integrata
Supporto per Meta Quest 3, HTC Vive XR Elite e nuove funzioni VR
Collaborazione in tempo reale con annotazioni 3D e link Web Standalone
Performance ottimizzate su GPU di nuova generazione
Conclusioni: perché aggiornare a Enscape 12
Enscape 12 rappresenta un importante passo avanti nella visualizzazione architettonica in tempo reale. Le migliorie grafiche, le nuove funzionalità collaborative e le potenzialità della realtà virtuale lo rendono uno strumento imprescindibile per chi lavora nel settore AEC (Architecture, Engineering, Construction). Con un ecosistema sempre più integrato e prestazioni superiori, Enscape continua a confermarsi come una delle soluzioni di punta per trasformare idee progettuali in esperienze immersive.
Se non l’hai ancora fatto, è il momento ideale per provare Enscape 12 o effettuare l’aggiornamento: il salto qualitativo giustifica pienamente l’investimento, soprattutto per chi punta a offrire presentazioni d’impatto e ad alto contenuto tecnologico nel 2025 e oltre.
Se desideri sfruttare al massimo tutte le potenzialità di Enscape 12 e creare rendering professionali direttamente da SketchUp, non perdere l’occasione di iscriverti al corso dedicato su GoPillar Academy!
Corso di Rendering con Enscape per SketchUp
Iscriviti subito cliccando qui
Questo corso ti guiderà passo dopo passo nell’utilizzo di Enscape all'interno di SketchUp, mostrandoti come realizzare visualizzazioni fotorealistiche, animazioni, panorami VR e molto altro. È pensato sia per principianti che per professionisti che vogliono affinare le proprie competenze.
Cosa imparerai nel corso:
Impostare correttamente una scena in SketchUp per il rendering
Ottimizzare materiali, luci e ambientazioni in Enscape
Esportare immagini e video di alta qualità
Utilizzare Enscape per walkthrough e realtà virtuale
Tecniche e trucchi per migliorare le prestazioni
Bonus per i lettori di Infobuild:
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Non lasciarti sfuggire questa opportunità per potenziare le tue competenze e portare i tuoi progetti a un livello superiore con Enscape 12!
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[post_excerpt] => Enscape, il celebre software di rendering, ha recentemente rilasciato la versione 12, introducendo una serie di funzionalità avanzate.
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Un caso studio di design museale immersivo e sostenibile
Lontana dalla staticità delle esposizioni tradizionali, Amazzonia si presenta come un vero e proprio viaggio immersivo: non una semplice visita, ma un attraversamento sensoriale in un ecosistema fragile e meraviglioso, mediato attraverso la forza visiva della fotografia e il coinvolgimento di tutti i sensi.
Questa esposizione costituisce un laboratorio ideale per chi si occupa di progettazione museale, architettura effimera e curatela digitale. Un caso da analizzare in profondità, soprattutto nell’ambito del corso Digital Museum Exhibition Design di GoPillar Academy, in cui si affrontano proprio le sfide e le potenzialità del linguaggio espositivo contemporaneo.
Un contenuto potente, una forma coerente
Il protagonista assoluto della mostra è il lavoro fotografico del maestro brasiliano Sebastião Salgado, che ha trascorso oltre sei anni all’interno della foresta amazzonica per documentarne la bellezza, la biodiversità, ma anche la vulnerabilità. Oltre 200 immagini in bianco e nero, disposte in grandi formati lungo un percorso articolato, mostrano paesaggi incontaminati, ritratti profondi di popoli indigeni, animali selvatici, rituali ancestrali.
Ciò che distingue Amazzonia da molte altre mostre fotografiche è la cura estrema dell’allestimento, pensato per dare corpo e vita alle immagini. Le fotografie non sono semplicemente appese: fluttuano nello spazio, emergono dal buio, avvolgono il visitatore. Ogni dettaglio progettuale – dalla disposizione spaziale all’illuminazione, dal suono ambientale ai materiali espositivi – è stato studiato per tradurre la potenza visiva dell’opera in un’esperienza fisica, coinvolgente, emotiva.
La mostra non si limita a documentare: immerge.
Lo spazio come medium narrativo
Uno dei punti di forza del progetto è l’utilizzo della Fabbrica del Vapore come contenitore espositivo. Ex complesso industriale nel cuore di Milano, la Fabbrica è uno spazio grezzo, modulare, con ampie campate, strutture metalliche a vista, pareti neutre. Un ambiente non convenzionale, che si presta perfettamente a un allestimento immersivo e flessibile.
I curatori hanno saputo trasformare questo spazio industriale in una sorta di “foresta espositiva”. L’ambiente, mantenuto in penombra costante, è ritmato da pareti mobili e supporti neri, che sembrano sparire nell’oscurità. Il percorso si snoda in modo non lineare: ci si muove tra le fotografie come ci si muoverebbe tra alberi, radure, corsi d’acqua. Non c’è una sola direzione, ma una continua scoperta.
Questa struttura favorisce un coinvolgimento attivo del pubblico, che diventa esploratore, attraversando sezioni dedicate ai paesaggi, ai popoli, agli animali, in un crescendo narrativo che porta lo spettatore dalla contemplazione all’empatia.
Fotografia, luce e suono: un ecosistema sensoriale
Il tratto distintivo di Amazzonia è l’interazione tra immagine, luce e suono. In una mostra in cui il colore è assente – tutto è rigorosamente in bianco e nero – la luce assume un ruolo cruciale. Ogni fotografia è illuminata con precisione chirurgica: fasci di luce d’accento mettono in risalto dettagli, volti, linee del paesaggio. Il resto dello spazio è lasciato in ombra, creando una tensione visiva costante tra pieno e vuoto, visibile e invisibile.
Questa scelta non solo enfatizza il dramma e la profondità delle immagini, ma simula anche le condizioni della foresta amazzonica stessa, dove la luce filtra attraverso la vegetazione in modo intermittente, rivelando e nascondendo. È una luce narrativa, che guida la lettura visiva e suggerisce significati emotivi.
A completare l’esperienza, una colonna sonora immersiva composta da Jean-Michel Jarre: una sinfonia ambientale costruita con registrazioni autentiche dei suoni dell’Amazzonia – canti di uccelli, scrosci d’acqua, ruggiti, vento – intrecciati a tessiture elettroniche ipnotiche. L’audio è diffuso in modo calibrato in tutto lo spazio, accompagnando il pubblico senza mai sovrastare le immagini.
Il risultato è un vero ambiente sensoriale integrato, dove vista e udito lavorano insieme per generare un senso di presenza, di contatto con un mondo distante ma vitale.
Educazione, accessibilità e inclusione
Sebbene il tema ambientale sia al centro della mostra, Amazzonia non è solo una denuncia: è anche uno strumento educativo potente. L’esperienza è pensata per tutti, con una particolare attenzione all’inclusività e all’accessibilità. Le fotografie, pur parlando un linguaggio visivo universale, sono accompagnate da testi chiari e sintetici, disponibili anche in formato digitale. Le soluzioni espositive sono accessibili anche a persone con disabilità motorie, e il percorso non presenta barriere fisiche.
Inoltre, l’uso del suono e dell’ambientazione rende la mostra fruibile anche da persone con disabilità visive, grazie a un coinvolgimento multisensoriale che va oltre la vista. È un esempio virtuoso di come la tecnologia museale e il design sensibile possano abbattere i confini dell’esclusione culturale.
Un progetto sostenibile e replicabile
Un altro aspetto rilevante riguarda la sostenibilità del progetto. Amazzonia è stata concepita fin dall’inizio come mostra itinerante: l’intero allestimento è modulare, smontabile, leggero, facilmente adattabile a diversi spazi espositivi. I materiali utilizzati sono in gran parte riciclati e riciclabili, le fonti luminose a LED a basso consumo, le stampe prodotte in modo sostenibile.
Ciò rende la mostra ecologicamente coerente con il messaggio che veicola: la salvaguardia della biodiversità, la denuncia della deforestazione e la necessità di uno sguardo rispettoso verso la natura.
In più, la trasversalità del contenuto – tra arte, scienza, antropologia, ambiente – la rende replicabile in contesti culturali diversi, contribuendo a diffondere un messaggio globale con un linguaggio locale.
Conclusioni: la mostra come esperienza totale
Amazzonia di Sebastião Salgado è molto più di una mostra fotografica. È un racconto sensoriale, un dispositivo educativo, un esempio di progettazione museale integrata. Un caso studio ideale per chi si forma nel campo dell’exhibit design, dell’allestimento museale e della comunicazione culturale.
Attraverso la sinergia di elementi spaziali, visivi e acustici, e una progettazione curata fin nei minimi dettagli, Amazzonia dimostra che la mostra può trasformarsi in esperienza totale: un viaggio, una riflessione, un’azione culturale.
Per gli studenti e i professionisti che seguono il corso di GoPillar Academy, rappresenta un esempio concreto di come teoria e pratica possano incontrarsi per produrre un linguaggio espositivo innovativo, efficace e soprattutto capace di toccare le coscienze.
Diventa protagonista del cambiamento nel mondo museale
Se sei un professionista dell’architettura, del design, della comunicazione culturale o della curatela, e desideri portare le tue competenze nel futuro del settore museale, il corso Digital Museum Exhibition Design di GoPillar Academy è pensato per te.
Attraverso un percorso formativo completo, pratico e aggiornato, imparerai a progettare mostre immersive, accessibili e multimediali, in linea con le sfide e le opportunità del panorama culturale contemporaneo. Dalla psicologia della percezione sensoriale fino alle tecnologie emergenti per installazioni interattive, ogni modulo è costruito per darti strumenti concreti, immediatamente spendibili nel mondo del lavoro.
Non lasciarti sfuggire l’occasione di trasformare le tue idee in esperienze museali coinvolgenti, sostenibili e innovative.
Scopri il programma completo e iscriviti al corso con lo sconto riservato ai lettori di InfoBuild Museum Design a questo link.
[post_title] => Amazzonia di Sebastião Salgado alla Fabbrica del Vapore: un viaggio sensoriale nella foresta del mondo
[post_excerpt] => La mostra “Amazzonia” di Sebastião Salgado alla Fabbrica del Vapore esemplifica come il design espositivo sia strumento di racconto, emozione e coscienza.
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La crescente necessità di realizzare immagini fotorealistiche in tempi sempre più ridotti ha spinto molti professionisti a cercare alternative ai software tradizionali, spesso complessi e macchinosi. Corona Renderer risponde a questa esigenza con una combinazione vincente di rapidità, flessibilità e qualità visiva, senza sacrificare la semplicità d’uso.
In questo articolo analizzeremo i principali motivi che spingono sempre più utenti ad adottare Corona Renderer e come sfruttarlo al meglio per migliorare il proprio workflow, ottenendo risultati straordinari con il minimo sforzo.
1. Semplicità d'Uso e Interfaccia Intuitiva
Uno degli aspetti più apprezzati di Corona Renderer è senza dubbio la sua estrema semplicità d'uso. A differenza di altri motori di rendering che spesso richiedono settimane o mesi di studio per essere padroneggiati, Corona offre un'interfaccia chiara e immediata che consente di ottenere risultati professionali in poco tempo.
L'interfaccia utente è stata progettata per essere intuitiva e accessibile anche a chi è alle prime armi, evitando settaggi eccessivamente complicati che spesso rallentano il flusso di lavoro. Grazie a un workflow ottimizzato, chiunque può iniziare a ottenere render di qualità con poche regolazioni, senza la necessità di approfondite conoscenze tecniche.
Corona si distingue perché la sua facilità d’uso è il suo punto di forza principale. Configurare un render è semplice come premere il pulsante “Render”. La maggior parte dei nuovi utenti riesce a padroneggiarlo in un solo giorno e, dopo due giorni di utilizzo, se ne innamora completamente. Questo lo rende ideale per chi vuole risultati professionali senza dover passare mesi a studiare impostazioni complesse.
Se sei un professionista del settore, sai quanto sia importante ottimizzare il tempo a disposizione. Con Corona, puoi concentrarti sulla creatività e sulla composizione della scena, senza doverti perdere in settaggi complessi e tecnicismi inutili. Il motore si occupa di gestire automaticamente molte impostazioni, permettendoti di ottenere immagini di altissimo livello senza troppi aggiustamenti manuali. Questo lo rende ideale per chi lavora con scadenze strette e ha bisogno di una soluzione rapida ed efficace.
2. Render Realistici Senza Sforzo
La qualità visiva è fondamentale per chi lavora nella visualizzazione architettonica e nel design. Corona Renderer offre un sistema di illuminazione fisicamente accurato, che consente di ottenere render straordinariamente realistici con il minimo sforzo. Grazie all'illuminazione globale basata su Path Tracing, il motore simula in modo impeccabile la propagazione della luce, offrendo un risultato fotorealistico senza la necessità di trucchi o impostazioni complesse.
Una delle funzionalità più interessanti è il LightMix, che permette di modificare le luci della scena in tempo reale senza dover rilanciare il rendering. Questo strumento è particolarmente utile per testare diverse illuminazioni, creare varianti di progetto e risparmiare tempo prezioso in fase di post-produzione.
Corona fornisce risultati prevedibili, affidabili e fisicamente accurati, senza compromessi sulla qualità. L’illuminazione realistica e i materiali avanzati, inclusi gli effetti di caustiche, sono pronti all’uso, senza la necessità di complicate configurazioni manuali. Questo significa che puoi ottenere render eccezionali fin da subito, senza dover passare ore a ottimizzare i parametri.
Un'altra caratteristica chiave è il corretto trattamento della luce naturale, con una gestione realistica della radiosità, delle ombre e dei riflessi. Questo permette di ottenere risultati straordinari senza dover regolare manualmente decine di parametri. In sintesi, Corona offre un approccio intuitivo al rendering fisico, facilitando il lavoro anche ai meno esperti.
3. Velocità di Rendering e Ottimizzazione delle Risorse
La velocità di calcolo è un aspetto cruciale per chi lavora con scadenze serrate e progetti complessi. Corona Renderer offre prestazioni eccellenti grazie a un'ottimizzazione intelligente delle risorse di sistema. Pur non essendo il motore di rendering più veloce sul mercato, garantisce un ottimo bilanciamento tra qualità e rapidità, rendendolo perfetto per studi di architettura e professionisti del design.
Grazie all'integrazione con Intel AI Denoiser e NVIDIA OptiX Denoiser, è possibile ridurre drasticamente il rumore nelle immagini, ottenendo render puliti in tempi molto più brevi. Inoltre, la gestione della RAM è estremamente efficiente, consentendo di lavorare con scene complesse senza richiedere workstation di fascia alta. Questo lo rende una soluzione ideale anche per freelance e piccoli studi che non dispongono di hardware costoso.
Corona introduce costantemente strumenti che migliorano il workflow, facendo risparmiare tempo prezioso in fase di progettazione. La sua efficienza lo rende un motore di rendering rapido e pratico da usare, ottimizzando al massimo le risorse del computer e garantendo risultati ottimali in tempi ridotti.
4. Integrazione Perfetta con 3ds Max e Cinema 4D
Uno dei motivi principali per cui molti professionisti adottano Corona Renderer è la sua perfetta integrazione con i software di modellazione più diffusi, come Autodesk 3ds Max e Maxon Cinema 4D. Questo significa che puoi sfruttare tutti gli strumenti nativi di questi programmi senza dover modificare radicalmente il tuo flusso di lavoro.
Corona è inoltre parte dell’ecosistema Chaos, vincitore di numerosi premi nel settore del rendering. Gli utenti di Corona possono sfruttare l’integrazione perfetta con altri strumenti Chaos, rendendo il workflow ancora più fluido e versatile.
Vuoi Approfondire Corona Renderer? Iscriviti al Corso Completo!
Se desideri padroneggiare al meglio Corona Renderer e portare le tue competenze di rendering a un livello superiore, ti consigliamo di iscriverti al corso ufficiale su GoPillar Academy. Questo corso, tenuto da esperti del settore, copre tutti gli aspetti fondamentali del software, dalle basi fino alle tecniche più avanzate.
[post_title] => Corona Renderer: perché sempre più persone lo adottano e quali sono i suoi vantaggi
[post_excerpt] => Corona Renderer ha conquistato sempre più professionisti nel settore della visualizzazione 3D grazie a facilità d'uso, prestazioni e qualità visiva.
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Il Country Kit per l’Italia 2025 è l'ultima versione di questo strumento, progettata appositamente per il mercato italiano. Si tratta di un aggiornamento fondamentale per chi lavora nel settore delle infrastrutture in Italia, offrendo strumenti personalizzati per rispettare le normative locali e migliorare l’efficienza operativa.
Questo articolo approfondisce tutti gli aspetti di questo kit, dalle funzionalità principali ai benefici, includendo casi d’uso e istruzioni dettagliate per l’installazione.
Che cos’è il Country Kit per l’Italia?
Un Country Kit è un'estensione che integra Autodesk Civil 3D con contenuti, configurazioni e strumenti specifici per un determinato paese. Ogni nazione ha normative tecniche, standard grafici e requisiti legali unici, che possono variare notevolmente da quelli di altri paesi. Il Country Kit per l’Italia risolve questo problema, adattando Civil 3D alle esigenze specifiche del settore infrastrutturale italiano.
Per gli ingegneri civili italiani, il Country Kit è molto più di un semplice aggiornamento: rappresenta un ponte tra il mondo della progettazione digitale e le necessità pratiche del lavoro quotidiano, assicurando che ogni progetto sia conforme agli standard nazionali.
Caratteristiche principali del Country Kit per l’Italia 2025
1. Stili di disegno preconfigurati
Il Country Kit per l’Italia offre una vasta gamma di stili di disegno specifici per rappresentare superfici, profili e sezioni trasversali. Questi stili sono stati progettati per rispondere agli standard italiani, garantendo una rappresentazione grafica chiara e conforme alle normative tecniche.
Superfici: simboli, colori e curve di livello configurati per una lettura accurata del territorio.
Profili longitudinali: stili ottimizzati per rappresentare in modo dettagliato l’andamento altimetrico delle infrastrutture.
Sezioni trasversali: configurazioni predefinite per il tracciamento di strade, ferrovie e reti idrauliche.
2. Integrazione delle normative italiane
La progettazione di infrastrutture in Italia deve rispettare una serie di normative rigorose. Il Country Kit per l’Italia integra questi standard nel software, permettendo ai progettisti di lavorare in modo conforme fin dall’inizio.
Tra le normative supportate:
Specifiche ANAS per le strade.
Linee guida RFI per le ferrovie.
Norme tecniche sulle costruzioni per ponti e viadotti.
Standard regionali per la progettazione idraulica.
3. Sistemi di coordinate geografiche locali
Il kit supporta i principali sistemi di coordinate e proiezioni utilizzati in Italia, come:
Monte Mario / Italy Zone 1 (EPSG:3003).
WGS 84 / UTM Zone 32N (EPSG:32632).
Questi sistemi consentono di integrare dati topografici e rilievi con precisione, evitando discrepanze tra il modello digitale e la realtà del territorio.
4. Librerie di materiali specifiche per l’Italia
Una delle caratteristiche più utili è la disponibilità di librerie di materiali tipici italiani, come:
Tipologie di asfalto e calcestruzzo.
Materiali per tubazioni, raccordi e strutture idrauliche.
Componenti strutturali per infrastrutture ferroviarie e stradali.
Ogni materiale è configurato con proprietà fisiche e meccaniche specifiche, semplificando l’analisi delle prestazioni.
5. Moduli di reportistica automatizzata
Il Country Kit include strumenti per generare report dettagliati in conformità agli standard italiani, tra cui:
Computi metrici estimativi: con calcolo di materiali, volumi e superfici.
Analisi di scavi e riempimenti: per ottimizzare l’utilizzo delle risorse.
Relazioni tecniche: strutturate secondo i formati richiesti da enti regolatori.
Questi moduli riducono significativamente il lavoro manuale necessario per produrre documentazione tecnica.
6. Supporto per la progettazione stradale e ferroviaria
Il kit include strumenti avanzati per la progettazione di tracciati stradali e ferroviari. Ad esempio:
Curve planimetriche configurate secondo gli standard ANAS e RFI.
Modelli tridimensionali per l’analisi delle pendenze e delle curve altimetriche.
Calcolo automatico dei raggi di curvatura e delle sovraelevazioni.
Vantaggi del Country Kit per l’Italia 2025
1. Aderenza alle normative
L’integrazione delle normative italiane riduce al minimo il rischio di errori, assicurando che i progetti siano conformi ai requisiti legali e tecnici. Questo è particolarmente importante per i progetti sottoposti ad approvazione da parte di enti pubblici o privati.
2. Miglioramento della produttività
Grazie alle configurazioni predefinite, il Country Kit elimina la necessità di creare stili, librerie e report manualmente, consentendo ai professionisti di concentrarsi sugli aspetti progettuali.
3. Riduzione dei costi e dei tempi di revisione
L’aderenza agli standard riduce le probabilità di modifiche e revisioni successive, accelerando l’intero ciclo di vita del progetto.
4. Collaborazione efficace
La compatibilità con dati catastali, sistemi GIS e formati di scambio (come DXF e LandXML) facilita la condivisione di informazioni tra team multidisciplinari.
5. Maggiore accuratezza nei progetti
Grazie ai sistemi di coordinate locali e agli strumenti di analisi avanzata, i progetti realizzati con il Country Kit sono più precisi e dettagliati.
Casi d’uso pratici
1. Progettazione di un’autostrada
Un team di ingegneri incaricato di progettare un tratto autostradale può sfruttare il Country Kit per:
Calcolare e rappresentare il tracciato altimetrico con curve e sovraelevazioni conformi agli standard ANAS.
Analizzare i volumi di scavo e riempimento per ottimizzare i costi di costruzione.
Generare report tecnici pronti per l’approvazione da parte dell’ente gestore.
2. Realizzazione di una rete idrica urbana
Per un progetto di rete idrica, il Country Kit consente di:
Configurare materiali e dimensioni delle tubazioni secondo le specifiche tecniche italiane.
Simulare i flussi idrici per garantire un funzionamento ottimale.
Integrare dati topografici locali per una rappresentazione accurata delle pendenze.
3. Progettazione ferroviaria
Un progettista ferroviario può utilizzare il kit per:
Tracciare curve planimetriche e altimetriche secondo i criteri RFI.
Generare computi metrici dettagliati per i materiali utilizzati.
Come installare il Country Kit per l’Italia 2025
Per installare il Country Kit, segui questi passaggi:
Accedi al portale Autodesk con le tue credenziali.
Trova il Country Kit per l’Italia 2025 nella sezione download.
Scarica il file di installazione e avvialo.
Segui le istruzioni a schermo per completare l’integrazione con Civil 3D.
Riavvia il software e verifica che il Country Kit sia attivato nelle opzioni di configurazione.
Conclusioni
L’Autodesk Civil 3D Country Kit per l’Italia 2025 non è solo un’estensione del software, ma una vera e propria risorsa strategica per chi opera nel settore dell’ingegneria infrastrutturale italiana. Questo strumento consente ai professionisti di adattare Civil 3D alle specifiche normative e operative italiane, superando uno dei principali ostacoli nella progettazione infrastrutturale: la conformità agli standard locali.
Civil 3D si conferma il software di riferimento per la progettazione tridimensionale e la gestione dei dati territoriali, ma il Country Kit ne potenzia ulteriormente le capacità, offrendo un’esperienza progettuale localizzata. Grazie all’integrazione di librerie, normative, materiali e stili di rappresentazione specifici per l’Italia, il kit riduce i tempi di configurazione e il rischio di errori, consentendo ai team di concentrarsi su ciò che conta davvero: progettare infrastrutture efficienti, sicure e sostenibili.
Questa personalizzazione rappresenta un vantaggio strategico non solo per i progettisti e gli ingegneri, ma anche per le aziende e gli enti pubblici che devono gestire progetti complessi rispettando normative sempre più stringenti. Il risultato? Progetti di alta qualità che rispondono alle esigenze del territorio italiano.
Civil 3D con il Country Kit per l’Italia 2025 diventa quindi uno strumento essenziale per ogni professionista che desideri ottimizzare la propria operatività, migliorare la collaborazione tra i team e garantire la conformità normativa sin dalle prime fasi di progettazione. Indipendentemente dalla complessità del progetto, questa combinazione offre tutto ciò che serve per affrontare le sfide della progettazione moderna.
In un panorama in cui la digitalizzazione sta diventando sempre più cruciale, adottare strumenti localizzati come il Country Kit non è solo una scelta pratica, ma anche un investimento nel futuro del settore infrastrutturale italiano. Se vuoi essere all’avanguardia nel tuo settore, il Country Kit per l’Italia 2025 è la chiave per portare i tuoi progetti a un livello superiore.
Iscriviti al corso di Civil 3D su GoPillar Academy!
Se vuoi migliorare le tue competenze con Autodesk Civil 3D e sfruttare al massimo le sue funzionalità, il corso di GoPillar Academy è l’occasione perfetta. Grazie a una formazione certificata e a docenti esperti, potrai apprendere come realizzare progetti infrastrutturali completi e conformi alle normative italiane.
Non perdere questa opportunità per distinguerti nel settore: usa il codice promozionale INFOBUILDCERTIFICATI o iscriviti subito al corso con il codice sconto già applicato cliccando qui.
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[post_excerpt] => Per soddisfare le esigenze di specifiche regioni e nazioni, Autodesk offre i Country Kit, pacchetti aggiuntivi che personalizzano il software.
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Panoramica su Blender 4.2
Blender è un software di modellazione 3D gratuito e open-source, utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, dalla grafica per videogiochi all'animazione, dalla progettazione architettonica fino agli effetti speciali nei film. A differenza di molti altri programmi, Blender è sostenuto da una comunità globale di sviluppatori che contribuiscono al suo miglioramento continuo, rendendolo estremamente flessibile e aggiornato con le tecnologie più recenti.
La versione 4.2 prosegue su questa strada, portando con sé una serie di novità che migliorano l'efficienza e la produttività, senza compromessi sulla qualità. Tra i miglioramenti più importanti troviamo potenziamenti nelle performance, aggiornamenti nella gestione della fisica, un'interfaccia utente più intuitiva e molte altre nuove funzionalità che andremo ad analizzare nel dettaglio.
Miglioramenti delle prestazioni
Uno degli aspetti più interessanti di Blender 4.2 è l'ottimizzazione delle performance, un elemento chiave per chi lavora su progetti complessi, come modelli architettonici dettagliati o scene con un alto numero di poligoni. Il rendering Cycles, il motore di rendering fisicamente accurato di Blender, ha subito importanti miglioramenti sia in termini di velocità che di qualità.
Cycles X: più veloce e potente
Blender 4.2 continua a costruire sui progressi di Cycles X, introdotto nelle versioni precedenti. Il motore è ora ancora più veloce grazie a una migliore gestione della memoria e a una distribuzione ottimizzata dei thread CPU e GPU. Gli utenti possono aspettarsi un aumento delle prestazioni fino al 30% su macchine di fascia alta, mentre le scene con un elevato numero di luci beneficiano di una gestione più efficiente delle sorgenti luminose.
L'aggiornamento del rendering non si limita solo alle prestazioni. La qualità dell'illuminazione globale e delle ombre è stata ulteriormente migliorata, rendendo più realistici i risultati finali. Questo significa che i professionisti possono ottenere risultati visivamente accattivanti in meno tempo, aumentando la produttività senza sacrificare la qualità.
Ottimizzazione della Viewport
La visualizzazione in tempo reale, o viewport, ha ricevuto notevoli miglioramenti, rendendo il lavoro in Blender molto più fluido, anche con scene particolarmente complesse. La versione 4.2 introduce una gestione più efficiente dei materiali e delle texture, che riduce significativamente i tempi di aggiornamento della scena e permette agli utenti di navigare e modificare i loro progetti con maggiore rapidità.
Questo è particolarmente utile per chi lavora su progetti architettonici con molte superfici dettagliate o per chi sviluppa scene per l'industria cinematografica e dei videogiochi, dove l'interazione in tempo reale è cruciale per apportare modifiche rapide.
Simulazioni di fisica avanzate
Un'altra area chiave di sviluppo in Blender 4.2 è rappresentata dalle simulazioni di fisica, un aspetto che ha trovato ampio utilizzo in settori come l'architettura, l'ingegneria e la progettazione di prodotti. Le nuove funzionalità di simulazione permettono di creare scene più dinamiche e realistiche, con particolare attenzione agli effetti naturali come fluidi, fumo e corpi rigidi.
Simulazioni fluide più realistiche
Il sistema di simulazione dei fluidi ha ricevuto un importante aggiornamento in Blender 4.2, con l'introduzione di nuovi algoritmi per migliorare la fluidità e la precisione dei movimenti. Questi aggiornamenti rendono la creazione di scene con liquidi molto più realistica e riducono la necessità di interventi manuali per correggere le discrepanze nella simulazione.
Per esempio, i professionisti dell'architettura che devono rappresentare la gestione dell'acqua in un progetto possono ora utilizzare simulazioni fluide più accurate per dimostrare l'efficacia di un sistema di drenaggio o l'interazione dell'acqua con l'ambiente costruito.
Miglioramenti alla simulazione dei tessuti
Un'altra area di grande interesse è la simulazione dei tessuti. Blender 4.2 offre un sistema più avanzato per la gestione dei tessuti, con una maggiore fedeltà nella rappresentazione delle pieghe, delle deformazioni e dell'interazione con altri oggetti nella scena. Questo può essere utile per chi lavora nel design d'interni o nella visualizzazione di prodotti, dove la rappresentazione realistica di tende, tappeti o rivestimenti può fare la differenza nella qualità complessiva del progetto.
Nuove funzionalità di modellazione
Per i professionisti che si occupano di modellazione 3D, Blender 4.2 offre una serie di strumenti avanzati che semplificano e migliorano il flusso di lavoro. Una delle aggiunte più
significative è l'introduzione del Geometry Nodes, un sistema che consente di creare geometrie procedurali con un approccio basato sui nodi.
Geometry Nodes: maggiore flessibilità procedurale
Il sistema Geometry Nodes, già introdotto nelle versioni precedenti di Blender, è stato ulteriormente ampliato nella versione 4.2, rendendolo uno strumento imprescindibile per la creazione di scene complesse. I professionisti possono ora generare, manipolare e controllare geometrie complesse attraverso nodi logici, permettendo un alto grado di flessibilità e di automazione.
Ad esempio, un architetto potrebbe utilizzare i Geometry Nodes per creare automaticamente una disposizione di facciate ripetute su un grattacielo, o per generare vegetazione procedurale in una scena paesaggistica. Questo riduce notevolmente il tempo necessario per la creazione manuale di oggetti ripetitivi, migliorando l'efficienza complessiva del progetto.
Strumenti di modellazione migliorati
Oltre ai Geometry Nodes, Blender 4.2 include anche numerosi miglioramenti agli strumenti di modellazione tradizionale. Il nuovo strumento di estrusione a più livelli, ad esempio, permette di lavorare con una precisione ancora maggiore nella creazione di dettagli complessi. Inoltre, gli aggiornamenti all'interfaccia utente hanno reso più intuitivo l'accesso ai comandi avanzati, semplificando il processo di apprendimento per i nuovi utenti, senza però sacrificare la potenza e la versatilità per i professionisti.
Miglioramenti all’interfaccia utente
L'attenzione all'usabilità è sempre stata un punto di forza per Blender, e la versione 4.2 non fa eccezione. La nuova interfaccia utente è più intuitiva e personalizzabile, consentendo ai professionisti di organizzare gli strumenti in modo da rispecchiare meglio il loro flusso di lavoro.
Pannelli più efficienti e funzionalità Drag-and-Drop
Uno degli aggiornamenti più apprezzati è l'introduzione dei pannelli interattivi e del drag-and-drop per la gestione delle scene e dei progetti. Questo consente di spostare, modificare e organizzare gli elementi con maggiore rapidità, riducendo il tempo necessario per la gestione dei dettagli tecnici e permettendo ai creativi di concentrarsi di più sull'aspetto artistico del loro lavoro.
Integrazione con altri software e pipeline
Blender 4.2 è stato progettato per integrarsi facilmente con altri strumenti software utilizzati nelle pipeline professionali. Le nuove opzioni di esportazione migliorano la compatibilità con formati come FBX, OBJ e USD, rendendo più facile l'importazione e l'esportazione di modelli e scene tra Blender e altri software CAD o programmi di modellazione 3D.
Per esempio, in ambito architettonico, gli utenti possono esportare le loro creazioni Blender direttamente in software di rendering esterni come V-Ray o Corona, migliorando così l'aspetto visivo dei loro progetti senza dover abbandonare il workflow già consolidato.
Supporto VR e realtà aumentata
Con l'aumento della domanda di esperienze immersive nel settore del design e dell’architettura, Blender 4.2 offre un supporto migliorato per la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR). Gli utenti possono ora creare facilmente scene VR-ready o AR-ready, permettendo ai clienti di esplorare i progetti in un ambiente interattivo e coinvolgente.
Conclusioni
Blender 4.2 rappresenta un notevole passo avanti per un software già leader nel campo della modellazione 3D gratuita e open-source. Con i miglioramenti in termini di performance, simulazioni fisiche avanzate, nuovi strumenti di modellazione e un'interfaccia utente ottimizzata, Blender 4.2 è una scelta solida per i professionisti che cercano un'alternativa potente e accessibile ai costosi software proprietari.
Le sue caratteristiche lo rendono un'opzione eccellente per architetti, designer di prodotti, sviluppatori di videogiochi e professionisti degli effetti visivi che desiderano una soluzione completa e flessibile per la creazione di contenuti 3D.
Se desideri diventare un vero esperto di Blender 4.2 e scoprire tutte le sue incredibili funzionalità per la modellazione 3D, ti invitiamo a iscriverti al Corso Completo Blender 4.2 – Modellazione 3D su GoPillar Academy! Questo corso è progettato per fornirti tutte le competenze necessarie, sia che tu sia un principiante o un professionista in cerca di aggiornamenti.
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Non perdere questa opportunità per migliorare le tue capacità e padroneggiare uno dei software più potenti e versatili nel campo della modellazione 3D!
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Questo articolo esamina in dettaglio i software più aggiornati e indispensabili per un interior designer nel 2024, offrendo una panoramica approfondita e specifica di come ciascun strumento possa contribuire al successo nel settore. Dai software di modellazione 3D e rendering fotorealistico, fino agli strumenti di realtà virtuale e gestione dei progetti, vedremo come ogni programma possa essere integrato nel flusso di lavoro.
Software per la progettazione 2D e 3D: precisione e flessibilità nella creazione degli spazi
AutoCAD (Autodesk)
AutoCAD, sviluppato da Autodesk, rimane il software più diffuso tra gli interior designer per la progettazione di planimetrie dettagliate. Sebbene esistano molte alternative, AutoCAD offre un livello di precisione e controllo impareggiabile per il disegno tecnico in 2D e 3D.
Caratteristiche chiave di AutoCAD:
Precisione millimetrica: AutoCAD consente di creare disegni estremamente accurati che possono essere facilmente condivisi con architetti, ingegneri e altri professionisti del settore.
Personalizzazione avanzata: L'uso di strumenti come i blocchi dinamici e le tavole multilivello permette di adattare il software alle esigenze specifiche del progetto.
Integrazione BIM (Building Information Modeling): AutoCAD permette di esportare file compatibili con il flusso di lavoro BIM, essenziale per la collaborazione in progetti complessi.
Nel 2024, AutoCAD continua a essere un pilastro della progettazione architettonica e di interni grazie alla sua flessibilità e alle sue funzionalità avanzate, specialmente con la crescente integrazione di strumenti basati sul cloud che facilitano la collaborazione a distanza.
SketchUp (Trimble)
SketchUp è diventato una delle piattaforme più amate dagli interior designer grazie alla sua semplicità d'uso e alle potenti capacità di modellazione 3D. Perfetto sia per principianti che per professionisti, SketchUp offre una combinazione unica di accessibilità e precisione.
Caratteristiche di SketchUp:
Interfaccia intuitiva: SketchUp è noto per la sua curva di apprendimento rapida. L’interfaccia è user-friendly, permettendo anche a chi ha meno esperienza di sviluppare rapidamente modelli 3D complessi.
Ampia libreria di oggetti: La 3D Warehouse integrata permette di scaricare migliaia di modelli predefiniti, dai mobili agli elementi decorativi, facilitando la creazione di progetti realistici.
Compatibilità con plug-in: Con una vasta gamma di estensioni disponibili, SketchUp può essere personalizzato per integrare funzionalità come rendering avanzati, modellazione dettagliata e simulazione luminosa.
Nel 2024, SketchUp continua a evolversi con strumenti sempre più sofisticati, rendendolo ideale per interior designer che desiderano creare modelli 3D in modo rapido e collaborare facilmente con clienti e fornitori.
Software di rendering 3D: portare il progetto alla vita
3ds Max (Autodesk)
Per gli interior designer che desiderano portare i loro progetti a un livello superiore di realismo, 3ds Max rimane una scelta imprescindibile. Questo software di Autodesk è uno degli strumenti più potenti per la modellazione, il rendering e l'animazione 3D.
Funzionalità principali di 3ds Max:
Rendering fotorealistico: Grazie all'integrazione con motori di rendering avanzati come V-Ray e Arnold, 3ds Max permette di creare immagini estremamente dettagliate e realistiche, con un'attenzione particolare alle texture, alla luce e alle ombre.
Gestione avanzata dei materiali: La possibilità di applicare e modificare materiali complessi come vetro, legno e tessuti consente di ottenere un risultato fotorealistico.
Animazioni e walkthrough: Con 3ds Max è possibile creare animazioni fluide o walkthrough interattivi che permettono ai clienti di esplorare virtualmente i loro futuri spazi.
Nel 2024, 3ds Max continua a essere uno standard di settore per i progetti di alto livello, specialmente per gli interior designer che lavorano su progetti di lusso o su presentazioni estremamente dettagliate.
V-Ray (Chaos Group)
V-Ray è uno dei motori di rendering più utilizzati nel mondo del design e dell'architettura, grazie alla sua capacità di generare immagini fotorealistiche con un livello di dettaglio impressionante.
Caratteristiche di V-Ray:
Illuminazione realistica: La simulazione avanzata dell'illuminazione, sia naturale che artificiale, consente di creare scene che riflettono accuratamente la luce negli spazi interni.
Materiali altamente realistici: V-Ray permette di personalizzare i materiali con grande precisione, offrendo una resa realistica di superfici come il marmo, i metalli o i tessuti.
Velocità di rendering: Grazie all'ottimizzazione delle risorse hardware, V-Ray offre un'ottima velocità di rendering anche per progetti complessi, garantendo un flusso di lavoro fluido.
Nel 2024, l'ultima versione di V-Ray introduce nuove funzionalità di rendering in tempo reale, che permettono agli interior designer di ottenere una visione immediata del loro progetto senza dover attendere lunghi tempi di elaborazione.
Blender
Per gli interior designer che cercano una soluzione open-source senza compromessi sulla qualità, Blender è una scelta eccellente. Questo software offre funzionalità avanzate di modellazione e rendering, senza richiedere licenze costose.
Caratteristiche di Blender:
Completamente gratuito: Essendo un software open-source, Blender è accessibile a tutti e offre aggiornamenti costanti e supporto da parte di una vasta community di utenti.
Render fotorealistici: Grazie al motore Cycles, Blender consente di generare immagini fotorealistiche con grande controllo sui parametri di illuminazione e materiali.
Animazioni e simulazioni: Oltre al rendering, Blender supporta anche la creazione di animazioni e simulazioni fisiche, utili per mostrare il comportamento di certi materiali o elementi d’arredo in condizioni specifiche.
Blender nel 2024 continua a crescere in popolarità tra i professionisti del design grazie alle sue potenti capacità di rendering, alle sue costanti innovazioni e alla sua natura accessibile.
Software di realtà virtuale e aumentata: esperienze immersive per i clienti
Enscape
La realtà virtuale (VR) e aumentata (AR) stanno rivoluzionando il modo in cui gli interior designer presentano i progetti ai loro clienti. Enscape è un software che si integra con SketchUp, Revit e altri strumenti di modellazione, permettendo di generare esperienze immersive in tempo reale.
Caratteristiche di Enscape:
VR in tempo reale: Con un visore VR, i clienti possono immergersi virtualmente nei loro spazi futuri, camminando e interagendo con gli ambienti in maniera totalmente realistica.
Rendering in tempo reale: Enscape permette di visualizzare immediatamente ogni modifica apportata al modello, senza dover attendere lunghi tempi di rendering.
Facilità d'uso: Rispetto ad altre soluzioni VR, Enscape è noto per la sua semplicità, richiedendo pochi passaggi per creare un’esperienza immersiva.
Nel 2024, Enscape continua a espandere le sue capacità, offrendo un supporto sempre maggiore per materiali e luci più realistici e una migliore integrazione con i principali software di progettazione 3D.
Twinmotion
Un altro strumento potente per la visualizzazione immersiva è Twinmotion, sviluppato da Epic Games. Questo software consente di creare esperienze VR e AR di alta qualità in modo semplice e intuitivo.
Funzionalità di Twinmotion:
Rendering in tempo reale: Twinmotion è noto per la sua capacità di aggiornare istantaneamente il rendering ogni volta che si apportano modifiche al modello.
Supporto per VR e AR: Il software supporta visori VR per un’esperienza completamente immersiva e offre funzionalità AR per la visualizzazione di progetti nel contesto reale.
Integrazione con Unreal Engine: Per progetti particolarmente complessi, Twinmotion può essere combinato con Unreal Engine, un potente motore di rendering, per creare simulazioni e animazioni interattive.
Nel 2024, Twinmotion è sempre più utilizzato grazie alla sua facilità d'uso e alla possibilità di creare presentazioni visivamente impressionanti in tempi ridotti.
L'utilizzo di Photoshop, Illustrator e InDesign nell'impaginazione architettonica
Nel mondo dell'architettura, la presentazione di un progetto gioca un ruolo cruciale nel comunicare idee complesse in modo chiaro e accattivante. Per questo motivo, i software di impaginazione sono strumenti indispensabili per architetti e designer. Adobe Photoshop, Illustrator e InDesign rappresentano una combinazione vincente per creare elaborati visivi di alto livello, ognuno con caratteristiche specifiche che si adattano a differenti fasi del processo di progettazione e presentazione.
Photoshop è il programma principe per la post-produzione delle immagini. In ambito architettonico, è comunemente utilizzato per migliorare i render 3D, le fotografie di modelli fisici o gli schizzi digitali. Grazie ai suoi potenti strumenti di modifica, è possibile lavorare su
texture, luci, ombre e colori per dare maggiore realismo alle visualizzazioni. Inoltre, Photoshop consente di sovrapporre elementi grafici, come alberi, persone o texture di materiali, direttamente su prospettive e viste di progetto. Questa capacità di combinare vari elementi consente di ottenere una rappresentazione finale molto realistica e raffinata, fondamentale per catturare l'attenzione di clienti o commissioni.
Illustrator è invece specializzato nella creazione di grafiche vettoriali, ed è particolarmente utile per la realizzazione di diagrammi concettuali, mappe di progetto, schemi funzionali e infografiche. La precisione e la flessibilità del disegno vettoriale lo rendono uno strumento indispensabile per produrre grafiche pulite e scalabili senza perdita di qualità. Un esempio tipico di utilizzo è la creazione di planimetrie stilizzate, sezioni schematiche o diagrammi di flusso che illustrano il funzionamento e la disposizione degli spazi architettonici. Grazie alla sua compatibilità con altri programmi della suite Adobe, i vettori creati in Illustrator possono essere facilmente integrati sia in Photoshop per ulteriore elaborazione, sia in InDesign per l'impaginazione finale.
InDesign è lo strumento principale per l'impaginazione professionale di documenti complessi. In ambito architettonico, viene utilizzato per creare layout dettagliati di presentazioni, relazioni tecniche, brochure, portfoli e tavole progettuali. La sua forza risiede nella capacità di gestire grandi quantità di testo e immagini, mantenendo un’organizzazione precisa e coerente. Con InDesign è possibile combinare in modo armonico elementi grafici, testi e immagini, facilitando la gestione di pagine multiple, l'inserimento di didascalie, numerazioni, indici e altre funzioni avanzate di impaginazione. L’architetto può sfruttare queste caratteristiche per produrre presentazioni chiare, ordinate e altamente professionali, capaci di valorizzare al meglio il proprio lavoro.
La perfetta integrazione tra Photoshop, Illustrator e InDesign consente una gestione fluida e ottimale dell'intero flusso di lavoro. Gli elementi prodotti in Photoshop e Illustrator possono essere facilmente importati e posizionati all'interno di InDesign, permettendo una collaborazione sinergica tra i vari software. Questa combinazione rende possibile la creazione di documenti visivamente accattivanti e tecnicamente precisi, dalle prime fasi concettuali fino alla presentazione finale, offrendo agli architetti gli strumenti necessari per comunicare efficacemente le loro idee e progetti.
Conclusione
Nel 2024, il panorama dei software per interior designer è in costante evoluzione. Grazie a strumenti sempre più potenti e integrati, i designer hanno a disposizione una gamma completa di soluzioni per ogni fase del progetto, dalla concezione alla realizzazione. La chiave del successo sta nell'essere versatili e pronti a sfruttare le nuove tecnologie, sia per ottimizzare il proprio flusso di lavoro sia per offrire ai clienti esperienze sempre più immersive e personalizzate. Con l'adozione di questi software, gli interior designer possono migliorare notevolmente la qualità del loro lavoro, risparmiare tempo prezioso e creare spazi che rispondano perfettamente ai desideri e alle necessità dei loro clienti.
Non perdere l'opportunità di iscriverti al Corso Completo di Interior Design su GoPillar Academy! Questo percorso formativo ti guiderà passo dopo passo, insegnandoti tutto quello che c’è da sapere per diventare un professionista nel settore. Il corso è perfetto sia per chi è
alle prime armi, sia per chi vuole affinare le proprie competenze.
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[post_excerpt] => Oggi, gli interior designer devono saper usare software che permettono di pianificare, progettare e presentare soluzioni creative in modo efficiente.
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Coordinamento e gestione delle informazioni del modello BIM
Uno dei compiti fondamentali del BIM Coordinator è il coordinamento e la gestione delle informazioni relative ai modelli digitali. In un progetto BIM, ogni componente del modello deve essere accuratamente progettato, documentato e condiviso in un ambiente di lavoro collaborativo.
Il BIM Coordinator si occupa di garantire che tutte le informazioni, che spaziano dai dati geometrici ai dettagli costruttivi, siano coerenti e ben integrate all'interno del modello digitale. Questo include non solo la supervisione dei modelli creati dai vari team di progettazione (architetti, ingegneri, impiantisti), ma anche l’integrazione dei dati provenienti da diverse fonti.
Un aspetto cruciale del ruolo è quindi assicurarsi che il flusso di informazioni sia continuo e accurato, evitando sovrapposizioni o incongruenze tra le discipline coinvolte. Il coordinatore agisce da mediatore tra le varie figure professionali, garantendo che le loro esigenze siano tradotte correttamente nel modello e che le informazioni siano facilmente accessibili e utilizzabili durante tutte le fasi del progetto.
Controllo della qualità del modello e verifica della coerenza
La qualità del modello BIM è un aspetto determinante per la buona riuscita del progetto, e il BIM Coordinator è il responsabile del suo costante monitoraggio. Attraverso l’uso di software avanzati, il coordinatore effettua verifiche periodiche per garantire che il modello sia tecnicamente corretto e rispetti gli standard richiesti. Questo processo di controllo si estende anche alla verifica della coerenza tra i vari modelli, per assicurarsi che le informazioni inserite da ciascun professionista (architetti, ingegneri civili, impiantisti) non generino conflitti o sovrapposizioni.
Il coordinamento tra le discipline richiede grande attenzione ai dettagli, poiché anche un piccolo errore può comportare significative ripercussioni sulle fasi esecutive e sui costi. Inoltre, il BIM Coordinator deve tenere conto delle normative vigenti e delle specifiche tecniche stabilite all'inizio del progetto, controllando che ogni elemento del modello rispetti le regole imposte, come ad esempio le norme di sicurezza o le specifiche contrattuali.
Gestione della comunicazione tra i team e collaborazione
Il BIM Coordinator svolge anche una funzione essenziale nella gestione della comunicazione tra i diversi team coinvolti nel progetto. Poiché il BIM è una metodologia collaborativa, ogni stakeholder deve avere accesso alle informazioni rilevanti per il proprio lavoro, ed è compito del coordinatore garantire che tale scambio avvenga in modo fluido e organizzato. Questa figura agisce come una sorta di ponte comunicativo, assicurandosi che le informazioni siano distribuite in modo tempestivo e che tutti i partecipanti siano aggiornati sugli sviluppi del progetto.
Il coordinatore partecipa attivamente a riunioni di coordinamento, dove vengono discussi problemi, risolte questioni tecniche e delineate le prossime fasi operative. In questo contesto, il BIM Coordinator ha il compito di tradurre i bisogni dei diversi team all’interno del modello BIM, trovando soluzioni che permettano a tutti di lavorare in sinergia senza intoppi.
Risoluzione delle interferenze (clash detection) e ottimizzazione del modello
Uno degli aspetti più tecnici e delicati del ruolo del BIM Coordinator è la gestione della clash detection, ovvero l'identificazione e la risoluzione delle interferenze all'interno del modello digitale. Le interferenze possono riguardare conflitti tra componenti strutturali, impiantistici o architettonici e, se non individuate per tempo, possono comportare ritardi e costi aggiuntivi durante la fase di costruzione.
Il coordinatore utilizza specifici strumenti software per analizzare il modello e rilevare possibili clash, ovvero situazioni in cui due o più elementi del progetto occupano lo stesso spazio o interferiscono l'uno con l'altro. Una volta identificate queste problematiche, è compito del BIM Coordinator segnalare tali criticità ai responsabili delle singole discipline e collaborare con loro per modificare il progetto e risolvere i conflitti. Questo processo, oltre a prevenire errori costosi, consente di ottimizzare il modello e di migliorare l’efficienza generale del progetto.
I Software Utilizzati dal BIM Coordinator
Uno dei software principali è Autodesk Revit, utilizzato per la modellazione BIM. Revit consente di creare modelli tridimensionali dettagliati e di gestire le informazioni di progetto in modo centralizzato, assicurando che tutte le modifiche siano sincronizzate tra i vari team.
Navisworks è un altro strumento fondamentale nel processo di coordinamento. Il BIM Coordinator utilizza Navisworks per la revisione e la gestione dei modelli complessivi, integrando i file provenienti dalle diverse discipline (architettonica, strutturale, impiantistica) per identificare interferenze o incongruenze tra i vari elementi progettuali. Inoltre, Navisworks è cruciale per la pianificazione delle fasi di costruzione, consentendo simulazioni 4D e una migliore previsione dei tempi di lavoro.
Per il controllo qualità e la validazione dei modelli, Solibri è uno strumento particolarmente efficace. Esso permette di eseguire verifiche automatiche sui modelli, assicurandosi che rispettino gli standard e le normative tecniche, riducendo il rischio di errori costosi nelle fasi successive del progetto.
La piattaforma BIM 360, invece, consente una collaborazione in cloud tra tutti i membri del team, favorendo una condivisione delle informazioni in tempo reale e una gestione dei dati sempre aggiornata. BIM 360 è particolarmente utile per la gestione documentale e per il monitoraggio dell'avanzamento del progetto.
Infine, il BIM Coordinator può utilizzare Dynamo, un ambiente di programmazione visuale integrato in Revit, per automatizzare task ripetitivi e complessi, migliorando la produttività e l'efficienza. Dynamo permette di creare script personalizzati per risolvere problemi specifici, ottimizzando i flussi di lavoro e migliorando la gestione delle informazioni all'interno del modello.
In sintesi, il BIM Coordinator si avvale di una suite di strumenti sofisticati, come Revit, Navisworks, Solibri, BIM 360 e Dynamo, per assicurare che il progetto proceda in modo fluido, senza errori, e che tutte le informazioni siano integrate e coordinate tra i vari team. Questi software sono essenziali per gestire la complessità dei moderni progetti BIM e garantire la loro corretta esecuzione.
Supporto alla formazione e diffusione delle best practice BIM
Nel contesto di un'azienda o di un team di progetto, il BIM Coordinator assume anche un ruolo formativo, diventando un punto di riferimento per la diffusione delle best practice relative al BIM. Il suo compito è assicurarsi che tutti i membri del team siano adeguatamente formati sull’uso dei software e sui principi fondamentali del BIM. Ciò implica non solo fornire assistenza tecnica, ma anche promuovere una cultura aziendale orientata all’innovazione e alla gestione digitale dei processi.
Il coordinatore collabora alla definizione di procedure interne, standard di modellazione e protocolli operativi, contribuendo a strutturare un ambiente di lavoro che sfrutti appieno le potenzialità del BIM. La formazione continua è un aspetto essenziale del successo del BIM, poiché le tecnologie e gli standard evolvono rapidamente, e il coordinatore deve essere sempre aggiornato per trasmettere queste competenze al resto del team.
Conformità alle normative e standard internazionali BIM
Il panorama normativo che regola l’uso del BIM è in costante evoluzione, sia a livello nazionale che internazionale. Il BIM Coordinator ha la responsabilità di assicurarsi che il progetto rispetti tutte le normative vigenti e gli standard tecnici richiesti. Questo può includere le specifiche tecniche previste dalle Linee Guida Nazionali BIM, così come gli standard internazionali come l’ISO 19650, che definisce i requisiti per la gestione delle informazioni nei progetti BIM.
Inoltre, il coordinatore lavora a stretto contatto con il BIM Manager per monitorare eventuali aggiornamenti normativi o richieste specifiche del cliente che potrebbero influenzare il progetto. La conformità normativa è cruciale non solo per evitare problemi legali o contrattuali, ma anche per garantire che il modello sia interoperabile e utilizzabile in modo efficace da tutti gli stakeholder coinvolti.
Gestione del Common Data Environment (CDE)
Il Common Data Environment (CDE) è un ambiente digitale condiviso in cui vengono archiviate tutte le informazioni relative al progetto BIM. Il BIM Coordinator è responsabile della gestione del CDE, assicurandosi che tutti i dati siano correttamente inseriti, aggiornati e resi disponibili a chi di dovere. Il coordinatore deve gestire i permessi di accesso, monitorando chi può visualizzare, modificare o approvare le diverse informazioni.
Questo aspetto gestionale è fondamentale per mantenere l’integrità del modello e garantire che le informazioni siano sempre accessibili in modo sicuro e ordinato. L’efficace gestione del CDE consente una maggiore trasparenza e facilita la collaborazione tra i vari team, evitando errori dovuti a informazioni obsolete o non condivise correttamente.
Collaborazione con il BIM Manager e ruolo strategico
Infine, il BIM Coordinator lavora in stretta collaborazione con il BIM Manager, la figura che ha la supervisione strategica dell’intero processo BIM. Mentre il BIM Manager si occupa di definire la visione complessiva e gli obiettivi a lungo termine del progetto, il BIM Coordinator si concentra sugli aspetti operativi e tecnici, assicurandosi che le direttive siano correttamente implementate. Questa sinergia tra le due figure è fondamentale per garantire che il progetto venga portato avanti in modo efficiente, rispettando i tempi, i costi e gli standard di qualità. Il BIM Coordinator, grazie alla sua profonda conoscenza tecnica del modello, fornisce al BIM Manager il supporto necessario per prendere decisioni informate e risolvere eventuali problemi che possono sorgere durante l’esecuzione del progetto.
In sintesi, il BIM Coordinator è una figura di cruciale importanza nei progetti BIM, responsabile della gestione quotidiana del modello, del coordinamento tra le discipline e della risoluzione delle problematiche tecniche. Grazie al suo lavoro, i progetti possono essere eseguiti con maggiore efficienza, riducendo gli errori e migliorando la collaborazione tra i vari attori coinvolti.
Se desiderate migliorare le vostre competenze nella gestione di progetti BIM, vi invitiamo a iscrivervi al corso di Navisworks offerto da GoPillar Academy. Il corso è pensato per fornire strumenti avanzati per il controllo e la revisione dei progetti BIM, fondamentali per chi lavora nel settore AEC (Architettura, Ingegneria e Costruzioni).
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Un'occasione imperdibile per elevare il vostro profilo professionale!
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Il concetto di case a energia positiva
Le case a energia positiva sono progettate per essere altamente efficienti dal punto di vista energetico e per generare energia da fonti rinnovabili. Queste abitazioni non solo soddisfano il proprio fabbisogno energetico, ma producono anche un surplus di energia che può essere immesso nella rete elettrica. Il concetto si basa su tre pilastri fondamentali: efficienza energetica, produzione di energia rinnovabile e gestione intelligente dell'energia.
Efficienza energetica: questo implica l'uso di materiali da costruzione ad alte prestazioni termiche, isolamento avanzato, finestre a triplo vetro e sistemi HVAC ad alta efficienza. L'obiettivo è minimizzare le perdite di energia e ridurre il consumo energetico dell'edificio.
Produzione di energia rinnovabile: le case a energia positiva sono solitamente dotate di pannelli solari fotovoltaici installati su tetti o facciate. In alcune abitazioni si utilizzano anche turbine eoliche, impianti geotermici e altre tecnologie rinnovabili per generare energia.
Gestione intelligente dell'energia: sistemi di gestione dell'energia domestica (HEMS) monitorano e controllano il consumo e la produzione di energia in tempo reale, massimizzando l'efficienza energetica e riducendo gli sprechi.
Tecnologie utilizzate nelle case a energia positiva
Le case a energia positiva integrano una varietà di tecnologie avanzate per raggiungere i loro obiettivi energetici. Di seguito sono elencate alcune delle tecnologie chiave.
Pannelli solari fotovoltaici: dispositivi più comuni per la produzione di energia rinnovabile, i pannelli solari convertono la luce solare in elettricità e possono essere installati su tetti, facciate o come impianti a terra.
Turbine eoliche domestiche: in alcune aree, piccole turbine eoliche possono generare energia elettrica sfruttando il vento, particolarmente efficaci in regioni con venti costanti.
Sistemi geotermici: utilizzano il calore del sottosuolo per riscaldare e raffreddare le abitazioni, riducendo significativamente il consumo energetico per il riscaldamento e il raffreddamento.
Isolamento avanzato: fondamentale per mantenere la temperatura interna costante e ridurre il fabbisogno energetico. Materiali isolanti avanzati, come polistirene espanso e lana di roccia, sono comunemente utilizzati.
Finestre ad alte prestazioni: finestre a triplo vetro con gas isolanti migliorano l'efficienza energetica, riducendo la perdita di calore in inverno e mantenendo fresche le abitazioni in estate.
Domotica e sistemi di gestione dell'energia: monitorano e controllano l'uso energetico della casa, ottimizzando il funzionamento degli impianti e riducendo gli sprechi.
Benefici delle case a energia positiva
Le case a energia positiva offrono numerosi vantaggi per i professionisti del settore, i proprietari e l'ambiente:
Riduzione dei costi energetici: producono più energia di quanta ne consumano, permettendo ai proprietari di ridurre drasticamente, se non eliminare, le bollette energetiche.
Sostenibilità ambientale: riducendo la dipendenza dai combustibili fossili, queste case contribuiscono a ridurre le emissioni di gas serra e l'impatto ambientale complessivo.
Indipendenza energetica: offrono maggiore indipendenza energetica, proteggendo dalle fluttuazioni dei prezzi dell'energia e dalle interruzioni della fornitura.
Valore immobiliare: tendono ad avere un valore immobiliare più elevato grazie alla loro efficienza energetica e ai costi operativi ridotti.
Comfort e salubrità: offrono un elevato livello di comfort e un ambiente interno più salubre grazie alla progettazione attenta e all'uso di tecnologie avanzate.
Sfide delle case a energia positiva
Nonostante i numerosi vantaggi, la realizzazione di case a energia positiva presenta alcune sfide specifiche per i professionisti del settore:
Costi iniziali elevati: l'installazione di tecnologie avanzate e materiali ad alte prestazioni può comportare costi iniziali significativi. Tuttavia, questi costi possono essere ammortizzati nel tempo grazie ai risparmi energetici.
Progettazione complessa: richiede competenze specialistiche e una pianificazione accurata per garantire l'ottimizzazione energetica.
Regolamentazioni e normative: in alcune regioni, le normative edilizie possono rappresentare una barriera. È necessario lavorare con le autorità locali per superare questi ostacoli.
Manutenzione e monitoraggio: mantenere e monitorare le tecnologie avanzate installate può richiedere un impegno continuo e la necessità di aggiornamenti periodici.
Esempi di case a energia positiva
Di seguito alcuni esempi di successo a livello globale:
Villa Solar a Madrid, Spagna: progettata per produrre il doppio dell'energia che consuma grazie a pannelli solari fotovoltaici, isolamento avanzato e sistemi di gestione intelligente dell'energia.
Hørsholm Kongevej in Danimarca: complesso residenziale composto da diverse abitazioni a energia positiva che utilizzano una combinazione di solare fotovoltaico, pompe di calore geotermiche e isolamento ad alte prestazioni.
Plus Energy House a Freiburg, Germania: progettata dall'Istituto Fraunhofer per la Fisica delle Costruzioni, è in grado di produrre fino a quattro volte l'energia di cui ha bisogno, grazie a solare fotovoltaico, solare termico e un sistema di ventilazione avanzato.
Elithis Tower a Dijon, Francia: edificio per uffici, uno dei primi grattacieli a energia positiva al mondo, che utilizza pannelli solari, un sistema di ventilazione naturale e una facciata ad alta efficienza per ridurre il consumo energetico.
Cosa prevede la Direttiva “Case Green”
La direttiva EPBD rappresenta una svolta significativa per le politiche energetiche comunitarie e statali. L’obiettivo della direttiva è stimolare la riqualificazione energetica di edifici privati e pubblici in tutta Europa, riducendo i consumi energetici e le emissioni di CO2 del parco immobiliare dei 27 Stati membri.
Nei negoziati tra il Consiglio dell’Unione Europea, il Parlamento Europeo e la Commissione Europea, la direttiva case green ha subito modifiche che contemplano obiettivi intermedi meno stringenti, termini più estesi e un quadro normativo meno restrittivo rispetto alla versione precedentemente approvata dal Parlamento Europeo. Il compromesso sui target della direttiva EPBD prevede la possibilità per i Paesi membri di richiedere deroghe sugli edifici alla Commissione europea.
Gli obiettivi medi saranno definiti in base al patrimonio edilizio, al sistema nazionale di classificazione energetica e alle strategie di ristrutturazione adottate da ciascun Paese. Per perseguire questi obiettivi, la direttiva europea definisce:
il quadro comune generale di una nuova metodologia per il calcolo della prestazione energetica integrata degli edifici e delle unità immobiliari;
l’applicazione di nuovi requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici.
Attualmente, il 35% degli edifici dell’UE ha più di 50 anni e quasi il 75% del parco immobiliare è inefficiente dal punto di vista energetico. Il tasso medio annuo di rinnovamento energetico è solo dell'1%, un range estremamente basso.
Direttiva EPBD: come cambiano i calcoli energetici
Le politiche energetiche degli Stati membri dovranno perseguire l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. Dal 1° gennaio 2030, tutti i nuovi edifici dovranno garantire emissioni zero in loco. Ogni Stato membro dovrà adottare un piano nazionale di ristrutturazione per ridurre progressivamente il consumo di energia degli edifici residenziali e non; ogni paese potrà stabilire autonomamente su quali edifici concentrarsi. Il 55% della riduzione dei consumi energetici deve essere ottenuto tramite la ristrutturazione degli edifici con le prestazioni inferiori.
Conclusioni
Le case a energia positiva rappresentano una soluzione innovativa e sostenibile per affrontare le sfide energetiche e ambientali del nostro tempo. Integrando tecnologie avanzate e principi di progettazione efficiente, queste abitazioni non solo riducono i costi energetici, ma contribuiscono anche alla riduzione delle emissioni di gas serra e all'indipendenza energetica. Sebbene vi siano sfide da superare, i benefici a lungo termine rendono le case a energia positiva un investimento vantaggioso sia per i proprietari che per il pianeta. Con il continuo avanzamento delle tecnologie e l'aumento della consapevolezza ambientale, è probabile che vedremo una diffusione sempre maggiore di queste abitazioni innovative nel prossimo futuro.
Per approfondire le tue competenze nella progettazione di edifici a energia quasi zero (NZEB), ti invitiamo a seguire il corso di GoPillar Academy "Progettazione Edifici NZEB" disponibile a questo link. Questo corso è progettato per fornire ai professionisti tutte le conoscenze necessarie per progettare edifici sostenibili ed efficienti. Non perdere questa opportunità di crescita professionale e aggiornamento continuo.
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[post_excerpt] => Le case green, o case a energia positiva, rappresentano una rivoluzione nell'edilizia sostenibile: quali sono le tecnologie utilizzate, i benefici, le sfide?
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Il Quadro Normativo del Testo Unico
Il Testo Unico per l'Edilizia è stato introdotto per razionalizzare e semplificare la complessa normativa edilizia italiana. Prima della sua entrata in vigore, le norme erano disperse in una miriade di leggi e regolamenti, causando confusione e inefficienze. Con il D.P.R. 380/2001, si è cercato di unificare le diverse disposizioni in un unico testo, facilitando così il lavoro dei professionisti del settore e garantendo maggiore certezza giuridica.
Le principali fonti di diritto che convergono nel Testo Unico includono il Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265, il Decreto Ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444, e la Legge 28 gennaio 1977, n. 10, che stabilisce norme per la riduzione del consumo energetico negli edifici. Il Testo Unico coordina e armonizza queste e altre norme, creando un sistema normativo integrato che abbraccia tutte le fasi della progettazione e realizzazione delle opere edilizie.
Gli Strumenti Urbanistici
Uno degli aspetti fondamentali del Testo Unico è la regolamentazione degli strumenti urbanistici. Questo include piani regolatori generali (PRG), piani attuativi e varianti urbanistiche. I professionisti dell'edilizia devono essere profondamente consapevoli di come questi strumenti influenzano le operazioni di costruzione e ristrutturazione.
Il Piano Regolatore Generale (PRG) è uno strumento urbanistico essenziale che definisce la pianificazione territoriale di un comune, specificando le destinazioni d'uso del suolo, le zone edificabili, le aree verdi e le infrastrutture. Ogni PRG deve essere conforme alle direttive regionali e nazionali e può essere soggetto a varianti urbanistiche per adattarsi alle esigenze locali.
I piani attuativi, come i Piani di Lottizzazione e i Piani di Recupero, sono strumenti operativi che dettagliano le modalità di attuazione delle previsioni del PRG. Questi piani sono cruciali per la gestione degli interventi edilizi, poiché stabiliscono le norme tecniche e le condizioni specifiche per la realizzazione dei progetti.
Permessi e Titoli Abilitativi
Il Testo Unico disciplina il rilascio dei permessi di costruire e degli altri titoli abilitativi, come la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) e la Comunicazione di Inizio Lavori (CILA). La comprensione di queste procedure è cruciale per garantire la conformità legale dei progetti edilizi.
Il permesso di costruire è richiesto per interventi di nuova costruzione, ampliamento, e ristrutturazione edilizia che modificano in modo significativo l'assetto del territorio. Il rilascio del permesso di costruire è subordinato alla verifica di conformità del progetto alle normative urbanistiche, edilizie, e ambientali.
La SCIA consente di avviare immediatamente i lavori, presentando una dichiarazione che attesta il rispetto delle normative vigenti. È utilizzata per interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia leggera.
La CILA, invece, è destinata a lavori di edilizia libera, come interventi di manutenzione ordinaria, riparazioni interne, e altre opere di modesta entità che non comportano modifiche strutturali o impiantistiche rilevanti.
Sicurezza e Prevenzione degli Infortuni
La sicurezza nei cantieri edili è un altro campo di applicazione chiave del Testo Unico. Esso prevede disposizioni specifiche per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, con l'obbligo di redigere il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) per i cantieri di una certa rilevanza.
Il PSC deve essere redatto da un coordinatore per la sicurezza nominato dal committente o dal responsabile dei lavori, e deve contenere una valutazione dei rischi specifici del cantiere, le misure di prevenzione e protezione da adottare, e le procedure di emergenza. Inoltre, il Testo Unico prevede l'obbligo di formazione e informazione per i lavoratori, al fine di garantire un'adeguata preparazione sui rischi presenti in cantiere.
La normativa prevede anche l'obbligo di nominare un responsabile della sicurezza in fase di esecuzione (RSE) e un coordinatore per la progettazione (CSP) nei cantieri di maggiore complessità, per assicurare che tutte le fasi del progetto siano gestite nel rispetto delle normative di sicurezza.
Norme Tecniche per le Costruzioni
Il Testo Unico incorpora le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), che forniscono le specifiche tecniche per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere edilizie. Queste norme sono fondamentali per garantire la sicurezza strutturale degli edifici e includono criteri riguardanti la resistenza sismica, la durabilità dei materiali e le prestazioni energetiche.
Le NTC sono aggiornate periodicamente per riflettere i progressi scientifici e tecnologici nel campo dell'ingegneria strutturale. Ad esempio, l'ultima revisione delle NTC ha introdotto nuovi criteri per la progettazione sismica degli edifici, basati su un'analisi più accurata del rischio sismico in Italia.
I professionisti devono essere aggiornati sulle NTC per assicurare che i loro progetti rispettino i requisiti di legge e garantiscano la sicurezza e la durabilità delle costruzioni. Questo implica una conoscenza approfondita delle tecniche di calcolo strutturale, dei materiali da costruzione e delle procedure di collaudo e verifica.
Efficienza Energetica e Sostenibilità
Negli ultimi anni, l'efficienza energetica e la sostenibilità sono diventate priorità sempre più importanti nel settore edilizio. Il Testo Unico per l'Edilizia include norme specifiche per promuovere l'efficienza energetica degli edifici, come l'obbligo di redigere l'Attestato di Prestazione Energetica (APE).
L'APE certifica le prestazioni energetiche dell'edificio e deve essere allegato a ogni compravendita o locazione immobiliare. Questo documento valuta l'efficienza energetica sulla base di parametri come l'isolamento termico, l'efficienza degli impianti di riscaldamento e raffreddamento, e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabile.
Il Testo Unico incoraggia anche l'adozione di tecnologie e materiali sostenibili, come l'uso di pannelli solari, impianti geotermici e materiali riciclati. La normativa prevede incentivi fiscali e finanziamenti per interventi di riqualificazione energetica, come il Superbonus 110%, che consente di detrarre fino al 110% delle spese sostenute per migliorare l'efficienza energetica degli edifici.
Regolarità Urbanistica e Catastale
Un altro aspetto cruciale per i professionisti del settore è la regolarità urbanistica e catastale degli immobili. Il Testo Unico stabilisce che ogni intervento edilizio deve essere conforme alle norme urbanistiche e che le variazioni catastali devono essere comunicate agli uffici competenti.
La regolarità urbanistica implica che l'immobile deve rispettare le norme previste dal PRG e dai piani attuativi. Qualsiasi difformità o abuso edilizio può comportare sanzioni amministrative e penali, oltre a compromettere la possibilità di ottenere permessi di costruire o altre autorizzazioni.
Le variazioni catastali devono essere comunicate all'Agenzia delle Entrate, utilizzando appositi modelli e procedure telematiche. Questo è essenziale per garantire la corretta attribuzione delle rendite catastali e per evitare problemi legali e fiscali in caso di compravendita o successione.
Tutela del Paesaggio e del Patrimonio Culturale
Il Testo Unico per l'Edilizia prevede anche disposizioni specifiche per la tutela del paesaggio e del patrimonio culturale. In Italia, molte aree sono soggette a vincoli paesaggistici e storici che impongono restrizioni particolari alle attività edilizie.
La tutela del paesaggio è regolamentata dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 42/2004), che stabilisce criteri e procedure per la protezione delle aree di interesse paesaggistico. I professionisti devono ottenere l'autorizzazione paesaggistica per qualsiasi intervento che possa alterare l'aspetto dei luoghi tutelati.
La tutela del patrimonio culturale riguarda la conservazione e il restauro degli edifici storici e dei beni archeologici. Gli interventi su questi beni devono essere approvati dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, che valuta la compatibilità delle opere con la conservazione dei valori storici e culturali.
La Digitalizzazione delle Procedure
La digitalizzazione è un trend in crescita nel settore edilizio, e il Testo Unico per l'Edilizia ne riconosce l'importanza. L'introduzione di piattaforme digitali per la presentazione delle pratiche edilizie, come il portale unico per l'edilizia (PU.E.), rappresenta un passo avanti significativo per la semplificazione e la trasparenza delle procedure.
Le piattaforme digitali consentono di presentare, monitorare e gestire le pratiche edilizie in modo più efficiente e trasparente. Ad esempio, il Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture (SINFI) permette di condividere e consultare informazioni sulle infrastrutture territoriali, migliorando la pianificazione e la gestione degli interventi edilizi.
I professionisti devono familiarizzare con questi strumenti digitali per migliorare l'efficienza e la tracciabilità delle loro attività. La digitalizzazione riduce i tempi di attesa, diminuisce la possibilità di errori e aumenta la trasparenza delle procedure, rendendo il processo più accessibile e comprensibile per tutti i soggetti coinvolti.
Conclusioni e Prospettive Future
In conclusione, il Testo Unico per l'Edilizia rappresenta un punto di riferimento essenziale per i professionisti del settore. La comprensione approfondita delle sue disposizioni è fondamentale per garantire la conformità legale dei progetti edilizi e per operare in modo efficiente e sicuro.
Le continue evoluzioni normative richiedono un aggiornamento costante delle competenze, soprattutto in un contesto in cui la sostenibilità, l'efficienza energetica e la digitalizzazione stanno diventando sempre più rilevanti. Ad esempio, l'introduzione della Direttiva UE 2018/844 ha posto nuove sfide e opportunità per migliorare l'efficienza energetica degli edifici, richiedendo una maggiore attenzione ai dettagli normativi e tecnologici.
Rimanere aggiornati e conformi alle normative non è solo una questione di legalità, ma anche di professionalità e responsabilità verso la società e l'ambiente. Attraverso questo articolo, ci auguriamo di aver fornito una panoramica chiara e completa sui principali campi di applicazione del Testo Unico per l'Edilizia, offrendo uno strumento utile per orientarsi nella complessità normativa e operativa del settore edilizio.
Per approfondire ulteriormente e acquisire competenze specifiche nel campo del Testo Unico per l'Edilizia, ti invitiamo a seguire il corso di GoPillar Academy “Guida Alla Normativa Per La Progettazione Architettonica (tue) disponibile a questo link. Questo corso è progettato per fornire ai professionisti del settore edilizio tutte le conoscenze necessarie per navigare con successo attraverso le normative e applicarle nei loro progetti quotidiani. Non perdere questa opportunità di crescita professionale e aggiornamento continuo.
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La facilità d'uso di SketchUp, combinata con funzionalità avanzate, lo rende ideale sia per principianti che per esperti, permettendo una rapida traduzione delle idee in progetti concreti.
Con la versione PRO, gli utenti accedono a funzionalità aggiuntive che ottimizzano il flusso di lavoro e migliorano la qualità dei risultati finali. La modellazione 3D è diventata una componente essenziale in molti settori, dall'architettura al design d'interni, dalla progettazione paesaggistica all'ingegneria. SketchUp PRO 2024 si posiziona come una delle soluzioni più efficaci e accessibili per professionisti e appassionati di modellazione 3D.
Questo articolo esplorerà i numerosi vantaggi offerti da SketchUp PRO 2024, sottolineando come possa rendere il processo di modellazione 3D più facile e veloce.
Interfaccia intuitiva e facile da usare
Uno dei principali punti di forza di SketchUp PRO 2024 è la sua interfaccia utente intuitiva. A differenza di molti software di modellazione 3D che possono sembrare intimidatori per i nuovi utenti, SketchUp PRO offre un ambiente di lavoro chiaro e organizzato. Le funzioni principali sono facilmente accessibili e le icone sono progettate per essere comprensibili a colpo d'occhio. Questa semplicità non solo riduce il tempo necessario per apprendere il software, ma permette anche di iniziare a creare modelli 3D fin da subito.
Strumenti di modellazione potenti
SketchUp PRO 2024 non sacrifica la potenza degli strumenti per la semplicità. Offre una gamma completa di strumenti di modellazione che consentono di creare forme complesse con precisione e facilità. Tra questi strumenti troviamo il Push/Pull per estrudere superfici, il Follow Me per creare forme lungo un percorso e il Solid Tools per l'operazione di booleana sui solidi. Questi strumenti rendono SketchUp PRO 2024 adatto non solo per semplici schizzi architettonici ma anche per progetti più complessi.
Integrazione con estensioni e plugin
Uno dei vantaggi distintivi di SketchUp PRO 2024 è la sua capacità di espandersi attraverso l'uso di estensioni e plugin. La vasta libreria di estensioni disponibile tramite Extension
Warehouse permette agli utenti di aggiungere funzionalità specifiche per soddisfare esigenze particolari. Che si tratti di rendering fotorealistico, analisi energetica o strumenti di modellazione avanzata, le estensioni consentono di personalizzare SketchUp PRO per adattarlo a qualsiasi flusso di lavoro.
Collaborazione e condivisione facilitata
In un mondo sempre più collaborativo, SketchUp PRO 2024 offre strumenti che facilitano la condivisione e la collaborazione sui progetti. Gli utenti possono esportare i loro modelli in una varietà di formati, inclusi DWG, DXF, OBJ, e STL, rendendo facile il passaggio dei progetti tra diversi software e team.
Inoltre, con Trimble Connect, è possibile salvare i progetti nel cloud, consentendo l'accesso e la modifica da parte di team distribuiti in diverse località. Ora Trimble Connect è completamente integrato in SketchUp PRO 2024, con significative migliorie nelle funzioni di salvataggio dei file in cloud e in locale.
Precisione e controllo
La precisione è cruciale nella modellazione 3D, e SketchUp PRO 2024 offre strumenti avanzati per garantire che ogni dettaglio sia accurato. Gli strumenti di misurazione e guida permettono di creare modelli con una precisione millimetrica, essenziale per progetti architettonici e di ingegneria. Inoltre, le funzionalità di snapping e il controllo delle unità consentono di lavorare con una varietà di scale e misure, mantenendo sempre il controllo completo sul progetto.
Visualizzazione e presentazione
La capacità di visualizzare e presentare i modelli 3D in modo efficace è cruciale per comunicare le idee di progettazione. SketchUp PRO 2024 offre strumenti di visualizzazione avanzati, inclusa la possibilità di creare animazioni e walkthrough interattivi.
Con l'aggiunta della funzionalità Ambient Occlusion tra gli Stili, è possibile ottenere un realismo visivo superiore, con maggiore profondità dello spazio e una migliore ombreggiatura degli oggetti, direttamente all'interno dell'interfaccia SketchUp. Questo elimina la necessità di ricorrere a software esterni per la renderizzazione, semplificando notevolmente il flusso di lavoro.
Supporto per la realtà virtuale e aumentata
Con l'evoluzione delle tecnologie di realtà virtuale (VR) e aumentata (AR), SketchUp PRO 2024 si pone all'avanguardia integrando il supporto per queste tecnologie. Gli utenti possono esportare i loro modelli per la visualizzazione in VR e AR, offrendo un'esperienza immersiva che può essere estremamente convincente per i clienti. Questa capacità di esplorare i modelli in un ambiente virtuale aggiunge un ulteriore livello di interattività e realismo alla presentazione dei progetti.
Aggiornamenti e supporto continuo
SketchUp PRO 2024 beneficia di aggiornamenti regolari che introducono nuove funzionalità e miglioramenti. Gli utenti possono essere certi di avere accesso agli strumenti più recenti e alle ultime innovazioni nel campo della modellazione 3D. Inoltre, il supporto offerto da Trimble, la società dietro SketchUp, è eccellente. La comunità online, i tutorial e la documentazione dettagliata forniscono un aiuto costante, rendendo facile trovare soluzioni a qualsiasi problema o domanda.
Vantaggi economici
Sebbene SketchUp PRO 2024 sia un software a pagamento, rappresenta un investimento conveniente rispetto ad altri software di modellazione 3D professionali. La politica di prezzi trasparente e le opzioni di abbonamento flessibili rendono questo software accessibile a una vasta gamma di utenti, dai singoli professionisti alle grandi aziende.
Inoltre, l'efficienza e la velocità con cui si possono completare i progetti con SketchUp PRO 2024 possono tradursi in significativi risparmi di tempo e costi a lungo termine.
Accessibilità e versatilità
Un altro punto di forza di SketchUp PRO 2024 è la sua accessibilità e versatilità. Il software è disponibile per entrambi i sistemi operativi Windows e macOS, garantendo che gli utenti possano lavorare sulla piattaforma di loro scelta. Inoltre, con la versione web di SketchUp, è possibile accedere ai propri progetti e modificarli direttamente dal browser, rendendo ancora più flessibile il flusso di lavoro.
Perché affidarsi a SketchUp PRO 2024?
SketchUp PRO 2024 è progettato per semplificare e ottimizzare il processo di progettazione, rendendolo ideale per architetti, ingegneri, designer e professionisti della comunicazione visiva.
Questa versione introduce la funzionalità Ambient Occlusion tra gli stili, che migliora significativamente il realismo visivo, aggiungendo maggiore profondità e ombreggiatura agli oggetti direttamente all’interno dell’interfaccia SketchUp. Questo consente di evitare l'uso di software esterni per il rendering, rendendo il flusso di lavoro più efficiente e snello.
Le funzionalità di collaborazione e condivisione dei modelli sono state potenziate con l'integrazione completa di Trimble Connect in SketchUp PRO 2024. Ora è possibile condividere modelli e link con i membri del team e i clienti in modo più diretto, migliorando il processo di revisione e approvazione dei progetti. Le nuove opzioni di salvataggio dei file in cloud e in locale offrono maggiore flessibilità e sicurezza nel gestire i dati del progetto.
SketchUp PRO 2024 rappresenta un’opportunità unica per i professionisti della progettazione 3D e della comunicazione di migliorare significativamente la qualità dei loro lavori. Le nuove funzionalità offerte da questa versione promettono di aumentare l'efficienza e la produttività, portando innovazione nel flusso di lavoro. L'aggiornamento a
SketchUp PRO 2024 si configura quindi come un investimento strategico, capace di offrire un notevole ritorno in termini di prestazioni e risultati.
Conclusione
SketchUp PRO 2024 è un software di modellazione 3D che combina potenza, facilità d'uso e versatilità, rendendolo una scelta eccellente per professionisti e appassionati.
Con la sua interfaccia intuitiva, i potenti strumenti di modellazione, l'integrazione con estensioni, e le funzionalità avanzate di collaborazione e presentazione, SketchUp PRO 2024 facilita la creazione di modelli 3D precisi e dettagliati.
Inoltre, la continua innovazione e il supporto offerto assicurano che gli utenti possano sempre contare sulle ultime tecnologie per i loro progetti. Se si è alla ricerca di un software di modellazione 3D che offra un equilibrio ideale tra funzionalità avanzate e semplicità d'uso, SketchUp PRO 2024 è sicuramente una scelta da considerare.
Per chi desidera approfondire le proprie competenze in SketchUp PRO e V-Ray, consigliamo vivamente il corso offerto da GoPillar Academy. Questo corso aggiornato offre una formazione completa sulle funzionalità avanzate di SketchUp PRO e l'integrazione con V-Ray per ottenere renderizzazioni fotorealistiche. Approfittate di uno sconto speciale visitando il seguente link: Corso SketchUp PRO + V-Ray su GoPillar Academy.
Questo corso rappresenta un investimento prezioso per chiunque desideri eccellere nella modellazione 3D e migliorare la qualità dei propri progetti, garantendo un'ulteriore ottimizzazione del flusso di lavoro e dei risultati finali.
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Rhino, noto anche come Rhinoceros, è un software di modellazione 3D sviluppato da Robert McNeel & Associates. Utilizzato ampiamente in vari settori come il design industriale, l'architettura, la gioielleria e l'ingegneria, Rhino offre un potente set di strumenti per la creazione e la manipolazione di modelli tridimensionali.
Una delle principali caratteristiche di Rhino è la sua capacità di modellazione a forma libera, che permette agli utenti di creare qualsiasi forma immaginabile. Questo lo rende uno strumento prezioso per designer che lavorano con forme complesse e organiche. La precisione è un altro punto di forza di Rhino, essenziale per progettare, prototipare e produrre oggetti di alta qualità. La gestione dei dettagli minuti è ideale per l'ingegneria e la produzione.
Rhino è noto anche per la sua eccellente compatibilità con una vasta gamma di formati di file, tra cui IGES, STEP, STL, OBJ e DXF, facilitando la collaborazione tra diversi team e strumenti software. Questo aspetto di interoperabilità è cruciale in un ambiente di progettazione integrato.
Il software offre una serie di potenti strumenti di modellazione, tra cui NURBS, mesh, SubD, e strumenti per la manipolazione di superfici e solidi. La versione più recente, Rhino 8, introduce ulteriori funzionalità innovative come WrapMesh, PushPull e SubD Crease, che migliorano ulteriormente le capacità di modellazione. Di seguito le principali novità:
WrapMesh: Trasforma i Residui in Risorse La funzione WrapMesh permette di creare una mesh sigillata attorno a geometrie aperte o chiuse, oggetti NURBS, SubD e nuvole di punti, rendendola ideale per la stampa 3D. Questo strumento è fondamentale per chi lavora con mesh complesse e richiede precisione e affidabilità.
Prestazioni Ottimizzate per Mac Rhino 8 per Mac offre prestazioni senza precedenti, sia su Apple Silicon che su Intel, grazie alla tecnologia di visualizzazione Apple Metal. L'interfaccia utente è stata ottimizzata per allinearsi meglio con l'esperienza utente su Mac, offrendo una fluidità e una velocità di utilizzo mai viste prima.
SubD Crease Le nuove pieghe SubD permettono di creare transizioni tra bordi lisci e taglienti senza aumentare la complessità della rete di controllo SubD. Questo strumento è essenziale per chi necessita di raccordi precisi e fluidi nelle loro creazioni, rendendo la modellazione organica più semplice e intuitiva.
Flussi di Lavoro Intuitivi Rhino 8 introduce nuovi flussi di lavoro di modellazione come PushPull, che consente di afferrare e modificare facce con facilità, e aggiornamenti significativi a strumenti come Gumball e Piani C automatici. Questi miglioramenti rendono la modellazione 3D più accessibile e divertente, riducendo l'attrito nelle attività di creazione e modifica.
Piani C Automatici e Gumball I nuovi piani C si allineano automaticamente alle selezioni, mentre il widget Gumball ora dispone di nuovi grip per l'estensione e l'estrusione. Queste funzionalità migliorano notevolmente la precisione e la flessibilità nella modellazione.
Supporto Avanzato per Superfici e Polisuperfici Le nuove opzioni di Rhino 8 permettono di gestire superfici e facce di polisuperfici con maggiore efficienza, facilitando operazioni complesse e migliorando il flusso di lavoro complessivo.
Interfaccia Utente Migliorata L'interfaccia utente è stata completamente rivisitata per essere più intuitiva e personalizzabile. Gli utenti possono ora personalizzare, salvare, condividere e ripristinare i layout della propria interfaccia preferita, rendendo Rhino 8 uno strumento ancora più versatile.
Rendering Accelerato Il motore di rendering Cycles è stato aggiornato per fornire un raytracing più veloce e accelerato dalla GPU, migliorando notevolmente la qualità e la velocità dei render.
Ritaglio e Sezionamento Migliorati
Rhino 8 introduce una serie di miglioramenti al ritaglio e al sezionamento per supportare vari flussi di lavoro di disegno e fabbricazione.
Stili di Sezione Gli stili di sezione permettono di creare dettagli sezionali del modello con maggiore precisione, mentre il ritaglio selettivo e la profondità di visualizzazione offrono una maggiore flessibilità.
Disegni Vettoriali Dinamici La creazione di disegni vettoriali dinamici di sezioni di ritaglio è ora più semplice, migliorando l'integrazione con i layout 2D e la fabbricazione.
Caratteristiche Speciali
Rhino 8 si distingue per i suoi strumenti di modellazione 3D a forma libera, offrendo una precisione necessaria per progettare, prototipare, ingegnerizzare, analizzare e produrre qualsiasi cosa, da un aereo ai gioielli. La compatibilità con altri software di progettazione, disegno, CAM, ingegneria, analisi, rendering, animazione e illustrazione è stata ulteriormente migliorata, rendendo Rhino 8 uno strumento essenziale per i professionisti del settore.
Con la sua accessibilità, velocità, piattaforma di sviluppo e prezzo competitivo, Rhino 8 si conferma come il modellatore 3D più versatile al mondo, disponibile sia su Windows che su macOS.
Conclusioni
Rhino, grazie alle sue potenti capacità di modellazione a forma libera, precisione, compatibilità con numerosi formati di file e strumenti di modellazione avanzati, si afferma come uno dei software più versatili e indispensabili nel campo del design 3D. La nuova versione, Rhino 8, continua questa tradizione di eccellenza con innovazioni come WrapMesh e SubD Crease, nonché prestazioni ottimizzate per utenti Mac e miglioramenti nel flusso di lavoro.
La facilità d'uso, l'accessibilità economica e l'estensibilità tramite plugin come Grasshopper rendono Rhino una scelta ideale sia per studenti che per professionisti. Il suo potente motore di rendering Cycles e le capacità di raytracing avanzate migliorano ulteriormente la qualità delle visualizzazioni, consentendo ai designer di presentare e valutare i loro progetti in modo efficace.
In sintesi, Rhino continua a essere un leader nel settore della modellazione 3D, offrendo strumenti e funzionalità che soddisfano le esigenze di un'ampia gamma di professionisti, dai progettisti industriali agli ingegneri, dagli architetti ai gioiellieri. Con Rhino 8, le possibilità creative sono ancora più vaste, mantenendo il software al vertice dell'innovazione nel design 3D.
Invito ai Professionisti del Settore
Se sei un professionista del design, dell'architettura, della gioielleria o dell'ingegneria e vuoi approfondire le tue competenze con uno dei software di modellazione 3D più potenti e versatili sul mercato, Rhino 8 è la scelta giusta per te. Le sue nuove funzionalità e miglioramenti rendono la modellazione 3D ancora più intuitiva ed efficiente.
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[post_excerpt] => Rhino 8 porta novità che rivoluzionano il mondo della modellazione 3D: strumenti innovativi, prestazioni migliorate per Mac e flussi di lavoro avanzati.
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Differenze tra Norme ISO e Norme UNI: una Sintesi
Per comprendere meglio le differenze tra le varie tipologie di norme e le relative sigle, è utile
chiarire alcuni concetti fondamentali.
Le norme internazionali sono sviluppate e pubblicate dall'ISO (International Organization for Standardization) e possono essere adottate volontariamente a livello nazionale da qualsiasi stato membro. In Italia, queste norme sono identificate dall'acronimo UNI ISO.
Le norme europee, riconoscibili tramite l'acronimo UNI EN, sono redatte dal CEN (European Committee for Standardization) nelle tre lingue ufficiali dell'Unione Europea: inglese, francese e tedesco. Ogni stato membro è tenuto a recepirle e a revocare eventuali normative nazionali in contrasto.
Le norme nazionali sono formulate dall'ente nazionale competente, che in Italia comprende l'UNI e il CEI. Esse hanno validità all'interno del territorio nazionale e sono pubblicate nella lingua del rispettivo paese.
Attraverso accordi di reciproco riconoscimento tra ISO e CEN, è possibile la pubblicazione di norme congiunte, riconosciute sia a livello europeo che internazionale (con l'acronimo UNI EN ISO). Inoltre, per agevolare la consultazione delle norme, l'UNI ha tradotto le principali norme internazionali in italiano e, allo stesso tempo, le principali norme italiane sono state tradotte in inglese.
La serie UNI EN ISO 19650
La serie ISO 19650, composta da sei parti, rappresenta un importante insieme di normative che definiscono l'organizzazione e la digitalizzazione delle informazioni relative all'edilizia e alle opere di ingegneria civile, inclusa la gestione informativa tramite il Building Information Modelling (BIM). Attualmente, solo le prime cinque parti sono state pubblicate, ciascuna affrontando specifici aspetti del processo di gestione informativa nel contesto del BIM.
La UNI EN ISO 19650-1:2019 stabilisce i concetti e i principi fondamentali relativi alla gestione informativa mediante il BIM, fornendo una base solida per la comprensione e l'applicazione dei principi BIM nel contesto della gestione delle informazioni relative alle costruzioni. Seguono la UNI EN ISO 19650-2:2019 e la UNI EN ISO 19650-3:2021, che si concentrano rispettivamente sulla fase di consegna dei cespiti immobili e sulla fase gestionale dei medesimi.
La UNI EN ISO 19650-4 affronta il tema dello scambio di informazioni, delineando le procedure e le modalità ottimali per la condivisione di dati e documenti all'interno del contesto BIM.
Infine, la UNI EN ISO 19650-5:2020 presenta un approccio orientato alla sicurezza per la gestione informativa, ponendo particolare attenzione agli aspetti legati alla sicurezza delle informazioni nel contesto del BIM.
Queste normative sono progettate per essere applicabili a una vasta gamma di cespiti immobili e commesse, indipendentemente dalle dimensioni e dal livello di complessità. Ciò include non solo grandi complessi immobiliari e reti infrastrutturali, ma anche singoli edifici e componenti infrastrutturali di varie dimensioni. I concetti e i principi espressi nella serie ISO 19650 sono rivolti a tutti gli attori coinvolti nel ciclo di vita di un cespite immobile e possono essere facilmente correlati ad altri processi di gestione patrimoniale, come quelli definiti nella serie ISO 55000, o integrati con approcci sistematici alla qualità come quelli definiti dalla ISO 9001.
La Normativa UNI 11337: Punto di Riferimento per i Professionisti del BIM
La normativa UNI 11337 è il punto di riferimento essenziale per i professionisti del settore BIM in Italia. Architetti, progettisti, ingegneri e costruttori stanno vivendo un periodo di trasformazione epocale, caratterizzato dall'emanazione di normative tecniche specifiche sul Building Information Modeling (BIM), che guidano il processo di progettazione e gestione delle fasi di costruzione di un'opera.
Questo cambiamento è stato segnato da importanti eventi, tra cui l'introduzione del Nuovo Codice Appalti, l'emanazione della Norma UNI 1137 - la prima normativa tecnica italiana sul BIM - e la firma del decreto BIM da parte del Ministro per i Trasporti e le Infrastrutture.
L'UNI ha pubblicato le parti fondamentali della normativa nazionale sul BIM (parti 1, 4 e 5), che si concentrano sulla gestione digitale dei processi informativi nel settore delle costruzioni. La norma è strutturata in più parti:
La UNI 11337-1 riguarda:
Modelli, elaborati e oggetti informativi per prodotti e processi
Evoluzione e sviluppo informativo di modelli, elaborati ed oggetti
Flussi informativi nei processi digitalizzati
Struttura dei dati informativi relativi ai veicoli, ai processi e ai prodotti.
La UNI 11337-4 si focalizza sugli aspetti qualitativi e quantitativi della gestione digitale dei processi, definendo gli obiettivi di ciascuna fase introdotta nella UNI 11337-1. Introduce una modalità italiana per interpretare i famosi LOD (Livello di sviluppo degli oggetti digitali), fornendo strumenti chiari per raggiungere gli obiettivi delle fasi e definendo lo stato di lavorazione e di approvazione del contenuto informativo.
La UNI 11337-5 si occupa della gestione dei flussi informativi nei processi digitalizzati, definendo ruoli e requisiti e introducendo una nuova terminologia in parallelo con le normative inglesi. Questa parte definisce il coordinatore delle informazioni, il gestore delle informazioni e il modellatore delle informazioni, insieme a documenti chiave come il capitolato informativo e il piano per la gestione informativa.
La UNI 11337-6 delineata il capitolato informativo, un documento precedentemente introdotto nella norma UNI 11337-5, che funge da contratto tra il committente e l'appaltatore. Questo documento è strutturato in quattro parti: Premesse, Riferimenti Normativi, Sezione Tecnica e Sezione Gestionale.
Attualmente, i mandati governativi e gli obblighi normativi sono i protagonisti principali del dibattito sul Building Information Modeling nel nostro paese. Il Nuovo Codice degli Appalti, recependo la Direttiva 2014/24/CE e pubblicato a luglio 2016, ha reso obbligatorio l'utilizzo di specifiche metodologie e strumenti per la progettazione e la modellazione nell'edilizia e nelle infrastrutture, stabilendo le modalità e i tempi per l'adozione del BIM da parte delle amministrazioni e delle imprese.
Il dibattito sul Building Information Modeling in Italia è fortemente influenzato dai mandati governativi e dagli obblighi normativi, come il Nuovo Codice degli Appalti del 2016, che ha reso obbligatorio l'uso di metodologie e strumenti specifici per la progettazione e modellazione edilizia.
Implicazioni e Vantaggi delle Normative BIM
Le normative BIM impongono requisiti specifici che i professionisti del settore devono rispettare. Tuttavia, queste regolamentazioni offrono anche numerosi vantaggi, tra cui:
Migliorata collaborazione e comunicazione tra le parti interessate.
Maggiore precisione e coerenza nelle informazioni.
Riduzione dei costi attraverso una migliore pianificazione e gestione dei progetti.
Maggiore sostenibilità e efficienza nell'intero ciclo di vita delle opere edili.
Conclusioni
In conclusione, il Building Information Modeling (BIM) ha introdotto un nuovo paradigma nell'industria delle costruzioni, rivoluzionando l'approccio alla progettazione, alla costruzione e alla gestione degli edifici. Affinché i professionisti possano massimizzare i vantaggi derivanti dall'adozione del BIM, è fondamentale comprendere le normative di riferimento che regolano la sua implementazione.
Le normative BIM, sia a livello internazionale che nazionale, forniscono linee guida e requisiti volti a promuovere l'efficienza, la collaborazione e la trasparenza lungo l'intero ciclo di vita di un'opera edilizia. Derivando spesso da organizzazioni governative, enti normativi e associazioni professionali, queste normative definiscono standard e procedure che influenzano direttamente il modo in cui i professionisti del settore operano.
La serie UNI EN ISO 19650 rappresenta un importante insieme di normative che definiscono l'organizzazione e la digitalizzazione delle informazioni nel contesto del BIM. Sebbene attualmente solo le prime cinque parti siano state pubblicate, ciascuna di esse affronta specifici aspetti cruciali del processo di gestione informativa nel contesto del BIM, fornendo una base solida per la comprensione e l'applicazione dei principi BIM.
In particolare, la Normativa UNI 11337 emerge come un punto di riferimento essenziale per i professionisti del settore BIM in Italia. La sua struttura articolata fornisce indicazioni chiare e dettagliate sulla gestione digitale dei processi informativi nel settore delle costruzioni, offrendo un quadro normativo completo che guida il processo di progettazione e gestione delle fasi di costruzione di un'opera.
Infine, sebbene le normative BIM impongono requisiti specifici, è importante sottolineare che offrono anche numerosi vantaggi, tra cui una migliorata collaborazione e comunicazione tra le parti interessate, maggiore precisione e coerenza nelle informazioni, riduzione dei costi attraverso una migliore pianificazione e gestione dei progetti, e maggiore sostenibilità ed efficienza nell'intero ciclo di vita delle opere edili.
In sintesi, le normative BIM giocano un ruolo fondamentale nell'orientare e regolare l'adozione e l'implementazione del BIM nell'industria delle costruzioni, garantendo una migliore qualità e efficienza nei processi di progettazione e costruzione degli edifici. Inoltre, è grazie anche alla conoscenza della normativa che ci si può certificare ufficialmente come figura BIM. Questo garantisce la conformità legale e la qualità dei progetti nel campo della modellazione delle informazioni di costruzione.
Se sei un professionista del settore delle costruzioni interessato a migliorare le tue competenze nel campo della normativa BIM, ti invitiamo a seguire il corso completo di Normativa BIM offerto da GoPillar Academy. Questo corso fornisce una panoramica dettagliata delle principali normative BIM, guidandoti attraverso concetti fondamentali, linee guida e requisiti cruciali per l'implementazione del BIM nei progetti di costruzione. Approfitta di questa opportunità per ampliare le tue conoscenze e rimanere aggiornato sulle ultime tendenze nel settore delle costruzioni. Per ulteriori informazioni e per iscriverti al corso, visita il seguente link: Corso completo di Normativa BIM.
[post_title] => Normativa BIM: Guida Essenziale alle Regolamentazioni del Building Information Modeling
[post_excerpt] => Il Building Information Modeling (BIM) ha rivoluzionato l'industria delle costruzioni. Tuttavia è essenziale comprendere le sue normative di riferimento.
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In questa guida, esploreremo dettagliatamente i principali titoli abilitativi necessari per avviare le pratiche edilizie, fornendo un'analisi approfondita di ciascuno di essi. Dalla classica procedura di ottenimento del Permesso di Costruire alle opzioni più semplificate come la Denuncia di Inizio Attività (DIA) e la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), esamineremo le caratteristiche, i requisiti e le situazioni in cui ciascun titolo è più appropriato. Inoltre, discuteremo della Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA), un'altra modalità semplificata per regolarizzare interventi edilizi di minore entità, e dell'importanza della Certificazione di Agibilità, necessaria una volta completata l'opera.
Approfondiremo anche il ruolo fondamentale dei SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) e dei SUE (Sportello Unico Edilizia) nel coordinamento e nella semplificazione delle procedure burocratiche, fornendo consigli pratici su come interagire con tali Enti per ottimizzare il processo di ottenimento dei titoli abilitativi.
Infine, esamineremo l'importanza di una scelta oculata dei titoli abilitativi, consigliando agli architetti e agli ingegneri di valutare attentamente le specifiche esigenze di ogni progetto, tenendo conto della complessità dell'intervento, delle normative locali e nazionali e delle tempistiche di realizzazione.
Attraverso questa guida, miriamo a fornire ai professionisti del settore edilizio una panoramica completa e dettagliata dei titoli abilitativi, permettendo loro di affrontare con sicurezza e competenza le sfide del processo di autorizzazione e avvio degli interventi edilizi.
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Permesso di Costruire (PdC)
Il Permesso di Costruire è il titolo abilitativo primario e indispensabile per avviare qualsiasi opera edilizia di rilievo. Si applica alla realizzazione di nuove costruzioni, ampliamenti, sopraelevazioni e modifiche urbanistiche rilevanti. Come professionisti, dobbiamo assicurarci di presentare una domanda completa, corredata dalla documentazione tecnica richiesta, come il progetto architettonico e le relazioni tecniche, rispettando le normative vigenti.
Denuncia di Inizio Attività (DIA)
La DIA rappresenta un'alternativa semplificata al Permesso di Costruire, adatta per interventi di minore entità che non influenzano significativamente il territorio circostante. È spesso utilizzata per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazioni interne e piccole opere edilizie. Anche se la procedura è più rapida, dobbiamo comunque garantire la piena conformità alle normative urbanistiche ed edilizie.
Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA)
La SCIA rappresenta un ulteriore livello di semplificazione, particolarmente indicato per interventi minimi e urgenti, come piccole riparazioni e manutenzioni. Come professionisti, è fondamentale assicurarci che gli interventi pianificati rispettino appieno le normative locali prima di procedere con la SCIA.
Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA)
La CILA è un'opzione introdotta per regolarizzare interventi di modesta entità, offrendo una procedura semplificata per l'avvio di lavori edilizi. È adatta per progetti di manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazioni interne e altre modifiche di modesta entità. Come professionisti, dobbiamo verificare attentamente che l'intervento proposto sia conforme alle normative locali e nazionali.
Certificazione di Agibilità
Oltre ai titoli abilitativi per avviare i lavori, è essenziale ottenere la certificazione di agibilità una volta completata l'opera. Questo documento attesta la conformità alle normative di sicurezza e igiene, consentendo l'utilizzo dell'edificio secondo la sua destinazione d'uso.
La certificazione di agibilità è il sigillo di approvazione finale che conferma che l'edificio è stato realizzato rispettando tutti gli standard di sicurezza previsti dalle leggi e dai regolamenti edilizi. Questo include, ma non è limitato a, requisiti riguardanti la resistenza strutturale, la protezione antincendio, l'accessibilità per persone con disabilità, gli impianti tecnici (come impianto elettrico e idraulico) e le normative igienico-sanitarie.
Ottenere la certificazione di agibilità è essenziale per garantire la sicurezza degli occupanti dell'edificio e del pubblico in generale. Senza di essa, l'edificio potrebbe essere considerato non idoneo per l'uso e potrebbero sorgere problemi legali e responsabilità per gli eventuali danni o incidenti che potrebbero verificarsi a causa della non conformità alle normative di sicurezza.
Ruolo dei SUAP e dei SUE nelle Pratiche Edilizie
Come professionisti, dobbiamo comprendere il ruolo cruciale dei SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) e dei SUE (Sportello Unico Edilizia) nel coordinamento e nella semplificazione delle procedure burocratiche. Questi enti sono fondamentali per garantire la correttezza e la conformità delle pratiche edilizie, facilitando il processo amministrativo e assicurando il rispetto delle normative vigenti.
Conclusioni
La selezione dei titoli abilitativi adeguati costituisce una fase cruciale per garantire il successo e la sicurezza degli interventi edilizi. È essenziale che i professionisti del settore rispettino le normative vigenti e assicurino la piena conformità di ogni progetto alle leggi urbanistiche ed edilizie. Mantenere un costante aggiornamento sulle evoluzioni normative e sulle migliori pratiche nel settore risulta fondamentale per un operato accurato.
Il ruolo dei professionisti va oltre l’ottenimento delle autorizzazioni: è necessario agire come custodi della sicurezza pubblica e dell'ambiente, garantendo che ogni intervento edilizio rispetti standard elevati di qualità e sostenibilità. La collaborazione con esperti, consulenti e autorità competenti è un aspetto chiave per affrontare le sfide del settore edilizio, tutelando il patrimonio architettonico e ambientale delle comunità.
La responsabilità degli architetti e ingegneri si estende alla promozione di un futuro sostenibile, in cui le costruzioni rispondano alle esigenze della società e al contempo rispettino l'ambiente e il tessuto urbano. Con un impegno costante per l'eccellenza e il rispetto delle normative, è possibile contribuire significativamente alla creazione di spazi abitativi sicuri, funzionali e armoniosi per le generazioni presenti e future.
Se siete interessati a saperne di più sulle pratiche edilizie e desiderate approfondire le vostre conoscenze in questo campo, vi invitiamo a seguire il corso "Pratiche per l'Edilizia" su GoPillar Academy. Questo corso offre una panoramica completa sulle procedure e le normative relative alle pratiche edilizie, fornendo tutte le informazioni necessarie per affrontare con successo le sfide del settore.
Attraverso le lezioni didattiche e i materiali didattici interattivi, avrete l'opportunità di acquisire competenze fondamentali e aggiornate nel campo delle pratiche edilizie, permettendovi di affrontare con sicurezza progetti edilizi di diversa complessità.
Non perdete l'occasione di migliorare le vostre competenze professionali e di crescere nel settore dell'edilizia. Iscrivetevi ora al corso "Pratiche per l'Edilizia" su GoPillar Academy utilizzando il seguente link: Corso Pratiche per l'Edilizia.
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Il ruolo dell'IA in Photoshop
Photoshop, sviluppato da Adobe, è da tempo il software di riferimento per i professionisti del settore grafico. Recentemente, Adobe ha introdotto una serie di funzionalità alimentate dall'IA che hanno migliorato notevolmente l'efficienza e la qualità del lavoro degli utenti.
Una delle più sorprendenti novità è la funzione di riconoscimento oggetti, che consente a Photoshop di identificare automaticamente gli elementi presenti in un'immagine. Questo rende molto più rapido il processo di selezione e ritaglio, consentendo agli utenti di risparmiare tempo prezioso durante la fase di editing.
Inoltre, l'IA è stata impiegata per migliorare gli strumenti di correzione automatica dei colori e perfezionare le funzionalità di mascheratura e sfocatura. Questo significa che gli utenti possono ottenere risultati più precisi e professionali con meno sforzo.
Le novità del 2024
Il 2024 ha portato una serie di innovazioni sorprendenti nell'ambito di Photoshop, grazie all'integrazione sempre più profonda dell'Intelligenza Artificiale. Ecco un elenco delle principali novità introdotte quest'anno:
Riconoscimento oggetti avanzato: Photoshop ora è in grado di identificare automaticamente gli oggetti presenti nelle immagini, semplificando notevolmente il processo di selezione e ritaglio.
Correzione automatica dei colori basata su IA: Gli algoritmi di IA sono stati implementati per migliorare la precisione e l'efficacia degli strumenti di correzione dei colori, consentendo agli utenti di ottenere risultati più realistici e accurati.
Suggerimenti creativi personalizzati: Grazie al machine learning, Photoshop può ora apprendere dagli stili di editing preferiti dagli utenti e suggerire modifiche in linea con le loro preferenze personali, facilitando il processo creativo.
Miglioramenti nella mascheratura e sfocatura: L'IA è stata impiegata per perfezionare le funzionalità di mascheratura e sfocatura, consentendo agli utenti di ottenere risultati più precisi e professionali con meno sforzo.
Super-ridimensionamento e miglioramento della risoluzione: Utilizzando algoritmi di deep learning, Photoshop è ora in grado di migliorare la qualità delle immagini attraverso il super-ridimensionamento e il miglioramento della risoluzione, rendendo possibile ingrandire fotografie senza compromettere la qualità.
Riempimento Generativo: Usando semplici prompt di testo per applicare modifiche complesse di alta qualità con il Riempimento generativo.
Queste sono solo alcune delle molte innovazioni introdotte in Photoshop nel corso del 2024, evidenziando il ruolo sempre più cruciale dell'Intelligenza Artificiale nel campo del fotoritocco e della manipolazione delle immagini.
Deep learning e Photoshop
Gran parte di queste innovazioni sono alimentate da tecnologie di deep learning, un ramo dell'IA che si basa su reti neurali artificiali per apprendere da grandi quantità di dati. Ad esempio, i modelli di deep learning possono essere addestrati su vasti set di immagini per riconoscere automaticamente pattern e caratteristiche specifiche.
Utilizzando questa tecnologia, Photoshop è in grado di apprendere dagli stili di editing preferiti dagli utenti e suggerire modifiche in linea con le loro preferenze personali. Questo non solo accelera il processo di editing, ma può anche aiutare gli utenti a scoprire nuove tecniche creative.
Inoltre, l'IA può essere impiegata per migliorare la qualità delle immagini attraverso il super-ridimensionamento e il miglioramento della risoluzione. Questo è particolarmente utile per gli utenti che devono lavorare con immagini a bassa risoluzione o ingrandire fotografie senza compromettere la qualità.
Semplificazione dei flussi di lavoro con IA
L'automazione dei compiti ripetitivi è diventata una realtà grazie all'IA integrata in Photoshop. Gli architetti possono ora automatizzare processi come la pulizia di disegni tecnici, l'aggiunta di etichette o la creazione di rendering in serie, permettendo loro di concentrarsi maggiormente sull'aspetto creativo della progettazione.
In sintesi, l'integrazione dell'Intelligenza Artificiale in Photoshop sta rivoluzionando il modo in cui gli architetti e i designer affrontano i loro progetti. Dalla manipolazione avanzata delle immagini alla generazione automatica di piani architettonici, queste nuove funzionalità offrono agli utenti una serie di strumenti potenti per esplorare nuove frontiere nel design e nell'architettura. Con l'IA come alleato, gli architetti e i designer possono portare le loro visioni più audaci alla vita in modo più rapido ed efficiente che mai.
Sfide e considerazioni etiche per architetti e designers
Nonostante i numerosi vantaggi offerti dall'integrazione dell'IA in Photoshop, sorgono anche alcune sfide e preoccupazioni. Ad esempio, c'è il rischio che l'automazione eccessiva possa ridurre la creatività e la manualità degli utenti, limitando la loro capacità di esprimere la propria visione artistica.
Inoltre, l'uso irresponsabile di strumenti di manipolazione delle immagini alimentati dall'IA potrebbe portare a problemi legati alla manipolazione della realtà e alla diffusione di contenuti falsi o fuorvianti.
Di conseguenza, è fondamentale che gli sviluppatori di software come Photoshop considerino attentamente le implicazioni etiche delle tecnologie che stanno implementando e forniscano agli utenti le risorse necessarie per utilizzare queste nuove funzionalità in modo responsabile.
Conclusione
In conclusione, l'integrazione dell'Intelligenza Artificiale in Photoshop rappresenta un punto di svolta significativo per gli architetti e i designer, offrendo una serie di vantaggi tangibili che rivoluzionano i loro processi di lavoro e il modo in cui concepiscono i progetti. L'IA in Photoshop ha trasformato l'editing delle immagini e la manipolazione dei materiali architettonici in operazioni intuitive e rapide, consentendo agli utenti di concentrarsi maggiormente sull'aspetto creativo della progettazione.
Inoltre, l'automazione dei flussi di lavoro attraverso l'IA permette agli utenti di risparmiare tempo prezioso su compiti ripetitivi, consentendo loro di concentrarsi su attività ad alto valore aggiunto. Questo non solo aumenta l'efficienza complessiva in un mercato sempre più esigente, ma libera anche risorse cognitive per l'innovazione e l'esplorazione di nuove idee.
Tuttavia, mentre l'IA continua a migliorare e ad evolversi, è importante sottolineare l'importanza dell'approccio umano nel processo creativo. Nonostante le straordinarie capacità dell'IA, il ruolo dell'architetto e del designer rimane cruciale nell'interpretare, guidare e dare forma alle soluzioni proposte dal software. L'IA può essere uno strumento potente, ma è la combinazione di intelligenza artificiale e umana che porta alla creazione di progetti straordinari e significativi.
Per coloro che desiderano approfondire le proprie competenze in Photoshop e sfruttare appieno le potenzialità offerte dall'Intelligenza Artificiale, consigliamo il corso avanzato di Photoshop offerto da GoPillar Academy. Questo corso fornisce una formazione completa e pratica sull'utilizzo avanzato di Photoshop, con un focus speciale sulle nuove funzionalità basate sull'IA. Per maggiori informazioni e per iscriverti, visita il seguente link dove troverai un prezzo scontato per gli utenti di Infobuild: Corso Photoshop Avanzato - GoPillar Academy.
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Grazie ai corsi online di GoPillar Academy è possibile accrescere le proprie competenze in ogni luogo e momento. GoPillar offre la possibilità di guardare le lezioni da ogni tipo di dispositivo, comodamente da casa e on-demand, accedendo al corso in ogni momento, stoppando la lezione per riprenderne la visione in un secondo momento.
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Info dalle aziende - Testo unico per l'edilizia: campi di applicazione principali - INFOBUILD