Come migliorare la classe energetica della casa: i passi da seguire per essere più green e risparmiare 25/09/2023
Materiali compositi: dall’edilizia all’auto, la ricerca lavora per fornire benefici e sostenibilità 21/06/2023
Xu Tiantian: architetto agopuntore che ripopola i villaggi rurali cinesi e scommette sull’Italia 12/09/2023
Cambiamento climatico e condominio, come proteggersi: intervista a Leonardo Caruso di ANACI 06/07/2023
Università per lo sviluppo sostenibile: gli atenei fanno Rete per ambiente, territori e futuro 14/06/2022
Il documento è un utile strumento per chi progetta gli edifici, per i fabbricanti di prodotti da costruzione, per gli utenti e i proprietari dell’edificio e per tutti gli altri attori coinvolti nella “filiera costruttiva”, sempre più esigenti nell’ottenere informazioni sull’impatto ambientale degli edifici e di altre opere edilizie. Importante settore d’impiego, l’industria delle costruzioni è riconosciuta come uno dei principali datori di lavoro nel mondo, ma è allo stesso tempo responsabile della produzione di una grande quantità di rifiuti e di un elevato inquinamento. Si stima che il settore edilizio sia responsabile di circa il 40% dei rifiuti prodotti nei paesi europei. C’è quindi bisogno di un maggiore impegno se si vogliono raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Protocollo di Kyoto e dalla Convenzione di Rio sulla conserrvazione e utilizzazione sostenibile della diversità biologica. La ISO 21930 espone i principi e descrive il quadro di riferimento per le dichiarazioni ambientali dei prodotti da costruzione, tenendo in considerazione l’intero ciclo di vita di un edificio. Essa costituirà – per tali prodotti – la base dei programmi di dichiarazione ambientale di Tipo III, come descritto nella norma UNI ISO 14025:2006 “Etichette e dichiarazioni ambientali – Dichiarazioni ambientali di Tipo III – Principi e procedure”. L’obiettivo generale delle dichiarazioni ambientali in questo settore è quello di incoraggiare la domanda e l’offerta di prodotti da costruzione meno nocivi per l’ambiente, mettendo a disposizione informazioni precise e verificabili sui loro aspetti “ecologici” e spingendo così il mercato verso il loro utilizzo e verso un continuo miglioramento ambientale. Gli utilizzatori dei prodotti in questione si attendono informazioni obiettive: è quindi necessario stabilire uniformità e coerenza nelle informazioni per la messa a punto delle dichiarazioni ambientali. La ISO 21930 è stata elaborata per garantire questa coerenza e assicurare la trasparenza del metodo applicato, che dovrà essere rigoroso da un punto di vista scientifico e dovrà garantire che siano rappresentate tutte le tipologie di impatto ambientale. La norma è stata elaborata dal comitato tecnico ISO/TC 59 “Building construction” SC 17 “Sustainability in building construction” e fa parte di un insieme di norme internazionali su questo tema. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia