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“Le iniezioni di resine poliuretaniche espandenti non si limitano al consolidamento del terreno, ma modificano anche il comportamento idraulico dei terreni sensibili ai fenomeni di essiccamento e reidratazione. 1“Modello concettuale per il trattamento con resina poliuretanica espandente, delle argille sensitive al di sotto delle fondazioni” Realizzato in Australia da: Olivier Buzzi Stephen Fityus Yasumasa Sasaki Centre for Geotechnical and Materials Modelling, School of Engineering, University of Newcastle, NSW2008 Australia. 2 “Consolidamento del terreno con iniezioni di resina poliuretanica (tecnologia Uretek Deep Injections®) per l’attenuazione del rigonfiamento e ritiro dei terreni argillosi” Realizzato in Italia da: Alberto Pasquetto (Uretek S.r.l.) Matteo Gabassi (Uretek S.r.l.) Gianluca Vinco (Uretek S.r.l.) Cristiano Guerra (Università di Urbino – Italia) Questo studio è stato presentato al simposio internazionale sulla siccità organizzato dall’istituto francese LCPC – Laboratorio di Ponti e Strutture (cfr. pagina 343 degli atti del convegno SEC 2008, Magnan, Cojean, Cui e Mestat, 2008, Edizioni LCPC, Parigi). 1) Il primo studio, “Modello concettuale per il trattamento con resina poliuretanica espandente, delle argille sensitive al di sotto delle fondazioni”, ha dimostrato che: a) La resina penetra anche in fessure di spessore pari a 1/10 mm e che l’interfaccia terreno-resina raggiunge spessori compresi tra 1 e 3 mm. b) La penetrazione della resina Uretek nei macropori provoca la “diminuzione della permeabilità dell’ammasso di terreno in sito”. Nello studio si precisa: “la permeabilità che si deve considerare per il terreno di fondazione non è quella di un campione base di terreno, bensì la permeabilità di un ammasso di terreno strutturato”. L’importanza di prendere in considerazione le caratteristiche dell’ammasso di terreno in sito, è stata evidenziata negli studi realizzati da BRGM, LCPC e l’ Ecole de Mines di Parigi. Nell’ambito dell’analisi del ritiro e rigonfiamento e il suo impatto sulle costruzioni (ARGIC), è stata evidenziata la rilevanza delle differenze di comportamento tra i terreni in sito e terreni modificati. L’iniezione di resina in un terreno può ridurre la permeabilità macroporosa di circa un fattore 50. c) Basandosi sull’analisi dei risultati delle prove di permeabilità realizzate dopo le iniezioni di resina Uretek, lo studio conclude che “l’iniezione di resina in un terreno può ridurre la permeabilità macroporosa di circa un fattore 50”. Questo rappresenta un miglioramento determinante relativo al comportamento del terreno in presenza di fenomeni di essiccamento e reidratazione. Le iniezioni realizzate nella prima fase del trattamento in corrispondenza dell’interfaccia terreno-fondazione permettono inoltre: • Il riempimento dei vuoti presenti direttamente sotto le fondazioni e l’impermeabilizzazione dell’interfaccia; • La ricompressione del sedime di fondazione, che consente il ritensionamento del sistema terreno-struttura, ripristinando la condizione iniziale dell’edificio. 2) Il secondo studio, “Consolidamento del terreno con iniezioni di resina poliuretanica (tecnologia Uretek Deep Injections®) per l’attenuazione del rigonfiamento e ritiro dei terreni argillosi”, ha dimostrato che: a) “L’aumento della densità dei terreni compressi con le iniezioni di resina espandente previene il rischio di forti variazioni di volume future”. La sostituzione dell’acqua interstiziale con la resina, riduce in maniera considerevole il rischio di eventuali cedimenti futuri. L’aumento della densità dei terreni compressi con le iniezioni di resina espandente previene il rischio di forti variazioni future di volume Il trattamento con resina Uretek provoca: • l’aumento della resistenza penetrometrica dinamica del terreno; • la saturazione dei vuoti del terreno con conseguente diminuzione del contenuto naturale d’acqua Wn. Questi effetti corrispondono esattamente a quelli osservati dopo un periodo di forte siccità; il risultato è la considerevole diminuzione del potenziale di ritiro del terreno in caso di una nuova siccità. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento