Per Oice, nel 2022 bandi di gara da record

Il Rapporto sui bandi del PNRR pubblicato dalle organizzazioni di ingegneria, architettura e consulenza parla chiaro: l’anno scorso si è registrato il boom delle gare di progettazione. In forte crescita anche il valore dei progetti e degli appalti integrati. Per il presidente Lupoi ora è necessario mantenere gli impegni presi e supportare al meglio le amministrazioni pubbliche.

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Per Oice, nel 2022 bandi di gara da record

L’Oice, l’associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico‐economica, ha pubblicato il Rapporto sui bandi del 2022 del Piano nazionale ripresa e resilienza e del Piano nazionale complementare.

Un anno record

Dai dati diffusi dall’associazione, il 2022 è stato un anno record per quanto riguarda le gare di progettazione e servizi tecnici: 3 miliardi e mezzo di euro, che attiveranno 45 miliardi di lavori.

Altro dato di rilievo riguarda il valore delle progettazioni del PNRR messe a gara sempre l’anno scorso: 2 miliardi di euro, un dato che supera del 75% quello del 2021 (1 miliardo e 100 milioni), relativo alle opere ordinarie.

Boom anche degli appalti integrati, che l’anno scorso hanno raggiunto quota 718, per 1 miliardo e 100 milioni di euro di valore delle progettazioni esecutive e 24 miliardi di lavori.

Tabella riassuntiva dei dati dei bandi del PNRR nei trimestri del 2022 e del primo trimestre del 2023
Tabella riassuntiva dei dati dei bandi del PNRR nei trimestri del 2022 e del primo trimestre del 2023 (credits, Oice)

Il commento del presidente Giorgio Lupoi

Giorgio Lupoi, presidente OicePiù che positivo è stato il commento del presidente dell’associazione di via Flaminia, Giorgio Lupoi.

“Molto bene le gare nel 2022 – ha dichiarato il presidente di Oice -. Ora è necessario mantenere le risorse e gli impegni presi nel Piano e supportare al meglio le amministrazioni per rispettare i tempi e i costi. I dati del Report del nostro Ufficio studi certificano un’accelerazione del mercato rilevantissima per il nostro settore. Era prevedibile ed eravamo preparati: le nostre società hanno raccolto questa sfida, ancora in corso, mettendo a disposizione del Paese il meglio del loro know‐how, frutto di investimenti in ricerca e innovazione. Se tutto continuerà così ‐ e ci auguriamo che avvenga, senza tagli sensibili ‐ si darà un grande slancio al settore delle professioni tecniche, anche in una prospettiva estera perché si compete al meglio a livello internazionale se si è forti nel proprio Paese”.

I dati Oice in dettaglio

In totale, nel 2022, sono state pubblicate 2.686 gare per un importo complessivo – come ricordato – di 3,5 miliardi di attività tecniche.

Circa un terzo del valore dei servizi messi a gara passa attraverso gli appalti integrati e molto utilizzato risulta anche la formula dell’accordo quadro.

Da rilevare che la quota percentuale riservata ai servizi tecnici (3,5 miliardi), rapportata all’importo dei lavori (45 miliardi), è pari al 7,7%, un valore dimezzato rispetto al valore medio rilevato da Eurostat (che comprende anche il settore privato) pari al 14,7%, a sua volta molto più basso rispetto a quelli fatti registrare da Paesi come Germania (22,9%), Danimarca (25,4%) o Slovenia (29,7%).

Gli ostacoli da superare

Per Lupoi, a fronte del trend di mercato assolutamente positivo, non mancano le difficoltà da superare.

“Ci sono problemi nei rapporti con le stazioni appaltanti – ha aggiunto il numero uno di Oice -, che non valorizzano la fase progettuale come si dovrebbe. Sono limitate le risorse umane a nostra disposizione: mancano ingegneri, il fabbisogno delle nostre società non trova adeguata risposta. C’è poi il problema della messa a terra dei progetti che saranno predisposti quest’anno: molto è stato fatto a livello normativo per incidere sulla fase di gara, sia pure limitando la concorrenza nei numerosi affidamenti diretti che hanno riguardato gli interventi di minore importo. La risposta delle stazioni appaltanti è stata molto incisiva dal punto di vista dell’accelerazione, con un ruolo rilevante di Invitalia e di grandi stazioni appaltanti come Rfi e Anas. Molto si è fatto, sempre a livello normativo, anche per velocizzare gli iter autorizzativi dei progetti con i vari decreti di semplificazione e forse a breve arriveranno anche altre norme per ulteriori accelerazioni. I risultati positivi sul lato della semplificazione degli iter autorizzativi sono misurabili guardando al lavoro del Comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici e a quello della Commissione speciale VIA. Adesso però bisogna pensare alla fase di implementazione dei progetti che si stanno predisponendo, perché gli enti attuatori avranno ancora più bisogno di supporti: il fatto che nel 2022 il 16% delle gare riguardino le assistenze conferma questa esigenza. Abbiamo anche registrato la pubblicazione di bandi sporadici di supporto di project management, per tenere sotto controllo tempi e costi della fase esecutiva. È un anno e mezzo che lo diciamo: non sarà sufficiente il ricorso all’in-house, bisogna pensare ad accordi quadro di project management a supporto delle esigenze degli enti, soprattutto quelli locali. La sfida sarà quindi correre per affidare i restanti interventi e poi fare uno sforzo importante per rispettare i tempi e tenere sotto controllo la spesa pubblica”.

Bandi del PNRR suddivisi per stazione appaltante
Bandi del PNRR suddivisi per stazione appaltante (credits, Oice)

I dati trimestrali del 2022

I bandi per i soli servizi di architettura e ingegneria ‐ progettazione, supporti al Rup, direzione lavori, collaudi e assistenze tecniche ‐ dopo la partenza in tono minore dell’ultimo trimestre del 2021, nel corso del 2022 hanno visto una crescita costante, con un picco nel trimestre estivo: si è passati infatti da un minimo di 179 bandi del primo trimestre, per 172,8 milioni di euro, a un massimo di 806 bandi, per 1.116,99 milioni di euro del terzo trimestre 2022.

Infine, i bandi rilevati nel quarto trimestre 2022 sono stati 621, con un valore di 760 milioni di euro.

Per il 2022 rimane il dato di un ingente volume di servizi di ingegneria e architettura messi in gara: 1.968 bandi per 2.437 milioni di euro di valore, corrispondenti a oltre 20 miliardi di lavori. E questo al netto degli appalti integrati dell’ultimo anno.

Oice, i bandi del PNRR nei quattro trimestri del 2022 e del primo trimestre del 2023
I bandi del PNRR nei quattro trimestri del 2022 e del primo trimestre del 2023 suddivisi per numero (a sinistra) e per valore di servizi (credits, Oice)
Il valore in percentuale della progettazione nei bandi del PNRR nel primo trimestre 2023
Il valore in percentuale della progettazione nei bandi del PNRR nel primo trimestre 2023 (credits, Oice)

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