AI e ambiente costruito: l’intelligenza artificiale può aiutarci a decarbonizzare il settore edile? 26/06/2024
Il Guggenheim di Bilbao è tra i musei più iconici del mondo Indice degli argomenti Toggle L’architettura dei museiEcco alcuni musei da visitare nel mondo Munch Museum – Estudio HerrerosMUSE – Renzo Piano Building WorkshopGarage Museum of Contemporary Art – OMADatong Art Museum – Foster + PartnersM+ – Herzog & de MeuronMAXXI – Zaha Hadid ArchitectsNational Museum Qatar – Jean NouvelMuseo del futuro – Killa DesignGuggenheim, New York – Frank Lloyd WrightGuggenheim, Bilbao – Frank GehryTate Modern e Switch House – Hergoz & DeMeuronJüdisches Museum – Libeskind Oscar Niemeyer Museum, Oscar NiemeyerIl Louvre di Abu Dhabi – Jean NouvelDesign Museum Holon – RON AradSalvador Dalì Museum- studio HOKStedelijik Museum – Benthem Crowel ArchitectsDongdaemun Design Plaza – Zaha HadidGES-2 – Renzo Piano Realizzare un museo non è più solo un compito funzionale: lo spazio museale offre ai progettisti l’opportunità di creare un’opera di valore in grado di lasciare un segno nel design contemporaneo. Attraverso la loro visione e creatività, architetti come Piano, Nouvel, e Hadid hanno lasciato un’impronta indelebile nel panorama culturale globale, dimostrando che la fusione tra forma e funzione può trasformare anche un edificio in una destinazione culturale e turistica. Ogni museo racconta una storia, sia attraverso il suo contenuto artistico che attraverso la sua forma iconica. Abbiamo scelto di esplorare i musei progettati da architetti famosi perché crediamo che l’architettura possa essere tanto espressiva quanto i capolavori artistici che ospita. L’architettura dei musei Anche se la funzione degli edifici dedicata ai musei è pressoché rimasta invariata nel tempo, sono mutati molto gli spazi e le forme che gli architetti hanno nel tempo sperimentato per questi luoghi. Il museo, del resto, viene progettato combinando necessità concrete legate alla presenza dei visitatori, all’esposizione artistica, ma anche all’estro del progettista. Dato che è l’interno ad essere strettamente connesso alla necessità di rendere fruibile l’arte esposta, molto spesso è l’esterno a diventare campo di sperimentazione. Il progetto di un museo, oggi, rappresenta una sfida architettonica per il suo progettista, che sperimenta nuove forme, ricercando continuamente un rapporto con il “contenuto artistico” dell’edificio. I musei si trasformano in sculture urbane, in punti di riferimento nel tessuto urbano, diventano motore di rigenerazione urbana, con la nascita di piazze e spazi pubblici. L’architettura stessa diventa un’attrazione per i visitatori, assumendo tratti spettacolari. Proprio per questo, sempre più spesso, questi progetti sono firmati da noti Archistar. Oltre ai grandi classici, come il Guggenheim di New York di Frank Lloyd Wright, il Guggenheim di Bilbao di Frank Gehry, la Tate Modern di Herzog & DeMeuron o la Neue Nationalgalerie a Berlino di Mies Van Der Rohe, negli anni sono sempre di più gli esempi i musei che ogni architetto o appassionato di architettura dovrebbe visitare. Ecco alcuni musei da visitare nel mondo Munch Museum – Estudio Herreros Con i suoi 13 piani che si ergono per circa 60 metri d’altezza, il museo di Estudio Herreros di Oslo si presenta come il più grande al mondo dedicato all’opera e al genio di Edvard Munch, uno dei più grandi talenti del modernismo scandinavo. Munch Museum – Img by Estudio Herreros Estudio Herreros ha creato un “museo verticale” che oggi svetta sullo skyline di Oslo. Invece di svilupparsi in larghezza, il Munchmuseet si sviluppa in altezza, seguendo una struttura verticale che guida i visitatori attraverso i vari spazi espositivi. Il percorso museale si sviluppa attraverso 11 sale espositive, che includono opere chiave dell’artista come “L’Urlo” e “Alma Mater”. Questo nuovo spazio è stato progettato per accogliere la vasta collezione di opere che Munch ha donato alla città di Oslo, offrendo un’esperienza immersiva ai visitatori. Munch Museum – img by Estudio Herreros Un elemento centrale del progetto di Estudio Herreros è l’attenzione alla sostenibilità. Il Munchmuseet è stato realizzato seguendo i criteri FutureBuilt, un programma che mira a dimezzare le emissioni di gas serra rispetto alle architetture convenzionali. MUSE – Renzo Piano Building Workshop Progettato da architetto Renzo Piano, il MUSE di Trento si presenta come un centro polifunzionale in cui natura, scienza e società trovano un punto di incontro, offrendo ai visitatori un’esperienza educativa e interattiva stimolante. MUSE – Img by Roberto Nova Archivio MUSE Distribuito su sei piani per un totale di quasi 5.000 metri quadrati, il MUSE propone un percorso espositivo che accompagna i visitatori in un viaggio affascinante attraverso i vari ambienti naturali, con un focus particolare sugli ecosistemi alpini. Partendo dall’ultimo piano, dove si trovano riproduzioni di picchi e ghiacciai estremi, si scende progressivamente fino al piano interrato, situato sotto il livello del mare. Il “viaggio verticale” consente di osservare come variano le altitudini, modificando habitat e biodiversità. Attraverso esperimenti di anatomia comparativa, genetica e biologia molecolare, il museo offre un’approfondita esplorazione del DNA, delle biotecnologie e delle nanotecnologie. Gli spazi espositivi presentano anche le sfide tecnologiche ed etiche che queste discipline pongono, stimolando un dialogo tra scienziati, esperti e pubblico di tutte le età. Img by Paolo Riolzi, Archivio MUSE Il progetto architettonico del MUSE, firmato da Renzo Piano, è un omaggio alle vette delle montagne circostanti. L’edificio si distingue per il suo profilo avveniristico e raffinato, concepito con una particolare attenzione agli aspetti ambientali e al risparmio energetico. Gli impianti dell’edificio sfruttano diverse fonti di energia rinnovabile, come l’energia solare e geotermica, rendendo il MUSE un esempio di sostenibilità. Garage Museum of Contemporary Art – OMA Da ristorante degli anni ’60 a galleria d’arte contemporanea: lo studio OMA si è occupato della realizzazione del Garage Museum of Contemporary Art di Mosca, spazio espositivo di 5.400 m2 fondato da Daša Žukova e Roman Abramovič. Garage Museum of Contemporary Art – Img by OMA OMA ha scelto di conservare e integrare gli elementi originali dell’era sovietica. Tra questi, spiccano un muro a mosaico, piastrelle e mattoni che evocano il periodo storico in cui l’edificio originariamente fu costruito. L’edificio offre due livelli di spazio aperto senza ostacoli, dedicati principalmente alle mostre. Questi spazi sono organizzati attorno a due nuclei di circolazione e servizi, garantendo una fruizione fluida e intuitiva delle diverse aree espositive. I programmi museali si distribuiscono su tre livelli, adattandosi alle possibilità spaziali e strutturali della struttura esistente. Datong Art Museum – Foster + Partners Il Datong Art Museum, progettato dallo studio Foster + Partners, è un esempio paradigmatico di come l’architettura possa trasformare un’area urbana in un centro culturale di grande richiamo. Datong Art Museum – img by Foster + Partners Il museo è concepito per diventare un polo di attrazione per visitatori e creativi, come sottolineato da Luke Fox, direttore di Foster + Partners, che ha descritto il Datong Art Museum come un “salotto urbano”. Il museo, in gran parte interrato, si sviluppa su una superficie di 32.000 metri quadrati e culmina nella spettacolare Grand Gallery, un spazio espositivo alto 37 metri. I visitatori, una volta giunti al sito, sono accolti da imponenti piramidi che emergono dal suolo. Datong Art Museum – Img by Foster + Partners La copertura in acciaio color terra, con le sue eleganti forme scultoree interconnesse, si apre a ventaglio verso gli angoli della piazza, creando un impatto visivo di grande effetto. M+ – Herzog & de Meuron Il museo M+ di Hong Kong, progettato dallo studio di architettura svizzero Herzog & de Meuron in collaborazione con lo studio Farrells, si pone come una delle più ambiziose iniziative culturali dell’Asia contemporanea. M+ – Img by Herzog & de Meuron La struttura si compone di due volumi distintivi: uno lungo e piatto che funge da base, e uno alto e sottile che si innalza verso il cielo, creando un dialogo visivo tra orizzontalità e verticalità. La facciata dell’edificio integra uno schermo LED alto 66 metri che occupa un lato della facciata. Questo schermo è una vera e propria tela digitale che espone le opere d’arte del museo, trasformando la facciata in una galleria dinamica e visibile da lontano. M+- Img by Herzog & de Meuron Nel museo progettato da Herzog & de Meuron trovano spazio una mediateca, un learning hub, un roof garden, lo shop museale e la members lounge. MAXXI – Zaha Hadid Architects Il MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, situato a Roma, è un’opera maestosa firmata dall’architetta Zaha Hadid ed è il risultato del recupero di alcune ex officine militari. Considerata una delle figure più influenti e innovative dell’architettura contemporanea, Hadid ha trasformato il panorama urbano con le sue creazioni audaci e futuristiche. MAXXI – Img by Zaha Hadid Architects Nella sua complessità e nei suoi spazi fluidi, il MAXXI si inserisce nella città per diventare un campus urbano multifunzionale. È un luogo dove i visitatori possono immergersi liberamente, lasciandosi guidare dall’architettura non tradizionale alla scoperta delle arti contemporanee. Il MAXXI si distingue per la sua forma sinuosa e fluida, realizzata in cemento armato, acciaio e vetro. L’architettura dell’edificio si sviluppa prevalentemente in orizzontale, con un interno caratterizzato da una complessa trama spaziale. MAXXI – Img by Zaha Hadid Architects, @Roland Halbe All’interno del MAXXI, la hall a tutta altezza è dominata da scale autoportanti in metallo nero verniciato, che evocano un senso di movimento e fluidità. Le grandi pareti continue e dai volumi morbidi sono collegate alla sommità da travi sagomate trasversali, sopra le quali si trova un sistema di costolature verticali che sostiene i lucernari vetrati. National Museum Qatar – Jean Nouvel Il National Museum Qatar, progettato dal celebre architetto Jean Nouvel è un’opera nata per celebrare il patrimonio storico del Paese racchiusa in un’architettura di grande impatto visivo. National Museum Qatar – Img by Jean Nouvel Il design del National Museum Qatar è caratterizzato da una serie di grandi dischi di diametro variabile, incastrati tra loro in un intricato gioco di volumi e spazi. La particolare struttura realizzata in fibrocemento è ispirata alla formazione naturale delle rose del deserto, cristalli di gesso che si formano in climi aridi. National Museum Qatar – Img by Jean Nouvel Il museo ospita undici gallerie espositive, ciascuna progettata per raccontare una parte della storia del Qatar, dalle sue origini ai giorni nostri, attraverso una combinazione di artefatti, video e installazioni interattive. Oltre alla creatività e alla ricerca tecnologica, è stata messa in campo anche la sostenibilità, tanto che il museo può vantare una certificazione Gold LEED Museo del futuro – Killa Design Definito da Sua Altezza lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum come “l’edificio più bello della Terra“, il Museo del futuro non può che mostrarsi attraverso un design avveniristico. Museo del futuro – img by Killa Design Di forma ovoidale, il museo si erge per 77 metri su una collina, dominando lo skyline di Dubai. La sua forma distintiva è simbolo di innovazione e progresso, due concetti fondamentali per il futuro che il museo intende rappresentare. Ad avvolgere questa struttura futuristica, vi sono tre citazioni in calligrafia araba pronunciate dallo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum. Museo del futuro – img by Killa Design Queste citazioni, realizzate dall’artista Mattar bin Lahej, non solo adornano l’edificio, ma ne incarnano anche la filosofia. La calligrafia araba, con le sue forme fluide e armoniose, si integra perfettamente con il design ovoidale del museo, creando un effetto visivo mozzafiato che parla di cultura, storia e visione del futuro. Guggenheim, New York – Frank Lloyd Wright Il Guggenheim di New York è uno dei primi esempi di museo “spettacolare”. Progettato da Frank Lloyd Wright, le sue forme curve dell’edificio sono in contrapposizione con i grattacieli della città. Guggenheim, New York – Img by Guggenheim Si tratta di una spirale bianca che sale e si allarga, dando vita, anche internamente, ad uno spazio molto originale. Spesso il progetto è stato criticato perché sembra quasi far passare in secondo piano le opere esposte, ma nonostante ciò rimane indubbiamente un simbolo dell’architettura del ‘900. Guggenheim, Bilbao – Frank Gehry Il Guggenheim di Bilbao è un museo di arte contemporanea, divenuto oggi il simbolo della città, tant’è che ogni anno moltissimi visitatori si recano a Bilbao per l’opera decostruttivista di Frank Gehry. Guggenheim, Bilbao – Img by Guggenheim Una serie di volumi complessi e scomposti, si innestano l’uno sull’altro offrendo un vero e proprio spettacolo, in forte contrasto con il contesto. Tutto il complesso è rivestito in titanio, il che comporta un grande impegno per la manutenzione dell’edificio. Tate Modern e Switch House – Hergoz & DeMeuron La Tate Modern è stata progettata da Hergoz & DeMeuron a partire da una vecchia centrale elettrica, convertita in un museo. È stato mantenuto il volume in mattoni con la ciminiera, in contrapposizione con i nuovi piani realizzati ai livelli superiori, in vetro opaco. Tate Modern e Switch House – img by Hergoz & DeMeuron L’interno, riprogettato, si presenta come uno spazio nuovo e moderno. La Switch House, firmata dagli stessi architetti, è un ampliamento del museo ed è composta da una struttura piramidale, in armonia con il complesso esistente, grazie alla scelta di utilizzare gli stessi mattoni dell’edificio principale. Switch House, Londra Jüdisches Museum – Libeskind Libeskind ha firmato l’ampliamento del più grande museo ebraico in Europa, il Jüdisches Museum. Il museo si sviluppa seguendo un solo ed unico obiettivo: quello di raccontare la storia degli ebrei, svincolandosi dalla classica funzione museale. Jüdisches Museum – img by Libeskind L’edificio è una vera e propria opera d’arte, soprannominata dal suo progettista “between the lines”, proprio perché ogni spazio è il risultato di linee, incroci, vuoti e pieni. Dall’esterno colpiscono le facciate ricoperte di zinco e tagliate da sottilissime finestre allungate. Lo spazio è concepito per trasmettere ai visitatori emozioni e sensazioni ed è indubbiamente tra i protagonisti del museo. Oscar Niemeyer Museum, Oscar Niemeyer Il museo brasiliano, dedicato ad architettura, arti grafiche e plastiche, è stato inaugurato nel 2002 ed è diventato famoso per la sua particolare forma ad occhio. Oscar Niemeyer Museum, Img by Oscar Niemeyer Il museo, progettato da Oscar Niemeyer, si compone di una superficie espositiva di circa 17mila metri quadri e l’intero complesso si contraddistingue contrasti tra volumi regolari, forme geometriche, elementi sinuosi, superfici bianche ed altre fortemente colorate. Il Louvre di Abu Dhabi – Jean Nouvel Dopo quasi dieci anni di lavoro, nel 2017, ha aperto il museo progettato da Jean Nouvel, un luogo di cultura internazionale che si propone come ponte tra la cultura occidentale ed orientale. Il Louvre di Abu Dhabi Colpisce più di tutto la cupola alta 180 metri e larga più di 550 che sovrasta la struttura. Il Louvre di Abu Dhabi sembra quasi galleggiare sull’acqua e, grazie alle varie foratore che la caratterizzano, regala giochi di luce spettacolari. Design Museum Holon – RON Arad Il Design Museum Holon è il primo museo dedicato al design realizzato in Isreale ed è stato inaugurato nel 2010. Il museo è stato progettato dall’architetto israeliano RON Arad ed è costituito da un insieme di forme fluide, caratterizzate da lunghe strisce in acciaio corten. Design Museum Holon – img by Design Museum Holon, Yael Pinkus La struttura principale è in cemento armato e si estende su una superficie di circa 3.700 metri quadri. Oltre alle sale espositive ospita un bar, una biblioteca, un archivio di materiali, un auditorium, un laboratorio di design e un negozio. Salvador Dalì Museum- studio HOK Il Salvador Dalì Museum è stato inaugurato in Florida nel 2011 ed è un’opera dello studio HOK. Il progetto è stato sviluppato secondo i principi di sostenibilità, ecologia e resistenza, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale dell’edificio. Il volume principale è in cemento armato grezzo e, grazie allo spessore di 45 cm, può resistere anche ad uragani intensi. Anche le vetrate sono molto resistenti e formano una forma che richiama la struttura a spirale del DNA. Salvador Dalì Museum- img by studio HOK Le luci sono a LED, l’orientamento dell’edificio previene il surriscaldamento e sono stati installati dei collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria e per la deumidificazione. Stedelijik Museum – Benthem Crowel Architects Il museo di arte moderna e contemporanea più importante dei Paesi Bassi si trova ad Amsterdam e vale una visita anche per la sua spettacolare architettura. Situato in piazza Museumplein, è stato ristrutturato più volte e l’ultima inaugurazione è del 2012. Il nuovo corpo, opera dello studio Benthem Crowel Architects, è stato aggiunto in sovrapposizione all’edificio originale in mattoni rossi nel 1895. Stedelijik Museum – img by Benthem Crowel Architects Una distinzione netta, due parti formalmente molto diverse e unite da una zona vetrata di passaggio. Dongdaemun Design Plaza – Zaha Hadid Anche il Dongdaemun Design Plaza è stato progetto da Zaha Hadid, con Samoo. Si tratta di un centro culturale coreano, che offre il suo aspetto più stupefacente di notte, quando viene illuminato e ricorda un’astronave spaziale. Dongdaemun Design Plaza – img by Zaha Hadid Il design, infatti, è neofuturistico e si contraddistingue per le forme curve, sinuose e allungate. Oltre al centro ci sono una piazza e un parco multiuso. L’edificio in calcestruzzo è stato rivestito con dei pannelli in acciaio riflettenti. GES-2 – Renzo Piano Ultimo della lista è uno spazio ibrido, che non è un museo, ma più che altro un luogo dedicato alla cultura e all’arte, oltre che alla socialità. Dopo anni di lavori è stato inaugurato a Mosca nel 2021 il nuovo GES-2, uno spazio dedicato alla cultura contemporanea, ricavato in una ex centrale elettrica. GES-2 – img by Renzo Piano Renzo Piano è l’autore di questo ambizioso progetto, che andrà ad inserirsi in un più ampio intervento di riqualificazione urbana del quartiere soprannominato “Red October”, destinato ad ospitare le nuove generazioni. L’edificio sarà ampio circa 20.000 mq ed ospiterà diversi spazi e funzioni, organizzati secondo 4 poli principali, tra i quali anche un’area dedicata all’installazione artistica gratuita. Articolo aggiornato Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento