AI e ambiente costruito: l’intelligenza artificiale può aiutarci a decarbonizzare il settore edile? 26/06/2024
Lo studio Foster + Partners firma il progetto del nuovo edificio museale dedicato all’arte nel cuore di Datong. Un “salotto urbano” destinato a diventare il cuore pulsante della cultura in città. a cura di Fabiana Valentini Le “piramidi” del Datong Art Museum. Credit: Foster + Partners Indice degli argomenti: Arte e cultura nel “salotto urbano” della città Forme scultoree piramidali La storia di Datong affonda le sue origini in un lontano passato. La provincia cinese fu fondata nel 200 a.C. dalla dinastia Han e ricoprì un ruolo di grande importanza dal punto di vista militare: la città si trova a 20 km dalla Grande Muraglia ed è proprio da questa roccaforte che la popolazione locale riusciva a contrastare i Mongoli. I turisti sono affascinati dalla cultura del luogo: ogni anno Datong accoglie curiosi e appassionati desiderosi di scoprire di più sulle tradizioni cinesi. Un’anima antica e allo stesso tempo contemporanea: la Datong di oggi è una città rivolta verso il futuro e l’innovazione. Ed è qui che il prestigioso studio Foster + Partners ha progettato un un nuovo museo dedicato all’arte. Il Datong Art Museum è uno dei quattro nuovi edifici culturali situati nella piazza di Datong New City, l’hub culturale che diventerà ben presto il punto di riferimento per i visitatori e i creativi. Un dettaglio della copertura in costruzione Credits: Foster + Partners Non a caso lo stesso Luke Fox, direttore dello studio di Foster + Partners ha descritto il Datong Art Museum come un “salotto urbano”. Fox sottolinea che il polo culturale è stato concepito come “hub sociale che riunisce persone, arte e artisti in uno spazio in cui possono interagire”. Il progetto, avviato nel 2011, è stato recentemente completato e ad inaugurarlo troviamo una mostra dedicata agli artisti locali. Arte e cultura nel “salotto urbano” della città Il Datong Art Museum, in larga parte interrato, si sviluppa su una superficie di 32.000 metri quadrati e culmina nella Grand Gallery (37 metri di altezza). Un’ampia galleria espositiva accoglie le opere d’arte del museo cinese Credits: Foster + Partners La nuova galleria è stata progettata per accogliere opere d’arte site specific di grandi dimensioni, così da offrire la massima libertà espressiva agli artisti e al tempo stesso poter ospitare anche eventi e manifestazioni culturali. Un luogo poliedrico e aperto ad ogni forma d’arte che rispecchia il concetto di “salotto urbano” voluto da Luke Fox. “La Grand Gallery esemplifica questo spirito con uno spazio espositivo dimensionato e flessibile progettato per ospitare opere d’arte su larga scala, performance artistiche e altri eventi” ha commentato l’architetto. Forme scultoree piramidali Una volta arrivati nel sito culturale, i visitatori sono accolti da grandi piramidi che emergono dal suolo: la copertura, realizzata in acciaio color terra, è caratterizzata da eleganti forme scultoree interconnesse che si aprono a ventaglio verso gli angoli della piazza. La particolare copertura a piramide consente di massimizzare il volume interno: il museo presenta un ampio spazio centrale che va riducendosi verso i margini creando delle nicchie raccolte. Un particolare della copertura in acciaio ossidato color terra. Credits: Foster + Partners I lucernari posti tra ciascuno dei volumi consentono di far entrare i raggi solari nell’edificio e creano un interessante dinamismo tra luci e ombre. Lo studio Foster + Partners ha posto particolare attenzione nel curare ogni aspetto legato al design passivo: i lucernari consentono di sfruttare l’orientamento della struttura favorendo l’ingresso di luce naturale e riducendo al minimo il guadagno solare. Lo spazio espositivo è flessibile, pronto ad ospitare anche opere su larga scala. Credits: Foster + Partners Al tempo stesso la copertura aiuta drenare l’acqua piovana e a garantire che la temperatura interna sia sempre confortevole per gli ospiti che per la conservazione delle opere d’arte. Per entrare nel museo, i visitatori devono seguire una serie di percorsi diagonali e dislivelli che li conducono nel “cuore” del Datong Art Museum. Una volta entrati nello spazio museale, impossibile non rimanere a bocca aperta davanti all’incredibile Galleria alta 37 metri. Come abbiamo visto in precedenza, gli spazi espositivi (e la maestosa Grand Gallery) si estendono nell’area sotterranea. Qui prevale una dimensione minimal e pulita: il grande spazio bianco è pronto ad “offrirsi” come tela per accogliere le opere d’arte. Il progetto si completa con la presenza di una caffetteria, un ristorante, una biblioteca multimediale, un archivio e le residenze per gli artisti. Il cantiere del Datong Art Museum img by Foster+Partners Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto