Il Corso CEIM si conclude con successo: 40 nuovi consulenti esperti in impermeabilizzazione 01/04/2025
Indice degli argomenti Toggle Qatar “From the Coastline, We Progress” – Kengo KumaPortogallo “Ocean, The Blue Dialogue” – Kengo KumaUSA “Imagine What We Can Create Together” – Trahan ArchitectsSvizzera “From Heidi to High-Tech” – Manuel Herz ArchitektenArabia Saudita “Together for a Better Future” – Foster + PartnersGermania “Wa! Germany” – LAVABahrain “Connecting Seas” – Lina GotmehFrancia “Theatrum Naturae” – Coldefy + CRA Carlo Ratti AssociatiItalia “Beauty Brings Hope” – MCA Mario Cucinella Architects Dopo 55 anni torna l’Expo ad Osaka: dal 13 aprile al 13 ottobre 2025 la storica manifestazione sarà il palcoscenico di un fitto calendario di appuntamenti internazionali che da sempre rappresentano il territorio privilegiato per presentare al mondo nuove tecnologie e prodotti innovativi. L’Esposizione Universale 2025 si propone di esplorare il tema “Designing Future Society for Our Lives” (Progettare la società futura per le nostre vite), articolato nei tre sottotemi “Saving Lives”, “Empowering Lives” e “Connecting Lives”. Oltre 150 nazioni si incontreranno sull’isola artificiale di Yumeshima che per l’occasione diventa un hub vivente dove si incontreranno le narrazioni di un futuro sostenibile e interconnesso. A dominare il sito espositivo è il monumentale masterplan ad anello concepito da Sou Fujimoto, responsabile della progettazione dell’intero sito e consulente per i progettisti dei paesi partecipanti. ©Expo 2025 , OBAYASHI CORPORATION Co., Ltd, photo by shinwa Co., Ltd Da Kengo Kuma a Mario Cucinella, da Foster + Partners a Carlo Ratti, le più note archistar hanno accettato la sfida di tradurre l’identità culturale e le ambizioni tecnologiche dei Paesi partecipanti in architetture simbolo di sostenibilità, bellezza e sperimentazione. Qatar “From the Coastline, We Progress” – Kengo Kuma Kengo Kuma firma un padiglione che fonde armoniosamente la cultura giapponese e quella del Qatar, creando una struttura che è sintesi culturale di due mondi apparentemente distanti. Il design, realizzato dallo studio KKAA, trae ispirazione dalle tradizionali imbarcazioni dhow qatariote e dall’antica maestria giapponese nella lavorazione del legno, celebrando così il mare come elemento di connessione tra i due mondi. Expo 2025 di Osaka – Il padiglione del Qatar “From the Coastline, We Progress” – Kengo Kuma Ad accogliere il visitatore troviamo un ingresso “poetico” incorniciato dai versi dello sceicco Jassim bin Mohammed bin Thani e di Ahmed bin Hassan Al-Muhannadi stampati su immagini che riproducono il gradiente delle acque del Golfo. Le suggestioni non finiscono qui: all’interno troviamo una mostra multimediale curata da OMA AMO che esplora l’identità del Qatar plasmata dalle sue coste, restituendo un racconto esperienziale che racchiude cultura, ambiente e sviluppo economico. Portogallo “Ocean, The Blue Dialogue” – Kengo Kuma Anche per il padiglione del Portogallo il tema del mare appare centrale: Kengo Kuma rielabora parla di un oceano che è risorsa vitale e punto di partenza per un futuro sostenibile. Expo 2025 di Osaka – Il padiglione del Portogallo “Ocean, The Blue Dialogue” – Kengo Kuma L’architettura celebra i quasi 500 anni di relazioni tra Portogallo e Giappone, un legame nato e nutrito attraverso le vie marittime che ancora oggi plasma il destino comune delle due nazioni. Il padiglione si articola in due sezioni complementari: la prima esplora il profondo rapporto del Portogallo con l’oceano e i suoi legami culturali con il Giappone attraverso un intreccio di espressioni artistiche che raccontano la storia del Paese tra eredità marittima e spirito innovativo. La seconda sezione pone l’accento sul tema della sostenibilità con un’esperienza multimediale che affronta le sfide ambientali contemporanee e propone una visione armoniosa di coesistenza tra umanità e oceano. USA “Imagine What We Can Create Together” – Trahan Architects Il Padiglione USA all’Expo 2025, progettato da Trahan Architects, è volto a celebrare l’eccellenza architettonica, tecnologica e culturale del territorio. Expo 2025 di Osaka – Il padiglione USA “Imagine What We Can Create Together” – Trahan Architects La struttura invita i visitatori a intraprendere un percorso trasformativo attraverso cinque mostre immersive che ben racchiudono l’animo dinamico dell’America: il percorso offre una panoramica sulla leadership del Paese in settori chiave come tecnologia, esplorazione spaziale, istruzione, cultura e imprenditorialità. Svizzera “From Heidi to High-Tech” – Manuel Herz Architekten Leggerezza sostenibile: Manuel Herz Architect firma il padiglione svizzero creando un’affascinante architettura composta da strutture sferiche rivestite in plastica riciclata. L’approccio ecologico dello studio permea il padiglione il cui concept ridefinisce il confine tra naturale e artificiale. Expo 2025 di Osaka – Il padiglione Svizzera “From Heidi to High-Tech” – Manuel Herz Architekten Le sfere vengono progressivamente ricoperte da vegetazione coltivata localmente per assorbire CO₂. L’edificio esprime fisicamente la transizione intrapresa dalla Svizzera che passa dal suo incantevole patrimonio naturale a centro mondiale d’innovazione tecnologica. L’architettura proposta a Osaka ne è la declinazione tangibile: un padiglione futuristico che coniuga sapientemente innovazione e rispetto per l’ambiente. Arabia Saudita “Together for a Better Future” – Foster + Partners Un villaggio contemporaneo dai profili spigolosi accompagna i visitatori alla scoperta dell’esposizione audiovisiva immersiva dedicata all’Arabia Saudita: l’elegante progetto porta la firma dello studio Foster + Partners ed è un omaggio all’urbanistica tradizionale del luogo. L’esperienza dei visitatori inizia in un suggestivo piazzale d’ingresso, caratterizzato dalla presenza di flora autoctona saudita, che conduce attraverso stretti vicoli fino al Cortile Saudita. Lo spazio centrale svolge una duplice funzione: oasi di tranquilla contemplazione durante le ore diurne e vivace palcoscenico serale. Expo 2025 di Osaka – Il padiglione Arabia Saudita “Together for a Better Future” – Foster + Partners Luke Fox, responsabile dello studio Foster + Partners, ha dichiarato: “Il padiglione accompagna i visitatori in un viaggio di scoperta e incontri casuali che, strato dopo strato, dipinge un quadro vivido della cultura saudita. Il nostro design gioca con le proporzioni, la luce, il suono e le texture per stimolare tutti i sensi, presentando al contempo alcune delle realizzazioni più innovative ed entusiasmanti del Paese”. Germania “Wa! Germany” – LAVA Circolarità e sostenibilità sono i principi alla base della progettazione del padiglione tedesco: l’edificio pensato dal team di LAVA si articola attraverso sette elementi strutturali circolari in legno che incarnano visivamente il concetto di economia circolare. Expo 2025 di Osaka – Il padiglione Germania “Wa! Germany” – LAVA La filosofia circolare permea interamente il progetto: la composizione spaziale, caratterizzata da due strutture cilindriche che ospitano rispettivamente le aree espositive e di accoglienza, si fonde armoniosamente con uno spazio verde liberamente accessibile. “Per costruire una società post-antropocene sostenibile e a prova di futuro, in cui natura, tecnologia e umanità cooperino reciprocamente, dobbiamo ripensare radicalmente il modo in cui progettiamo, produciamo, operiamo e, soprattutto, riutilizziamo e adattiamo la nostra architettura e il nostro design urbano. Un approccio dalla culla alla culla (a cradle to cradle) si traduce in un sistema circolare a ciclo chiuso e a zero rifiuti, in cui tutti i materiali di consumo vengono reimmessi nel ciclo, riducendo drasticamente il consumo di risorse”, commenta Christian Tschersich, Associate Partner di LAVA. Bahrain “Connecting Seas” – Lina Gotmeh Lina Gotmeh omaggia la cultura marittima con un padiglione che incarna lo spirito del Bahrain. Tra sostenibilità e maestria artigianale: la struttura progettata per il Bahrain si compone di circa 3000 elementi di legno non ingegnerizzato assemblati attraverso un’intricata tecnica di falegnameria tradizionale che minimizza gli sprechi. Expo 2025 di Osaka – Il padiglione Bahrain “Connecting Seas” – Lina Gotmeh Attraverso un’esperienza immersiva che mette in risalto il retaggio culturale e il patrimonio marittimo, il padiglione racconta la straordinaria resilienza e adattabilità di una cultura che ha saputo trasformarsi da importante porto commerciale a vivace centro finanziario e turistico del Golfo Persico. Francia “Theatrum Naturae” – Coldefy + CRA Carlo Ratti Associati “Mentre cerchiamo di affrontare il ruolo mutevole delle esposizioni nel contesto della crisi climatica, dobbiamo cercare nuovi modi di immaginare il rapporto tra naturale e artificiale. Combinando diverse forme di intelligenza, organica o tecnologica, possiamo ridefinire le connessioni tra persone e natura” afferma l’archistar Carlo Ratti, ideatore di un padiglione che racconta il dialogo tra natura e artificio. Expo 2025 di Osaka – Il padiglione Francia “Theatrum Naturae” – Coldefy + CRA Carlo Ratti Associati Il progetto si articola in tre “atti simbolici” che sono Ascesa, Scoperta della Natura e Ritorno a Terra. Una scenografica scala a chiocciola conduce i visitatori fino alla terrazza panoramica: qui l’incanto del giardino mostrerà la ricchezza della natura francese, in un percorso che va dai monti alle coste. Italia “Beauty Brings Hope” – MCA Mario Cucinella Architects Mario Cucinella crea un “ecosistema vivente e rigenerativo” in grado di rappresentare il dialogo tra arte, scienza, tradizione e innovazione. L’Italia saluta Osaka con un padiglione a cura di MCA, un “hangar del saper fare” secondo la prospettiva del nostro Paese. Expo 2025 di Osaka – Il padiglione Italia “Beauty Brings Hope” – MCA Mario Cucinella Architects Il padiglione si presenta come una raffinata sintesi della creatività italiana tradotta in un linguaggio contemporaneo. La struttura, caratterizzata da una permeabilità concettuale e fisica, si articola attorno a un ampio foyer d’ingresso incorniciato da una facciata tessile semitrasparente in fibre minerali che agisce come membrana intelligente permettendo alla luce di filtrare e favorendo la ventilazione. L’intero sistema portante, realizzato in legno lamellare con un ingegnoso sistema modulare a secco, crea un ritmo spaziale dinamico che rievoca i soffitti a cassettoni italiani attraverso tecnologie costruttive di ispirazione giapponese. L’effetto finale è un suggestivo gioco di luci e ombre che evolve durante la giornata. Il team di MCA ha concepito il padiglione organizzandolo su due volumi principali che culminano in un giardino pensile secondo la tradizione del “giardino all’italiana”. Il progetto non si impone sul paesaggio, ma si inserisce in armonia con il contesto della Baia di Osaka così da incarnare i valori di bellezza e sostenibilità. Come sottolinea lo stesso Cucinella: “Progettare il Padiglione Italia per l’Expo di Osaka 2025 è un’opportunità unica per la creazione di un vero e proprio palcoscenico in cui non solo mostrare ad un pubblico globale cultura, storia e innovazione del nostro paese, ma creare un luogo in cui tessere connessioni: per future collaborazioni, per rafforzare legami per scambi culturali, sociali ed economici”. img by Expo Osaka 2025 Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento