Bonus infissi 2022: documenti necessari e quando scade

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Quanto dura, quando scade e quali documenti servono per richiedere il bonus infissi 2022? Agevolazioni e novità per cambiare le finestre (con o senza ristrutturazione edilizia).Bonus infissi 2022: documenti necessari e quando scadeIndice degli argomenti:

Cambiare le finestre a prezzi scontati è possibile grazie al bonus infissi, confermato dalla Legge di Bilancio fino al 2025. Serve a migliorare l’isolamento acustico e la classe energetica degli immobili riducendo la dispersione di calore e, quindi, gli sprechi energetici.

Documenti e asseverazioni necessarie per richiederlo sono quelli previsti dall’ENEA e dall’Agenzia delle Entrate, differenziati tra pratiche per immobili ad uso singolo ed edifici aziendali e commerciali.

L’agevolazione consiste nello sconto del 50% sulla spesa direttamente in fattura oppure nella cessione del credito a un istituto finanziario e si può integrare nei lavori nell’Ecobonus  Superbonus 110% o bonus Ristrutturazioni.

In questa guida di facile consultazione l’elenco della documentazione richiesta e delle nuove scadenze da rispettare.

Bonus infissi 2022: come funziona e come ottenerlo

Per chi sostituisce gli infissi con modelli nuovi che ottimizzino la dispersione del calore e, quindi, riducano i consumi, lo Stato prevede una detrazione fiscale del 50% in dieci rate annuali sulla spesa massima di 96.000 euro.

Bonus infissi, come funziona e come ottenerlo
Fonte: pixabay

Si tratta del bonus infissi, una misura non autonoma della quale si può usufruire in tre modi:

Qualora la sostituzione degli infissi fosse inserita nell’Ecobonus, il richiedente deve dimostrare l’avanzamento della classe energetica dell’immobile, il volume dell’isolamento termico e della conduttività termica delle nuove finestre. Lo sconto in tal caso varia dal 50% fino all’85% della spesa complessiva.

Per quanto riguarda il Superbonus 110%, la sostituzione degli infissi è a costo zero se rientra tra i lavori “trainati” La condizione per questa detrazione è che l’edificio faccia un salto di almeno due classi energetiche.

La terza ed ultima via per ottenere lo sconto sulla sostituzione delle finestre è accedendo al bonus Ristrutturazioni: in tal caso, però, l’agevolazione massima è al 50% per un tetto massimo di 96 mila euro e sono richiesti ulteriori lavori di risanamento, restauro o ristrutturazione dell’immobile.

Quali documenti servono

Documenti e certificati necessari per richiedere il bonus dipendendo dal richiedente. Le pratiche, infatti, sono differenti tra immobili singoli (ad esempio le villette unifamiliari) o edifici condominiali o pareti comuni aziendali.Bonus infissi 2022: quali documenti servonoNel primo caso bisogna munirsi di:

  • relazione tecnica e asseverazione di un tecnico abilitato;
  • certificato del produttore di infissi e serramenti (in alternativa alla relazione tecnica);
  • scheda descrittiva compilata dal richiedente e da inoltrare all’ENEA direttamente online.

Per condomini ed edifici commerciali/aziendali la documentazione da produrre è differente:

  • la relazione tecnica asseverata dal tecnico;
  • l’APE, cioè l’attestato di prestazione energetica.

Tra questi il documento più importante è la relazione tecnica asseverata o, in alternativa, la certificazione del costruttore – dove risulta la trasmittanza termica degli infissi sostituiti e dei nuovi.
Serve, infatti, a stabilire se il grado di efficientamento energetico rispetti i parametri stabiliti dall’Agenzia delle Entrate e nei decreti ministeriali.

Quando scade il bonus infissi?

Il bonus infissi fa parte dei cosiddetti lavori trainati, per i quali in un primo momento la Legge di Bilancio non prevedeva la proroga.

Ora, invece, la scadenza è slittata al 31 dicembre 2025.

Bonus infissi, quando scade
Fonte: pixabay

Le date da tenere a mente per richiedere l’agevolazione cambiano in base al tipo di bonus scelto dal contribuente:

  • il 31 dicembre 2025 se la sostituzione degli infissi è contestuale al Superbonus 110%;
  • il 31 dicembre 2024, se rientra nell’Ecobonus;
  • il 31 dicembre 2022 quanto il cambio finestre fa parte del Bonus Ristrutturazioni.

Sostituzione infissi: detrazione senza ristrutturazione

Un dubbio molto ricorrente riguarda la possibilità di sostituire gli infissi senza intervenire sull’immobile con opere di ristrutturazione o adeguamento energetico.

Per L’Agenzia delle Entrate non ci sono dubbi sulla fattibilità dell’intervento se la sostituzione viene richiesta accedendo all’Ecobonus.

Vi è comunque un presupposto da rispettare per avere la detrazione al 50%: le finestre di nuova installazione devono garantire il miglioramento della classe energetica. In particolare il loro valore di conduttività termica deve essere minore o uguale al limite stabilito per le fasce climatiche delle differenti zone A, B, C, D, E, F.Bonus infissi senza ristrutturazioneSi possono portare in detrazione fino a 550 euro al mq nelle zone da A a C e fino a 70 euro al mq in zona D, E, F. Oltre alla sostituzione degli infissi, l’Ecobonus permette di detrarre senza lavori di ristrutturazione una lunga serie di interventi:

  • l’installazione di stufe a pellet o biomassa;
  • la sostituzione delle caldaie;
  • l’installazione o sostituzione dell’ascensore;
  • l’acquisto di climatizzatori a pompa di calore

Si possono detrarre anche scuri e serrande?

Sì, l’ENEA ha precisato che il bonus infissi non riguarda unicamente le finestre. Anzi si possono detrarre anche:

  • persiane;
  • serramenti;
  • infissi esterni;
  • portoncini d’ingresso e portoni;
  • avvolgibili.

La condizione per potere richiedere la detrazione è che la loro sostituzione sia contestuale al cambio degli infissi. Gli elementi “accessori” da portare in detrazione vanno indicati nella stessa scheda descrittiva delle finestre.

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