AI e ambiente costruito: l’intelligenza artificiale può aiutarci a decarbonizzare il settore edile? 26/06/2024
L’ampliamento della scuola materna “Il Fontino” a Follonica (GR) è risultato necessario per rispondere alla crescente domanda di servizi per l’infanzia che giunge dalle famiglie del comprensorio. Il nuovo blocco copre una superficie di circa 350 m2. Il nuovo edificio, separato solo strutturalmente dall’edificio della scuola, come richiesto dalla vigenti normative antisismiche, risulta in assoluta contiguità con l’edificio esistente, sia dal punto di vista funzionale che architettonico. Il nuovo nucleo si configura come un elemento di unione tra il costruito e lo spazio verde esterno, simbiosi esemplificata, simbolicamente, nella scelta di mantenere nella propria ubicazione uno degli olivi del giardino che è stato inglobato nella nuova costruzione, andando a connotare una delle due corti interne, e rappresentando un esplicito rimando ai tanti olivi presenti nel giardino. Le due corti a verde, poste ai lati del vano di collegamento tra gli spazi interni delle due costruzioni, vanno a costituire un ambiente di filtro sia tra i due plessi adiacenti che tra questi e l’ambiente esterno. La ricerca progettuale è stata fin dal primo momento indirizzata verso la creazione di spazi funzionali e piacevoli per i bambini, utilizzatori finali della struttura, e pertanto reali “committenti”, con l’intento di offrire loro una scuola connotata da un’alta qualità ambientale. Gli stessi spazi pur nelle loro diverse e specifiche funzioni, con i propri arredi ed i propri colori, rilassanti per le sezioni dove si svolgono attività ordinate e più vivaci nelle zone dell’edificio destinate alla socializzazione, rappresentano essi stessi, fonte di gioco ed interattività, ulteriore stimolo per la creatività infantile. Le schermature interne che fanno da filtro tra l’atrio destinato alle attività libere svolte dalle sezioni, e le zone destinate a spogliatoio, per disegno e colori, sono allo stesso tempo, elementi funzionali alla delimitazione specialistica degli spazi ed occasione di gioco. La visuale del giardino, percettivamente stimolante, avviene attraverso le ampie vetrate e le finestre caratterizzate da un davanzale più basso dell’altezza standard, che consente anche ai bambini di vedere agevolmente all’esterno. Le zone pavimentate, poste in corrispondenza dell’uscita delle aule, ombreggiate da un sistema di brise-soleil, rappresentano il prolungamento dei locali interni, nella ricerca di uno spazio privo di barriere. Tutto ciò nella convinzione che nello svolgimento dell’attività di una scuola per l’infanzia, questa continuità di spazi, sia fisica che percettiva e la costante interconnessione di funzioni, concorra ad arricchire il processo educativo. Nella positiva valutazione del progetto da parte della commissione regionale, ha avuto un peso determinante la scelta dei progettisti di impiegare tecnologie costruttive che si ispirassero ai principi della bioarchitettura, perseguendo l’ottenimento di alti risultati sia dal punto di vista del risparmio energetico, che dell’isolamento termico ed acustico dell’involucro edilizio. Alla base di un edificio “sostenibile” c’è innanzitutto il ricorso a tecnologie tradizionali, di facile realizzazione, condotte secondo le regole della buona tecnica, che impieghino materiali naturali e portino pertanto alla creazione di ambienti biologicamente sani e confortevoli sia dal punto di vista termico che acustico. Una scelta di questo tipo assume importanza fondamentale nella progettazione di un edificio destinato ad un’utenza sensibile come quella infantile. Coerentemente con i principi progettuali e le scelte costruttive sopra esplicitate, le pareti esterne di tamponamento della nuova struttura sono state realizzate con blocchi di calcestruzzo di argilla espansa di elevate prestazioni sia in termini di resistenza al fuoco, che di isolamento termico ed acustico: in dettaglio, muratura in Lecablocco Fonoisolante spessore 25 cm. Il rivestimento delle pareti esterne è stato eseguito con sistema a cappotto, in modo da evitare la creazione di ponti termici e conferire all’involucro edilizio un buon isolamento termico. La scelta di utilizzare pannelli in fibra di legno, anch’essi certificati per la bioedilizia, rasanti a base di calce, pitture silossaniche, ha permesso di ottenere un involucro altamente traspirante, evitando fenomeni di condensa o dispersione termica. Il cantiere in breve Località: Follonica (GR) Oggetto: Scuola materna “il Fontino” Tipologia strutturale: Muratura in Lecablocco Fonoisolante, spessore 25 cm, con isolamento a cappotto Progettazione interna Ufficio Tecnico: Settore Lavori Pubblici Comune di Follonica – Dirigente Ing. Luigi Madeo Responsabile del progetto e progettista architettonico: Arch. Elena Micheloni Progettista e Responsabile Unico del Procedimento: Arch. Alessandro Romagnoli Collaboratori esterni: Progetto impianti: P.I. Fabrizio Lucentini; Progetto strutturale: Ing. Guido Franzoni Impresa esecutrice: New Chef Service s.r.l., Cecina (LI) Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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