Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
A cura di:La Redazione L’efficientamento energetico degli edifici è una priorità per l’Europa, che attraverso la direttiva Energy Performance of Buildings (EPBD) promuove il raggiungimento di energia quasi zero (Nearly Zero-Energy Buildings o NZEB). In dettaglio, la direttiva chiede a ogni stato di mettere in campo misure e processi per una gestione più efficiente dei consumi. Tra le misure, c’è l’introduzione di requisiti minimi di prestazione energetica per gli edifici nuovi o ristrutturati, viene introdotto l’obbligo di certificare l’efficienza mediante l’emissione di certificati energetici, e anche di effettuare un’ispezione periodica dei sistemi di climatizzazione. Ogni Stato europeo entro il 2040 dovrà eliminare progressivamente i combustibili fossili nella climatizzazione degli edifici, a favore delle energie rinnovabili. Gli Stati membri devono anche predisporre un piano nazionale di ristrutturazione e integrarlo nel PNIEC, cioè il Piano Nazionale per l’Energia ed il Clima. L’obiettivo è trasformare il patrimonio edilizio in NZEB entro il 2050. Il progetto BuildON In questo contesto nel maggio 2023, nell’ambito del Programma Horizon Europe, l’UE ha lanciato il progetto BuildON. Durerà 42 mesi e avrà a disposizione un budget di 7 milioni di euro. L’obiettivo è sviluppare soluzioni che permettano di integrare sistemi e tecnologie eterogenee utili a costruire edifici intelligenti. Le tecnologie sono infatti la chiave per migliorare le prestazioni energetiche in una vasta gamma di tipologie di opere. Gli spazi costruiti diventeranno così veri e propri servizi dotati di tecnologie intelligenti, in un approccio flessibile di tipo “building-as-a-service”. L’intelligenza artificiale, per esempio, può trovare applicazione nel monitoraggio degli edifici. A questo scopo è stato realizzato lo smart Transformer toolbox, uno strumento che permette alle persone di dialogare con la propria abitazione, in modo semplice, attraverso una app. È costituito da tre componenti chiave: framework di interoperabilità IoT edge/cloud, sistema di gestione intelligente dell’energia (servizi MAPO) e Digital Twin. Questa tecnologia sarà testata in 5 progetti pilota in Europa, situati in contesti e ambienti climatici differenti. Si tratta di un palazzo residenziale a Valladolid (Spagna), un palazzo residenziale a Helsinki (Finlandia), una scuola materna a Gdynia (Polonia), un edificio per uffici a Moret-Loing-et-Orvanne (Francia) e due edifici commerciali (concessionarie di automobili) ad Atene e Salonicco (Grecia). Il ruolo dei Digital Twin Al progetto BuildON stanno lavorando 20 partner di 9 diversi paesi europei, con diverse competenze multidisciplinari che spaziano dal sociale, tecnologico e ricerca scientifica. Tra questi c’è l’italiana One Team che svilupperà alcune delle applicazioni, lavorerà al Digital Building Logbook e collaborerà allo sviluppo e implementazione del Digital Twin. Il Digital Building Logbook o Registro Digitale è la “scatola nera” dell’immobile, un repository che scambia costantemente dati con il Digital Twin in cui vengono archiviati dati storici, documentazioni e anche dati “dinamici” inviati dalla sensoristica. Un Digital Twin verrà realizzato per tutti e 5 i progetti pilota e sarà l’occasione per One Team di sperimentare per la prima volta il livello 4, il penultimo dei 5 livelli di maturità del Gemello Digitale. Ciò significa che partendo dal modello digitale si potrà controllare l’asset fisico, inviando comandi attraverso la sensoristica integrata. Grazie a questo progetto di ricerca, l’azienda italiana raggiungerà il livello 8 (su una scala di 9) di Technology Readiness Level (TRL). Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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