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Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
A cura di: Fabiana Murgia Indice degli argomenti Toggle Il futuro dello spazio Roverella La strategia di progettazioneCompleta integrazione con il tessuto urbanoAccessibilità al centro del progettoCo-progettazione degli spazi e workshopAttenzione alla sostenibilità Il progetto di trasformazione urbana del complesso Roverella, che sarà pronto nel 2026, elabora un modello innovativo di abitare, caratterizzato da inclusività, apertura e attrattività per promuovere l’inclusione sociale in città. La realizzazione del progetto, pienamente integrato nel sistema urbano del centro storico, porta le firme di Politecnica, una delle principali società italiane specializzata in progettazione integrata di architettura, ingegneria e urbanistica, studio De Gayardon Bureau di Cesena e Studio Mattioli di Bologna. Il futuro dello spazio Roverella Lo spazio Roverella accoglierà un articolato sistema di attività aperte a tutta la comunità e a tutte le fasce della popolazione, offrendo ai più giovani momenti di svago e condivisione e alle categorie più vulnerabili uno spazio di supporto e di incontro multiculturale e intergenerazionale.La riqualificazione include diversi spazi multifunzionali, compreso un ristorante con caffetteria, un centro interculturale e sale polivalenti, e soluzioni di co-housing, residenze sociali e un centro di accoglienza notturno. Lo scopo è quello di stimolare l’interazione sociale e favorire attività benefiche per gli abitanti. La strategia di progettazione Il progetto è realizzato creando ambienti distinti in ciascuna corte e abolendo le divisioni tra giardino e percorsi con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità. L’utilizzo degli spazi e l’impiego simbolico della vegetazione aiuteranno a distinguere gli ambienti richiamando la storia del palazzo, ricca di passato e trasformazioni. Attualmente il complesso risulta essere completamente attraversabile e permeabile grazie alle diverse aperture sulle vie che lo circondano ed è questo il filo conduttore del nuovo progetto, nonostante storicamente apparisse come una grande barriera. Completa integrazione con il tessuto urbano La completa integrazione con il tessuto urbano è ottenuta attraverso la collocazione ai piani terra di attività pubbliche di alto impatto e spazi di aggregazione, come il ristorante, la caffetteria e le corti verdi.Ai piani superiori, invece, verranno realizzate 22 residenze sociali di varia metratura e un co-housing con diversi spazi comuni e 7 alloggi, tutti ristrutturati e isolati termicamente. Per quanto riguarda il centro di accoglienza notturno, attualmente collocato nel palazzo, verrà ampliato il numero di posti letto portandoli a 31 e le camere saranno tutte dotate di bagno privato e affaccio. Parte del complesso di Palazzo Roverella è anche l’ex chiesa del Santo Spirito che sarà interessata da interventi mirati principalmente a livello impiantistico e ospiterà fino a 100 persone per eventi di diversa natura durante tutto l’arco dell’anno. Accessibilità al centro del progetto Uno dei temi centrali del progetto è quello dell’accessibilità, ottenuta per tutte le parti di edificio mediante il posizionamento di nuovi ascensori per il raggiungimento dei diversi piani e la realizzazione di spazi e residenze prive di barriere architettoniche. Co-progettazione degli spazi e workshop Il progetto di rigenerazione di Palazzo Roverella ha visto collaborare diverse parti come rappresentanti delle istituzioni locali, esperti del settore e membri della comunità che si sono cimentati in una co-progettazione degli spazi accompagnata da workshop sulle diverse tematiche. In questo modo è stato possibile progettare un’opera in grado di dare una risposta reale alle esigenze della comunità e di avviare un confronto con la cittadinanza che possa delineare azioni e attività per il futuro del Roverella. Attenzione alla sostenibilità Il progetto di rigenerazione pone una forte attenzione alla sostenibilità rendendola prioritaria nelle scelte. Per la ristrutturazione, infatti, sono stati adottati criteri chiari volti preservare il valore storico dell’edificio e la complessa rete di vincoli e interferenze presente al suo interno. Per l’isolamento termico delle facciate si è scelto di utilizzare pannellature interne e per quanto riguarda la parte impiantistica ogni scelta sposa le specifiche esigenze dei locali. Tra le scelte impiantistiche spicca quella di installare un impianto geotermico le cui sonde troveranno collocazione nelle corti interne, al fine di soddisfare una parte significativa delle esigenze termiche dell’edificio. Inoltre, in copertura saranno installati due impianti fotovoltaici destinati a generare energia elettrica pulita. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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