Lo spazio dinamico di Piazza Azatlyk

Nella repubblica russa del Tatarstan il progetto di tre giovani architetti trasforma un luogo privo di significato in un’area colorata, multifunzionale e innovativa. Da reliquia del passato sovietico a simbolo della riconquista delle aree pubbliche. Il progetto è dello studio Drom di Rotterdam

a cura di Pietro Mezzi

La piazza Azatlyk vista dall’alto (foto, Dmitry Chebanenko)
La piazza Azatlyk vista dall’alto (foto, Dmitry Chebanenko)

Indice degli argomenti:

  • Da reliquia del passato sovietico a spazio dinamico
  • Le tre piazze tematiche
  • Funzioni nuove e materiali locali
  • Siamo a Naberezhnye Chelny a 250 chilometri da Kazan la capitale della repubblica russa del Tatarstan. Qui, nel centro di una città che conta mezzo milione di abitanti, è stato realizzato il restyling della piazza Azatlyk.

    Da reliquia del passato sovietico a spazio dinamico

    Il progetto di riqualificazione porta la firma dello studio di progettazione Drom di Rotterdam, che ha lavorato in collaborazione con lo studio Strelka Kb di Yerevan.

    La piazza Azatlyk vista dall’alto
    foto, Dmitry Chebanenko

    In origine la piazza fu progettata attorno a un asse centrale che aveva lo scopo di collegare l’edificio del municipio al museo incompiuto di Lenin. Nel tempo, dopo aver perso il suo ruolo sociale, lo spazio pubblico divenne una reliquia sottoutilizzata del passato sovietico, tenuto in vita da alcuni interventi di manutenzione e scollegato dalla vita cittadina.

    Le tre piazze tematiche

    Con il progetto di Drom, piazza Azatlyk è stata trasformata in un luogo dinamico, multiuso, con soluzioni innovative di utilizzo dello spazio collettivo.

    La gradinata in legno, la caffeteria e la piattaforma panoramica (foto, Evgeny Evgrafov)
    La gradinata in legno, la caffeteria e la piattaforma panoramica (foto, Evgeny Evgrafov)

    L’asse principale della piazza, definito da una fitta serie di alberi, è stato disallineato in modo tale da favorire i collegamenti dei quartieri limitrofi alla nuova promenade.
    Ora la piazza comprende campi da gioco, una caffeteria, una bancarella di vendita di alimenti e una piattaforma panoramica a spirale.

    Particolari di piazza Azatlyk vista dall’alto (foto, Dmitry Chebanenko)
    (foto, Dmitry Chebanenko)

    L’area centrale è stata poi suddivisa in tre differenti piazze, ognuna con un suo preciso carattere.
    Su lato est, la Event Square è uno spazio urbano pavimentato in cemento rosa, utilizzato anche per i mercati settimanali all’aperto.

    La piazza Azatlyk vista dall’alto (foto, Dmitry Chebanenko)
    (foto, Dmitry Chebanenko)

    Accanto è stata collocata la Green Square, un luogo rilassante, attrezzata con un anfiteatro in legno e un ampio prato.

    La gradinata in legno di piazza Azatlyk  (foto, Evgeny Evgrafov)
    La gradinata in legno (foto, Evgeny Evgrafov)

    Il terzo spazio, la Centrale Square è dotato di una fontana e di una piscina circolare, poco profonda, che permette di giocarvi dentro nelle giornate estive più calde.

    Funzioni nuove e materiali locali

    Nel dialogo con la promenade, ogni piazza è animata da funzioni differenti: l’anfiteatro funge da bar, la piattaforma panoramica a spirale, verniciata di colore arancione (il colore dei camion Kamaz), aggiunge una dimensione verticale, mentre la piscina circolare, in inverno, diventa una pista di pattinaggio su ghiaccio.

    La piattaforma panoramica di piazza Azatlyk
    La piattaforma panoramica (foto, Evgeny Evgrafov)

    I progettisti hanno pensato a pavimentazioni differenti per ciascuna delle tre piazze. Oggi piazza Azatlyk presenta degli arredi urbani realizzati da produttori locali: la struttura di sostegno della piattaforma è stata infatti realizzata con la stessa tecnologia impiegata per la produzione di tubi del gas, le panchine sono state realizzate da una fabbrica locale che produce cemento, mentre le lampade sono state fornite utilizzando profili in acciaio standard.


    Drom – Lo studio fondato nel 2015 da Timur Karimullin, Sofia Koutsenko e Timur Shabaev ha sede Rotterdam e opera in diversi campi dell’architettura: dai masterplan ai progetti di archiettura. Tutti e tre in passato hanno lavorato nello studio Oma di Rehm Koolhaas.



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