Soluzioni strutturali all’avanguardia per la nuova sede Melinda

Situata in una zona produttiva trentina della Val di Non, la sede Melinda è un complesso di edifici che a seguito dell’ampliamento comprende la tettoia di accesso automezzi, il deposito imballaggi, il magazzino celle, il tunnel coperto e la copertura della rampa di accesso al garage interrato per una superficie coperta di 7000 mq realizzata in meno di dodici settimane.
La nuova struttura è stata progettata dallo Studio Azzali di Trento che si è posto l’obiettivo di abbandonare i consueti criteri di progettazione per gli stabilimenti industriali di conservazione delle mele e di affrontare la sfida prevedendo materiali da costruzione all’avanguardia per una nuova architettura sostenibile. Da qui la logica scelta di utilizzare il legno come materiale prevalente e valorizzare la leggerezza dell’acciaio come componente strutturale dinamica. Si è risolto in questo modo il conflitto paesaggistico mitigando senza negarle, le grandi volumetrie dello stabilimento, in un contesto ancora naturale.
Lo scopo dell’intervento era quello di realizzare un fabbricato per gli imballaggi necessari alla sala di lavorazione, una tettoia di movimentazione con due banchine di scarico delle mele in entrata e una grande autorimessa interrata per il personale.
La tipologia e le dimensioni dell’intervento e l’esigenza di realizzarlo in fasi successive in modo da consentire l’esercizio continuativo delle varie funzioni del magazzino, ha richiesto una progettazione meticolosa, orientata alla definizione della struttura semplice e flessibile, in grado di essere duplicata e ampliata facilmente, per soddisfare sia le necessità del programma, sia i requisiti funzionali delle attività svolte, rispettando comunque i vincoli urbanistici.
Il progetto prevede che per ogni materiale utilizzato sia chiaramente leggibile la sua funzione. Le strutture metalliche, i  pilastri e i puntoni diagonali realizzati da Stahlbau Pichler sono stati lasciati a vista quali elementi costruttivi che oltre a caratterizzare gli ambienti sul piano architettonico, enfatizzandone il carattere marcatamente tecnologico, conferiscono allo spazio un ritmo e una dimensione compositiva equilibrati, per favorire l’organizzazione razionale e lo svolgimento delle attività.
La scelta di realizzare un’autorimessa interrata è dovuta a motivazioni tecniche ed economiche. Da un lato si è risparmiato territorio altrimenti destinato a parcheggio, dall’altro si sono fuse le strutture di fondazione delle colonne metalliche con le murature perimetrali dell’interrato, con un considerevole risparmio. Il garage è stato realizzato con strutture in c.a per la formazione delle murature perimetrali e in c.a.p. per i solai e le colonne interne. Facendo ricorso alla prefabbricazione è stato possibile realizzare questo intervento, di oltre 6.000 mq, in meno di un anno. Per ottenere questo risultato è stato necessario coordinare le progettazioni esecutive delle varie componenti in conglomerato cementizio, in acciaio e in legno. Così intersecando le progettazioni ognuna di esse è stata perfettamente in grado di interfacciarsi con l’altra e ogni materiale impiegato sfruttando le proprie specifiche  caratteristiche.
La tettoia di accesso degli automezzi è uno spazio di 1250 mq caratterizzato dai quattro pilastri interni in acciaio dai quali si diramano i nove appoggi offerti dalle saette tubolari in acciaio a cui si appoggia la copertura in legno lamellare.
In questo modo si sono ottenuti appoggi equidistanti limitando l’ingombro a terra e favorendo la movimentazione degli automezzi con solo quattro pilastri.
Nel blocco imballaggi le strutture portanti sono costituite da colonne in acciaio zincato, a sezione circolare, successivamente verniciate. Su queste insistono le travi in legno lamellare a doppia falda, leggermente incurvate con una controfreccia per aumentare la portata in rapporto alla limitata sezione.
Una caratteristica tecnologica molto innovativa del progetto è costituita dalle pareti perimetrali del blocco imballaggi che è stata realizzata con pannelli di legno lamellare saldamente vincolati ai pilastri tramite un leggero reticolo di profili metallici angolari. Le pareti hanno grado di resistenza al fuoco REI 60 e un spessore di 12 cm.
La copertura è stata realizzata con una doppia lastra di lamiera zincata. Le bordature esterne sono in pannelli di alluminio preverniciato. L’illuminazione naturale avviene tramite dei lucernari a cupola e con delle vetrate a nastro appoggiate sulla testata superiore  delle pareti in legno.
Le strutture in acciaio forniscono soluzioni strutturali innovative, che consentono di ottimizzare lo spazio e coprire grandi luci, assicurando funzionalità, estetica, leggerezza, risparmio e rapidità nell’esecuzione in cantiere: una perfetta soluzione per una struttura di grande pregio.

Per ulteriori informazioni
www.stahlbaupichler.com



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