Progetto YAZ

“YAZ – Architettura per un nuovo albergo diffuso” è un’idea vincitrice della prima edizione del concorso regionale “Principi Attivi – Giovani idee per una Puglia migliore”.
Ha vinto nella categoria valorizzazione del territorio.
YAZ è oggi un progetto volto all’applicazione del concetto di turismo sostenibile al territorio rurale pugliese.
Il paesaggio rurale pugliese è composto da elementi di valore minimo e diffuso come un tratturo, un rifugio, una cisterna, una parete di roccia, un albero di ulivo.
Il sistema di questi valori costituisce però un patrimonio complesso che nella sua interezza è un monumento la cui conservazione e valorizzazione non può passare attraverso metodi convenzionali.
Il progetto ha l’obiettivo di elaborare uno strumento che possa, a diverse scale ed in differenti ambiti, costituire complemento e stimolo alle risorse locali esistenti valorizzandole a fini turistici..

L’applicazione dell’idea YAZ passa attraverso:
– il riconoscimento e la valorizzazione delle risorse ambientali e delle tipicità esistenti;
– il rispetto e la salvaguardia della cultura e delle aspirazioni delle popolazioni locali;
– una più equa distribuzione dei benefici legati alla gestione delle attività turistica;
– la promozione ed il sostegno alla mobilità collettiva e leggera;
– la creazione di una rete di strutture ricettive di qualità e dalle dimensioni contenute;
– l’applicazione di architetture minime, removibili e dal basso impatto ambientale.

L’innovazione proposta dal progetto YAZ è la progettazione di interventi minimi, diffusi e reversibili che possano valorizzare il paesaggio agricolo pugliese nell’ottica di un reale e sostenibile rapporto con le aree costiere e del turismo consolidato.

Nella sua prima fase di sviluppo il progetto YAZ ha analizzato il territorio della piana degli ulivi secolari nel comprensorio dei comuni di Monopoli, Fasano, Cisternino ed Ostuni. Lo studio si è concentrato su un’area compresa tra la Murgia ed il Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere identificando alcuni luoghi sensibili ed esemplari per l’applicazione dell’idea. Questi luoghi sono: una cava, un insediamento di architetture rurali, un lotto confiscato alla mafia, un campo di agricoltura biologica, un uliveto nei pressi del mare ed una masseria produttiva di proprietà pubblica.

Il progetto si rivolge indistintamente a Sistemi Turistici Locali esistenti o potenziali, Enti Pubblici e di Gestione di Parchi e Aree Protette, soggetti pubblici operanti nell’ambito territoriale interessato ed anche a soggetti privati quali associazioni, imprese turistiche ed altri soggetti che operano con responsabilità alla valorizzazione del territorio ed al suo sviluppo turistico.

Il progetto YAZ è stato svolto dagli architetti del gruppo promotore DED’A STUDIO, Giovanni D’Amico (Fasano) e Giulia De Noto (Bari), con la consulenza dell’architetto Giandomenico Florio (Palo del Colle) e dell’architetto urbanista Patrizia Pirro (Bari), con la collaborazione della dottoressa in architettura Eleonora Adesso (Molfetta).

Il plugin-in
Il plugin-in campo informatico, è un programma non autonomo che interagisce con un altro programma per ampliarne le funzioni. Ad esempio, un plugin per un software di grafica permette l’utilizzo di nuove funzioni non presenti nel software principale.
Il progetto YAZ ha elaborato l’idea di una cellula abitativa minima del tipo plug-in per il territorio rurale dei Puglia.
La cellula YAZ è un’architettura plug-in ovvero semi-autonoma che vive del principio della sostenibilità e dello scambio con l’ambiente ed il paesaggio circostanti.

YAZ può interagire ed ampliare le funzioni di:
– un sito rurale perché permette di associare alla normale attività agricola una più piena e consapevole attività ricettiva;
– un’architettura rurale esistente perché può essere aggregata ad un edificio, una cisterna, uno iazzo, un ricovero esistente permettendone il recupero e riuso efficace tramite interventi reversibili e poco invasivi – una volta rimosse, le cellule YAZ non lasciano segni sul territorio se non il recuperato patrimonio edilizio storico – – un percorso esistente (strada vicinale, tratturo, sentiero, ecc.) o una strada tematica (via dell’olio, la via dell’acqua, via del pellegrinaggio, ecc.) perché permettere di realizzare una serie di “stazioni leggere” che producono accoglienza alternativa;
– un sito paesaggisticamente importante o un’area protetta perché inseriscono il valore della residenza temporanea e non invasiva in contesti dall’altissimo potenziale turistico o didattico – le cellule possono essere destinate a campo educativo e non solo ricettivo-turistico perché la consapevolezza e un valore nuovo non solo per il turismo ma anche per i residenti del “paesaggio” – .



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