Portomaso Cafè: un edificio a vela tra acciaio e vetro

Lo storico Portomaso Cafè di St Julian, a Malta, rinasce con l’obiettivo di portare una nuova ventata di innovazione alla città e di introdurre un progetto di riqualificazione urbanistica a vantaggio dell’intero complesso.

a cura di Silvia Giacometti

Portomaso Cafè a Malta: un edificio a vela tra acciaio e vetro

Indice degli argomenti:

La cittadina di St Julian’s a Malta (San Ġiljan per gli abitanti) è famosa per saper accogliere i turisti in un’atmosfera frizzante e senza dubbio affascinante. Con l’intervento di rifacimento dello storico Portomaso Cafè lo studio DeMicoli & Associates ha saputo inserire i tratti architettonici di un’opera che dialoga con la forma triangolare del sito e che si avvantaggia, nonostante il suo volume alto e imponente, di una struttura che alleggerisce l’edificio nel suo insieme grazie all’utilizzo di due materiali ultra moderni e tecnologici: l’acciaio e il vetro.

Realizzata sul sedime del ristorante pre-esistente, la nuova torre di 11 piani e alta circa 67 metri, è stata pensata dagli architetti con una struttura particolare e immediatamente riconoscibile a forma di vela a pallone, con i livelli che si assottigliano arrampicandosi dal piano terra fino all’ultimo piano. Per poter consentire la sopraelevazione del nuovo edificio, il locale Ex Portomaso Cafè ha dovuto essere preventivamente demolito.

Portomaso Cafè: un edificio a vela tra acciaio e vetro dalla forma di vela

La nuova torre incrementa nella zona il volume di spazi dedicati ad uso uffici e, insieme alla vecchia torre – la Portomaso Business Tower – , spinge la località Portomaso ad assumere in misura sempre maggiore il ruolo di vero e proprio Business Hub internazionale, mantenendo il legame con l’aspetto turistico-culturale attraverso il nuovo locale “One Portomaso”.

Strutture interne

Per scaricare correttamente il carico trasmesso dal nuovo edificio, sono stati realizzati da zero plinti di fondazione al livello -5 e su di essi sono state poggiate le nuove colonne realizzate in profilo saldato. Queste, affiancando le preesistenti colonne in calcestruzzo armato, hanno consentito il trasferimento del carico strutturale del nuovo edificio dalla fondazione al solaio posto a livello 0.

In corrispondenza del solaio di livello 0, le 14 colonne di sostegno del nuovo edificio sono state collegate, mediante piastre di testa imbullonate, alle sottostanti colonne poste ai 5 livelli inferiori. L’edificio attualmente poggia dunque su 14 colonne portanti in acciaio realizzate in profili composti nelle sezioni inferiori e profili laminati nelle sezioni superiori, ci sono poi 12 solai fuori terra realizzati in travi portanti in acciaio.

Sistemi di facciata Pichler per il rifacimento dello storico Portomaso Cafè di St Julian

La funzione controventante e di irrigidimento dell’intera struttura è svolta dal nucleo in calcestruzzo armato, costituito dal corpo scale e ascensori e dal setto anteriore, entrambi armati e gettati in opera, così come dai controventi strutturali predisposti a ogni piano e realizzati con puntoni McAlloy M64 e M48. I solai sono poi stati completati con lamiere grecate collaboranti Arcelor Mittal Cofraplus 220, resistenti e di peso ridotto, armate e gettate in opera per la parte interna dell’edificio. Per tutti gli elementi strutturali interni dell’edificio è stato previsto un trattamento con vernice intumescente R60 e successiva mano di finitura.

Strutture esterne

Le parti esterne di ogni solaio, destinate a svolgere funzione di balconi e contemporaneamente vie di fuga, sono state realizzate con travi, saldate appositamente conformate e zincate a caldo, e lamiera collaborante Hibond ITP H55-600. Una scala di servizio esterna, realizzata in acciaio zincato a caldo e piano di calpestio in lamiera mandorlata zincata, consente l’accesso ai balconi.

Sistemi di facciata Pichler per il rifacimento dello storico Portomaso Cafè di St Julian

Per la realizzazione delle strutture metalliche dell’edificio fuori terra sono state impiegate circa 1.200 ton di carpenteria metallica di cui circa 250 ton di elementi saldati; di queste all’incirca 400 ton sono state zincate a caldo, mentre le rimanenti 800 ton sono state verniciate con intumescente e mano di finitura.

Per la realizzazione dei solai interni e dei balconi esterni sono stati posati circa 7.500 mq di lamiere grecate collaboranti, di cui circa 6.500 mq di lamiera Cofraplus 220 e circa 1.000 mq di lamiera grecata Hibond ITP H55-600.

Sistema facciata Pichler

Per il rifacimento dello storico Portomaso Cafè di St Julian, Pichler ha collaborato alla progettazione strutturale esecutiva e costruttiva dell’edificio. Nello specifico, si è occupata del sistema facciata fornendo facciate continue MT, serramenti, facciate continue EI60 e serramenti EI60.

Sistemi di facciata Pichler per il rifacimento dello storico Portomaso Cafè di St Julian

A livello 0 è stata predisposta una facciata a montanti e traversi con alcune porte scorrevoli a impaccamento e altre porte a una o due ante. Per gli altri piani, dal 1 al 10, sono stati previste invece sia facciate e serramenti normali, sia EI60.

Le facciate sono tutte a montanti e traversi, quelle normali in alluminio, quelle EI60 in acciaio. Analogamente per i serramenti. Balconi esterni e scala esterna dell’edificio sono stati completati con rivestimento in pannello composito d’alluminio in due finiture: light grey per 2600 mq e african zebrano per 700 mq.

La scala esterna dello storico Portomaso Cafè di St Julian, Malta

Rain Water System

Sulle facciate est e ovest dell’edificio è stato installato un sistema reticolare di raccolta delle acque piovane realizzato in tubazione di acciaio inox. Si tratta di un sistema prototipale, con componenti a tenuta idraulica BLÜCHER. La rete di facciata Est è di 1222 mq, a Ovest è di 1512 mq. La pensilina vetrata con struttura in acciaio è composta da tubolari e travi saldate, copertura vetrata su routulle con superficie vetrata di 102 mq per un totale di 15 ton di peso.

Portomaso Cafè di Malta: un edificio a vela tra acciaio e vetro

Il montaggio

Per il sollevamento e il montaggio delle strutture è stata impiegata una grù a torre, con l’intervento di autogrù per il sollevamento di alcuni elementi di particolare peso/altezza. Le attività di montaggio delle strutture in carpenteria metallica “fuori terra” sono iniziate nel luglio 2017 e si sono concluse nel mese di gennaio 2018, con una durata complessiva di 7 mesi e l’impiego di una squadra composta mediamente da 6 operatori. Le attività di montaggio delle facciate sono iniziate nel gennaio 2018 e si sono concluse in maggio 2018, con una durata complessiva di 5 mesi.

 



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