Houseboat: uno stile abitativo ancora poco italiano ma con molti vantaggi, anche per l’ambiente 17/04/2024
Edilizia sicura: un metodo UE verifica la radioattività naturale dei prodotti da costruzione 12/04/2024
Ponte sullo Stretto di Messina, al via i primi espropri: come funzionano ed edifici coinvolti 08/04/2024
Bioedilizia ed edilizia circolare: ecco la startup italiana che produce materiali edili sostenibili dagli scarti 23/01/2024
Edilizia sostenibile e circolare: da buone idee e scarti naturali i componenti per costruzioni e ristrutturazioni 14/02/2024
Riqualificazione verde delle aree esterne aziendali: un’opportunità benefica e sostenibile 26/10/2023
Veranda in balcone o terrazzo, in quali casi serve il “permesso a costruire” e conseguenze legali 16/04/2024
Porto Piccolo, localizzato in una suggestiva insenatura della costiera carsica Baia Sistiana, è un progetto di riqualificazione paesaggistica di una ex cava pensato nel pieno rispetto dell’ambiente. Firmato da Andreas Kipar e commissionato da Serenissima S.G.R. S.p.a, l’intervento si integra perfettamente nel paesaggio carsico e nei suoi antichi borghi, creando un connubio armonico tra vecchio e moderno. Il concept progettuale è basato sul recupero della naturalità del contesto della cava e sull’individuazione di temi ed elementi paesaggistici unici del territorio: il carso, le falesie e il sentiero di Rilke. Costruzione del complesso residenziale L’intero complesso residenziale, certificato in classe energetica A, dispone di impianti geotermici e solari, giardini pensili, tetti verdi e parcheggi interrati, il tutto con una bassa riduzione di inquinanti dell’acqua e dell’aria, al punto da meritare il label ministeriale per l’adesione al programma nazionale di valutazione dell’impronta ambientale. Rendering del progetto Il progetto si articola in tre fasce trasversali di naturalità che seguono la morfologia a terrazze dell’intero complesso e sono caratterizzate da una densità alberata degradante: dalle macchie boscate più cospicue in sommità alla piccola darsena dove gli spazi aperti diventano più minerali e le presenze arboree più scultoree. Alle tre fasce trasversali si sovrappongono le scale fiorite, i terrazzamenti verdi e un sistema di piazze verdi e minerali che creano una rete di percorsi, aree di sosta e connessioni naturali . Un progetto dunque di fruizione integrata volto a stabilire un’eccellenza ambientale e paesaggistica in un territorio unico. Masterplan Tutte le ville che hanno l’affaccio sulla baia del golfo di Trieste, sono dotate di giardino pensile. Il verde pensile, curato dalla triestina Harpo, rappresenta una componente fondamentale sia sul piano della resa estetica progettuale che del risparmio energetico e di una efficientissima gestione dello smaltimento delle acque meteoriche. Il substrato TerraMediterranea impiegato è un substrato tecnogenico, prevalentemente minerale, completamente naturale in grado di accumulare il 30% in più di acqua disponibile rispetto a un terreno argilloso di provenienza naturale e si distingue per la struttura stabile, una elevata permeabilità e ossigenazione e un’ottima capacità drenante (non si allaga, non si appesantisce, non forma fango ed è sempre fruibile). Visuale dall’alto della baia progettata Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto