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Inaugurato il nuovo stabilimento della casa di moda italiana a Bagno a Ripoli. Il progetto ha proposto un’architettura che compie una ricucitura del paesaggio. L’edificio si sviluppa in orizzontale, su un unico livello, per sposare le esigenze della produzione. All’interno, uffici, ristorante, magazzino, laboratori e una scuola di alta pelletteria A cura di: Pietro Mezzi Le ampie vetrate facilitano la connessione tra l’interno e l’esterno della nuova Factory (credits, ©Antonio Perazzi) Indice degli argomenti La ricucitura del paesaggioLa spina dorsale orizzontaleLa collaborazione di architettura e paesaggioScheda Progetto Fendi Factory È uno dei più importanti marchi italiano del lusso. Stiamo parlando di Fendi, la casa di moda fondata a Roma nel 1925 da Edoardo Fendi e Adele Casagrande e che da alcuni anni fa parte del gruppo francese LVMH. La maison italiana disegna, produce e distribuisce pelletteria, scarpe, abbigliamento, orologi, complementi di arredo e accessori decorativi di lusso. La zona produttiva della Factory (credits, ©Antonio Perazzi) Di recente, è stata inaugurata la Fendi Factory; un nuovo complesso direzionale e produttivo, di circa 14 mila metri quadrati, che sorge a Bagno a Ripoli, vicino a Firenze. La ricucitura del paesaggio Il progetto dello studio milanese Piuarch, che già in passato ha lavorato con altri brand della moda italiana come Dolce e Gabbana e Gucci, ha concepito la nuova fabbrica come occasione di ricucitura di una frattura del terreno prodotta dall’attività estrattiva: il giardino sopraelevato ricostruisce il rapporto con l’ambiente della campagna toscana. Il nuovo complesso Fendi ospiterà uffici, lo stabilimento di produzione, un ristorante, laboratori e una scuola (credits, ©Antonio Perazzi) C’è, nel lavoro dei progettisti milanesi, la ricerca di elevati standard paesaggistici e di efficienza energetica: la nuova factory diventa un landmark architettonico riconoscibile, di alto valore estetico. La spina dorsale orizzontale Piuarch ha ideato un edificio che si sviluppa in orizzontale, su un unico livello, per creare una forma libera, che tiene conto delle esigenze del processo produttivo. Per le facciate esterne sono stati scelti materiali capaci di inserirsi nel contesto ambientale del luogo (credits, ©Antonio Perazzi) La praticità degli spazi diventa così il principio concettuale della planimetria del sito, che unisce diverse funzioni, fondendole in percorsi che lo percorrono orizzontalmente. Una sorta di spina dorsale che collega gli spazi, con pareti trasparenti, e che unisce anche visivamente i diversi usi, favorendo il movimento e la socialità delle persone. Una serie di patii offrono luce agli spazi interni (credits, ©Antonio Perazzi) Il complesso ospiterà uffici direzionali e amministrativi, un ristorante, un magazzino di produzione, laboratori e una scuola di alta pelletteria. La collaborazione di architettura e paesaggio Il concept progettuale, messo a punto con il paesaggista Antonio Perazzi, mira a definire le condizioni per una rinnovata collaborazione visiva tra architettura e ambiente: l’edificio, apparentemente interrato per la scelta di realizzare un tetto verde continuo ed estensivo, diventa un sistema che ricrea i contorni del terreno per ripristinare la forma della collina originaria. Il tetto verde e il paesaggio della pianura toscana nel progetto di Piuarch (credits, Piuarch) La copertura è interrotta da una serie di patii che offrono luce agli spazi interni, mentre i materiali richiamano i colori del luogo e le pareti esterne favoriscono lo scambio visivo e fisico tra interno ed esterno. Grandi vetrate anche all’interno per offrire luminosità e permeabilità (credits, ©Antonio Perazzi) Un vasto giardino pensile assolve un ruolo ambientale, sociale e comunitario, diventando uno spazio a misura di utente e luogo di socializzazione per i dipendenti. Dall’alto, il tetto verde e il patio: in ciascuno sono coltivate essenze del Mediterraneo (credits, ©Antonio Perazzi) Scheda Progetto Fendi Factory Località: Bagno a Ripoli, Firenze Committente: LVMH Progettazione: Piuarch (Francesco Fresa, Germán Fuenmayor, Gino Garbellini, Monica Tricario) Funzioni: uffici, ristorante, magazzino, laboratori e scuola Superficie: 14.000 mq Anno: 2022 Progetto paesaggistico: Antonio Perazzi