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La realizzazione delle tre torri elissoidali firmate da Mario Cucinella Architects e costruite da Camar Tre fa parte del programma di riqualificazione urbana dell’area Ostiense-Marconi-Garbatella. Un’architettura che dialoga con il sole e che punta alla permeabilità degli spazi. Claudio Ciani, direttore dei lavori, ci racconta il cantiere a cura di Pietro Mezzi Le tre torri di Mario Cucinella Architects (credits, Cam) Indice degli argomenti: Il project financing del Gruppo Cam Parla il direttore dei lavori Claudio Ciani Il progetto per la nuova sede del rettorato dell’università degli studi di Roma Tre, i cui lavori sono terminati da diversi mesi, si inserisce all’interno del programma di riqualificazione urbana dell’area “OstienseMarconi-Garbatella”, che, tra gli altri, ha l’obiettivo di realizzare e adeguare gli spazi del nuovo rettorato. Si è trattato di un’operazione immobiliare in project financing, che ha previsto (e che prevede) la progettazione, la costruzione, la gestione e la manutenzione del nuovo complesso immobiliare per un periodo di 22 anni. Il project financing del Gruppo Cam Ad occuparsi di tali attività è il Gruppo Cam, società risultata vincitrice della gara d’appalto di concessione. In questa operazione il gruppo si è avvalsa di Camar Tre, una società di progetto partecipata al 60% da Cam spa e per il restante 40 dall’impresa di costruzioni Mac srl. Il progetto architettonico, affidato allo studio internazionale di architettura Mario Cucinella Architects, ha previsto la realizzazione di tre torri e una grande piazza pubblica antistante gli edifici, pensata sia come spazio di connessione sia come luogo di incontri ed eventi culturali, bucata da una serie di enormi aperture, degli oblò, che garantiscono luce e aria alle parti sottostanti. Gli oblò della piazza danno aria e luce alla parte sottostante (credits, Cam) La superficie complessiva delle aule e degli uffici del nuovo rettorato vale 12mila metri quadrati; 12.800 invece sono le superfici dei due piani interrati, destinati a parcheggi e locali tecnici. Le torri ospitano le funzioni amministrative, direttive e di segreteria dell’ateneo, oltre ad alcuni spazi dedicati alla didattica. Il dialogo tra gli spazi interni e quelli esterni è garantito dalla trasparenza delle grandi facciate vetrate, da cui gli edifici si elevano sulla piazza pubblica. Le vetrate del piano terra sono a tutt’altezza (credits, Cam) In facciata le grandi vetrate sono protette dai raggi solari da elementi verticali in alluminio, a tutt’altezza, di colore verde e bianco; i frangisole del nuovo rettorato assicurano la forma elissoidale voluta dal progetto: in alcuni punti infatti l’edificio ha delle superfici concave. Le lamelle frangisole in alluminio di colore verde e bianco con le fioriere appese credits, Cam Per ridurre al minimo la domanda di energia per il funzionamento dell’edificio e per garantire i livelli di comfort negli ambienti interni e nelle aree esterne, il progetto è stato sviluppato secondo i principi dell’architettura passiva e della sostenibilità ambientale. Parla il direttore dei lavori L’ingegner Claudio Ciani è un tecnico che ha alle spalle una lunga attività di cantiere. Lavora da anni per Cam ed è il direttore dei lavori del nuovo rettorato di Roma Tre. Ecco cosa ci ha detto del cantiere e delle sue particolarità. In facciata sono presenti anche delle fioriere appese alla struttura esterna (credits, Cam) «È stato un cantiere complesso, in cui abbiamo lavorato per realizzare ciò che il progetto chiedeva: dalle forme alle vetrate, dai frangisole agli impianti. Le prime difficoltà le abbiamo avute nella fase degli scavi. Il livello della falda ha imposto una modalità di scavo e di realizzazione delle fondazioni particolare. Il solettone di fondazione è infatti sorretto da pali infissi, i quali raggiungono quota – 45 metri dal livello di campagna. La palificazione è iniziata dopo un primo scavo a quota – 3 metri. Poi abbiamo deciso di impermeabilizzare secondo la tecnica in vasca bianca (tecnica che garantisce prestazioni di impermeabilità e tenuta all’acqua priva di impermeabilizzazioni in adesioni diretta; nda). La struttura è quasi esclusivamente in cemento armato in opera, ad eccezione di una zona dell’ateneo la cui struttura è in ferro. In altre parti, su indicazione degli strutturisti, all’interno di alcuni pilastri circolari, sono state introdotte delle putrelle di rinforzo. Abbiamo poi assistito i fornitori delle parti vetrate, progettate però dalla stessa impresa specializzata. Dal punto di vista impiantistico, il complesso è dotato di pannelli fotovoltaici e pompe di calore, queste ultime collocate sulla prima torre. Particolare infine è la collocazione delle fioriere, presenti in facciata attraverso sistemi di sostegno leggeri». La parte del complesso a quota inferiore della piazza soprastante (credits, Cam) L’opera, in cui lavori sono terminati nel giugno del 2018, è stata consegnata nel gennaio di quest’anno, ma l’inaugurazione, ufficiale, ancora non è avvenuta: mancano da realizzare alcune opere esterne che avrebbero dovuto essere realizzate – ci dice il direttore dei lavori – da parte del municipio romano. Per ovviare a tale impasse, a quanto ci risulta, l’università si è fatta carico del problema. Il complesso si sviluppa su due piani sottoterra (credits, Cam) Le grandi aperture tra la quota della piazza e la parte sottostante (credits, Cam) Una delle aule del nuovo rettorato (credits, Cam) La storia di Cam Il Gruppo Cam ha origini antiche. È una storia che inizia a Roma nel 1860, con le attività della famiglia Marinelli che ne detiene il controllo, e che si consolida nei suoi oltre 160 anni di attività nei settori delle costruzioni e delle infrastrutture. Cam spa, che proprio quest’anno festeggia i suoi vent’anni di attività nel settore dello sviluppo immobiliare, si occupa dell’acquisizione e della progettazione delle opere, mentre Mac, altra società del gruppo, gestisce gli aspetti operativi e i cantieri. A Meta Media infine è affidata la commercializzazione degli immobili. Missione principale del gruppo è la riqualificazione urbanistica di parte di quartieri centrali degradati, realizzando immobili residenziali e opere pubbliche. A queste attività si è affiancata nel tempo l’acquisizione, il recupero e la valorizzazione di aree destinate a parcheggi. Nel quartier generale di Cam, in Lungotevere San Paolo, lavorano 50 dipendenti e 20 collaboratori. Nuovo Rettorato Università Roma Tre Località: Ostiense, Roma Committente: Università degli Studi Roma Tre Concessionario: Camar Tre Progettazione architettonica: MC A, Mario Cucinella Architects Progettazione strutturale: Milan Ingegneria Progettazione impiantistica: Manens-Tifs Direttore lavori: Claudio Ciani, Cam Impresa di costruzioni: Mac Importo delle opere: 41 milioni di euro Inizio lavori: giugno 2018 Fine lavori: gennaio 2021 Superfici fuori terra: 12.000 mq Superfici interrate: 12.800 mq Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto