New York, Shangai, Sarcelles

Secondo Premio del Concorso Archizinc, progetto ‘New York, Shangai, Sarcelles’, gruppo francese della Scuola di architettura ENSAVT di Marne de la Vallée.

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Il progetto è situato nella città cosmopolita di Sarcelles, nella periferia Nord di Parigi.
Il quartiere di LOCHERES, che ospita almeno 125 etnie, è uno dei più grandi progetti di housing sociale della regione parigina. Costruiti tra il 1955 e il 1976, i corpi e le torri abitativi compongono il paesaggio integrando qualche spazio verde.

Oggi il quartiere è inserito nell’operazione nazionale di ristrutturazione urbana ANRU 2. L’edificio preso in esame rappresenta una figura architettonica emblematica imperdibile del quartiere. Si tratta di un edificio di 10 piani a celle sovrapposte, alto 31 m e lungo 62. Si trova all’incrocio tra due grandi strade principali e sovrasta il centro commerciale FLANADES. In costruzione ai piedi dell’immobile, una fermata di tram.

L’edificio ha un grande potenziale di rinnovamento nonostante la volontà della città di demolirlo. Gli studenti hanno sviluppato la propria proposta immaginando un progetto che renderebbe le unità abitative più in linea con le attuali esigenze di tutti gli abitanti. La proposta verte su due estensioni, una laterale e una verso l’alto e su una riqualifica di tutto l’involucro. La facciata, lato Sud che dà su strada, crea un effetto rilievo grazie a scatole « trapiantate » di varie profondità. Rivestite di zinco, queste rompono la geometria semplice e rigida dell’opera originaria, creando un effetto di vibrazione.

Veri e propri spazi di vita, le unità massimizzano anche la superficie degli alloggi e creano un nuovo collegamento con i passanti all’esterno. Questi moduli sono integrati a una sottostruttura in legno, anch’essa fissata alla struttura esistente. Sul tetto, una nuova tipologia di alloggio, finora ignorata nel quartiere : una casa con giardino. I bilocali completano i trilocali e quadrilocali. E sembrano sovrapporsi ai grandi spazi esterni.
Le porte d’entrata danno sui terrazzi comuni.

LA VALUTAZIONE DELLA GIURIA
E’ un’idea generosa e valida quella di ridare vita a un vecchio quartiere e offrire nuovi spazi e destinazioni d’uso agli abitanti degli alloggi esistenti. La struttura autoportante, fissata al suolo, è interessante e realistica.
Il concept è omogeneo poiché si adatta a ogni orientamento dell’edificio. La struttura si ‘piega’ sul tetto terrazza per darvi una funzione di protezione. La vibrazione prosegue quindi fino al tetto. Notevole anche il fatto che i moduli aggiunti utilizzino un tavolato in legno che contribuisce all’efficienza delle prestazioni di emissioni di carbonio.



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