InfoPoint di Expo2015

Expo Gate, il primo infopoint dell’Esposizione Universale di Milano

Per il prossimo evento internazionale Expo 2015, il progetto vincitore del concorso per la realizzazione dell’Infopoint di Expo Milano 2015 è risultato Expo Gate, e Stahlbau Pichler è il partner scelto per realizzare le strutture di questo importantissimo punto di riferimento.

Expo Gate, progetto firmato Scandurrastudio, è costituito da due padiglioni a forma di tronco di cono con struttura in acciaio e vetrati e da una piazza centrale tra i due elementi. Il concept del progetto è proprio quello di creare una porta attraverso la quale entrare nell’esposizione universale del 2015.  L’Infopoint sorge in Largo Cairoli (via Beltrami) e sarà luogo di incontro, spazio di socializzazione, nonché punto informativo per l’esposizione universale.

L’Infopoint di Expo 2015, è stata di fatto la prima opera di Expo ad essere realizzata e la prima ad entrare in funzione; è stata infatti inaugurata il 10 maggio 2014.

2

La gara d’appalto, con forte valenza tecnica, è stata aggiudicata all’ATI vincitrice proprio per le migliorie tecniche presentate. In questa proposta fortissima rilevanza ha avuto l’involucro affidato a Stahlbau Pichler e al contempo la velocità di realizzazione definita dal Capitolato in 150 giorni naturali consecutivi dalla consegna dell’area. La stagione invernale e le festività natalizie, riducendo il tempo utile effettivo, hanno obbligato le imprese ad una vera e propria lotta contro il tempo vincolandole all’adozione di soluzioni idonee alla velocità di realizzazione richiesta. Difficoltà ulteriore è stata messa dall’ubicazione dell’opera, proprio nel centro di Milano e sopra al mezzanino della metropolitana, di qui l’imposizione per le imprese di eseguire, oltre alle verifiche strutturali, trasporti notturni per evitare il caotico traffico milanese.

3

Progetto architettonico

Il progetto, che ha l’obiettivo di riqualificare via Beltrami, collegamento tra Foro Bonaparte e il Castello Sforzesco da una parte, e Largo Cairoli dall’altra, si sviluppa secondo un concept che è quello di creare una porta attraverso la quale entrare nell’esposizione universale del 2015.
Il progetto propone una piastra aperta, il suolo libero è caratterizzato da una piazza centrale e due padiglioni a “casello” laterali. Si ritrova infine una porta di accesso a Expo. La principale caratteristica di Expo è quella di essere un dispositivo trasformabile e adattabile senza che questo perda la propria forte identità.
Le strutture esterne fungono da supporti per i diversi strumenti di comunicazione, dagli stendardi alla grafica luminosa, trasformandosi periodicamente e assumendo connotazioni differenti nel tempo.

4

Al centro dei due padiglioni uno spazio “vuoto” fungerà da vero e proprio punto di informazione. Il richiamo all’impianto urbano ottocentesco è evidente, come pure il rimando al sistema assiale di spazi pubblici che dal Duomo porta all’Arco della Pace.
Due grandi vele trasmetteranno informazioni in tempo reale, mentre le vetrate lasciano visibili le attività che saranno ospitate all’interno.
L’opera è stata realizzata secondo principi di leggerezza, trasparenza, modularità, caratteristiche tipiche dell’acciaio sviluppato in grandi volumi reticolari e aerei, essenziali anche per ridurre al minimo l’impatto ambientale.

Struttura in acciaio ed Involucro

L’involucro è costituito da una struttura portante a vista in tubi di acciaio verniciati RAL9010 con sezioni minime, tali da formare una struttura molto leggera e trasparente, e da una facciata vetrata “appesa” alla struttura stessa.
I fabbricati hanno forma piramidale e di­mensioni di 41 x 15 m, con un’altezza di circa 19 m. La struttura portante, interamente a vista, prevede l’utilizzo di 140 tonnellate di acciaio.

5

La facciata vetrata, che si presenta quindi arretrata rispetto al filo della struttura esterna, è costituita nella quasi totalità da vetrazioni serigrafate con motivi a pallini colore RAL9010 e con una copertura dell’ 80%.
I vetri hanno ricevuto inoltre un trattamento di tipo “autopulente”, a base di biossido di titanio.
Le facciate impiegano sistemi Schüco AOC 50 nella variante SG (Structural Glazing), per un design uniforme senza compromessi per i valori di isolamento.
La copertura è costituita da una statigrafia “a secco”, composta da lamiera grecata, isolamento termico e acustico, barriera antivapore ed infine lamiera aggraffata per la parte a vista.
Il piano terra si caratterizza per una facciata continua con vetrazioni trasparenti e profili portanti in acciaio inox lucido. Le porte d’ingresso, con luce netta da 3000 mm, sono state perfettamente integrate nella facciata stessa.

Progettazione 3D

Particolare attenzione è stata dedicata alla progettazione costruttiva, con l’obiettivo di semplificare e velocizzare non solo l’ingegnerizzazione, ma anche e soprattutto la produzione in officina e l’assemblaggio in cantiere.
“Trattandosi di tubi a sezione circolare si è resa necessaria la progettazione con modellazione solida, sia per lo sviluppo dei vari nodi e sia per velocizzare la progettazione costruttiva dei singoli elementi che dovevano essere sagomati con il taglio laser prima di essere assemblati in semilavorati. E’ risultata inoltre piuttosto complessa la progettazione dei nodi di connessione tra la struttura in acciaio e l’involucro vetrato”, ci racconta Stefano Cumer, Project manager di Stahlbau Pichler per l’intervento.

Per l’attività di progettazione si è quindi rivelato decisamente vincente il forte lavoro in team all’interno dell’azienda Stahlbau Pichler, con una intensa e continua interazione e collaborazione tra il gruppo di lavoro che ha seguito tutta la parte di statica ed i modellatori grafici; quest’ultimi hanno operato sulla piattaforma 3D tekla structures.
In tal modo è stato possibile conciliare al meglio le esigenze strutturali con la necessità di tempi stretti per la progettazione costruttiva e la gestione complessiva di procedure e tempistiche dell’officina.



Consiglia questo progetto ai tuoi amici

Commenta questo progetto