Il Nuovo Gran Teatro Puccini

Il Nuovo Gran Teatro Puccini è un’opera importante.
È importante perché sorge in un luogo celebre della Versilia; è importante perché è uno dei luoghi simbolo della lirica in Italia, è importante perché è dotato di contenuti progettuali assolutamente innovativi.
Il lavoro di progettazione si è svolto a partire dalla metà del mese di maggio del 2005, per circa 5mesi, successivamente il progetto è stato approvato dagli Enti preposti nel mese di dicembre del 2005 e dalla Fondazione Festival Pucciniano a gennaio del 2006, l’impresa CMSA ha iniziato i lavori il giorno 01-02-06.
Aspetto di importanza sostanziale dal punto di vista costruttivo è stato l’utilizzo delle strutture in legno lamellare per sostenere gran parte della gradinata realizzata con un solaio prefabbricato e getto integrativo in cemento armato.
In questo caso si è riusciti a dare risposta ad alcuni dei dubbi di natura ambientale sollevati nel corso del dibattito che su questa realizzazione sono stati espressi.

Le fondazioni
I terreni sui quali l’intervento doveva essere realizzato, sono decisamente scadenti.
Il nome del sito “Penisola delle Torbiere” non fa pensare a niente di buono da questo punto di vista, e nel progetto definitivo era ipotizzata la realizzazione di fondazioni profonde.
Le fondazioni progettate sono realizzate con pali prefabbricati in C.A., integrati localmente da micropali, che supportano plinti in C.A. collegati fra di loro da un graticcio di travi e cordoli pure in C.A.. Fra i cordoli è stato realizzato un vespaio areato costituito da casseri a perdere in PVC, poggiati su una soletta armata di spessore 15 cm e completati superiormente da un getto anch’esso armato con rete elettrosaldata. Complessivamente sono stati messi in opera circa 1000 fra pali e micropali, di lunghezza compresa fra 8 e 10 metri, per un totale di circa 9000 metri di pali.
I suddetti pali sopportano tutti i carichi indotti dai manufatti realizzati, stimati in circa 7-8000 tonnellate.
I micropali sono stati realizzati per supportare le parti di fabbricato realizzate nella zona che fino alla fine del 2007 erano occupate dal vecchio teatro e per fondare il setto in C.A. su cui poggia il grande scalone dell’accesso principale, la cui sola struttura pesa circa 49.100 Kg.
L’elemento cardine di tutto l’intervento è la grande arena scoperta, conformata a gradoni di altezza crescente partendo dal basso, che si distribuiscono secondo archi di cerchio con diametro crescente a partire dalla fossa orchestra.
Sulla gradinata sono ricavati 3.370 posti a sedere del teatro, suddivisi in sette settori delimitati da otto scale di accesso, e in 5 ordini distinti, intervallati da corridoi trasversali.
La parte più bassa della platea è posta a quota + 4,56 m, il ballatoio posto alla sommità della gradinata è a quota + 12,00 m.
Al limite della parte bassa della platea, ad una quota di circa 1,50 m più in basso, è la fossa orchestra, che ha una superficie di circa 250 mq, e separa la platea stessa dal palcoscenico principale.
Il piano di calpestio del palcoscenico è a quota + 5,50 m, così come quello del palcoscenico laterale di servizio, e poggia su una struttura in acciaio a sua volta supportata da un solaio a quota + 3,30 m, che rende agibile e percorribile anche tutto il sottopalco.

Il Foyer
Sotto la parte alta della platea è localizzato il foyer principale con la zona bar, il guardaroba ed i servizi per il pubblico; la zona ingresso si estende anche al di sotto della terrazza ovest, dove è localizzato anche l’ingresso artisti e lo spazio sosta artisti con il relativo spazio bar.
Nella parte alta del foyer principale è stato realizzato un ampio soppalco, a quota + 4,56, che verrà destinato ad uffici della fondazione e spazi di rappresentanza; tale spazio è accessibile direttamente dalla terrazza ovest e dall’ingresso principale all’arena.
Il foyer è caratterizzato dalla presenza di 15 portali in legno lamellare i quali sostengono tutto il carico della platea e rappresentano un elemento caratterizzante dell’area interna del teatro.
La geometria a V dei portali è stata opera di lunghi e approfonditi studi.
L’ufficio tecnico Holzbau, in collaborazione con l’Ufficio Tecnico della CMSA, ha sviluppato la progettazione strutturale degli elementi in legno lamellare.
E´stata condotta l´analisi strutturale e tutta la parte di elaborazione grafica, dalla progettazione degli elementi in legno fino alla lista di chiodi, bulloni e tutto quanto necessario per andare a realizzare materialmente l’opera.
Per rendere questa parte stabile è stato necessario prevedere una controventatura di parete in modo che si potesse montare e che fosse auto stabile anche senza la posa di tutto il resto della struttura.
La parte più interessante dal punto di vista ingegneristico è stata quella dei portali in copertura dell’auditorium, dove non erano prevedibili appoggi intermedi ed era necessario sopportare un carico di oltre 12 KN/mq. Pertanto si è resa necessaria una sezione tripla di legno lamellare incollato.
Il portale principale ha una luce libera di circa 30m, e la trave principale del solaio, lunga 24 metri, è stata realizzata in un solo pezzo, senza alcun giunto.
Per il trasporto in cantiere si è reso necessario l’utilizzo di un autogrù in appoggio al mezzo di trasporto durante le manovre.
Da un punto di vista tecnico l’elemento più interessante è stato la soluzione al problema di un solaio costituito da una tribuna con una grande quantità di persone in movimento.
Il che significa dover tener conto oltre alle questioni di resistenza e deformazione anche di aspetti legati al comfort degli occupanti.
Il compito dello strutturista è stato quello di analizzare la risposta di una struttura con un carico in movimento.
Si è fatto riferimento ad una forzante armonica con un’ampiezza di 150 Kg/mq con un’accelerazione di +/- 0.7m/s2 ed una frequenza variabile tra 1.5 e 2.6 Hz.
Ogni portale è stato caricato singolarmente con questa forzante, osservando accelerazioni quasi trascurabili su quasi tutti i portali, ad esclusione di quelli dell’auditorium.
I dati rilevati hanno portato alla soluzione di non giuntare la trave principale e di incrementarne la sezione fino ad ottenere valori di accelerazioni entro limiti accettabili.
Un altro aspetto progettuale significativo è stata la stabilizzazione delle strutture in legno lamellare.
Per rendere i portali stabili nella direzione perpendicolare al piano si è reso necessario un irrigidimento sia nel piano della gradinata sia in corrispondenza delle pareti verticali (pilastri).
La struttura è stata irrigidita nel piano dal solaio soprastante in c.a.
Dalla piastra di copertura i carichi vengono trasferiti in fondazione mediante grosse controventature metalliche di parete.
Un altro aspetto di non poca rilevanza è stata la richiesta di resistenza al fuoco della struttura che doveva essere pari a R90.
Per rispettare tali prescrizioni é stato necessario progettare tutti i collegamenti in maniera tale che la carpenteria metallica fosse inserita nel legno e quindi da esso protetta per almeno 6.3 cm, per questo motivo tutte le piastre sono sempre nascoste.

L’auditorium
Sotto la parte alta della platea trova posto anche l’auditorium, che potrà contenere fino ad un massimo di 495 posti, il foyer ad esso collegato, ed i servizi connessi, oltre ad una saletta prove.
Sotto la terrazza est, dalla parte dell’auditorium sono invece presenti la sala trucco, la calzoleria e la sartoria.
A quota, + 4,56 m sul lato est dell’auditorium, troviamo vari spazi destinati a sala prove e servizi, oltre ad un ambiente posto a quota +3,16 m, accessibile direttamente dalla sottostante sartoria, destinato a deposito costumi.
L’Auditorium e tutti gli ambienti ad esso connessi, dal punto di vista impiantistico sono indipendenti dal resto del teatro, al fine di garantire la possibilità di un utilizzo autonomo di tali spazi, in particolare nel periodo invernale.

Murature, elementi di completamento
Particolare attenzione è stata posta nella realizzazione dell’involucro esterno, per garantire una adeguata coibentazione, così da limitare i consumi energetici, ed alla tenuta agli agenti atmosferici della grande platea che deve garantire una perfetta impermeabilità, oltre ad una adeguata resistenza superficiale, considerando che è contemporaneamente copertura dei vani inferiori e piano di calpestio della platea superiore.
Per garantire l’assolvimento delle varie funzioni è stato scelto di realizzare una impermeabilizzazione con manto in PVC steso sulla soletta in C.A. di completamento del solaio di copertura, al di sopra del manto impermeabilizzato è stata realizzata la coibentazione con pannelli in polistirene e quindi, previa posa di uno strato di separazione in T.N.T., realizzati i gradoni in C.A. parzialmente alleggeriti con elementi in polistirene.
Su tutto il solaio della grande arena sono stati inseriti degli elementi di connessione con i soprastanti gradoni; questi connettori, considerato che i pannelli di solaio hanno una inclinazione crescente procedendo verso la periferia della platea, garantiscono l’impossibilità di “scivolamento” dei gradoni. Tali elementi sono costituiti da profili tubolari in acciaio, fissati con tasselli ad espansione al solaio sottostante, impermeabilizzati con calze in PVC, ed annegati nel soprastante getto dei gradoni.
La superficie dei gradoni, come quella dei terrazzi laterali e della fossa orchestra, è stata rivestita completamente con resine epossidiche colorate.
Il paramento esterno è stato realizzato con una parete esterna costituita da una muratura in blocchi di argilla espansa di spessore 25 cm, un paramento interno in cartongesso con interposto un pannello in materiale coibente ed una intercapedine.
Alcune pareti interne, in particolare quella di delimitazione della zona del sottopalco, sono in blocchi di argilla espansa.
Tutte le altre tramezzature interne sono realizzate in cartongesso, con interposto materiale coibente, di vari spessori e con diverso numero di lastre, a seconda delle caratteristiche di resistenza al fuoco e di coibenza acustica che il singolo paramento deve garantire.

Finiture
Gli elementi di finitura sono stati adeguati in base alle richieste del Committente evidenziate dalla direzione lavori ed in particolare dalla direzione operativa architettonica.
Sono state concordate con la Direzione Lavori le varie tonalità di blu che colorano l’involucro esterno, l’intonaco delle murature, delle torri di scena e della torre regia, il piano di calpestio in resina della platea, dei terrazzi e della fossa orchestra, così come i colori delle parti in acciaio, il rosso della scala di accesso principale, il grigio delle scale laterali e dei grigliati dei pannelli sul palcoscenico laterale, il blu delle torri lato lago e delle passerelle portaluci.

I numeri del teatro
– Area complessiva del Parco della Musica oltre 20 ettari
– Superficie della Penisola delle Torbiere
interessata dall’intervento 35.000.mq;
– Superficie coperta del teatro circa 5.500 mq;
– Superficie grande arena scoperta. 2.880 mq;
– Superficie complessiva degli spazi coperti e scoperti 12.000 mq;
– Posti a sedere sulla platea scoperta: 3.370, di cui 23 per disabili;
– Superficie utile spazi interni. 6.500 mq
– Superficie del palcoscenico principale.. 700 mq
– Larghezza del boccascena 33,50 m
– Superficie del palcoscenico laterale . 450 mq
– Superficie foyer principale. 1.200 mq
– N. camerini singoli: 18
– Superficie zona cameroni e spogliatoi. 500 mq
– Superficie auditorium e degli spazi ad esso connessi 1.200 mq
– N. posti a sedere auditorium fino a 495, di cui 10 per disabili.

Scheda tecnica
Gli Enti Promotori
Comune di Viareggio
Regione Toscana
Provincia di Lucca
Fondazione Festival Pucciniano con la partecipazione di Fondazione Monte dei Paschi di Siena

I tempi del progetto
Approvazione del Progetto esecutivo 2 gennaio 2006
consegna del cantiere 1 febbraio 2006
Inaugurazione del Teatro il 15 giugno 2008

La Struttura
sono stati utilizzati:
1.000 metri cubi di legno lamellare;
1.200 metri quadrati di vetro-cristallo per gli infissi
2.400 metri quadrati di marmo per la pavimentazione interna
280.000 kg di ferro per l’armatura di calcestruzzo gettato
400.000 kg di ferro per la carpenteria metallica
900 pali tronco-conici di fondazione e 1.100 metri lineari di micropali
10.000 kg di vernice

Progettazione
Ufficio Tecnico di Progettazione CMSA nella persona dell’Ing. Massimo Mucci Beltrami con la consulenza dell’ Ing. Giuliano Dalle Mura dello Studio Città Futura di Lucca.

Intervista all’ingegner Enrico Calistri
l’Ing. Enrico Calistri è Vice Direttore di Produzione della CMSA, Società Cooperativa nata a Montecatini Terme (PT) nel 1944, Impresa generale di costruzioni.
CMSA, con un fatturato di circa 60 milioni di Euro all’anno e con almeno 200 addetti, è una realtà fortemente presente sul mercato nazionale in vari settori: dall’edilizia civile, direzionale e commerciale al restauro, dalle urbanizzazioni al settore ambientale.
L’Ingegner Enrico Calistri è stato il project manager che si è occupato della costruzione del Nuovo Gran Teatro Puccini di Torre del Lago per conto di CMSA.
Avendo dovuto lavorare con Holzbau, lo abbiamo intervistato per conoscere i pro e i contro del tipo di collaborazione che si è instaurata.

Ingegner Calistri, partiamo dall’inizio:come è nato il vostro rapporto con Holzbau?
Il rapporto è nato dopo che la nostra Impresa ha effettuato un’ indagine di mercato per scegliere preliminarmente un possibile partner che avesse avuto voglia, non solo di vendere un prodotto e un servizio tecnico, ma anche di investire con noi in un’attività progettuale dai contorni non ben definiti, di cui si conoscevano le difficoltà iniziali e le molteplici variabili da affrontare e risolvere per arrivare alla soluzione finale.
Per questo motivo cercavamo un partner che fosse affidabile sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista economico e che quindi avesse la volontà di impegnarsi su questa scommessa. La scelta è caduta su Holzbau, società con la quale già avevamo avuto in passato rapporti commerciali e che offriva anche le necessarie garanzie per l’importanza che rappresenta sul mercato e per la complessità di alcune delle opere realizzate.

Per quanto riguarda la collaborazione effettiva nel corso del lavoro?
C’è stata una piena assonanza.
Holzbau ha recepito la nostra idea di massima portandola a compimento. C’è stato un confronto continuo, quasi giornaliero nella prima fase, nel tentativo di ricomprendere le strutture di legno lamellare all’interno della progettazione generale dell’opera. Poi la collaborazione è proseguita a livello di organizzazione di cantiere.
Vede, diventava indispensabile risolvere problematiche di viabilità, trasportabilità delle travi e movimentabilità in cantiere, non facili se esistono tempi ristretti, ma ce l’abbiamo fatta.
La collaborazione in cantiere per organizzare il montaggio delle strutture in legno è stata più che buona.

Era la prima volta che utilizzavate il legno lamellare?
Lo avevamo già utilizzato in altri casi ma per il sostegno di grosse coperture. È stata la prima volta che lo abbiamo utilizzato per la struttura portante vera e propria. I tempi strettissimi entro i quali siamo stati chiamati ad operare sono stati decisivi nella scelta di utilizzare la struttura in legno lamellare e quindi nel ricercare una collaborazione con Holzbau. Infatti il vantaggio di assemblare direttamente in stabilimento i pezzi, per portarli già pronti in cantiere si traduce in numerosi vantaggi: maggiore sicurezza delle operazioni, maggiore precisione, minore movimentazione e massima velocità realizzative, senza considerare che diverse altre lavorazioni di cantiere si sono potute svolgere contemporaneamente senza intralciare il lavoro.

Dal suo punto di vista quali vantaggi vede nell’utilizzo del legno lamellare rispetto ad altri materiali da costruzione?
Io vedo molto bene l’utilizzo del legno lamellare dove ci sono realizzazioni di strutture specialmente curvilinee, dove pertanto il materiale ha una maggiore adattabilità del cemento armato. Anche dal punto di vista economico, pur essendo il legno lamellare più costoso delle tecnologie tradizionali, il divario si sta riducendo.



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